Gelmini: "Si torna a scuola del rigore"
Il voto in condotta farà media con le altre materie: ad annunciarlo è stato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. Il ministero si era preso due mesi di tempo per valutare la possibilità che il voto in condotta facesse media, e ora la Gelmini ha ufficializzato la decisione. "Sappiamo - ha spiegato - che l'aumento di episodi di bullismo preoccupa molto genitori e insegnanti. Si torna, dunque, a una scuola del rigore".
La decisione riguarda le "scuole medie e le superiori, mentre per i ragazzi delle elementari il comportamento sarà valutato con un giudizio" e non con un voto. "Il voto in condotta farà media", ha precisato il ministro, "perché sappiamo che l'aumento degli episodi di bullismo preoccupa molto genitori e insegnanti. Si torna a una scuola del rigore che fa del comportamento un elemento significativo per formare la personalità dei ragazzi".
Per quanto riguarda gli sms sulle assenze a scuola dei ragazzi, spediti ai genitori, il ministro ha detto che il costo non la preoccupa. "Gli sms sono già utilizzati", ha sottolineato, "da alcune scuole e funzionano benissimo". Sul tempo pieno ha detto: "I dirigenti scolastici devono rassicurare le mamme. La scelta del maestro unico permanente non compromette il tempo pieno. Noi lo garantiremo, anzi saremo in grado di aumentarlo".
Immediata la reazione degli studenti dell'Unione (Uds). "Il ministero sembra essere ormai allo sbando, non avendo unchiaro progetto educativo che metta in campo seri strumenti. Il precedente decreto, pur tra molti limiti, dava alcune garanzie agli studenti limitando la discrezionalità dei professori. Ci sembra ovvio che per essere bocciati con un 5 in condotta serva almeno essere stati sospesi per 16 giorni. Il bullismo non si risolve con qualche bocciatura in più, così la scuola non può che perdere autorevolezza snaturando il suo ruolo".