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Israele: scandaloso che Ratzinger levi la scomunica al vescovo che nega l'Olocausto

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2009 21:07
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La decisione del Vaticano di riammettere nel suo seno il vescovo lefebvriano Richard Williamson "e' una questione interna" della Chiesa, afferma oggi in un comunicato stampa il Museo dell'Olocausto Yad Vashem di Gerusalemme, aggiungendo, tuttavia di ritenere "scandaloso che qualcuno di tale statura nella Chiesa neghi l'Olocausto".

Il vescovo della discordia è uno dei lefebvriani a cui Josef Ratzinger di revocare la scomunica a Richard Williamson, il vescovo ha infatti negato l'Olocausto in un'intervista televisiva.

''Credo che le prove storiche, in misura preponderante, vadano contro il fatto che sei milioni di ebrei siano stati uccisi nelle camere gas come effetto di un ordine deliberato di Adolf Hitler'', ha detto mons. Williamson in un'intervista al canale televisivo svedese Svt andata in onda ieri sera.

E ha aggiunto ''Credo che le camere a gas non siano mai esistite'', ha detto il vescovo in risposta ad una esplicita domanda dell'intervistatore. A morire nei campi di concentramento nazisti, per il vescovo tradizionalista sarebbero stati solo ''due o trecentomila ebrei. Ma nessuno di loro mori' per il gas in una camera a gas''. ''Se l'antisemitismo e' cattivo - afferma ancora Williamson nell'intervista - e' contro la verita'. Se qualcosa e' vero, non e' cattivo. Non mi interessa la parola anti-semitismo''.

Williamson, un ex-anglicano convertito al cattolicesimo, e uno dei quattro vescovi ordinati scismaticamente da mons. Lefebvre in persona nel 1988, era gia' stato al centro di polemiche nello scorso marzo, quando in un'intervista al settimanale cattolico britannico Catholic Herald aveva difeso l'esistenza dei cosiddetti ''Protocolli dei Savi di Sion'', un falso storico antisemita. In quell'occasione, la Fraternita' Sacerdotale San Pio X, il gruppo fondato da mons.

Williamson alla polizia. Secondo le leggi in vigore in Germania, e' illegale negare l'Olocausto e il vescovo rischia il carcere.

La polemica su Williamson si viene ad aggiungere ad un clima di tensione gia' alto, in Germania, tra ebrei e lefebvriani. In una lettera circolare inviata a Natale, il superiore della Fraternita' per la Germania, p. Franz Schmidberger (che non e' scomunicato dalla Chiesa cattolica, in quanto il provvedimento si applica solo ai vescovi), ha scritto che ''gli ebrei di oggi partecipano della colpa di deicidio, fino a quando non prenderanno le distanze dai loro predecessori credendo nella divinita' di Gesu' Cristo''.

www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=102746
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Shoah, Lefebvriani chiedono scusa al Papa per il loro vescovo
I lefebvriani chiedono "perdono" al Papa per le affermazioni negazionistiche di un loro vescovo, mons. Richard Williamson. Opinioni, scrive il superiore Fellay, "che non riflettono in nessun caso la posizione della nostra Fraternita'". "Abbiamo avuto conoscenza di un'intervista rilasciata da mons. Richard Williamson, membro della nostra Fraternita' San Pio X, alla televisione svedese", afferma il superiore, mons. Bernard Fellay, in un comunicato rilanciato dalla sala stampa della Santa Sede.

"In questa intervista, egli si esprime su questioni storiche, in particolare sulla questione del genocidio degli ebrei da parte dei nazionalsocialisti. E' evidente che un vescovo cattolico non puo' parlare con autorita' ecclesiastica che su questioni che riguardano la fede e la morale. La nostra Fraternita' non rivendica alcuna autorita' sulle altre questioni.

La sua missione e' la propagazione e la restaurazione della dottrina cattolica autentica, esposta nei dogmi della fede. E' per questo motivo che siamo conosciuti, accettati e apprezzati nel mondo intero". "E' con grande dolore - prosegue Fellay - che costatiamo quanto la trasgressione di questo mandato puo' far torto alla nostra missione. Le affermazioni di Mons. Williamson non riflettono in nessun caso la posizione della nostra Fraternita'. Percio' - spiega il successore di Lefebvre - io gli ho proibito, fino a nuovo ordine, ogni presa di posizione pubblica su questioni politiche o storiche. Noi - sottolinea - domandiamo perdono al Sommo Pontefice e a tutti gli uomini di buona volonta', per le conseguenze drammatiche di tale atto. Benche' noi riconosciamo l'inopportunita' di queste dichiarazioni, noi non possiamo che costatare con tristezza che esse hanno colpito direttamente la nostra Fraternita' discreditandone la missione. Questo non possiamo ammetterlo - conclude Fellay - e dichiariamo che continueremo a predicare la dottrina cattolica e di amministrare i sacramenti della grazia di Nostro Signore Gesu' Cristo".

www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=103201
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è evidente che fanno una gran fatica a non mostrare quello che sono giacchè il loro massimo sforzo e quello di esortarsi a non manifestare quello che pensano.
di chi sto parlando? boo... è difficile anche commentarle certe notizie
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29/01/2009 20:41
 
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Si anche se un commento mi sento di farlo, non si puà affrontare storicamente e in modo serio lo sterminio nazista appena si tocca fuoco e fiamme, lo dimostra il fatto che tutti gli storici che hanno tentato ipotesi alternative sono prima o poi finiti male
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30/01/2009 10:17
 
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capisco quello che vuoi dire, ma neppure bisogna confondere il boia con l'impiccato.
mi rendo conto che è un'affermazione superflua, almeno in questa sede
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30/01/2009 23:09
 
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Re:
alicedon'tworry, 30/01/2009 10.17:

capisco quello che vuoi dire, ma neppure bisogna confondere il boia con l'impiccato.
mi rendo conto che è un'affermazione superflua, almeno in questa sede




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08/02/2009 21:07
 
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Williamson insiste: "Non ritratto sulla Shoah"

E' in atto un duro braccio di ferro tra il Vaticano e il vescovo lefebvriano Richard Williamson, che ha negato la Shoah. Williamson, uno dei quattro vescovi lefebvriani a cui il Papa ha revocato la scomunica in vigore dal 1988, ha dichiarato al giornale tedesco Der Spiegel: "Ritratterò solo se troverò le prove".

Su Williamson, hanno fatto sapere fonti della Santa Sede, non c'è più nulla da dire e se non vuole ritrattare, ne "saranno tirate le conseguenze, senza alcuna difficoltà".

Il negazionismo di Williamson dopo la 'riabilitazione' di Papa Ratzinger aveva procurato un imbarazzo senza precedenti al Vaticano, sia al suo interno, sia sul fronte internazionale, con prese di posizione durissime da parte degli ebrei ma anche del Cancelliere tedesco, Angela Merkel.

Per questo, pochi giorni fa, una nota ufficiale della segreteria di Stato vaticana dava a Williamson un aut aut. Se vuole essere "ammesso a funzioni episcopali nella Chiesa" deve ritrattare poichè le sue posizioni sulla Shoah "sono assolutamente inaccettabili e fermamente rifiutate dal Santo Padre".

Ma Williamson non solo non ha ritrattato, ma ha rinnovato le critiche al Concilio Vaticano II. Anche il prete negazionista italiano, don Floriano Abrahamovicz, nonostante l'espulsione, decretata ieri dalla Fraternità San Pio X, ha annunciato l'intenzione di officiare una messa domani.

"Non sono nè morto nè morente"
Appare sempre più chiara l'esistenza di una spaccatura tra Richard Williamson, il presule negazionista, e gli altri tre vescovi della Fraternita "San Pio X", perdonati "in blocco" dal Papa lo scorso gennaio. Questa sera Williamson, infatti, non pago delle affermazioni ironiche rialnciate dai media internazionali - nelle quali sosteneva di voler obbedire alla richiesta del Papa di ritrattare ma di aver bisogno di tempo per potersi prima documentare sulle reali proporzioni dell'Olocausto - ha scritto questa frase sul suo sito internet: "Sua Eccellenza non è nè morto, nè morente, nè malato".

E' una risposta alle parole usate dal superiore generale della Fraternità, mons. Bernard Fellay, che aveva tentato di minimizzare eventuali prese di posizione del vescovo inglese descrivendolo al negoziatore vaticano, Dario Castrillon Hoyos, già prima del perdono papale e dello scandalo seguito alla pubblicazione di frasi "fuori onda" registrate mesi prima da una tv svedese, come gravemente ammalato e per questo incontrollabile.

Williamson ha pubblicato queste frasi rassicuranti sul suo stato di salute all'interno del suo blog (http://dinoscopus.blogspot.com/), in una nota dedicata alla sinfonia Eroica di Beethoven.

www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=105426
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