Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
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Rivogliamo i nostri striscioni

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2008 09:04
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Curioso di passaggio
14/10/2008 09:04
 
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...finchè si parla di punire solo e sempre tra i tifosi, non s'arriverà a nulla. Cominciasse a pagare anche chi indossa una divisa, son convinto che le cose si calmerebbero parecchio, invece il senso d'impotenza, e voglia di farsi giustizia da sè, cresce.
Un individuo che qualche mese fa, s'è messo a giocare ai cow boys in autostrada, tutt'ora è impiegato alla polfer di Firenze, e sempre con una fondina attaccata al fianco.
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Curioso di passaggio
11/10/2008 21:11
 
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E' stato detto mille volte dell'assurdita' delle nuove leggi in fatto di striscioni e comportamento negli stadi.Chi ha fatto queste leggi lo sa benissimo che tamburi,bandiere,striscioni goliardici e coreografie non c'entrano niente con la violenza,il loro obiettivo psicologico e' quello di far si che nessuno si senta parte di un gruppo.Si sa che il comportamento della folla puo' essere molto diverso da quello di un singolo,e ognuno puo' citare episodi al riguardo.
Cosi' dopo gli ultimi fatti di violenza,soprattutto il caso Raciti,si e' pensato che,invece di punire duramente i colpevoli,era meglio emanare queste leggi idiote per far diventare lo stadio come un cinema.
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30/09/2008 11:17
 
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Rivogliamo i nostri striscioni
La tifoseria sampdoriana si compatta ancora una volta per una lotta giusta che in pochi hanno ancora voglia di combattere

21-09-2008 Sampdoria-Chievo. Striscione degli Ultras Tito Cucchiaroni fuori dallo stadio Ferraris di Genova: ''Rivogliamo i nostri striscioni''
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione...": questo l'incipit dell'articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Forse molti l'hanno dimenticato o hanno voluto dimenticarlo, ma uno striscione degli Ultras Tito Cucchiaroni che recitava l'articolo in questione qualche tempo fa non venne fatto entrare allo stadio. Ma la battaglia, fortunatamente non è mai cessata.

Da quasi due anni, ormai, si susseguono in Italia ogni maledetta domenica episodi al limite del grottesco di divieto di libera espressione delle opinioni ed i fatti, purtroppo, hanno ampiamente dimostrato in questo tempo come le misure speciali adottate per legge siano risultate inefficaci nella lotta alla violenza, non andando a colpire eventuali aspetti delinquenziali, ma piuttosto tutte quelle iniziative che invece propagandano un calcio pulito, tutt'altro che discriminatorio, incivile o razzista.

Chi vive il calcio in generale e lo stadio in particolare come un momento di aggregazione e di passione, in questi ultimi mesi ha dovuto confrontarsi ad armi impari con misure vessatorie che, oltre a danneggiare lo spettacolo popolare dello sport, hanno evidenziato episodi allarmanti: dalla restrizione dei biglietti nominativi e con l'introduzione dei tornelli per fare ingresso nello stadio sono conseguite code chilometriche ai varchi che, come successo ieri a Genova, hanno costretto per diverso tempo bambini ed anziani sotto un diluvio universale, senza che a nessuno venisse in mente che forse era saggio - per motivi di salute pubblica, altro che ordine pubblico!!! - sveltire le operazioni di accesso all'impianto.

Piovono diffide per i motivi più assurdi e ridicoli: perché provi ad entrare in curva con le stampelle, è successo a Pisa (è successo per davvero, non sto scherzando...) o perché fai una coreografia con rotoli di carta igienica (sapete è maledettamente infiammabile...), ma i motivi sono i più disparati e la lista sarebbe interminabile... La cosa più grave resta la discrezionalità con cui viene applicata di città in città la delibera sugli striscioni dell'ONMS, datata 8 marzo 2007... Da qualche parte chiudono uno, a volte due occhi, da altre parti restano severissimi.

Ma non è questo il punto: il punto era, è e sarà che questa delibera è un assurdo affronto alle regole più elementari della civile convivenza in una democrazia moderna, perché l'Osservatorio è un anno e mezzo che va avanti a forzature che non fermano la violenza, ma danneggiano la parte più sana del tifo, quella popolare. Senza striscioni, senza punti di riferimento per i cori (ma cosa ha di così offensivo un megafono, boh...), senza goliardia ed ironia, senza le coreografie per le partite più importanti... Eravamo invidiati in tutta Europa per tutte queste cose, una delle poche cose che all'estero continuavano ad invidiare all'Italia... L'assurdo affronto alle regole più elementari della civile convivenza in una democrazia moderna ha semplicemente privato migliaia di italiani della libera capacità di espressione attraverso creatività, colore ed energie positive... In una parola, l'Aggregazione culturale e popolare attraverso un gioco, il calcio, che purtroppo da molto, troppo tempo non è più tale.

Tempo fa in molte tifoserie si rifiutarono di seguire la procedura, attraverso fax ed autorizzazioni, e fra queste una delle più attive è sempre stata quella Sampdoriana. Che oggi, forse, in questa battaglia è rimasta sola, o quasi... La maggior parte delle tifoserie ha ceduto, pensando più al proprio orticello che alla battaglia comune contro la vessazione ed il calpestio di un diritto fondamentale. E gli striscioni sono magicamente ricomparsi quasi dappertutto. A Genova, no. Eppure, ieri, a Marassi è accaduta una cosa storica: gli striscioni c'erano, eccome se c'erano, ma appesi a cartelloni pubblicitari, muretti e muri dei palazzi fuori dallo stadio. Ed un comunicato firmato da tutte, ma proprio tutte, comprese le organizzazioni riconosciute, le componenti della Tifoseria Sampdoriana che si è ricompattata dopo anni per continuare a combattere questa battaglia di giustizia.
Nessuna componente esporrà i suoi striscioni sino a quando questa vessazione non finirà. Un caso unico in Italia e che dovrebbe far riflettere molti.

Mi ha colpito un vecchietto che mi ha abbordato in mezzo alla strada qualche tempo prima della partita, mentre una festa Ultras stava aggregando decine e decine di persona armata di lasagne e di buon vino: "Tu sei degli Ultras?", mi ha detto a bruciapelo. "No, ma sono loro Amico", ho risposto. "Perché siete rimasti gli unici a non esporre gli striscioni? Abbiamo i colori più belli del mondo e non li possiamo esporre, mentre tutti gli altri se ne fregano. Lottate contro i mulini a vento...". Non so come mi sia uscita la risposta, ma è venuta fuori così: "Perché chiediamo di poter esprimere, attraverso gli strumenti di tifo, i nostri pensieri senza offendere nessuno, perché crediamo che se, invece, di andare nelle scuole ad insegnare che Ultras è veleno, potessimo spiegare quello che facciamo ci sarebbero meno ragazzi sbandati in giro e finalmente arriverebbe la giusta rivalutazione del tifo popolare nel nostro Paese".

Non so se sono riuscito a convincere il vecchietto delle mie ragioni, non so se scrivendo riuscirò mai a convincere qualcuno delle Nostre ragioni, ma sono certo del fatto che i Sampdoriani in questa battaglia non si ritireranno mai. E, forse, un giorno riusciranno pure a vincerla...

Matteo Asquasciati
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26/09/2008 21:07
 
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Re:
zeman!, 26/09/2008 13.53:

gli striscioni ironici, gli sfottò tramite gli striscioni sono una parte splendida del calcio, limitarli pesantemente per colpa di pochi barbari teppisti da stadio, che alla fine del calcio sono anche poco interessati, mi rattrista molto....

p.s. non penso che militello si sia enormemente arricchito con gli striscioni,ma non m'importa, penso che i suoi libri siano....siano un'opera molto importante per tramandare le goliardate dei tifosi, per farle conoscere a coloro che non le hanno vissute in diretta, per dare ulteriore risonanza ad un aspetto splendido del calcio!
contina così militello, anche se sei pisano [SM=g8046] ....anno di derby quest'anno [SM=g7990]

p.p.s. web perchè non attingi al tuo archivio immane e posti i vari striscioni ironici, goliardici, di sfottò fatti dai rangers?
apri i forzieri!
non fare l'arpagone!
striscioni! striscioni! striscioni!
[SM=x1380982]




_____________________________________________________________________


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26/09/2008 13:53
 
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gli striscioni ironici, gli sfottò tramite gli striscioni sono una parte splendida del calcio, limitarli pesantemente per colpa di pochi barbari teppisti da stadio, che alla fine del calcio sono anche poco interessati, mi rattrista molto....

p.s. non penso che militello si sia enormemente arricchito con gli striscioni,ma non m'importa, penso che i suoi libri siano....siano un'opera molto importante per tramandare le goliardate dei tifosi, per farle conoscere a coloro che non le hanno vissute in diretta, per dare ulteriore risonanza ad un aspetto splendido del calcio!
contina così militello, anche se sei pisano [SM=g8046] ....anno di derby quest'anno [SM=g7990]

p.p.s. web perchè non attingi al tuo archivio immane e posti i vari striscioni ironici, goliardici, di sfottò fatti dai rangers?
apri i forzieri!
non fare l'arpagone!
striscioni! striscioni! striscioni!
[SM=x1380982]
[Modificato da zeman! 26/09/2008 13:57]
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26/09/2008 12:50
 
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A me piace militello ma vorrei vederlo intervenire su questioni che non riguardano la sua attività lavorativa e economica..
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26/09/2008 10:10
 
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Cristiano sei un grande e questo tuo scritto conferma la posizione che esterni sempre anche quando ti si parla di persona. [SM=x1380973] [SM=x1380982]

Purtroppo chi deve capire non capisce e il qualunquismo la fa da padrone ........... salvo poi vantarsi che va tutto bene, che siamo sulla strada giusta e che la situazione è sotto controllo ............ ma non capiscono che .......... stanno solo uccidendo la passione, il calore e il colore dei tifosi .......... oltrechè coprirsi di ridicolo con assurde e inopportune decisioni. [SM=x1380979]
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26/09/2008 07:47
 
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Militello e situazione striscioni....
Già perché nella prima partita post decreto, un (geniale) tifoso romanista ha espresso il proprio dissenso in merito alla tortuosità delle procedure per ottenere il permesso di esibire uno striscione, affiggendo l'esilarante - e innocuo - "A noi ce s'è rotto er fax!". Prontamente identificato, per lui è stata chiesta una diffida di tre anni con obbligo di firma e la cosa, se mi è concessa, fa molto Sudamerica. Sapete, qui da noi a Striscia, la satira e la libertà di espressione hanno ancora una certa importanza?

Si è molto parlato poi di "modello inglese" al quale ispirarsi per vincere la battaglia della violenza negli stadi, senza capire che si potrebbe perseguire un "modello mondiale", che è quello inneggiante al buon senso. Tuttavia per dirla tutta, in Inghilterra i biglietti NON sono nominali come qui e gli striscioni non sono stati aboliti: semplicemente non ci sono mai stati, non fa parte del loro modo di tifare, della loro tradizione.
Noi abbiamo il tifo all'italiana e non vedo perché dopo 30 anni che fa parte della nostra cultura calcistica vada spazzato via, penalizzando chi in questi anni (la maggioranza) ha supportato la propria squadra con calore e fantasia.

E adesso, nonostante i decreti esecutivi, i biglietti nominativi, l'inasprimento delle pene, i tornelli, i divieti per striscioni e tamburi, le aree prefiltraggio, gli stewards, le telecamere a circuito chiuso, i settori separati etc... si continuano a dichiarare alcune partite "a rischio". Non doveva essere il Decreto Amato la panacea di tutti i mali? E invece, zac, alla prima giornata di campionato Genoa-Milan vietata ai rossoneri! Con questo criterio Catania-Palermo allora non si giocherà mai più...
Non mi pare peregrino parlare di limitazioni alla libertà di circolazione, di riunione e di manifestazione del pensiero. Tesi sostenuta anche dal Prof. Frosini, luminare di diritto pubblico in un recente articolo su "Il riformista".

Non comprendo infatti perché se 100 teppisti si picchiano FUORI dallo stadio, si debba punire tutti gli altri tifosi chiudendo lo stadio...dal di DENTRO. O perchè l'orario della Finale di Coppa Italia 2007 sia stato deciso appena trenta ore prima dell'incontro e fissato di mercoledì pomeriggio, senza rispetto per la gente che lavora. O perché se io mi alzo una domenica mattina e vedo il sole non posso dire "oggi, quasi quasi vado allo stadio", visto che non si vendono i biglietti il giorno del match.
E ancora mi si racconta la "favoletta" delle famiglie allo stadio?

Probabilmente chi prende certe misure non ha passione per questo mondo e non si sforza - o non ha interesse - di capire come ragiona un tifoso.
E non parlo di ultras, parlo di TIFOSI.

Non mi pare che alla luce dei fatti il Decreto Amato funzioni granché. L'unica incontrovertibile conseguenza è stata il pressoché AZZERAMENTO di calore e colore.
Chi sta gestendo l'ordine pubblico forse crede di stare vincendo la battaglia, mentre a mio modesto avviso non si rende conto che così si evidenzia la sconfitta dello Stato. La vittoria sarebbe fare svolgere REGOLARMENTE una gara, non vietarla a tutti d'ufficio.

Decine di mail da tutta Italia mi avviliscono quotidianamente, una lunga e dettagliata serie di piccoli abusi e vessazioni che tifosi di tutta Italia stanno subendo in questi ultimi nefasti tempi, dentro e fuori gli stadi:
Segnalo la vicenda di una ragazza veneziana, alla quale viene fatta togliere una t-shirt con la scritta "Ultras unisce... razzismo divide" (sic!);
Sempre in laguna viene tolto un berretto con scritta a una donna di 50 anni e viene negato l'ingresso a uno striscione di carta incitante un ragazzo handicappato;
A Roma viene negato l'accesso a uno striscione con la scritta "Addio Vanessa", la ragazza uccisa in metropolitana giorni prima;
A Rimini viene negato il permesso di commemorare con uno striscione un noto tifoso morto dieci anni fa;
Numerosi i casi di bandiere sequestrate a bambini in lacrime;
A Piacenza bandiera sequestrata a un 79enne;
A Torino un tifoso affetto da sclerosi multipla deve rinunciare a portare dentro l'impianto la sua quarantennale bandiera (all'uscita dello stadio non la troverà più);
A Pisa cinque ragazzi sono diffidati per lancio di carta igienica durante una coreografia (peraltro autorizzata) con la motivazione che recita: "è infiammabile"; Trenta tifosi del Monza diffidati per avere composto con delle magliette una scritta di dissenso verso le nuove norme.
A Roma negato l'accesso a numerosissimi stendardi: "Passione di cuoio" (perché , testuale, "il cuoio è un richiamo alle cinghie"), "Ovunque spavaldi" e addirittura "Amo Spalletti perché non ha neanche un capello"!
E chiudo momentaneamente con la grottesca storia di un tifoso cesenate al quale a Rimini è stato negato l'accesso per avere indosso la casacca - oltretutto autografata - di un ex calciatore bianconero la cui colpa è quella di chiamarsi Riccardo Bocchini.
E anche questa lista, purtroppo continua...

Lo Stato deve applicare delle contromisure per arginare una piaga, certo, ma si dovrebbero effettuare delle distinzioni, innanzitutto quella tra sfottò e insulti.
Nelle mie pubblicazioni e all'interno di "Striscia lo striscione" non abbiamo MAI dato spazio agli striscioni violenti o razzisti.
La nostra cifra stilistica è sempre e solo quella della penna (o per meglio dire lo spray) intinta nel curaro. L'unica arma che condividiamo è l'ironia. E finiamola col dire che gli striscioni divertenti sono una minoranza: è vero il contrario; diciamo piuttosto che i media in tutti questi anni hanno avuto sempre più interesse a enfatizzare lo striscione idiota che invece avrebbe bisogno solamente di silenzio.

Iniziamo da oggi, su questo sito, col rendere pubbliche certe microstorie. Così magari sarà la volta buona che qualcuno ci spiegasse che male fanno certi stendardi.
Striscia la Notizia nella risata in grado di seppellire ci crede ancora, così come credo che potremo vincere questa goliardica battaglia per il ritorno a un "libero striscione in libero stadio".

Cristiano Militello
http://www.myspace.com/cristianomilitello
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