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0911

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2008 14:11
11/09/2008 19:55
 
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L'11 Settembre ha fatto male anche a noi.

Ricordate cosa avete fatto quel giorno? Provabilmente sì, perché la nostra mente associa meglio le cose quando queste sono vicine a forti espressioni emotive...

Io mi ero appena lasciato con una ragazza. L'avevo lasciata perché era troppo gelosa. Era successo il giorno prima, il 10 di Settembre. Durante la mattina.
Il pomeriggio, era una domenica, notai che internet non andava bene. C'erano siti che crashavano e altro. Pensai: 'deve succedere qualcosa...'.

Il giorno dopo non seppi subito della notizia. Avevo il giorno libero ed ero davvero stanco a causa del lavoro. Un pò ero anche dispiaciuto per la mia ex, in ogni caso.
Stetti a casa per i fatti miei e non aprì né internet né la tv. Lessi alcuni capitoli che riguardavano un libro sul Qi Qong. Mi preparai un poco di pasta. Con sugo pronto. Nel pomeriggio schiacciai un pisolino. E feci uno strano sogno.

Una rana, molto piccola, non più grande di una biglia, si trovava su un cornicione. Io cercavo di prenderla ma questa si lanciò del vuoto. Io pensai: 'posso prenderti lo stesso!'. E mi lanciai nel vuoto, volando. Ma la rana si mise a volare in tutte le direzioni finché scomparve alla mia vista. Io mi ritrovai in una palestra dove si facevano pesi. E un mio amico piangeva mentre faceva curl con mano sinistra. Io mi avvicinai e lui mi fece: 'anche se ne facessi mille moriremo lo stesso'.

Mi svegliai con un peso sul cuore...

Poi suonarono alla porta. Era mia madre. Quando salì mi chiese: 'ma come non hai visto cosa è successo?'.

Aprì internet, accessi la tv... Scoprì l'ineluttabile. Il grottesco.

Ragazzi miei abbiamo vissuto il passaggio di un'epoca. Dalla certezza assoluta dell'America caput mundi al fatto di essere vulnerabili come farfalle contro il vento...

Ebbi l'impulso di andare a correre. Correre, correre... Mi sparai un'ora e dieci, meno dei vecchi tempi, ma pur sempre tanto se sei fuori allenamento. Un vecchietto, vicino alla fontanella: 'Eh, sti arabi, eh sti arabi!'. Mi disse. O forse lo disse tra sè. Correre più veloce. Correre più veloce ho detto. Serve essere pronti. Pronti.
Immagini del militare, le esercitazioni, quando ero volontario. I miei amici. Altri passi. Falcate più ampie. Bruciore. Sudore che scende tra le ginocchia...
Il sacrificio. Più forte, più pronto.

E se ci richiamassero? Chi l'avrebbe mai detto?

Adesso vedrai i catastrofisti! I religiosi avventisti, i maghi... La fine del mondo! L'ultima Grande Guerra. E l'America come reagirà? Tutta quella gente... Mio Dio! Ho detto dio ma io non ci credo...

L'ultimo kilometro. Mi fermo alla fine del percorso. Sono a pezzi. Disadratato. C'è altra gente in giro. I pullman camminano lo stesso. E' tutto uguale. Ma gli sguardi... Sono vacui. Sono persi. Le certezze sono cadute. Ogni tanto ci si guarda. Come a chiedersi scusa. Scusa del fatto che ci ignoriamo ogni giorno. Scusa del fatto che non ci abbracciamo l'un l'altro invece di fregarci a vicenda...

Sono finiti i film alla Terminator. Sono finiti gli sparatutto e i superman. L'America è un colabrodo. Noi siamo un colabrodo.

Torno a casa a fare stretching. Telefonino. 'Ciao sono...'. Un'amico di quelli che aveva continuato, facendo carriera nell'Esercito.

'Si sapeva già'- Mi dice. 'Tu sai come funziona la Difesa. Ma l'FBI ha così tante info che non possono prendere seriamente tutti gli allarmi...'. Poi aggiunge: 'Hai visto che a Genova si temeva la stessa cosa? I civili non sanno mai niente, vanno appresso le chiacchere dei comunisti. Ma noi stavamo pronti ad un attacco dal cielo...'(Si riferive al G8 dove morì Giuliani).

Non riesco a stare a casa. Cammino e arrivo lontano. Mi ritrovo a sedermi dove l'altro giorno ero con la mia ragazza. Ormai ex ragazza. E' sera.

I pullman camminano ancora.
11/09/2008 20:23
 
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Re:
misterx78, 11.09.2008 19:55:


L'11 Settembre ha fatto male anche a noi.

Ricordate cosa avete fatto quel giorno? Provabilmente sì, perché la nostra mente associa meglio le cose quando queste sono vicine a forti espressioni emotive...

Io mi ero appena lasciato con una ragazza. L'avevo lasciata perché era troppo gelosa. Era successo il giorno prima, il 10 di Settembre. Durante la mattina.
Il pomeriggio, era una domenica, notai che internet non andava bene. C'erano siti che crashavano e altro. Pensai: 'deve succedere qualcosa...'.

Il giorno dopo non seppi subito della notizia. Avevo il giorno libero ed ero davvero stanco a causa del lavoro. Un pò ero anche dispiaciuto per la mia ex, in ogni caso.
Stetti a casa per i fatti miei e non aprì né internet né la tv. Lessi alcuni capitoli che riguardavano un libro sul Qi Qong. Mi preparai un poco di pasta. Con sugo pronto. Nel pomeriggio schiacciai un pisolino. E feci uno strano sogno.

Una rana, molto piccola, non più grande di una biglia, si trovava su un cornicione. Io cercavo di prenderla ma questa si lanciò del vuoto. Io pensai: 'posso prenderti lo stesso!'. E mi lanciai nel vuoto, volando. Ma la rana si mise a volare in tutte le direzioni finché scomparve alla mia vista. Io mi ritrovai in una palestra dove si facevano pesi. E un mio amico piangeva mentre faceva curl con mano sinistra. Io mi avvicinai e lui mi fece: 'anche se ne facessi mille moriremo lo stesso'.

Mi svegliai con un peso sul cuore...

Poi suonarono alla porta. Era mia madre. Quando salì mi chiese: 'ma come non hai visto cosa è successo?'.

Aprì internet, accessi la tv... Scoprì l'ineluttabile. Il grottesco.

Ragazzi miei abbiamo vissuto il passaggio di un'epoca. Dalla certezza assoluta dell'America caput mundi al fatto di essere vulnerabili come farfalle contro il vento...

Ebbi l'impulso di andare a correre. Correre, correre... Mi sparai un'ora e dieci, meno dei vecchi tempi, ma pur sempre tanto se sei fuori allenamento. Un vecchietto, vicino alla fontanella: 'Eh, sti arabi, eh sti arabi!'. Mi disse. O forse lo disse tra sè. Correre più veloce. Correre più veloce ho detto. Serve essere pronti. Pronti.
Immagini del militare, le esercitazioni, quando ero volontario. I miei amici. Altri passi. Falcate più ampie. Bruciore. Sudore che scende tra le ginocchia...
Il sacrificio. Più forte, più pronto.

E se ci richiamassero? Chi l'avrebbe mai detto?

Adesso vedrai i catastrofisti! I religiosi avventisti, i maghi... La fine del mondo! L'ultima Grande Guerra. E l'America come reagirà? Tutta quella gente... Mio Dio! Ho detto dio ma io non ci credo...

L'ultimo kilometro. Mi fermo alla fine del percorso. Sono a pezzi. Disadratato. C'è altra gente in giro. I pullman camminano lo stesso. E' tutto uguale. Ma gli sguardi... Sono vacui. Sono persi. Le certezze sono cadute. Ogni tanto ci si guarda. Come a chiedersi scusa. Scusa del fatto che ci ignoriamo ogni giorno. Scusa del fatto che non ci abbracciamo l'un l'altro invece di fregarci a vicenda...

Sono finiti i film alla Terminator. Sono finiti gli sparatutto e i superman. L'America è un colabrodo. Noi siamo un colabrodo.

Torno a casa a fare stretching. Telefonino. 'Ciao sono...'. Un'amico di quelli che aveva continuato, facendo carriera nell'Esercito.

'Si sapeva già'- Mi dice. 'Tu sai come funziona la Difesa. Ma l'FBI ha così tante info che non possono prendere seriamente tutti gli allarmi...'. Poi aggiunge: 'Hai visto che a Genova si temeva la stessa cosa? I civili non sanno mai niente, vanno appresso le chiacchere dei comunisti. Ma noi stavamo pronti ad un attacco dal cielo...'(Si riferive al G8 dove morì Giuliani).

Non riesco a stare a casa. Cammino e arrivo lontano. Mi ritrovo a sedermi dove l'altro giorno ero con la mia ragazza. Ormai ex ragazza. E' sera.

I pullman camminano ancora.



Io stavo guidando e ascoltavo la radio come sempre. Ho faticato molto a capire che cosa stesse succedendo perché sono capitata durante una diretta e le notizie continuavano ad arrivare, senza un preciso ordine logico. Poi ho capito. Arrivata a casa ho acceso la tele e ho visto.
La vita nei giorni successivi è ripresa, ma penso che ancora per anni quel giorno avrà effetti sulla nostra esitenza e che ci vorranno decenni per capire veramente il fatto.
11/09/2008 21:01
 
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Io ricordo che stavo lavorando, ricordo anche il posto e quello che stavo facendo.Credo che sia dispiaciuto a tutti tante persone hanno perso la vita.Ma se guardiamo meglio i fatti e tutto quello che hanno detto i giornali e le varie tv,forse era una tragedia anninciata.
11/09/2008 21:07
 
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MILANO (Reuters) - L'idea che gli attentati dell'11 Settembre 2001 negli Usa siano stati opera di al Qaeda non è affatto comunemente diffusa, e secondo un nuovo sondaggio effettuato da WorldPublicOpinion.org poll, solo in nove dei 17 Paesi monitorati è condivisa dalla maggioranza degli interpellati.

In nessun Paese è emersa una maggioranza di opinioni che attribuisca gli attentati ad un unico diverso potenziale responsabile, ma nella maggior parte dei Paesi minoranze significative attribuiscono l'11 Settembre allo stesso governo Usa ed in alcuni Paesi a Israele.

Queste risposte, spiegano in una nota gli autori della ricerca, sono state espresse spontaneamente in questionari che non indicavano risposte predeterminate. In media, il 46% ha attribuito gli attentati ad al Qaeda, il 15% al governo Usa, il 7% a Israele, il 7% a qualche altro autore. Mentre un interpellato su quattro ha risposto di non sapere.

"Visto lo straordinario impatto che gli attentati dell'11 Settembre hanno avuto sulle questioni mondiali, è rilevante che sette anni dopo non si sia un consenso internazionale su chi ne sia stato responsabile", ha commentato Steven Kull, direttore di WorldPublicOpinion.org.

Anche nei Paesi europei, la maggioranza che considera al Qaeda responsabile dell'11 Settembre non è sovrastante. Il 56% tra gli italiani come tra i britannici, il 63% dei francesi ed in 64% dei tedeschi indicano al Qaeda. Tuttavia, percentuali significative di britannici (26%), francesi (23%), e italiani (21%) hanno risposto di non sapere chi ci sia dietro all'11 Settembre.

GOVERNO USA RESPONSABILE PER 23% TEDESCHI E 15% ITALIANI

Di rilievo il fatto che il 23% dei tedeschi ed il 15% degli italiani indichi come responsabile il governo Usa.

E' soprattutto l'opinione pubblica del Medio Oriente a indicare autori diversi da al Qaeda. In Egitto il 43% dà la colpa a Israele, come fa il 31% in Giordania ed il 19% nei Territori Palestinesi.

Il governo Usa viene accusato dal 36% dei turchi e dal 27% dei palestinesi. la percentuale di chi indica al Qaeda va dall'11% in Giordania al 42% dei Territori Palestinesi.

I soli Paesi in cui la maggioranza di chi attribuisce ad al Qaeda gli attentati è sovrastante sono quelli africani: Kenya (77%) e Nigeria (71%). In Nigeria, una vasta maggioranza di musulmani (64%) indica ancora in al Qaeda gli autori degli attentati (rispetto al 79% tra i nigeriani cristiani).

Il sondaggio che ha interpellato 16.063 persone è stato effettuato tra il 15 luglio ed il primo ed il 31 agosto di quest'anno da WorldPublicOpinion.org, progetto collaborativo di ricerca che coinvolge centri di tutto il mondo e gestito dal Program on International Policy Attitudes (PIPA) alla University of Maryland. I margini di errore sono del +/-3-4%.

Le interviste sono state condotte in 17 nazioni, comprese le più grandi: Cina, Indonesia, Nigeria, e Russia, così come Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Giordania, Kenya, Messico, Territori Palestinesi, Sud Corea, Taiwan, Turchia e Ucraina. Agli interpellati è stato chiesto: "Chi pensi ci sia stato dietro agli attentati dell' 11 Settembre?" e le loro risposte sono state raggruppate i quattro categorie di risposte: "Al Qaeda," "Governo Usa", Israele" o "Altri".

Con al Qaeda sono state raggruppate le risposte di chi ha indicato "bin Laden" o "estremisti islamici", mentre chi ha risposto genericamente "gli arabi", "i sauditi," o "gli egiziani" (in media il 3%) è stato inserito nella categoria "altri". Anche se le persone con un più alto grado di istruzione sono più esposte alle notizie, sono state solo un po' più inclini ad attribuire l'11 Settembre ad al Qaeda. "Non sembra che queste opinioni possano essere attribuite semplicemente ad una mancanza di informazione", ha commentato Steven Kull. Esiste un nesso più forte tra le risposte sull'11 settembre e l'atteggiamento nei confronti degli Stati Uniti.

Quelli che hanno un'opinione più positiva sull'influenza dell'America sul mondo sono stati più inclini ad attribuire gli attentati ad al Qaeda (in media il 59%) rispetto a quelli che hanno un'opinione negativa (40%). Ulteriori informazioni all'indirizzo: www.WorldPublicOpinion.org.



© Reuters 2008. Cosa pensao i foristi????????
12/09/2008 01:17
 
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mamma mia se ricordo...stavo preparandomi per andare al lavoro...mentre la tv accesa aveva fermato i programmi e le immagini e le notizie scorrevano mentre andavo avanti e indietro.poi con la coda dell occhio vidi e pensai:ma cosa sta accadendo?...e le immagini degli arei che entravano nelle twin tower.Angosciante...Tutta quella povera gente che si buttava giu.e io dicevo:non è vero è un montaggio.Eh invece no...Sono stata direi una ventina di giorni sconvolta anche xchè i miei genitori dicevano sarebbe arrivata la fine del mondo,e io allora sudavo freddo.4 mie amiche erano incinte e pensavo che forse i loro bambini non sarebbero mai neti.Una di loro ex-TdG era disperata x questo...e chiamandomi non sapevo che dirle.Non fu cosi non arrivo la fine.Ma nonostante siano passati 7 anni ogni volta che rivedo o penso a quelle immagini ripenso a quella povera gente sia dentro gli aerei che nelle torri...il panico...la fine del mondo non è arrivata,ma il mondo non è piu lo stesso da allora...quanta gente morta per idee politico-religiose!!!

































ci siamo riconquistati la libertà ed ora guardiamo la vita a testa alta !
12/09/2008 10:56
 
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certo che le dinamiche degli attentati qualche dubbio lo lasciano. il fatto che casualmente proprio quel giorno l'aeronatica era impegnata in una grossa esercitazione, il che li ha distratti e ha impedito un intervento risolutivo.

mah, certo che l'11 settembre ha fatto comodo a diverse lobby. c'è qualche somiglianza con l'incendio al Reichstag in Germania, che ha permesso a Hitler di salire al potere. un incendio orchestrato dallo stesso Hitler e non da comunisti o chissà chi.

credo che i terroristri abbiano ricevuto un aiutino da chi conosce molto bene la macchina di difesa americana. non mi spiego altrimenti come dei cavernicoli islamici abbiano potuto fare tutto questo casino.






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



12/09/2008 11:28
 
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Ricordo anch'io quel pomeriggio. Ero appena uscito dall'ambulatorio medico per farmi prescrivere i soliti esami del sangue e salii in auto. Misi in moto e accesi la radio, come sempre. Ci misi poco più di un secondo a capire quel che significavano le parole che sentivo uscire dalla scatoletta posta in fianco al cruscotto. Essendo vicino a casa, sebbene in orario di lavoro, decisi di precipitarmi ad accendere il televisore per meglio seguire la notizia. Vidi lo schianto sulla seconda torre, le persone che si gettavano dalle finestre evidentemente preda della disperazione e alla ricerca di una salvezza impossibile, e vidi il collasso delle due strutture.
Questo ricordo.

Un saluto a tutti, TDG e non.
13/09/2008 14:11
 
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Altro che Indipendence Day. Voglio dire che gli americani, 'scudo del mondo', tutto si aspettavano dopo il 1989, la fine della guerra fredda, persino che la prossima guerra, se mai ci fosse stata, come il film che ho citato, iniziasse con un attacco di alieni...
Certezze assolute. Delusioni assolute.

In effetti sono stati gli alieni a fare quello che che è stato fatto. E non è un'accusa o un pensiero razzistico. Mi riferisco alle alienazioni che noi uomini abbiamo dentro. Che dietro a una bandiera, religiosa, politica, sociale, ci nascondiamo il volto perché abbiamo così tanta paura dell'altro che l'unico modo per sopravvivere è raccontarci qualche bugia che ci porta a convincerci di andare in paradiso uccidendo il prossimo...

Quello che mi sconvolse fu anche l'idea dei kamikaze. Per alcuni minuti mi perdevo, magari mentre ascoltavo altre notizie o ne leggevo su internet, nelle immagini che creavo automaticamente nello schermo della mia mente.

Seduto su un posto da pilota... L'acciaio e il vetro di quei giganti che pungevano il cielo che si avvicinano... Il puzzo di sudore, l'eccitazione di fare qualcosa di grande, di aver sfidato il mondo intero ed aver vinto...
Avere la forza, forse incrementata dalla droga, di spingere più forte i motori, di non deviare la rotta...

Io voglio credere che in quegli uomini, li voglio chiamare così perché facciamo parte dello stesso genere, ci sia stata un poco di paura.
Sì, ci voglio credere.
Voglio che dietro quei visi duri, freddi, dietro quelle barbette alla Bin Laden, ci fosse stato un tremìto. Impercettibile.
Ma c'è stato.
Lo so.
Un dubbio.
Che era una certezza.
Quella coscienza che nel profondo, dietro quelle milioni di sbarre fatte di fanatismo avesse, per un nanosecondo, detto: 'ma che c***o stai facendoooo!!!'.


Io voglio crederci.
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