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Scoperto il primo essere vivente immortale!

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2009 19:49
13/02/2009 17:43
 
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SCOPERTO IL PRIMO ESSERE VIVENTE IMMORTALE.

La Turritopsis nutricula è capace di invertire il proprio ciclo biologico

La medusa che vive all'infinito
«Invaderà tutti gli oceani»

E' in grado di ritornare allo stadio giovanile da cui era stata generata, quello di un polipo


MILANO – Fino alla fine dei tempi: è l'unico essere vivente che può definirsi «immortale», nel vero senso della parola. La medusa Turritopsis nutricula è capace di invertire il proprio ciclo biologico e di sfuggire così alla tappa finale del processo di invecchiamento, ovvero alla morte. Ora, la creatura dei mari si sta moltiplicando ad un ritmo inarrestabile. «E' in atto un'invasione silenziosa nei nostri oceani», avvertono i ricercatori.

RITORNA GIOVANE - La scoperta di questo organismo, che potenzialmente può vivere in eterno, risale a qualche anno fa e fu fatta da un team di biologi dell'Università di Lecce. La piccola idromedusa dal nome scientifico Turritopsis nutricula misura un diametro di appena quattro-cinque millimetri. Una volta raggiunta la maturità sessuale e dopo essersi riprodotta, non muore, a differenza di tutti gli altri organismi similari, sostengono gli studiosi. Questa speciale medusa, invece, scende sul fondo e si ritrasforma nello stadio giovanile da cui era stata generata. Insomma, da polipo ridiventa nuovamente medusa, e viceversa. Un processo che in sostanza può definirsi «infinito». Per gli scienziati questo ringiovanimento è reso possibile, a livello cellulare, a causa di un fenomeno conosciuto come «transdifferenziamento». L'ovvia e inevitabile conseguenza è una proliferazione di questa creatura dei mari, affermano i biologi marini sull'inglese Telegraph. «Stiamo rilevando un'invasione silenziosa in tutto il mondo», ha detto Maria Maglietta, dell'istituto di ricerca tropicale Smithsonian a Washington. Questi predatori del mare, originariamente presenti nelle acque calde dei Carabi, si stanno diffondendo velocemente in tutti gli oceani, aiutati anche da «passaggi» inconsapevolmente offerti dalle navi.


fonte: www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_28/medusa_immortale_oceani_fe86f69a-ed62-11dd-b7f1-00144f02aa...

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 13/02/2009 17:43]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
13/02/2009 17:59
 
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una scoperta affascinante.

bisognerà, però, avvisare queste creature, che ora che sono state scoperte....la pacchia è finita. Ci penserà l'uomo (a causa della loro eccessiva proliferazione) a mettere fine alla loro vita infinita [SM=x570867]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



13/02/2009 20:38
 
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Mi sembra un pò improbabile...

E' particolarmente strano che esista un essere immortale.
Da quel poco che so io di biologia molecolare quando le cellule di qualsiasi organismo si sdoppiano (mitosi) il loro DNA NUCLEARE comunque non si copia perfettamente e qualche imperfezione nella copia avviene per forza. Queste imperfezioni nella copia poi si propagano nelle mitosi successive e si sommano a quelle presenti.

L'invecchiamento è causato appunto da una costante degenerazione del nostro DNA originale.

Faccio un paragone per far capire meglio agli amici del forum digiuni di biologia:

E' come se noi facessimo una fotocopia di un documento originale. La fotocopia sembra uguale all'originale ma in realtà sono presenti piccole imperfezioni che non vediamo ad occhio nudo.

Proviamo poi a fare una fotocopia della fotocopia. Quindi fotocopiamo quest'ultima e così via...

L'ultima fotocopia sembra sempre identica a quella immediatamente precedente ma dopo un centinaio di fotocopie delle fotocopie proviamo a confrontare l'ultima con l'originale e ci accorgeremo della grande differenza e degradazione...

Come fa quest'essere ad evitare ciò? Mi sembra impossibile... [SM=x570872]
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13/02/2009 21:36
 
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Ho spostato il thread nella sezione Fuori tema poichè in quella di Scienza e Tdg non era pertinente in quanto i Tdg non c'entrano.

Gocciazzurra/Mod.






Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi. (H. Berlioz)
13/02/2009 22:02
 
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Da quel poco che so io di biologia molecolare quando le cellule di qualsiasi organismo si sdoppiano (mitosi) il loro DNA NUCLEARE comunque non si copia perfettamente e qualche imperfezione nella copia avviene per forza. Queste imperfezioni nella copia poi si propagano nelle mitosi successive e si sommano a quelle presenti.



Sai per quale motivo gli scienziati sono tanto interessati allo studio delle cellule staminali con il conseguente scalpore e grida allo scandalo da parte dei credenti? Proprio perché tali cellule seguono dei meccanismi di funzionamento diversi dalle altre cellule del corpo. La mitosi risulta essere degenerativa solitamente ma quando si attua il meccanismo del “transdifferenziamento”, cosa che accade nelle cellule staminali, ciò non succede. Se tutte le cellule di un organismo vivente fossero funzionanti col meccanismo del “transdifferenziamento” si era già ipotizzato che in linea teorica tale organismo non sarebbe mai dovuto morire. Ora parrebbe che con la scoperta di questa medusa questa non sia solo una teoria ma una realtà.

Quoto una parte della citazione che avevo già inoltrato.


Per gli scienziati questo ringiovanimento è reso possibile, a livello cellulare, a causa di un fenomeno conosciuto come “transdifferenziamento”.



Ed ecco cos’è il fenomeno del “transdifferenziamento”:



http://www.prospettiveinpediatria.it/rivista/124_PDF/10_Vescovi_3b.pdf

"Le cellule staminali rivestono un ruolo critico durante la formazione e lo sviluppo dell’embrione e dei tessuti. Grazie alla loro multi potenzialità – cioè l’abilità di originare molti tipi di cellule mature – e alla loro ampia capacità di auto rinnovamento e di crescita espansiva, le cellule staminali fetali e adulte contribuiscono al mantenimento dell’integrità dei tessuti durante tutta la vita. Storicamente si sosteneva che le cellule staminali fossero “entità” tessuto-specifiche il cui potenziale differenziativo era limitato alla generazione di stipiti cellulari maturi del tessuto/organo di residenza. Tuttavia negli ultimi anni sono comparse molte pubblicazioni che affrontano quella che si sta rivelando come una delle più sorprendenti caratteristiche funzionali delle cellule staminali, vale a dire la loro capacità di transdifferenziamento. Grazie a questa loro caratteristica peculiare, le cellule staminali dell’adulto sono in grado di dare origine a cellule differenziate di tessuti e organi diversi da quelli in cui risiedono. Questo breve lavoro si propone di discutere la capacità delle cellule staminali di origine neuroectodermica – le cellule staminali neurali – di trans differenziare e generare cellule mature che normalmente derivano da altri foglietti germinali, come le cellule del muscolo scheletrico o del sangue. Le cellule staminali sono precursori cellulari immaturi dotati di caratteristiche funzionali peculiari che sono generalmente utilizzate per la loro identificazione, in modo particolare a livello del sistema nervoso centrale. Secondo la definizione più ampiamente accettata 1, 2 le cellule staminali sono cellule che presentano elevata capacità proliferativa e di autorinnovamento, sono indifferenziate (prive di marcatori tipici delle cellule mature) e in grado di dare origine a un ampio spettro di cellule funzionali e mature. La capacità di auto rinnovamento (cioè la capacità di mantenere costante o, se è necessario, aumentare il numero di elementi appartenenti a un dato compartimento staminale) e la multipotenzialità, prese insieme, sono le più importanti caratteristiche che identificano le cellule staminali come tali. Ontologicamente, le cellule staminali tessuto-specifiche fetali o di adulto originano da cellule staminali embrionali, cioè cellule totipotenti presenti nella massa cellulare interna della blastocisti. Durante la gastrulazione si formano i tre maggiori foglietti germinali (ectoderma, mesoderma, endoderma) e la progenie delle cellule staminali embrionali si separa in gruppi distinti di precursori che, gradualmente, maturano in quelle che saranno considerate cellule staminali organo- e tessuto specifiche (somatiche) 3. Le cellule staminali somatiche possono essere isolate da vari tessuti di mammifero durante tutto il periodo dello sviluppo e dall’adulto. La loro funzione predominante è di contribuire al mantenimento dell’omeostasi tissutale, generando una progenie di cellule differenziate che sostituisce le cellule mature andate perse a causa di rinnovamento fisiologico o di lesioni. Il grado con cui le cellule staminali svolgono questa funzione può variare significativamente da tessuto a tessuto. Molti tessuti adulti, come l’epidermide, l’epitelio dell’intestino tenue e il sistema ematopoietico, sono sottoposti a un continuo rinnovamento cellulare. Di conseguenza questi organi possiedono la capacità di rigenerare il tessuto lesionato, ammesso che il danno non sia particolarmente severo. Il tessuto nervoso maturo, specialmente quello dei mammiferi, è sempre stato considerato incapace di rigenerazione cellulare e, di conseguenza, privo di cellule staminali. Tuttavia, alcuni studi recenti hanno rivelato una significativa attività neurogenetica in regioni specifiche del cervello adulto di mammifero. Da questi studi sembra emergere che questa neuro genesi protratta sia correlata alla presenza di cellule staminali neurali multi potenti in queste regioni."

PS: ma ti pare che l'osservazione sulla mitosi cellulare non sia stata già presa in considerazione dagli studiosi universitari che hanno fatto questa scoperta?

Se pubblicano un articolo del genere è perchè in questo caso il meccanismo della mitosi cellulare non funziona come in tutti gli altri casi; è il "transdifferenziamento" infatti che fa la differenza.


[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 13/02/2009 22:23]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
13/02/2009 22:25
 
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13/02/2009 22:33
 
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Se non erro al cinema è in proiezione un film che parla di un uomo che "va al contrario"cioè da vecchio diventa giovane.Sà com'è..potrebbe essere il tormentone del momento.(Scusa Gianluca,non è x sminuire la tua discussione,ma se ne sentono tante!) [SM=g27829]
13/02/2009 22:39
 
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Re:
Malcom11, 13/02/2009 22.33:

Se non erro al cinema è in proiezione un film che parla di un uomo che "va al contrario"cioè da vecchio diventa giovane.Sà com'è..potrebbe essere il tormentone del momento.(Scusa Gianluca,non è x sminuire la tua discussione,ma se ne sentono tante!) [SM=g27829]



Per carità! Non sminuisci affatto il discorso! Comunque penso che sia chiaro che fra una ricerca universitaria e un film ci sia una differenza abissale come fra la notte e il giorno.

Dopotutto nel 1800 si pensava che i viaggi sulla luna fossero impossibili, tant'è che credevano che queste cose fossero solo per i libri di fantascienza alla Julio Verne!

Invece oggi sono realtà!

Non è detto che l'impensabile di oggi non possa essere il fatto conclamato di domani.




La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
13/02/2009 23:09
 
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D'accordissimo con te.Però è anche vero che tutto ciò che era considerato fantascienza e che poi grazie all'intelletto di grandi uomini è diventato realtà,rientrava nelle cose materialmente e fisiologicamente fattibili.Mi spiego meglio:L'uomo invisibile era ed è rimasta fantascienza,cosi come il teletrasporto,l'esistenza di un'altra dimensione,L'ibernazione di uomini x farli continuare la vita dopo centinaia d'anni ed altre cose.Tu dirai che al contrario di questi miei esempi il tuo è avvalorato da una dotta ricerca universitaria? E' una mia opinione personale ma sono molto scettico.
13/02/2009 23:39
 
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In un altro forum dal quale ho riportato questa notizia, ho chiesto a un mio amico fidato, laureato in biologia, di spiegarmi come sia possibile che il "transdifferenziamento" eviti il problema della mitosi cellulare.
Questa è stata la sua risposta:

"Biky, se quando parli di imperfezione alludi a un generico concetto di non perfetta copiatura, beh parliamo di una ovvietà nel senso che nulla è DAVVERO immortale, visto che nulla è capace di replicarsi perfettamente per un numero illimitato di volte. Ma se le cellule fossero costruite senza determinati meccanismi che causano ad arte un certo tipo di danno genetico (danno che la cellula stessa usa per tenere il conto di quanto è vecchia), allora la loro capacità replicativa potrebbe essere estesa per un tempo indefinito. L'ironia della sorte è che questo meccanismo può effettivamente essere disattivato, nel senso che l'imperfezione dell'enzima DNA polimerasi che causa la non-replicazione dei telomeri ad ogni duplicazione del materiale genetico, può essere contrastata banalmente ricostruendo quei telomeri con un enzima apposito. E questa è una operazione semplicissima, che le cellule staminali embrionali totipotenti (ma NON le cellule staminali adulte pluripotenti) sono in grado di fare.
In altre parole, le cellule non invecchiano perché la cosa sia imprescindibile dalla loro natura, invecchiano perché sono programmate per farlo. Questo fatto ha un'importanza capitale nei meccanismi di controllo della proliferazione cellulare. Evidentemente questo organismo ha dei meccanismi di controllo della proliferazione diversi, potrebbe avere una polimerasi che non commette l'errore sfruttato dalle cellule dei normali eucarioti, e quindi un ciclo cellulare fondato su criteri diversi; oppure il fatto che le sue cellule "ringiovaniscano" alla fine della vita dell'organismo potrebbe significare che sono in possesso di geni progettati per riattivare in determinate circostanze gli enzimi ricostruttori dei telomeri."

Certo! Il meccanismo esatto del funzionamento delle cellule di questa medusa devono ancora essere analizzati nel dettaglio, ma una cosa è certa! E' stato osservato che da polipo nel fondo del mare ritorna allo stato larvale ricominciamo il suo ciclo di crescita e di sviluppo.
E questa è e rimane una scoperta davvero sensazionale!

La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
13/02/2009 23:49
 
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ed i meccanismi di ossidazione esterni?

ammesso e non concesso che tali cellule riescano ad eseguire una mitosi 100% error free...

come fanno ad essere immuni dalla degenerazione nucleare del DNA causata da agenti esterni come radioattività, sostanze chimiche, radicali liberi ecc...?

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Re: ed i meccanismi di ossidazione esterni?
MatriXRevolution, 13/02/2009 23.49:


ammesso e non concesso che tali cellule riescano ad eseguire una mitosi 100% error free...

come fanno ad essere immuni dalla degenerazione nucleare del DNA causata da agenti esterni come radioattività, sostanze chimiche, radicali liberi ecc...?

a me sembra impossibile... [SM=x570872]



Forse proprio per la loro diversità cellulare gli effetti degli agenti esterni sono diversi.

Visto che il funzionamento cellulare di questo organismo è simile a quello delle cellule staminali per rispondere alle tue perplessità bisognerebbe vedere come radioattività, sostanze chimiche e radicali liberi influiscano su questo tipo di cellule.




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14/02/2009 07:16
 
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Ma "immortale" è ciò che non può morire.

La medusa-sorcio di cui si sta parlando, se la mettiamo in padella, sopravvive?
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14/02/2009 07:50
 
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Re: Mi sembra un pò improbabile...
MatriXRevolution, 13/02/2009 20.38:


E' particolarmente strano che esista un essere immortale.
Da quel poco che so io di biologia molecolare quando le cellule di qualsiasi organismo si sdoppiano (mitosi) il loro DNA NUCLEARE comunque non si copia perfettamente e qualche imperfezione nella copia avviene per forza. Queste imperfezioni nella copia poi si propagano nelle mitosi successive e si sommano a quelle presenti.

L'invecchiamento è causato appunto da una costante degenerazione del nostro DNA originale.

Faccio un paragone per far capire meglio agli amici del forum digiuni di biologia:

E' come se noi facessimo una fotocopia di un documento originale. La fotocopia sembra uguale all'originale ma in realtà sono presenti piccole imperfezioni che non vediamo ad occhio nudo.

Proviamo poi a fare una fotocopia della fotocopia. Quindi fotocopiamo quest'ultima e così via...

L'ultima fotocopia sembra sempre identica a quella immediatamente precedente ma dopo un centinaio di fotocopie delle fotocopie proviamo a confrontare l'ultima con l'originale e ci accorgeremo della grande differenza e degradazione...

Come fa quest'essere ad evitare ciò? Mi sembra impossibile... [SM=x570872]



che storia, una fotocopia vecchia.....
se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
14/02/2009 09:28
 
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Re:
berescitte, 14/02/2009 7.16:

Ma "immortale" è ciò che non può morire.

La medusa-sorcio di cui si sta parlando, se la mettiamo in padella, sopravvive?



E' evidente che se poniamo fine a una creatura questa muore. Il concetto di "immortalità" qui usato è ovviamente relativo e non inteso in maniera assoluta.
Se non erro anche il concetto di "immortalità" dell'anima è visto in senso relativo tant'è che il Creatore se lo volesse potrebbe liquidarla in un battito di ciglia! (Matteo 10:28)




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17/02/2009 19:49
 
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L'invecchiamento è causato appunto da una costante degenerazione del nostro DNA originale.



Il dna durante replicazione anche se può subire errori ha comunque dei supporti di correzione, se ne occupano specifiche proteine del complesso di replicazione del Dna (lo stesso che lo copia) in modo che l'errore si possa correggere; poi nei casi in cui fallisce la correzione possono insorgere problemi e malattie, il cancro al colon per esempio è proprio dovuto ad un'errata replicazione del dna. Con tutto questo cosa voglio dire? Voglio dire che se verranno alla luce organismi che hanno tali meccanismi di correzione del dna ancora più efficenti o anche complessi di replicazioni migliori, avranno sicuramente una longevità più alta rispetto ad altri, non sò se questo sia il caso dell'organismo in questione, ma penso che già ricercatori ci stiano studiando sopra se è un caso così stupefacente.
Non è impossibile che possa esistere l'essere super longevo ( e non immortale, immortale significa che non muore dopo qualsiasi sollecitazione, e questo apparte highlander o superman non l'ho visto altrove), ma si tratterebbe comunque di un organismo biologico sottoposto a fattori distruttivi, ad estinzione, etc.



Stay tuned on the future.
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