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PEPPINO ENGLARO C'E' L'HA FATTA.

Ultimo Aggiornamento: 11/02/2009 19:57
09/02/2009 20:39
 
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Il primo caso di omicidio perpretato dalla Magistratura con mandante il padre.

Potete pensarla come volete, ma il sottotitolo riprende appieno il mio pensiero, senza altre parole.

Dalle ore 20,30 Eluana non c'è più.

Nessuno, dico nessuno, si deve mettere al posto di Dio e decidere della vita o della morte altrui. Specie dei figli.

In questo caso vorrei pensare ad una giustizia come impartisce il CD dei TdG, lo vorrei proprio, ma solo questa giustizia.

Mauro

CIAO ELUANA [SM=x570890]
09/02/2009 20:54
 
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Io ci penserei almeno due volte prima di accusare di omicidio il padre di Eluana. Riveli una tremenda superficialità, arroganza e insensibilità, il tutto pervaso da un coriaceo fanatismo (fede?)...

Scusami tanto ma te lo dovevo proprio dire...

Forse ora faremmo meglio a tacere, rispettando un padre costretto a un calvario mediatico da irragionevoli come voi...

Davide
09/02/2009 21:02
 
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Questo magari non è il momento, ma io mi metto nei panni del padre.. .. il quale ha invitato piu volte a vedere le condizioni della figlia da chi di dovere.ed e e stata descritta come deperita e piena di piaghe.. in coscienza non so se riuscirei a vedere mia figlia in quelle condizioni.. e noi non possiamo sapere cosa provava il padre ogni volta che la guardava, quindi non possiamo assolutamente accusarlo di essere un assassino..anzi abbiamo il dovere di rispettare i suoi sentimenti perche noi non possiamo sapere cosa sentisse e cosa sente il signor Englaro!
09/02/2009 21:11
 
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Questo magari non è il momento, ma io mi metto nei panni del padre.. .. il quale ha invitato piu volte a vedere le condizioni della figlia da chi di dovere.ed e e stata descritta come deperita e piena di piaghe.. in coscienza non so se riuscirei a vedere mia figlia in quelle condizioni.. e noi non possiamo sapere cosa provava il padre ogni volta che la guardava, quindi non possiamo assolutamente accusarlo di essere un assassino..anzi abbiamo il dovere di rispettare i suoi sentimenti perche noi non possiamo sapere cosa sentisse e cosa sente il signor Englaro!



[SM=x570901] [SM=x570901]

Finalmente un po' di sensatezza... Brava Trottola...

Davide
09/02/2009 21:16
 
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Ci sto ancora pensando, caro Mario, ma hai detto davvero una castroneria meritevole di censura (se non fosse per il fatto che tutti sono liberi di esprimersi, ci mancherebbe..)

Accusiamo tanto i tdg di cecità mentale, fanatismo, dogmatismo, insensibilità ecc ecc, ma tu, con questa tua gratuita CALUNNIA, e tutti quelli (numerosi) che ti fanno più o meno apertamente eco, cosa dimostri?

Chi ha dato del boia a beppino englaro non è diverso dai talebani che ti sotterrano vivo se sei omosessuale... rivela la stessa mancanza di empatia e di ragionevolezza, oltre che una spietatezza verso quello che dopo tutto è un uomo e un padre, e non un eroe.
è soltanto un padre, fragile e umano come noi...

Spero tanto riflettiate prima di pronunciarvi ancora.

Davide
[Modificato da thejackal797 09/02/2009 21:18]
09/02/2009 21:30
 
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Io dico solo questo: perchè si ha la presunzione di erigersi a giudici in una vicenda così terribilmente e lungamente sofferta da un padre?

Personalmente ho tutta la comprensione per questa sua decisione presa non certo a cuor leggero.







Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi. (H. Berlioz)
09/02/2009 21:50
 
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Se i genitori si potessero scegliere sarei fiero di averli come Beppino e Saturna Englaro.Punto.


omega [SM=x570880]
09/02/2009 22:07
 
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Re:
thejackal797, 09/02/2009 21.16:

Ci sto ancora pensando, caro Mario, ma hai detto davvero una castroneria meritevole di censura (se non fosse per il fatto che tutti sono liberi di esprimersi, ci mancherebbe..)

Accusiamo tanto i tdg di cecità mentale, fanatismo, dogmatismo, insensibilità ecc ecc, ma tu, con questa tua gratuita CALUNNIA, e tutti quelli (numerosi) che ti fanno più o meno apertamente eco, cosa dimostri?

Chi ha dato del boia a beppino englaro non è diverso dai talebani che ti sotterrano vivo se sei omosessuale... rivela la stessa mancanza di empatia e di ragionevolezza, oltre che una spietatezza verso quello che dopo tutto è un uomo e un padre, e non un eroe.
è soltanto un padre, fragile e umano come noi...

Spero tanto riflettiate prima di pronunciarvi ancora.

Davide





In questo mondo, purtroppo, è scarsa l'unica vera importante qualità, l'empatia.

Più empatia, secondo lo psicologo che studiò i vertici nazisti a Norimberga, avrebbe potuto forse evitare l'olocausto.

Più empatia dovrebbe aiutare a non giudicare Beppino Englaro perchè, nei suoi panni, c'è solo lui.

09/02/2009 22:25
 
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IO approvo la decisione di un padre che per molti anni ha visto la figlia morire un po' tutti i giorni..al posto di Eluana io sarei voluta morire nell'incidente..Questa storia ha messo tutti noi davanti a un problema di coscienza con noi stessi..
Stasera e' morto con lei un pezzetto della mia vita..
Non ti dimentichero' mai cara Eluana..

Eva [SM=x570890]
Contatto Skype: candye11
09/02/2009 22:33
 
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-masterbox scrive-Il primo caso di omicidio perpretato dalla Magistratura con mandante il padre.

Potete pensarla come volete, ma il sottotitolo riprende appieno il mio pensiero, senza altre parole.

Dalle ore 20,30 Eluana non c'è più.

Nessuno, dico nessuno, si deve mettere al posto di Dio e decidere della vita o della morte altrui. Specie dei figli.

In questo caso vorrei pensare ad una giustizia come impartisce il CD dei TdG, lo vorrei proprio, ma solo questa giustizia.

Mauro Detta così,è la più sommaria delle condanne! E poi,invocare i metodi della wts mi sembra assolutamente grottesco!! [SM=x570870] Sono invece d'accordo con trottola 31 [SM=x570923]
10/02/2009 00:42
 
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Re: RE
Trottola31, 09/02/2009 21.02:

Questo magari non è il momento, ma io mi metto nei panni del padre.. .. il quale ha invitato piu volte a vedere le condizioni della figlia da chi di dovere.ed e e stata descritta come deperita e piena di piaghe..

questo non è vero, chiunque l'abbia visitata ha potuto vedere quanto fosse ben curata. Poi ovviamente non era la stessa persona di 17 anni fa, la sua situazione porta sempre un prezzo da pagare, come sa chiunque abbia a vuto a che fare con allettati in lunga degenza.


in coscienza non so se riuscirei a vedere mia figlia in quelle condizioni.. e noi non possiamo sapere cosa provava il padre ogni volta che la guardava, quindi non possiamo assolutamente accusarlo di essere un assassino..

credo che Beppino Englaro amasse sua figlia con tutto il cuore e tutta la sua anima e che la sua sofferenza sia stata e sarà indicibile (come quella di ogni genitore che perde un figlio). Ma credo anche che le sue posizioni ideologiche sul senso della vita lo abbiano portato a ritenere che amare sua figlia significasse farla morire. Il problema è che l'ideologia perverte anche l'amore e così se una voltà la pietà significava accudire il prossimo perchè potesse vivere, oggi significa ucciderlo. E qualcuno chiama questo libertà e civiltà, mentre è solo una schiavivtù mascherata.


anzi abbiamo il dovere di rispettare i suoi sentimenti perche noi non possiamo sapere cosa sentisse e cosa sente il signor Englaro!

rispetto, da padre che trema sgomento guardando sua figlia al pensiero di un dramma come quello di Eluana, i sentimenti di Beppino Englaro, che ritengo sinceri e profondi, ma non posso rispettare le conseguenze che questi hanno portato.




******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
10/02/2009 09:19
 
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Re: RE
Trottola31, 09/02/2009 21.02:

il quale ha invitato piu volte a vedere le condizioni della figlia da chi di dovere.ed e e stata descritta come deperita e piena di piaghe.. in coscienza non so se riuscirei a vedere mia figlia in quelle condizioni..



scusami ma dove hai letto questa notizia?

sai, essendo del campo e avendo anche lavorato con decine di Eluane...e sapendo che sono state le suore a prendersene cura, mi riesce moooolto difficile credere che fosse deperita e piena di piaghe!

mi sa che non conosci proprio le suore! in questo mestiere sono di una pignoleria estrema! al malato va bene perchè sa di essere sempre al centro dell'attenzione, ma chi come operatore sanitario lavora con le suore.....piange lacrime amare.

in pochi riuscirebbero a stare dietro alle suore e a lavorare sotto di loro, perchè pochi sonoportati davvero al lavoro sanitario, tanti lo fanno a malavoglia e per lo stipendio di fine mese, e i pazienti ne risentono.

concedimi quindi di dubitare delle tue affermazioni, ti chiedo una fonte della tua informazione.


[Modificato da predestinato74 10/02/2009 09:21]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



10/02/2009 09:49
 
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Posso fare una domanda? La vita che dipende da una macchina che vita é? La vita non dovrebbe essere propria e indipendene da influenze esterne?
Se tutti siamo preoccupati di cosa ci potrebbe accadere, fate un bel testamento biologico e barrate si, se volete essere mantenuti in vita da una macchina, barrate no, se desiderate terminare la vostra esperienza terrena.
Non è sarcasmo, ma la realtà. Io personalmente non vorrei terminare i miei giorni in un polmone d'acciaio, o come la povera Eluana, ma vedo che non si perde mai l'occasione di giudicare, senza nemmeno sapere di cosa si sta parlando.
Al telegiornale ho sentito che fuori dall'ospedale, mentre l'ambulanza passava, i fanatici gridavano: "Eluana svegliati!". Mi chiedo se davvero esiste gente così beota?
Se è solo Dio a decidere della nostra vita...cosa centra una macchina? Anche in questo caso c'è un leggero controsenso, ma piccolo piccolo.
Fate un bel testamento, così nessuno avrà da ridire, perchè sarà stata un scelta vostra.

Saluti
10/02/2009 10:12
 
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Re:
Divenire81, 10/02/2009 9.49:

Posso fare una domanda? La vita che dipende da una macchina che vita é? La vita non dovrebbe essere propria e indipendene da influenze esterne?
Se tutti siamo preoccupati di cosa ci potrebbe accadere, fate un bel testamento biologico e barrate si, se volete essere mantenuti in vita da una macchina, barrate no, se desiderate terminare la vostra esperienza terrena.
Non è sarcasmo, ma la realtà. Io personalmente non vorrei terminare i miei giorni in un polmone d'acciaio, o come la povera Eluana, ma vedo che non si perde mai l'occasione di giudicare, senza nemmeno sapere di cosa si sta parlando.
Al telegiornale ho sentito che fuori dall'ospedale, mentre l'ambulanza passava, i fanatici gridavano: "Eluana svegliati!". Mi chiedo se davvero esiste gente così beota?
Se è solo Dio a decidere della nostra vita...cosa centra una macchina? Anche in questo caso c'è un leggero controsenso, ma piccolo piccolo.
Fate un bel testamento, così nessuno avrà da ridire, perchè sarà stata un scelta vostra.

Saluti




dal tuo discorso sembra tu credache Eluana fosse attaccata a una macchina, ma forse ho capito male.

sai bene che non è vero, aveva solo un Sondino Naso-gastrico grazie al quale la alimentavano.
in Pronto Soccorso dove lavoro, si usa molte volte e non su persone in coma ma per altri problemi.






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Ezechiele



10/02/2009 11:42
 
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Dopo 17 anni di coma, e quindi dopo 17 anni in cui non riesco a mangiare da solo, non sono in vita grazie ad un artificio?? Forse ho le travegole io...
10/02/2009 11:47
 
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Re:
Divenire81, 10/02/2009 11.42:

Dopo 17 anni di coma, e quindi dopo 17 anni in cui non riesco a mangiare da solo, non sono in vita grazie ad un artificio?? Forse ho le travegole io...




se per te l'alimentazione tramite sondino è un artificio.....mamma quante persone dobbiamo uccidere (o lasciar morire di fame)?






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



10/02/2009 12:00
 
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sai, essendo del campo e avendo anche lavorato con decine di Eluane...e sapendo che sono state le suore a prendersene cura, mi riesce moooolto difficile credere che fosse deperita e piena di piaghe!



Predestinato, invece di leggere solo Avvenire et similia, informati anche su altri giornali...

Dal corriere della sera on-line:
www.corriere.it/cronache/09_febbraio_10/marco_imarisio_beppino_englaro_eluana_libera_f96640e6-f729-11dd-8e36-00144f02aa...

Caso Englaro Il padre
Beppino: ora è libera
Ho fatto tutto da solo
Il viaggio verso Udine. In Friuli avrà la scorta

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

UDINE — La tua bambina, gli ha detto il dottor De Monte. E non c'è stato bisogno di dire molto altro, perché non l'aveva mai chiamata così. Beppino Englaro ha capito cosa c'era dietro quel gesto di sensibilità, ha pensato a Saturna che sta sempre più male, a come dirglielo. E ha pianto, cos'altro poteva fare un padre che ha appena perso la sua unica figlia, che si prepara a rimanere solo per il tempo che gli rimarrà? «Ci ha lasciato, adesso voglio stare da solo» ha detto, e a noi che lo chiamavamo in continuazione riusciva di percepire non più di qualche frase in mezzo alle lacrime. Piange Beppino Englaro, che si è impedito di farlo per diciassette anni, che nelle foto di quel 1992, le ultime con sua figlia viva, appare quasi in carne, con i lineamenti rotondi. La durezza fredda che si è imposto per andare avanti si era trasmessa anche alla sua faccia, diventata quasi una maschera metallica, le occhiaie di chi non dorme e abita perennemente un incubo, il profilo sempre più aguzzo. Sua figlia cambiava, il suo corpo si rattrappiva, anche Beppino lo faceva, dentro e fuori. «Sarebbe l'arma atomica, lo so. Vedendo le foto di Eluana com'è oggi, tante persone starebbero finalmente in silenzio. Ma non lo farò mai».

Ancora ieri mattina ci ha parlato così, riferendosi all'unico tabù che conservava per se stesso. «Vede, ormai, al punto in cui sono arrivato posso avere contro anche il mondo intero, e non me ne importa nulla. C'è solo una cosa che mi renderebbe debole e bucherebbe la corazza che mi sono costruito. Io non posso avere contro Eluana Englaro». C'era, c'è stata in tutti questi anni, un'altra promessa nascosta, l'ultimo segreto tra un padre e una figlia, qualcosa da custodire in silenzio. «Quando tornò dall'ultima visita al suo amico in coma, mi disse che non avrebbe mai voluto rimanere in quello stato. E mi fece promettere che se fosse successo mai avrei dovuto mostrarla in quelle condizioni». La promessa a una figlia vale più di ogni cosa, di ogni ingiuria, insulto, di qualunque «Beppino boia» sentito gridare in diretta al telegiornale, cinque minuti dopo che De Monte ti ha detto che Eluana non c'è più. Sarebbe bastato davvero poco. Raccontare le palpebre perennemente a mezz'asta sugli occhi, le pupille vuote, il naso che sembrava sproporzionato su una faccia che si era rinsecchita come il resto del corpo.

Pesava meno di 40 chili, Eluana. Le braccia e le gambe erano rattrappite, poteva giacere solo di lato perché a pancia in su rischiava di soffocare per i liquidi che salivano da uno stomaco atrofizzato e incapace di trattenerli. Era appoggiata sul lato destro del corpo e questo le causava spesso piaghe da decubito sulla guancia, le lacerazioni di una pelle che si fa di carta velina, quelle che ai vecchi vengono sul sedere o sulla schiena, lei ce le aveva anche in faccia. Gli ispettori del ministro Sacconi, nella hall dell'albergo, prima di tornare a Roma, non riuscivano a togliersi dalla testa l'immagine del corpo di Eluana. Sarebbe bastato poco, davvero. Ma non è un boia, Beppino Englaro. È un uomo che ha smesso di vivere insieme alla figlia, tanto tempo fa, che ha scelto di morire ogni giorno, insieme a lei. Chiunque ci abbia passato cinque minuti insieme sa quali abissi di dolore nascondevano quelle occhiaie, sempre più marcate in un profilo ogni giorno più affilato. Sa com'era difficile sostenere lo sguardo di quest'uomo che non voleva si scrivesse delle sue debolezze, dei suoi momenti di sconforto.

Un padre annientato che si è fatto carico della volontà della figlia, scegliendo la strada più dura da seguire in un posto come l'Italia, combattere a mani nude, senza mai chiedere a un dottore di adottare un sotterfugio di morte, come avviene nelle corsie di tutta Italia. «Adesso — riesce a dire al telefono — so che qualcuno si scatenerà contro i dottori che hanno seguito Eluana. Voglio che si sappia che sono io l'unico responsabile, sono io che ho portato questa storia fin qui. Agli amici, e ne ho trovati tanti in questi anni, chiedo di non preoccuparsi per me. Non voglio essere cercato, ho bisogno di stare solo. Avrei liberato il corpo di Eluana, che ormai era diventato ostaggio di mani altrui». È a Lecco, Beppino Englaro, dove oggi avrebbe dovuto partecipare a un processo in cui gli volevano togliere la patria potestà. Cerca di ricomporsi, al telefono con il colonnello che lo chiama per le condoglianze e poi gli annuncia che appena entrato in Friuli gli verrà assegnata una scorta, «perché sa, la situazione è particolare».

Beppino lo ha ascoltato dicendo dei «sì» cortesi, con voce bassa. «Non so ancora a che ora parto, devo prima vedere com'è la situazione di mia moglie» ha detto. Senza farlo pesare, che c'è un'altra tragedia nella sua vita, che oggi lui muore con Eluana ma il suo calvario non finisce. Si sente il rumore di un treno che passa, la casa degli Englaro affaccia su una ferrovia. «Si figuri colonnello, non darò nell'occhio, glielo prometto. Sono un po' disorientato, ho bisogno di sedermi». La scorta, come un delinquente che ha fatto qualcosa di malvagio. L'ultima umiliazione, per un uomo che giorno dopo giorno ha scontato l'inferno peggiore, vedere una figlia che sorride solo da foto remote. Ci sarà il funerale, non finiranno le vane parole. «Devo restare solo, ho bisogno di respirare». Chi lo conosce sa che questa non è una liberazione, non per lui. «Avevo fatto una promessa» dice. L'ha mantenuta, anche se in questi anni la sua ragione di vita è rimasta appesa a sua figlia. «Mi sento spaesato. Devo rimanere solo, ho tante cose a cui pensare» è il suo congedo. Sono in tanti quelli che pensano che in fondo non voleva che sua figlia se ne andasse. «Certo che soffrirò, ma cosa c'entra?». Era tutto per lei, non per me, ripete, e la voce si fa tenue. «Ho sopportato molto, in questi anni». Ma doveva andare avanti, dice, dovevo mantenere la promessa. E infine liberarla, la sua bambina.

Marco Imarisio
10 febbraio 2009

E questa sarebbe la descrizione di una "giovane ragazza che può ancora avere figli"?

Ma ci rendiamo conto dell'ipocrisia e della chiusura mentale che si mostra con l'atteggiamento "la vita a tutti i costi"?
Ma se il costo fosse proprio vivere una non-vita?

Perche Dio vorrebbe farci soffrire e vivere in condizioni inconcepibili, o addirittura relegarci nella più totale incoscienza, privandoci della possibilità di alleviare una pena che comunque ha come esito soltanto la morte? Perchè?

Questa è l'irragionevolezza della religione, a mio avviso. Irragionevolezza e dogmatismo, cavalcati da una classe politica e religiosa che fanno affidamento forse proprio su questo.

Se tutti pensassimo ragionevolmente che ognuno di noi può decidere come vivere la fine della propria esistenza, e se la legge tutelasse questo ovvio diritto, non ci sarebbero penosi casi englaro.

Ma se si teme di ferire un (ipotetico) Dio che a questo punto definisco quanto meno crudele, bè, rimarremo sempre dove siamo.

Davide
[Modificato da thejackal797 10/02/2009 12:03]
10/02/2009 12:08
 
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Predestinato forse dovresti rileggerti quel che ho scritto...infatti ho parlato di testamento, ovvero decidere quando sei nel pieno delle tue facoltà. Io ho decisono, non voglio essere alimentato tramite sondino, mentre sono in coma...per un 20 annetti...
Scelta personale, che deve essere insindacabile. Inoltre l'artificio a mio avviso è ottimo per chi ha serie speranze di ritornare autonomo, ma l'accanimento è ben altro.

Saluti
10/02/2009 12:10
 
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Un'ultima cosa...perchè le persone devono sempre generalizzare? Sondino si o sondino no...che tutti muoiano di fame? Caro Predestinato questo si chiama manipolare le parole degli altri...Io sono per usare la testa quando si fanno le cose, e a volte quando si crede di far del bene, si fa proprio il contrario.
10/02/2009 13:49
 
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La cosa grave del disegno di legge che si vorrebbe approvare è che il legislatore si sta sostituendo alla scienza nel definire "non cura medica" l'alimentazione e l'idratazione tramite sondino.

C'è infatti un dibattito in corso nel mondo accademico tra medici che ritengono che questa pratica sia una vera e propria terapia, e quindi soggetta, come recita l'art.32 del codice deontologico alla possibilità di essere rifiutata dal paziente, e chi sostiene che non trattandosi di una terapia non rientra nella casistica di cui parla l'art.32.

Pensare che sia il governo a decidere su questo aspetto, rendendo praticamente irreversibile il trattamento sanitario dell'alimentazione e idratazione attraverso sondino, è folle e è il risultato scontato di una azione di governo succube delle lobby cattoliche o di un governo senza scrupoli che strumentalizza il dolore per strizzare l'occhio all'elettorato cattolico.

Un tutti e due i casi una "roba" triste.

Ciao,
Bruno
[Modificato da giainuso 10/02/2009 13:53]
10/02/2009 13:57
 
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Re:
thejackal797, 09/02/2009 20.54:

Io ci penserei almeno due volte prima di accusare di omicidio il padre di Eluana. Riveli una tremenda superficialità, arroganza e insensibilità, il tutto pervaso da un coriaceo fanatismo (fede?)...

Scusami tanto ma te lo dovevo proprio dire...

Forse ora faremmo meglio a tacere, rispettando un padre costretto a un calvario mediatico da irragionevoli come voi...

Davide




Completamente d'accordo con te.

Tutto questo fanatismo... Ma chi glielo da' il coraggio di giudicare ed emettere sentenze in questa maniera? E poi venite a lamentarvi dei Testimoni di Geova. Stesso atteggiamento da portatori delle verità del mondo.
10/02/2009 14:33
 
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Concordo con Divenire, e dico che il punto di vista religioso è certamente legittimo, ma poi le scelte sono personali.
So per certo che molta "gente comune", che prega e va in chiesa, magari sapendo poco di dottrina, comprende e approva questa scelta.

Proviamo a metterci noi al posto loro, del padre o di Eluana...

Per il resto non ho voluto seguire nulla, nè politica, nè telegiornali, nè giornali, e non aggiungo altro...
10/02/2009 22:48
 
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Re: Re: RE
predestinato74, 10/02/2009 9.19:



scusami ma dove hai letto questa notizia?

sai, essendo del campo e avendo anche lavorato con decine di Eluane...e sapendo che sono state le suore a prendersene cura, mi riesce moooolto difficile credere che fosse deperita e piena di piaghe!

mi sa che non conosci proprio le suore! in questo mestiere sono di una pignoleria estrema! al malato va bene perchè sa di essere sempre al centro dell'attenzione, ma chi come operatore sanitario lavora con le suore.....piange lacrime amare.

in pochi riuscirebbero a stare dietro alle suore e a lavorare sotto di loro, perchè pochi sonoportati davvero al lavoro sanitario, tanti lo fanno a malavoglia e per lo stipendio di fine mese, e i pazienti ne risentono.

concedimi quindi di dubitare delle tue affermazioni, ti chiedo una fonte della tua informazione.






Mio caro Predestinato,
senza nulla togliere al tuo lavoro, ti svelo una cosa: anche io sono del campo, sono infermiera, quindi so cosa vuol dire lavorare in rianimazione e ho visto molti pazienti nelle stesse condizioni di Eluana.. ..non voglio entrare nel merito della sua vicenda, perche affiorerebbero sentimenti personali che entrano poco con il tread(ti dico solo che so benissimo come ci si sente quando una persona ci si spegne sotto gli occhi .. .. mio padre aveva l'Alzheimer e puoi facilmente capire in che condizioni e morto), ma sulla competenza delle suore come infermiere su questo devo assolutamente dissentire, dato che nella mia seppur breve esperienza..(sono laureanda)ne ho viste di tutti i colori.. .. sul fatto che Eluana avesse piaghe da decubito e facile dedurne il perche.. tu sai che le proteine sono i mattoni del nostro organismo..e senza non si ha rigenerazione cellulare..e nemmeno la guarigione delle ferite..per quanto la nutrizione artificiale possa essere ottima, non e mai come l'alimentazione normale..quindi al 99 per cento si va incontro a piaghe da decubito..questa e una mia deduzione, confermata poi stasera quando ho sentito l'intervista che e stata postata qui sul forum... ho fatto due piu due..e comunque queste informazioni non hanno fatto altro che confermare la mia ipotesi.. . per il resto la vita dell'operatore sanitario e una vita di amore e di sacrificio, e so cosa vuol dire vedere ogni giorno persone che muoiono e soffrono, e queste cose ti ricordano sempre di mantenere l'umiltà e il rispetto per i sentimenti altrui, in quanto quello che si vede potrebbe capitare un giorno ai propri cari.. ..solo allora conosceremo la vera empatia.
[Modificato da Trottola31 10/02/2009 22:53]
11/02/2009 11:06
 
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Re: Il primo caso di omicidio perpretato dalla Magistratura con mandante il padre.
masterbox, 09/02/2009 20.39:


Potete pensarla come volete, ma il sottotitolo riprende appieno il mio pensiero, senza altre parole.

Dalle ore 20,30 Eluana non c'è più.

Nessuno, dico nessuno, si deve mettere al posto di Dio e decidere della vita o della morte altrui. Specie dei figli.

In questo caso vorrei pensare ad una giustizia come impartisce il CD dei TdG, lo vorrei proprio, ma solo questa giustizia.

Mauro

CIAO ELUANA [SM=x570890]




mi fate rabbrividire quando parlate così..maledette religioni [SM=x570881]
Eluana ha sofferto 17 anni inutilmente,tenuta come un ostaggio.. tutto questo moralismo e soltanto x la cultura religiosa,per la dottrina cristiana che insegna che è Dio quello che decide di staccare la spina..e pazzesco [SM=x570869]
Papa Wojtila,quando s'è reso conto che stava andando verso una forma di tipo vegetativo,ha detto di "lasciarlo andare",ma la povera Eluana non era più in grado di esprimere lo stesso desiderio non avendo autonomia di giudizio.Il Papa era ancora in condizioni di poter fare una scelta,nel caso di Eluana l'ha fatta il padre..quindi è stato giustissimo così.
favorevolissimo all'eutanasia..
11/02/2009 19:57
 
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Re: Il primo caso di omicidio perpretato dalla Magistratura con mandante il padre.
masterbox, 09/02/2009 20.39:


Potete pensarla come volete, ma il sottotitolo riprende appieno il mio pensiero, senza altre parole.

Dalle ore 20,30 Eluana non c'è più.

Nessuno, dico nessuno, si deve mettere al posto di Dio e decidere della vita o della morte altrui. Specie dei figli.

In questo caso vorrei pensare ad una giustizia come impartisce il CD dei TdG, lo vorrei proprio, ma solo questa giustizia.

Mauro

CIAO ELUANA [SM=x570890]



Ecco, hai detto bene, nessuno deve mettersi al posto di DIO

NEANCHE TU!!!!

1)Non puoi giudicare il padre di Eluana perchè non hai la più pallida idea di quello che ha passato

2) anche se hai idea di quello che ha passato, per esperienza personale, cosa che dubito seriamente, siccome non siamo tutti uguali difronte al dolore, non ti devi permettere di giudicare una cosa del genere

Personalmente sono d'accordo col Padre di Eluana al 110%, anzi non avrei aspettato 17 anni di sofferenze inenarrabili

Saluti




"""Ci sono due tipi di sciocchi;
quelli che non hanno dubbi,
e quelli che dubitano di tutto"""
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