.Bata., 22/02/2009 19.08:
Secondo il mio parere il più grande mistero è quello che agli uomini di questa civiltà non venga riconosciuta la capacità di creare opere e risolvere problemi con le loro forze ma debbano sempre essere aiutati da esseri misteriosi di altri pianeti o di continenti scomparsi a loro volta istruiti dai primi.
Ciao, BATA.
Saggio Bata.
Ma la risposta è complessa. Sotto la scarsa voglia di riconoscere le capacità dell'antichità egizia (e non solo) c'è l'incoscia consapevolezza che la scienza e la tecnologia moderna fornisce risultati deludenti, limitati e distruttivi a confronto di quello che ha potuto ottenere un cervello (sistema cognitivo) arcaico con umili strumenti in mano ma tanta genialità.
In pratica riceviamo un'inconscia umiliazione ogni volta che guardiamo i risultati in tutti i campi della civiltà egizia e di altre civiltà dell'antichità.
Riappropriarsi di quelle modalità di pensiero alla luce della scienza e coscienza moderna ci farebbe fare un salto evolutivo....
Quindi perciò, a mio modesto avviso, il grande mistero dell'antico Egitto è il loro sistema cognitivo. Di cui il sistema geroglifico e la lingua egiziana stessa costituiscono fossili paradossalmente ancora vivi.
Ma queste sono solo mie elucubrazioni....
PS: Chi possiede "Antico Egitto" di Kemp, opera magnifica che segnalerò sul mio blog, si legga l'introduzione, Kemp accenna in modo magnifico proprio a quello che ho detto sul sistema cognitivo degli antichi egizi e credo che sia una delle cose più profonde mai scritte in egittologia: non sono il solo a pensarlo.
[Modificato da MassimoIzzo 17/09/2009 14:36]