Decide Adriano, il fiore all'occhiello di quest'Inter contro l'Anorthosis
L'Imperatore si prende il suo Impero. Un attacco meno banale di quanto possa apparire. Perché la squadra cipriota aveva festeggiato la qualificazione alla fase a gironi di Champions aprendo una rivista intitolata 'Anorthosis Empire'. Per questo il gol di Adri è un po' come la naturale conseguenza. A parte tutto, il brasiliano ha messo a posto una pratica rivelatasi più intricata del previsto. La squadra di Ketsbaia ha giocato per non prenderle e l'Inter ha fatto la partita. Un'occasione, questa, che ha permesso di vedere ancora qualche limite della banda Mourinho. Padrona per tutta la partita di un filo che i ciprioti non hanno mai inseguito. Si doveva e si poteva chiuderla prima questa partita (l'Anorthosis ha avuto un paio di occasioni nitide). Ma Ibra, Muntari (due volte) e Maicon hanno pensato bene di tenere i pochi spettatori sulla corda. Non sarà come la Caporetto-Rosenborg di Mou in versione Chelsea, ciononostante un solo gol di scarto è proprio poco per tirare il sorriso a Moratti e famiglia.
LE PAGELLE
Adriano 7 Quell'incerto sentimento che accompagna l'avventura del brasiliano all'Inter trova una serata tersa. Realizza di testa il gol che apre il fortino cipriota, ma soprattutto prima e dopo aver graffiato si muove come un pendolo lungo il fronte dell'attacco. Lascia spesso il suo punto di partenza - la destra - per andare a scovare pertugi interessanti. Decisamente brillante.
Maicon 6,5 Dipinge con i piedi ciò che si materializza nella sua mente. Sarà per questo che la palla gol che gli capita sulla zucca viene percepita come un corpo estraneo. Lui è fatto per correre e crossare. Lo fa magistralmente in un paio di occasioni, una delle quali è quella buona per la testa di Adri.
Ibrahimovic 6 Sono queste le serate che fanno la differenza in un'annata incerta dal punto di vista del Pallone d'Oro. Lui dovrfebbe trasmettere elettricità alla squadra e dirimere la questione. Fa, e bene, la prima. Ogni volta che ha la palla è un pericolo. Ma pecca nella seconda fase, ovvero quando il riccio cipriota è racchiuso in casa. Lui bussa, poi fugge dal pianerottolo. Sbaglia alla fine di una sgroppata pure un gol che impossibile non era.
Muntari 5,5 Voto figlio dei due gol sbagliati. Davanti Beqaj diventa una natura morta. Prima prende in pieno il portiere, poi di testa non coglie nemmeno l'essenza della porta, ovvero lo specchio. Troppo lampanti per passare inosservate queste due chances. Avrebbero chiuso la partita.