In un blog qualcuno che si considera pure "de sinistra" (i nomi non sono importanti, a me preme segnalare un atteggiamento diffuso, forse anche in questo spazio) ,mentre critica i progetti del governo in materia scolastica, in realtà finisce per avvalorare la mentalità destrorsa che li sostiene, rimproverandone semmai il velleitarismo,
secondo quel noto costume in base al quale i togliattiani , quando ci si mettono, sanno essere i forcaioli e i repressori più intransigenti, lavorando di conserva con le forze più avvedute della reazione. Il nostro blogger "progressista" afferma con una certa sicumera che buona parte degli insegnanti sono indegni della cattedra che occupano, (ma in che percentuale di preciso?)
proponendo come rimedio draconiano quello di giudicare ed espellere gli insegnanti inefficienti,
perchè, a suo dire, lo stato può forse permettersi impiegati nullafacenti ,ma non insegnanti demotivati. Solo che quei chiacchieroni al governo non avranno mai il coraggio di affondare il bisturi come farebbe lui, aspirante "Emmenberger" all' amatriciana del sistema scolastico ( Emmemberger , chirurgo sadico e omicida di un famoso romanzo di Durrenmatt, "il Sospetto").
Dunque, ammesso e non concesso che le cose stiano così, e che la nostra categoria sia più deficitaria di altre (ma poi dove ha preso dati sì impietosi? Da qualche sondaggista del Silvio, immagino), chi dovrebbe valutare gli insegnanti in una democrazia in fase di balcanizzazione mafiosa come la nostra, che offre lo spettacolo di una legalità , per così dire, neofeudale?
Gli alunni, le famiglie, i sindacati confederali o magari, cosa più verosimile, i Dirigenti scolastici, che già fin da ora ,anche per colpa nostra, possono rendere la vita impossibile a un docente?
In fondo la critica più sofisticata di certa sinistra "denghiana" , chiamiamola così (da Deng Xiao Ping), consiste nel rimproverare alla destra italica la sua incapacità di fare la destra come si deve, almeno sul piano economico.Il 50% (come minimo) dei docenti sono da cacciare a calci in culo?
E chi ce l'ha questo coraggio? Meglio dirottarli in scuole- ghetto dopo non possono fare danno.Sì , c'è la recessione , ma il presidente "operaio" avrà mai la forza morale di lasciare a casa 60.000 operai (per non parlare dell'indotto) "garantiti", alcuni addirittura leghisti?Meglio incrementare il debito pubblico con le solite prebende agli industriali, tirando a campare (après moi le deluge). Per fortuna in aiuto di questi tremebondi pasticcioni arriveranno dalla "sinistra riformista"(nenniana o togliattiana poco importa) illuminati tecnocrati che insegneranno loro come far quadrare il cerchio, intensificando ulteriormente i livelli di sfruttamento del ceto operaio in primis e dei lavoratori dipendenti in generale, affilando inoltre sempre di più l'apparato repressivo. Chissà, forse davvero non vi è altra soluzione e siffatto berlinguerame ci risparmiò trent'anni or sono i carri armati per le strade e i "desaparecidos" ( non c'erano in Italia le condizioni per uno sbocco rivoluzionario, con buona pace degli estremisti), però provo schifo lo stesso. I Galantuomini che 10 anni fa avevano tirato fuori dal cilindro il "concorsone", ora ,messo da parte il cilindro, vorrebbero calarsi sul volto il cappuccio del boia , certo più congeniale alla loro prava natura, e impugnare la scure.
In verità quello della formazione docenti è un problema troppo serio per essere lasciato alle sparate propagandistiche e demagogiche, da qualunque parte provengano (e comunque , almeno a livello parlamentare e giornalistico, c'è una parte sola, con diverse sfumature di natura lobbistica).