Ti rispondo dal punto di vista puramente ludico.
Ho notato che la maggior parte di noi mette nl proprio primo personaggio (o magari nel secondo) quelli che sono i tratti distintivi della propria personalitá. É quello il personaggio che resta negli anni, che viaggia, che ne vede veramnente di impossibili, che alla fine della decade di gioco ha fatto e visto di tutto.
Se tu sei una creatura della notte, e vuoi trasferire questa caratteristica in un personaggio da interpretare, le opzioni sono molte. La prima domanda da porsi é: a che gioco stiamo giocando? Il motivo é semplice: é intuitivo che se giochiamo a "guardie e ladri" non stiamo giocando a "la Omicidi contro le gangs del ghetto portoricano" . Il tema sará pure lo stessso, ma il tono cambia molto.
Ora, procedendo per esempi, prendiamo il piú facile ed il piú vicino a noi. Stiamo ambientando la nostra storia nel mondo del signore degli anelli. La notte, lá, ha due valori. Uno molto positivo, e l´altro molte negativo. La notte "buona" é quella limpida, lunare o stellata. É un momento contemplativo, mistico, di contatto con la divinitá, di pace, di serenitá, o di tristi meditazioni sui tempi passati. É il momento in cui gli elfi sono al loro massimo. Gli "eldar", il popolo delle stelle, alla loro luce vive e agisce bene come qualunque umano, ed anzi anche molto meglio.
Tra tutti gli eldar, di certo quelli che piú apprezzano la bellezza del silenzio notturno sono i noldor, i sapienti. Anche se molti di loro sis ono dedicati ad attivitá al chiuso (come i abbri elfici e le loro forge sotterranee) le stelle sono sempre nel loro cuore e trovano spazio nelle loro creazioni, nella luce delle loro spade e nei loro gioielli.
I sindar amano la notte e le sue stelle perché sono un popolo che spesso va per mare mentre i silvani, dal cuore piú semplice, le amano e basta, senza stare tanto a chiedersi perché. Illuminano la notte della foresta.
In altre storie, un notturno puó comunque avere il suo ruolo. Vi sono uomini (e donne) che trovano pace solo quando il clamore del mondo attorno a loro cessa per qualche ora, e hanno la certezza che nessuno li disturberá perché tutti sono a letto.
La notte puó dunque essere il tempo per un bardo, in un ambientazione fantasy. Puó essere, in qualunque ambientazione, il tempo dei ladri.
Sei un ninja alla corte di Tokugawa Yeyasu? Il tuo shogun o il tuo daimyo ti hanno incaricato di rubare la pergamena col segreto dell´acciaio di Masamune o di assassinare uno scomodo magistrato?
Sei un ladro che vive nei vicoli della Londra Vittoriana?
Sei forse un cacciatore di prede notturne? E le prede notturne, si sa, sono ben poche, tutte molto molto pericolose.
E se facessi parte proprio di quella schiera? I campioni della non-vita per i quali il sole é morte é la notte é potere?
Vivi nella citta tentacolare di un distopico futuro, dove é sempre notte?
Ce ne sono, di notturni, eccome!
Osso
[Modificato da Ossian77 16/12/2008 10:18]