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Nichiren e le sfere luce

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2008 17:30
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Città: ROMA
Età: 55
Sesso: Maschile
11/09/2008 17:29

In quasi tutte le scritture storiche delle grandi religioni vengono riportati, in un certo senso, quelli che posso essere letti come avvistamenti ufologici, se visti in quell’ottica. Seguo il Buddismo di Nichiren Daishonin(1) da 8 anni e, a parte aver trovato all’interno dell’insegnamento buddista il fatto che sia scontato che esista uno o più Universi (spesso si parla all’interno dei Sutra di Galassie e sistemi solari), e che esistano altre forme di vita nell’universo, sono rimasto abbastanza “sconvolto” quando, leggendo le lettere, chiamati anche Gosho(2), che questo monaco mandava ai suoi seguaci, ho trovato la descrizione in ben 2 suoi scritti, dell’avvistamento e il passaggio di sfere luminose.
Tendo a precisare che, tra chi pratica questo buddismo, la descrizione dell’evento viene percepita in 3 modi diversi: c’è sia chi la legge come “passaggio di meteore”, chi lo legge come “fulmini globulari” e, infine, chi come me, lo “legge” come avvistamento “ufologico”.

Siccome non è molto conosciuto come racconto credo sia interessante condividerlo con voi, e magari volendo, se vi va, anche sentire il vostro parere:

“Avevo appena pronunciato queste parole che una sfera brillante quanto la luna proveniente da Enoshima, attraversò il cielo da sud-est a nord-ovest. L’alba non era ancora spuntata e faceva troppo buio per potersi vedere in faccia, ma l’oggetto brillante illuminò tutti chiaramente come la vivida luce lunare. Il boia cadde con la faccia a terra, gli occhi accecati. I soldati erano terrorizzati e presi dal panico. Alcuni scapparono via, altri saltarono dai cavalli e si inginocchiarono in terra mentre altri ancora si rannichiarono sulle loro selle.”
(Gli scritti di Nichiren Daishonin, Vol.4 Pag. 48)

”Era la notte del tredicesimo giorno.C’erano dozzine di guardie che piantonavano i miei alloggi e il girdino principale. Siccome eravamo nel mezzo del mese di settembre, la luna era tonda e piena. Uscii nel girdino , dove, rivolto alla luna recitai la parte del Jigage del capitolo Juryo (è un capitolo del Sutra del Loto nda)” ..... “Allora come risposta, una grande stella lucente quanto la stella del mattino cadde dal cielo e colpì un ramo del susino davanti a me. I soldati, sbalorditi, saltarono giù dalla veranda prostrandosi nel giardino o corsero dietro la casa. Immediatamente si levò un vento così violento che l’intera isola di Enoshinma sembrò ruggire. Il cielo tremò, echeggiando come un rullo di tamburi..”
(Gli scritti di Nichiren Daishonin, Vol.4 Pag.50)


“..Non avevo ancora finito di parlare che cominciò a soffiare un forte vento. Case di ogni dimensione, templi e santuari, vecchi alberi ed edifici governativi, furono tutti sollevati in aria e poi schiantati al suolo. Un enorme oggetto luminoso attraversò il cielo e la terra fu ricoperta di travi e tronchi”...”Sarebbe stato comprensibile se un tale vento terribile fosse arrivato in autunno, la stagione dei tifoni, ma questo era solo aprile, l’inizio dell’estate”
(Gli scritti di Nichiren Daishonin, Vol.4 pag 65)

“Delle tre divinità celesti, già il dio della luna (3) mi salvò la vita a Tatsunokuchi apparendo sotto forma di oggetto luminoso, e il dio delle stelle scese a incontrarmi*”.

* Nella notte del 13 setembre, mentre il Daishonin era confinato nella residenza di Honma Rokurozaemon a Echi, un oggetto luminoso precipitò dal cielo e rimase sospeso davanti a lui tra i rami di un susino”
(Gli scritti di Nichiren Daishonin, Vol.4 pag 136-7)

Questi stralci di lettere furono scritti tra il 1271 e il 1276 a Minobu (Giappone) descrivendo una serie di fatti accaduti a lui tra il 1268 e appunto il ‘76


(1) Nichiren (16 febbraio 1222 – 13 ottobre 1282) è stato un monaco giapponese fondatore del Buddismo Nichiren, una delle maggiori correnti del Buddhismo giapponese. Il 28 aprile 1253 proclama per la prima volta Nam myoho renge kyo. Con questo atto egli afferma che la devozione e la pratica del Sutra del Loto sono l'unico Vero Buddismo per l'epoca storica attuale. In questa occasione cambia il suo nome in Nichiren dove il carattere kanji per nichi significa "sole" e quello per ren significa "loto".

(2) Con il nome Gosho (dal giapponese go- prefisso onorifico, sho scritti) si intende la raccolta di tutti gli insegnamenti, lettere, corrispondenze di Nichiren Daishonin, autografi o ricopiati dall'originale autografo andato perduto.
(spigazioni prese da Wikipedia)


(3) Nel Buddismo vengono chiamati shoten zenjin, sono gli dèi o divinità buddiste che, secondo la tradizione, si riunirono per ascoltare Shakyamuni predicare il Sutra del Loto e giurarono in quell’occasione di proteggerne i seguaci. Più precisamente sono i poteri protettivi latenti nei fenomeni naturali dell’universo e nella vita individuale, che vengono attivati dalla pratica buddista. Sono forze positive che fanno funzionare la Legge della vita, per la nostra felicità.
Queste funzioni latenti nella natura, descritte dalla filosofia buddista, nella tradizione giapponese hanno preso il nome delle antiche divinità locali. Bonten che governa il cielo, Taishaku dio del tuono, Nitten dio del sole, Gatten della luna, e così via, sono la personificazione di tali funzioni.


PS: scrivo questa considerazione con l’idea di passare qualche informazione in più per chi possa essere interessato. ad ampliare la propria conoscenza, e non per cercare o fare proselitismi. Non è il luogo, e non ne ho interesse, ma soprattutto, per chi come me segue l’insegnamento del buddismo giapponese di Nichiren Daishonin, l’insegnamento viene passato “da cuore a cuore” in situazioni esterne a questi posti con la persona d’avanti (faccia a faccia). Non mi interessa nemmeno andare a fare un confronto sulla “supremazia” delle religioni (questa è giusta, quella è sbagliata, etc) in quanto non è questo il motivo di questo intervento, e in quanto non credo che ci sia una religione giusta o una sbagliata, ma un percorso di vita e di insegnamento che ognuno di noi sceglie (anche nell’ateismo o nell’essere “agnostici”).


Spero gradiate,
Andrea




[Modificato da acebear 11/09/2008 17:30]
"Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo "universo", una parte limitata nel tempo e nello spazio.
Sperimenta sé stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.
Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all'affetto per le poche persone che ci sono più vicine.
Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza."
Albert Einstein
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