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Chiesa, matrimonio e tradimenti ...

Ultimo Aggiornamento: 14/12/2008 13:14
12/12/2008 09:09
 
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http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_12/chiesa_perdona_tradimento_agnese_c509d4ca-c81c-11dd-a869-00144f02aabc.shtml

Corriere della Sera > Cronache > Se la Chiesa perdona il tradimento

LA LETTERA DI BAGNASCO
Se la Chiesa perdona il tradimento
Il cardinale di Genova ai fedeli: occasioni di emozioni nuove, siate tolleranti . Le reazioni

MILANO — Siete stati traditi? Perdonate, perdonate, perdonate: che cosa sarà mai una scappatella? Non lo suggerisce la saggezza antica e neppure l'amico/amica ultrarealista, ma il cardinale di Genova e presidente della Cei Angelo Bagnasco, che in nome dell'unità familiare rispolvera la collaudata virtù della pazienza e nella sua lettera pastorale 2008-2009 invita in sostanza mariti e mogli traditi a chiudere un occhio sulle corna.


Angelo Bagnasco, cardinale di Genova e presidente della CeiE così la Chiesa è ancora una volta capace di fare scandalo anche quando dice cose in fondo ovvie, d'altra parte Bagnasco stesso proviene da quella scuola ecclesiastica genovese che si è dimostrata all'avanguardia sul fronte della rottura comunicativa: in un incontro informale di qualche tempo fa proprio il suo predecessore Tarcisio Bertone, oggi Segretario di Stato, lo aveva anticipato dicendo con un sorriso che bisogna saper perdonare, anche se non proprio settanta volte sette, come ha sempre voluto il Vangelo. Nella lettera alle pecorelle della sua diocesi, di cui ha dato notizia Il Secolo XIX, Bagnasco riconosce ora che «le occasioni di altre sponde disponibili che promettono emozioni nuove sono presenti ovunque», e che bisogna saper esercitare tolleranza prima di risolvere tutto con una separazione. La famiglia prima di tutto, dunque, anche prima della fedeltà nel matrimonio.

E infatti il testo di Bagnasco, nel quale secondo il direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Sciortino riecheggiano tratti della prima enciclica di papa Benedetto XVI (Deus Charitas est), non si rivolge solo ai credenti. Sciortino lo vede anzi quasi come un appello più generale, «di fronte ai tanti legami familiari che oggi si spezzano con leggerezza, a tornare a un amore più solido che non ceda alle tentazioni che ormai ci arrivano da ogni parte». E proprio questo è stimolo di riflessione per credenti e non, «in una società che ha banalizzato e mercificato l'amore e lo stesso legame familiare, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Insomma ci dà anche qualche dritta per imparare ad amare». Non aiuta in definitiva a salvare solo il matrimonio, ma anche a salvare l'amore: e su questo Camillo Langone, brillante corsivista del Foglio (e prossimo autore di una Guida alle Messe) costruisce la teoria della differenza fra emozioni (in sostanza la scappatella) «che sono effimere e che oggi maciniamo a ritmi ossessivi, e amore, che implica durata, scommessa, costruzione».

Accoglienza con poca meraviglia, quindi, nel fronte cattolico, della lettera pastorale: «Mi meraviglio semmai della meraviglia, vuol dire che, per quanto Paese cattolico, conosciamo ben poco del Cristianesimo, che ha sempre predicato il perdono come legge fondante» dice Marina Corradi, firma del quotidiano cattolico Avvenire. E su questo concorda da sponda laica la grecista Eva Cantarella: «Non mi fa impressione, non mi pare neppure un'apertura vera, mi pare piuttosto che la Chiesa cerchi di salvare il salvabile». Anche se non si tratta di una rivoluzione, è certo però che la tradizionale politica dell'indulgenza cattolica veniva perlopiù esercitata a posteriori, nei confessionali, e non predicata in anticipo, e perdipiù con autorevole pronunciamento ex cathedra: non c'è rischio che scoppi la sindrome del liberi tutti, sicuri — peccatori e peccatrici — di poter contare sul perdono preventivo? «No, nessun pericolo, e soprattutto nessuna novità dal punto di vista della dottrina, perché per la Chiesa il tradimento resta peccato grave» risponde Marina Corradi. La novità non sta quindi sul piano della dottrina, ma è tutta sul piano comunicativo, sta, come sostiene il politologo don Gianni Baget Bozzo, «nel linguaggio con cui la Chiesa si adegua ai tempi, e si confronta con la concretezza della realtà, l'irrompere del sesso, dell'ostensione dei corpi e della loro bellezza: ovunque c'è prevalenza dell'estetica sull'etica, quasi una nuova forma di paganesimo». E su questo tentativo di colpevolizzare l'antico non concorda Eva Cantarella: «Il corpo greco era tutt'altro, era quasi divino, idealizzato, non aveva nulla della volgarità contemporanea».

Maria Luisa Agnese
12 dicembre 2008



Sempre che, come al solito, i giornalisti non abbiano preso un'altra 'cantonata'. [SM=x570867]

La Chiesa cattolica si sta mostrando "caritatevole" nei confronti dei fedifraghi ambosessi, rivalutando -dice Bagnasco- il comandamento del perdono.

Ma se il cardinale Bagnasco conoscesse meglio il Vangelo, saprebbe dire parole più evangeliche e meno tolleranti verso quella che è forse la piaga morale più diffusa dei nostri tempi: l'adulterio (anche questo un Comandamento, uno di "quei Dieci"...)

Gesù Cristo, ma stiamo parlando di altro naturalmente, non fu altrettanto tenero nei confronti di quelle che il cardinale chiama "scappatelle":


Matteo 5:27 «Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio".

Matteo 5:28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

Matteo 5:32 Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.


Matteo 19:9 Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio».


Matteo 19:18 «Quali?» gli chiese. E Gesù rispose: «Questi: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso.

Marco 10:11 Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei;

Marco 10:12 e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».


Marco 10:19 Tu sai i comandamenti: "Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre"».

Il ripudio
Mt 5:31-32; 19:1-9; Mr 10:2-12; cfr. Ro 7:1-3; 1Co 7:10-16
Luca 16:18 «Chiunque manda via la moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio.


Luca 18:20 Tu conosci i comandamenti: non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre».


Ma, si sa, la Chiesa ha il vizietto di ficcare il naso dappertutto, anche nelle cose che i suoi sacerdoti non conoscono e che, senza alcuna esperienza diretta, pretendono di conoscere meglio dei laici ...

Che ne sanno infatti i chierici di matrimonio, di famiglia, di figli e, soprattutto, dei traumi che accompagnano i tradimenti coniugali con le loro conseguenze?

Perdonare?
Si, Iddio perdoni questi incoscienti che non sanno quello che dicono!

Agabo.

www.testimonigeova.com

www.sessantottino.altervista.org/ (Vota il sito)



"Beati coloro che sanno ridere di se stessi perchè non smettono di divertirsi."
[Modificato da Agabo 12/12/2008 09:15]
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12/12/2008 09:25
 
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Per me è pragmatismo, null'altro che pragmatismo. La Chiesa teme la svalutazione del nucleo famigliare (rigorosamente etero e preferibilmente con prole), che ritiene fondamento di una società cristiana. L'appello a perdonare le "scappatelle" (speriamo non arrivi a chiedere di perdonare gli schiaffoni), in fondo mira a limitare lo sfaldamento dei matrimoni a casusa di un fenomeno abbastanza diffuso. Insomma, meglio uniti in matrimonio con licenza di svagarsi un po', piuttosto che separati o, peggio, allegri concubini, ovvero libertini.

Un saluto a tutti, TDG e non.
12/12/2008 10:01
 
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Re:
edinz, 12/12/2008 9.25:

Per me è pragmatismo, null'altro che pragmatismo. La Chiesa teme la svalutazione del nucleo famigliare (rigorosamente etero e preferibilmente con prole), che ritiene fondamento di una società cristiana. L'appello a perdonare le "scappatelle" (speriamo non arrivi a chiedere di perdonare gli schiaffoni), in fondo mira a limitare lo sfaldamento dei matrimoni a casusa di un fenomeno abbastanza diffuso. Insomma, meglio uniti in matrimonio con licenza di svagarsi un po', piuttosto che separati o, peggio, allegri concubini, ovvero libertini.




Beh, il Vangelo insegna a "porgere l'altra guancia", non ad offrirsi ad una nuova "scappatella", ritenendo uno schiaffo meno grave di un tradimento coniugale.

C'è poi da vedere se un "matrimonio unito ad ogni costo" sia meglio di un divorzio. Il divorzio è ammesso dal Vangelo in caso di adulterio. In ogni caso, penso che quel tal cardinale usi un vino eccessivamente alcolico durante le messe.
Agabo.


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12/12/2008 10:26
 
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Caro Agabo, appena ho letto il tutto sul Corriere sono rimasto sbalordito e stavo per postare l'articolo... Mi hai preceduto.
Stavolta devo dire: ma magari anche dalla Bufalotta fossero così indulgenti!
12/12/2008 10:28
 
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Ovviamente sono d'accordo con la tua analisi e con quella di Edinz: tutta un'operazione di facciata. Ma perlomeno non hanno invitato alla lapidazione degli adulteri.
12/12/2008 10:34
 
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Quando non siete d'accordo con una presa di posizione della chiesa vi indignate perchè è reazionaria.
Quando siete d'accordo perchè è solo un'operazione di facciata.
Qualunque posizione prenda, la chiesa sbaglia.

12/12/2008 11:00
 
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Re: Re:
Agabo, 12/12/2008 10.01:



Beh, il Vangelo insegna a "porgere l'altra guancia", non ad offrirsi ad una nuova "scappatella", ritenendo uno schiaffo meno grave di un tradimento coniugale.






La mia valutazione è strettamente personale, io non prendo a riferimento il Vangelo per le questioni morali. Dal mio punto di vista, la violenza nei confronti di una donna, a maggior ragione se comminata dal marito, è molto più grave dell'adulterio. Ripeto, è un mio giudizio, che comprendo non deve necessariamente valere per tutti.

Un saluto a tutti, TDG e non.
12/12/2008 11:22
 
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Re:
:P filippo;), 12/12/2008 10.34:

Quando non siete d'accordo con una presa di posizione della chiesa vi indignate perchè è reazionaria.
Quando siete d'accordo perchè è solo un'operazione di facciata.
Qualunque posizione prenda, la chiesa sbaglia.





Ma lo hanno detto loro stessi che la motivazione è quella di salvare i matrimoni... E' pragmatismo insomma, come diceva mi pare Edinz. Concedere una cosa perché non ne avvenga una peggiore.
Comunque, l'ho scritto, meglio così che invitare a punire i "peccatori".
12/12/2008 11:28
 
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posizione pragmatica=operazione di facciata?









12/12/2008 11:40
 
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Re: Re:
elghorn84, 12/12/2008 11.22:




Ma lo hanno detto loro stessi che la motivazione è quella di salvare i matrimoni... E' pragmatismo insomma, come diceva mi pare Edinz. Concedere una cosa perché non ne avvenga una peggiore.
Comunque, l'ho scritto, meglio così che invitare a punire i "peccatori".



Riguardo all'infedeltà coniugale il Vangelo è assolutista, rispetto all'adulterio non ha vie di mezzo: "Va' e non peccare più" (Gesù Cristo).

Riguardo alle 'manovre della Chiesa' (ma sarebbe più corretto dire di Bagnasco perché, a dire il vero la Chiesa Cattolica non incoraggia affatto l'adulterio e farebbe bene a dare una tiratina d'orecchi a questo suo cardinale), è quantomeno imprudente, quali possano esserne gli scopi, fare delle sortite di questo genere.

Un cardinale è un'alta autorità della Chiesa e mi pare che in questo caso Bagnasco si sia concesso una libertà fortemente indebita.

Agabo.

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12/12/2008 11:41
 
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Re:
:P filippo;), 12/12/2008 11.28:

posizione pragmatica=operazione di facciata?






Pragmatismo = atteggiamento utilitaristico.

[Modificato da edinz 12/12/2008 11:54]
Un saluto a tutti, TDG e non.
12/12/2008 11:52
 
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sarei curioso di leggere il testo del suo discorso, davvero avrebbe invogliato al tradimento?

in questi casi c'è la scomunica.
O forse non è quello che ha detto?
Boh, cerco il testo che è meglio.






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

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12/12/2008 11:56
 
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ecco qui c'è la lettera per intero, vediamo dove avrebbe invogliato alle corna..........

www.diocesi.genova.it/materiale/bagnasco/letterapastorale...






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12/12/2008 12:24
 
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Inviterei a leggere la lettera per intero, non ho letto nulla di scandaloso o contrario alla dottrina [SM=x570868]
ecco qualche stralcio:


"Amare allora vuol
dire essere “fedele sempre: nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia”, così come gli sposi si
promettono davanti all’altare.

Non bisogna illudersi: i momenti
della prova vengono. L’amore è sempre insidiato:
dentro e fuori di sé.
“Dentro”, a causa dei nostri umori
o di circostanze particolari.
“Fuori”, perché le occasioni di altre
sponde disponibili, che promettono emozioni nuove,
sono presenti ovunque.
Sentire che non si è insensibili
a queste presenze non deve trarci in inganno mettendo
in dubbio le scelte fatte. Bisogna resistere all’insidia del
dubbio, stroncarlo sul nascere. È semplicemente falso.
Quanto più lo si lascia crescere nella mente, tanto più
diventa un pensiero fisso, alla fine una convinzione. È
la premessa del tradimento e della rottura.



Nella divina Eucaristia
si celebra l’alleanza dell’uomo con Dio: la conferma e
la rinnova. È
un’alleanza d’amore perenne. Anche
quando questo patto noi lo tradiamo con i nostri peccati,
quando veniamo meno all’amore, Gesù ci accoglie
con misericordia e ci ridona fiducia per ricominciare.

Così, con la forza dell’Eucaristia, l’amore umano è
chiamato al perdono e alla fiducia. Perdono con chi
ha sbagliato trascurando o tradendo l’amore; fiducia da
ridare perché si possa riprendere la strada non come
prima, ma ancor più di prima. L’amore trascurato o
tradito è messo duramente alla prova, ma ne può uscire
fortificato e splendente. Basta che ci siano il desiderio
e la decisione, la grazia di Cristo non manca!

Cari Fratelli e Sorelle, accogliete questa lettera con affetto
così come io l’ho scritta. Spero che possa esservi di qualche
aiuto per crescere nell’amore e, se è il caso, per superare
qualche difficoltà. Penso in modo particolare, ma non
esclusivo, ai giovani che si preparano al matrimonio, e agli
sposi. Ma anche a quanti, giovanissimi e forse frastornati
da troppi messaggi distorti, hanno bisogno di comprendere
meglio la finezza e la bellezza dell’amore."


Questi sono i misteri......della mente umana!? [SM=x570867]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
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12/12/2008 12:29
 
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Mamma mia predestinato,
che lettera utilitarista e che invita all'adulterio.
Sono indignato.







12/12/2008 12:32
 
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Re:
:P filippo;), 12/12/2008 12.29:

Mamma mia predestinato,
che lettera utilitarista e che invita all'adulterio.
Sono indignato.











si infatti, io scrivo al papa per scomunicarlo sto babilonico che incita al peccato [SM=x570867]
e poi un premio ai paladini della santità; i giornalisti!! [SM=x570881]
[Modificato da predestinato74 12/12/2008 12:32]






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12/12/2008 12:37
 
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Perchè ci facciamo un'opinione attraverso quella degli altri?
Perchè per fretta o altro, prendiamo le notizie come il "riassuntino" Bignami.
Leggendo i commenti fatti dalla giornalista e i commenti basati sulle sue conclusioni e poi leggendo il testo della lettera, mi pare che le conclusioni siano un bel pò distanti.
Parafrasando non ricordo chi che concludeva il suo dire con la frase: "meditate, gente, meditate" io direi : "informatevi, amici, informatevi, prima di commentare.
12/12/2008 12:49
 
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agabo
Perdonare?
Si, Iddio perdoni questi incoscienti che non sanno quello che dicono
------------------------------------------------------------------
Perche scrivi così , siamo degli uomini ci potremmo trovare nella vita in una particolare situazione al quale in quel momento non puoi non dire di no , cosa fai distruggi una famiglia per questo? di certo c'è sempre un prezzo da pagare ma esiste un perdono , ricordati non separi l'uomo ciò che Dio unisce , devi riappacificare con la moglie è non farlo più.
12/12/2008 12:51
 
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Ci sono tre errori nel vostro ragionamento:
1)Pensate in italiano anziché in greco, e vi illudete che il Nuovo Testamento consenta il divorzio in caso di quello che voi chiamate adulterio. Come è noto questa clausola, in base al quale Gesù ammette il divorzio, è presente solo il Matteo e non nei passi paralleli, e, in tale passo, si dice che è possibile divorziare solo in caso di porneia. Ora, adulterio in greco ha una parola specifica, cioè moicheia, la porneia è un concetto che indica semplicemente le “unioni illecite”, ma di che tipo? Alcuni esegeti vi leggono l’adulterio, mentre altri un’unione già illecita in partenza. La nota della Bible de Jerusalem spiega bene il problema:

“Data la forma assoluta dei testi paralleli (Mc 10,11s; Lc 16,18 e 1Cor 7,10s), è poco verosimile che tutti e tre abbiano soppresso una clausola restrittiva di Gesù; è più probabile invece che uno degli ultimi redattori del primo Vangelo l’abbia aggiunta per rispondere a una problematica rabbinica (discussione tra Hillel e Shammai sui motivi che legittimano il divorzio), evocata già dal contesto (v.2), e che poteva preoccupare l’ambente giudeo-cristiano per il quale egli scriveva. (…) Il significato di porneia orienta la ricerca nella stessa direzione. Alcuni vogliono vedervi la fornicazione nel matrimonio, cioè l’adulterio, e trovano qui il permesso di divorziare in un caso simile: così le chiese ortodosse e protestanti. Ma in questo senso ci si sarebbe aspettati un altro termine, moicheia. Al contrario porneia, nel contesto, sembre avere il senso tecnico della zenut o “prostituzione” degli scritti rabbinici, riguardante qualsiasi unione resa incestuosa da un grado di parentela proibito secondo la legge (Lv 18). Tali unioni, contratte legalmente tra i pagani o tollerate dagli stessi giudei nei confronti dei proseliti, hanno dovuto causare difficoltà, quando queste persone si sono convertite, in ambienti giudeo-cristiani legalisti come quello di Mt, da qui l’ordine di rompere tali unioni irregolari che poi erano solo falsi matrimoni. Un’altra soluzione ritiene che la licenza accordata dalla clausola restrittiva non sia quella del divorzio, ma della “separazione” senza seconde nozze. Una tale istituzione era sconosciuta al giudaismo ma le esigenze di Gesù hanno richiesto più di una soluzione nuova e questa è già chiaramente supposta da Paolo in 1Cor 7,11.”

Come si vede, siamo dinnanzi ad esegesi diverse (ad ennesima dimostrazione che col Sola Scriptura non si arriva da nessuna parte, data l’ambiguità dei testi), e non all’ingenuità da voi attribuita al card. Bagnasco.

2)Non mi è chiaro perché, se anche ex ipothesi il NT ammettesse il divorzio, un invito al perdono come quello di Bagnasco allora sarebbe sbagliato. Un conto è dire che l’adulterio è peccato, altro è dire che non vada perdonato. Bisogna distinguere l’errore dall’errante, perché l’errore va condannato con fermezza, mentre colui che erra va perdonato. In un omicidio ad esempio, che è ben più grave dell’adulterio, bisogna condannare l’omicidio, ma perdonare l’omicida. Bisogna incitare al perdono di ogni peccatore, e l’adulterio non fa eccezione. Non capisco cosa sconvolga tanto nell’invito al perdono di un tradimento.

3)Che ne sa la Chiesa di vita coniugale per poterne parlare? Allora la domanda è: che ne sanno Gesù e che cosa ne sa Paolo, entrambi celibi? Questa argomentazione parte dall’errore logico che per poter valutare una situazione etica occorra sempre averla vissata. Di questo passo sarebbe come dire che non si può condannare alcun furto od omicidio perché nessuno ha avuto la vita di coloro che hanno commesso questi gesti, e dunque non sappiamo in base a cosa si sono comportati così. Certe conclusioni invece, cioè l’etica, sono dedotte sulla base di considerazioni di antropologia filosofica che indagano la natura umana, e dunque non richiedono la partecipazione alla vicenda stessa per poterne dare un parere.
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
12/12/2008 20:03
 
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3)Che ne sa la Chiesa di vita coniugale per poterne parlare? Allora la domanda è: che ne sanno Gesù e che cosa ne sa Paolo, entrambi celibi? Questa argomentazione parte dall’errore logico che per poter valutare una situazione etica occorra sempre averla vissata. Di questo passo sarebbe come dire che non si può condannare alcun furto od omicidio perché nessuno ha avuto la vita di coloro che hanno commesso questi gesti, e dunque non sappiamo in base a cosa si sono comportati così. Certe conclusioni invece, cioè l’etica, sono dedotte sulla base di considerazioni di antropologia filosofica che indagano la natura umana, e dunque non richiedono la partecipazione alla vicenda stessa per poterne dare un parere.



Gesù Cristo conosceva la natura umana e l'apostolo Paolo, pur essendo celibe, fu molto rigoroso riguardo al matrimonio, oltre al fatto d'essere ispirato.

Tutti possono parlare di tutto, ma quando un'autorità di un certo campo affronta con tanta leggerezza un importante aspetto religioso e sociale della vita, quale è il matrimonio, dovrebbe imitare l' atteggiamento che fu di Gesù Cristo e di San Paolo...

La parte conclusiva del tuo discorso non 'quaglia'.
Agabo.
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"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
12/12/2008 20:13
 
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Re: agabo
Jon Konneri, 12/12/2008 12.49:

Perdonare?
Si, Iddio perdoni questi incoscienti che non sanno quello che dicono
------------------------------------------------------------------
Perche scrivi così , siamo degli uomini ci potremmo trovare nella vita in una particolare situazione al quale in quel momento non puoi non dire di no , cosa fai distruggi una famiglia per questo? di certo c'è sempre un prezzo da pagare ma esiste un perdono , ricordati non separi l'uomo ciò che Dio unisce , devi riappacificare con la moglie è non farlo più.



Il cristiano sa dire di no.

Se invece avrà detto di sì, cavoli suoi. Ma che un'autorità religiosa affronti con tanta leggerezza questo problema è un'indecenza: non conosce il Vangelo e lo dimostra.
Un atteggiamento del genere porta a giustificare l'atto immorale ancor prima d'averlo commesso e,pertanto, spiana la strada a che si concretizzi l'atto, piuttosto che invitare ad una seria riflessione prima di mettersi in certe circostanze che sa già che gli è difficile gestire cristianamente.

Ci sarebbe, poi, anche l'impatto che tali comportamenti hanno sulla tenuta del matrimonio e sull'educazione (si spera cristiana) dei figli, anche qualora non si arrivi al divorzio. Il danno e le sofferenze recate ai propri familiari e l'opinione che ne avranno in seguito: non se ne esce puliti perché si può perdonare, ma non dimenticare.

Agabo.


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12/12/2008 21:08
 
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Re: Re: agabo

Ma che un'autorità religiosa affronti con tanta leggerezza questo problema è un'indecenza: non conosce il Vangelo e lo dimostra.



probabilmente leggete 2 vangeli diversi [SM=x570868]
a proposito della leggerezza, a quale parte della lettera ti riferisci? dove vedi la "leggerezza"?




Un atteggiamento del genere porta a giustificare l'atto immorale ancor prima d'averlo commesso e,pertanto, spiana la strada a che si concretizzi l'atto, piuttosto che invitare ad una seria riflessione prima di mettersi in certe circostanze che sa già che gli è difficile gestire cristianamente.



prova ad estendere questo concetto a 360°; ne consegue che siccome Gesù ci invita a perdonare 70 volte 7 (cioè sempre) il fratello che "pecca contro di me" (Mt 18,21), questo modo di fare "spiana la strada a che si concretizzi l'atto", cioè che il fratello ne approfitti della mia generosità.
Allora che facciamo, non perdoniamo?









"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



12/12/2008 21:33
 
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Riferimenti incompleti che fanno riflettere...
La Chiesa cattolica si sta mostrando "caritatevole" nei confronti dei fedifraghi ambosessi, rivalutando -dice Bagnasco- il comandamento del perdono.

Ma se il cardinale Bagnasco conoscesse meglio il Vangelo, saprebbe dire parole più evangeliche e meno tolleranti verso quella che è forse la piaga morale più diffusa dei nostri tempi: l'adulterio (anche questo un Comandamento, uno di "quei Dieci"...)

Gesù Cristo, ma stiamo parlando di altro naturalmente, non fu altrettanto tenero nei confronti di quelle che il cardinale chiama "scappatelle":



--------------------------------------------------------------------------------

Matteo 5:27 «Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio".

Matteo 5:28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

Matteo 5:32 Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.


Matteo 19:9 Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio».


Matteo 19:18 «Quali?» gli chiese. E Gesù rispose: «Questi: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso.

Marco 10:11 Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei;

Marco 10:12 e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».


Marco 10:19 Tu sai i comandamenti: "Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre"».

Il ripudio
Mt 5:31-32; 19:1-9; Mr 10:2-12; cfr. Ro 7:1-3; 1Co 7:10-16
Luca 16:18 «Chiunque manda via la moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio.


Luca 18:20 Tu conosci i comandamenti: non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre».


--------------------------------------------------------------------------------


Ma, si sa, la Chiesa ha il vizietto di ficcare il naso dappertutto, anche nelle cose che i suoi sacerdoti non conoscono e che, senza alcuna esperienza diretta, pretendono di conoscere meglio dei laici ...

Che ne sanno infatti i chierici di matrimonio, di famiglia, di figli e, soprattutto, dei traumi che accompagnano i tradimenti coniugali con le loro conseguenze?

Perdonare?
Si, Iddio perdoni questi incoscienti che non sanno quello che dicono!


Personalmente, ritengo che il cardinale Bagnasco conosca bene il Vangelo, sicuramente meglio di me. Eppure, io da semplice "fedele della strada" non posso fare a meno di notare che nel tuo elenco di riferimenti evangelici dimentichi (per colpa o per dolo?) proprio quello che, forse, chiarirebbe meglio il pensiero espresso dal porporato in questione: mi riferisco all'episodio dell'adultera colta in flagrante adulterio che è riportato nel Vangelo di Giovanni al capitolo 8. Forse dovresti leggerlo!...O rileggerlo, "Repetita iuvat"!!!!!


Un fraterno saluto. [SM=g1543902]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
[Modificato da !Freddie! 12/12/2008 21:48]
12/12/2008 22:20
 
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Re: Re: agabo
Agabo, 12/12/2008 20.13:



Il cristiano sa dire di no.

Se invece avrà detto di sì, cavoli suoi. Ma che un'autorità religiosa affronti con tanta leggerezza questo problema è un'indecenza: non conosce il Vangelo e lo dimostra.
Un atteggiamento del genere porta a giustificare l'atto immorale ancor prima d'averlo commesso e,pertanto, spiana la strada a che si concretizzi l'atto, piuttosto che invitare ad una seria riflessione prima di mettersi in certe circostanze che sa già che gli è difficile gestire cristianamente.

Ci sarebbe, poi, anche l'impatto che tali comportamenti hanno sulla tenuta del matrimonio e sull'educazione (si spera cristiana) dei figli, anche qualora non si arrivi al divorzio. Il danno e le sofferenze recate ai propri familiari e l'opinione che ne avranno in seguito: non se ne esce puliti perché si può perdonare, ma non dimenticare.

Agabo.





Mi dispiace amico ma non hai capito l'amore di Dio è il perdono , anche Dio perdono Isdraele quando pecco di idolatria , la sposa di Dio che ha tradito il Signore , eppure la perdono, studia studia la bibbia è impara , altro una scappatella altro invece lasciare la moglie per un altra sono due cose diverse , siamo esseri umani è queste cose possono capitare a tutti , (che il Signore però c'è ne liberi ) di certo un azione del genere non passa così normalmente ma esiste un perdono.
12/12/2008 22:23
 
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Re: Riferimenti incompleti che fanno riflettere...
!Freddie!, 12/12/2008 21.33:

La Chiesa cattolica si sta mostrando "caritatevole" nei confronti dei fedifraghi ambosessi, rivalutando -dice Bagnasco- il comandamento del perdono.

Ma se il cardinale Bagnasco conoscesse meglio il Vangelo, saprebbe dire parole più evangeliche e meno tolleranti verso quella che è forse la piaga morale più diffusa dei nostri tempi: l'adulterio (anche questo un Comandamento, uno di "quei Dieci"...)

Gesù Cristo, ma stiamo parlando di altro naturalmente, non fu altrettanto tenero nei confronti di quelle che il cardinale chiama "scappatelle":



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Matteo 5:27 «Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio".

Matteo 5:28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

Matteo 5:32 Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.


Matteo 19:9 Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio».


Matteo 19:18 «Quali?» gli chiese. E Gesù rispose: «Questi: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso.

Marco 10:11 Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei;

Marco 10:12 e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».


Marco 10:19 Tu sai i comandamenti: "Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre"».

Il ripudio
Mt 5:31-32; 19:1-9; Mr 10:2-12; cfr. Ro 7:1-3; 1Co 7:10-16
Luca 16:18 «Chiunque manda via la moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio.


Luca 18:20 Tu conosci i comandamenti: non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre».


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Ma, si sa, la Chiesa ha il vizietto di ficcare il naso dappertutto, anche nelle cose che i suoi sacerdoti non conoscono e che, senza alcuna esperienza diretta, pretendono di conoscere meglio dei laici ...

Che ne sanno infatti i chierici di matrimonio, di famiglia, di figli e, soprattutto, dei traumi che accompagnano i tradimenti coniugali con le loro conseguenze?

Perdonare?
Si, Iddio perdoni questi incoscienti che non sanno quello che dicono!


Personalmente, ritengo che il cardinale Bagnasco conosca bene il Vangelo, sicuramente meglio di me. Eppure, io da semplice "fedele della strada" non posso fare a meno di notare che nel tuo elenco di riferimenti evangelici dimentichi (per colpa o per dolo?) proprio quello che, forse, chiarirebbe meglio il pensiero espresso dal porporato in questione: mi riferisco all'episodio dell'adultera colta in flagrante adulterio che è riportato nel Vangelo di Giovanni al capitolo 8. Forse dovresti leggerlo!...O rileggerlo, "Repetita iuvat"!!!!!


Un fraterno saluto. [SM=g1543902]

Freddie
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Allora se sei senza peccato scaglia la prima pietra
13/12/2008 09:01
 
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Per Jon Konneri:

Allora se sei senza peccato scaglia la prima pietra



Mi spiace che tu stia fraintendendo e la metti sul piano personale. Non sono un moralista e non sarò né il primo né l'ultimo a "scagliare pietre".

Si sta discutendo su un articolo del Corriere che riporta una sortita del cardinale Bagnasco. Resta nell'argomento, per favore.

Agabo.

X predestinato:

probabilmente leggete 2 vangeli diversi
a proposito della leggerezza, a quale parte della lettera ti riferisci? dove vedi la "leggerezza"?



Non esistono "due Vangeli diversi"; c'è chi lo conosce e chi no. A non conoscerlo, in questo caso, è il cardinale Bagnasco.
Dovrei mettere in luce la sua leggerezza? Ancora?!?

Agabo.

www.testimonigeova.com

www.sessantottino.altervista.org/ (Vota il sito)



"Beati coloro che sanno ridere di se stessi perchè non smettono di divertirsi."
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13/12/2008 09:05
 
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A me sembra che si sia un attimo spostato il punto della questione
vediamo se interpreto bene il messaggio di Agabo

il punto non è il perdono
il punto è la leggerezza con cui si concede a questo tipo di peccato

come se fosse la marachella di un bambino che ha rubato le caramelle dal barattolo,
è vergognoso,
ed è vergognoso che poi si condannino gli omosessuali come fa bagnasco e non si concedano dei diritti sacrosanti
osannando ''la famiglia tradizionale'' avvalendosi della alleanza di soggetti come Berlusconi a modello, che vendono
oggetti on line per la masturbazione delle donne e delle ragazzine,
www.mediashopping.it/prodotti/196222.shtml?video (massaggiatore musicale) lo chiamano in mediaset
questa si chiama ipocrisia a casa mia
e sapete cosa disse Gesù degli ipocriti!


Ma di Bagnasco e del vaticano oramai non ci si può meravigliare di nulla

rapida e brevissima incursione
per salutare tutti e augurarvi buone feste [SM=x570892]
13/12/2008 10:12
 
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Re:
Agabo, 13/12/2008 9.01:



X predestinato:

probabilmente leggete 2 vangeli diversi
a proposito della leggerezza, a quale parte della lettera ti riferisci? dove vedi la "leggerezza"?



Non esistono "due Vangeli diversi"; c'è chi lo conosce e chi no. A non conoscerlo, in questo caso, è il cardinale Bagnasco.
Dovrei mettere in luce la sua leggerezza? Ancora?!?

Agabo.





[SM=g1543785]

vabbè, se ti senti meglio, Bagnasco è un eretico che non conosce il vangelo ed incita all'immoralità.

non mi hai ancora mostrato dove nella lettera vedi questa leggerezza, non nell'articolo di giornale, ma nella lettera che è in perfetta linea con l'insegnamento ufficiale della Chiesa.

Misteri, misteri!






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Ezechiele



13/12/2008 10:20
 
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Il senso ultimo della lettera, secondo me, è da leggere nelle ultime frasi che riporto

Penso in modo particolare, ma non
esclusivo, ai giovani che si preparano al matrimonio, e agli
sposi. Ma anche a quanti, giovanissimi e forse frastornati
da troppi messaggi distorti, hanno bisogno di comprendere
meglio la finezza e la bellezza dell’amore
."
(grassetto mio)

Vuole cioè, essere spunto di riflessione per coloro che, distratti da messaggi impropri e poco cristianamente preparati ,si avvicinano al sacramento del matrimonio.





13/12/2008 12:53
 
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re

Che il matrimonio sia un sacramento è un'idea cattolica.!!!
Una delle tante ehhhh [SM=x570867]

omega [SM=x570871]
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