Ma che bella libreria.....

Ahahah...la parte più bella che ho letto è quella che si riferiva al simbolo della libreria ovvero un gatto nero, con benda nera...

"Antifascimo obbligato"?
Vuole forse provare con mano quanto questo antifascismo non è obbligato?
D'altronde spero sia profetica la scritta ormai vecchia che c'è di fronte a un muro delle reggiane e che recita "i covi fascisti si chiudono col fuoco".

finalmente un cesso pubblico in zona viale umberto, altro che quelli a pagamento di venezia!

Adesso gli chiedo se con la tessera arci si ha diritto a sconti e promozioni.

§Johan Razev§

eh si, beh, contenti loro... non so se durerà molto qui a reggio

macccccheccazzooo!!


Sbarca a Reggio la prima libreria fascista



Da «Fascismo intransigente» a «Centomila gavette di ghiaccio». Da «Falco nero» a «La bomba globale», passando per «La tragedia di Sacco e Vanzetti», «Il sangue dei vinti» e «Alla corte del Duce». I titoli sono quelli che compongono gli scaffali della libreria. Accanto ai volumi, però, ci sono gadget, magliette e volantini. Più in fondo - sulla parete bianca, prima del frigorifero - spicca una foto: quella di Benito Mussolini. In basso è posizionato il computer, davanti c’è la macchinetta del caffè. Il locale è piccolo, e si trova al piano terra di via Montefiorino in città. Ed è proprio lì che ieri pomeriggio è stata inaugurata ufficialmente la prima sede a Reggio di un circolo sociale di matrice fascista. Il nome? Libreria «non conforme Gabriele D’A nnunzio».
A tenere a battesimo il circolo - che a livello locale conta già una ventina di militanti ma più di 50 tra aderenti e simpatizzanti perlopiù tra i 16 e i 20 anni - è stato ieri Gianluca Iannone, responsabile nazionale di Casa Pound Italia, associazione «di promozione sociale» apartitica, sì, ma niente affatto apolitica. Accanto a Iannone, il responsabile provinciale, Ferdinando Raiola, attorniato a sua volta da un gruppo di giovani: tutti vestiti rigorosamente di nero, e tutti in attesa di brindare al primo taglio del nastro. «Questo per noi è un punto di partenza - ha spiegato Raiola -, ma i nostri non sono centri sociali. Preferiamo incontrarci in luoghi più connotati: questa è una libreria. Apriremo però anche pub e palestre».
E i continui riferimenti al Duce? «Siamo fascisti del terzo millennio - dice ancora Raiola -. Le nostre radici arrivano agli anni del Ventennio, e il nostro sguardo è rivolto al sociale: crediamo che tutti gli italiani abbiano diritto a essere proprietari di una casa». Da qui, la proposta di legge che va sotto il nome di «mutuo sociale». Un mutuo, cioè, che consenta di non dover sborsare più di un quinto dello stipendio (su base familiare). Ma ancora - insiste Iannone - lo sguardo è concentrato sul diritto alla maternità per le donne che lavorano, e sulla netta contrarietà alla privatizzazione dell’acqua. Quanto poi ai canali politici attivati da Casa Pound e dal circolo reggiano, Raiola fa sapere che «i contatti esistono, ma non c’è ancora nulla di ufficiale. Cosa contiamo di fare in vista delle amministrative? Noi siamo un’associazione di promozione sociale, abbiamo le nostre idee: porte aperte a chi volesse condividerle».

Ma a chi gli chiede cosa significhi l’inaugurazione di questo circolo per una città tradizionalmente «rossa» come Reggio, Iannone risponde: «E’ un punto fondamentale anche qui, dove ci sono origini storiche ben connotate. Credo infatti ci sia bisogno di un cambiamento culturale di fondo, il Paese è stanco della politica attuale oltre che di questo “antifascismo obbligato”. Per 60 anni siamo stati costretti a una sorta di menomazione culturale: anche i vinti possono dare il proprio contributo alla crescita. Noi ci muoviamo in forma critica, siamo liberi e non di scuderia. Certo, tra di noi ci sono anche iscritti a partiti, ma non saremo mai un partito. Le elezioni? Potremmo pensare a delle liste civiche, ma non sono la priorità». Fuori dal circolo, intanto, poliziotti, Digos e carabinieri a tener sotto controllo la situazione: «Fa parte del gioco - ironizza Iannone -. Il circolo di Reggio si farà conoscere, e tutto questo prima o poi non servirà più».
(14 febbraio 2009)

gazzettadireggio.it

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no no ma..... credo che diventerò un cliente abituale..