I DUE PENTIMENTI
"ora mi rallegro, non perché siete stati rattristati, ma perché questa tristezza vi ha portati al ravvedimento; poiché siete stati rattristati secondo Dio, in modo che non aveste a ricevere alcun danno da noi. Perché la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c'è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte". (2 Corinzi 7:9-10)
La tristezza secondo il mondo è il considerare le conseguenze del peccato nei rapporti del mondo, e del danno che ne viene alla carne (nostra umanità). Per esempio : Faraone, Saulle. Giuda Iscariota, Simon mago , sentirono tristezza secondo il mondo per quello che il peccato li aveva danneggiati. Furono spaventati per il danno che subivano .
Saulle non voleva perdere la stima degli anziani e del popolo.
Ma la tristezza secondo Dio , è quel dolore che viene all'anima perchè sa che ha offeso Lui . "
Io ho peccato contro a TE solo", esclama Davide, il re penitente ; eppure aveva offeso gli uomini. Riconosceva che ogni bene è da Dio, e che ogni peccato , chiunque ne sia il danneggiato, è, in fondo, offesa a Dio perchè tutte le creature appartengono a Lui. Pietro pianse amaramente. Sentì dolore di avere offeso un tanto Signore.
La peccatrice ai piedi di Gesù , non si curava del fatto che gli uomini la vedessero.
Beata quell'anima che sente tristezza secondo Iddio, e fa cordoglio per ravvedimento che porta a salvezza; non se ne pentirà mai, poichè le lacrime del ravvedimento sono dolci.
Mentre sente dolore per avere offeso Dio, il cuore si apre alla speranza prima, alla certezza del perdono poi , e cresce più forte la gratitudine verso un così grande e Benigno Signore.
Certo, la tristezza secondo Dio , per ravvedimento che porta a salvezza, è negata a quelli che peccano premeditatamente; cioè, si propongono di peccare, perchè dicono che Iddio tanto perdona. No, per tali non c'è ravvedimento. Ma coloro che hanno Iddio nel cuore, se sono stati sopraffatti , non sono occupati di ciò che hanno potuto perdere nel visibile (materiale) , o di salute o di stima degli uomini ; nè, sono occupati dei terrori del castigo . Sono addolorati perchè hanno offeso Dio , e in quanto al castigo lo accettano con rassegnazione, anzi, quasi lo desiderano. "
Lavami molto e molto della mia iniquità, nettami del mio peccato" (Salmo 51:2). E' il lavare sotto i colpi, così come venivano lavati i panni , a mano, al fine di pulirli dalla loro impurità.
Come vada vada per me, purchè sia, non solo perdonato, ma nettato, pulito.
Nessuno può misurare ciò che tali anime soffrono , e il dolore che provano per aver offeso Dio. Tale pentimento porta l'anima sempre più vicina al Signore, facendo splendere la Sua Misericordia sulle nostre miserie.
E Lui, che sa trarre dal male il bene, e governa tutte le cose a fini gloriosi, porta l'anima pentita alle più grandi alture di adorazione e servizio.
Nessuno dunque, abusi di quella misericordia, perchè non riceverebbe il dono di potersi pentire; ma se qualcuno è stato sopraffatto , non fugga, ma ritorni con fede al Signore , e vedrà che Egli è al disopra di tutti i peccati, e supera anche le nostre speranze. Dio, Si diletta nella Misericordia.
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Nota personale :
Posso testimoniare che molti periodi di Grazia e Benedizione mi sono stati elargiti dal Signore proprio dopo che avevo commesso qualche cosa contro di Lui e poi, mi ero fortemente pentito.
Questo Egli molte volte lo fa, al fine di mostrarci che niente di buono di quello che Egli ci da, ce lo da per nostri meriti, ma solo per la Sua Grazia abbondante che è disponibile per coloro che sono in Cristo Gesù.
Nessuno però, si senta per questo, spinto a peccare per avere le benedizioni di Dio, perchè il peccato premeditato, cercato e voluto, non è perdonato, non dandoci, Egli la grazia che serve per ravvederci .
TUTTO viene da Dio, perfino la capacità di poterci pentire.
"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12