Dainese Collezione 2010: le novità abbigliamento e sicurezza
Siamo stati alla presentazione della succulenta gamma di abbigliamento tecnico 2010 Dainese, che ci propone per il nuovo anno un catalogo ricco di novità sia a livello di stile e comfort che a livello tecnologico. In queste settimane vi proporremo, oltre a questa presentazione, le varie novità in dettaglio per quanto riguarda le varie sezioni dell’abbigliamento tecnico: città, turismo e Racing.
Per il 2010,
Dainese ha deciso di dare una scossa al mercato proponedo capi tecnici e accessori dalle caratteristiche di sicurezza e design evolute, regalando ad ogni suo nuovo articolo una identità ben definita, atta anche a garantire una certa esclusività soprattutto per i prodotti alto di gamma. Le due parole che fungeranno da leitmotive per tutto il 2010 sono “Fluid” e “Mineral”.
La linea Fluid identifica tutto l’abbigliamento che andrà ad arricchire il catalogo 2010 e che, per l’appunto, basa il suo design e la sua funzionalità sull’aerodinamica e sul concetto di velocità. Ritroviamo così, su tute e giacche, richiami grafici alle onde e al vento, mentre tecnicamente tutto è incentrato sul massimo comfort, aerazione e leggerezza, raggiungendo standard di performance mai avuti prima.
Mineral invece richiama la nuova linea di caschi, che alla già affermata sicurezza e tecnologia Dainese e Agv, affianca nuove colorazioni, metallizzate e cangianti, ricercate nelle sfumature e nei temi grafici.
Gamma 2010 all’insegna della tecnologia ma anche del retrò, con le proposte di giubbini e caschi commemorativi (da piloti storici fino al Tourist Trophy) che - vuoi per moda, vuoi per un’importanza storica del marchio - riusciranno a ritagliarsi una buona fetta di mercato con le soluzioni vintage date dalla pelle anticata e dai caschi in perfetto stile cafe racer, con colorazioni ed esclusività d’altri tempi.
Non finisce qui, perchè abbiamo parlato anche di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda la protezione passiva, con un nuovo progetto chiamato APROSYS di protezione toracica, che garantirebbe la corretta dispersione dell’impatto in caso di caduta in tutto il petto, limitando i danni a organi e costole.