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Sondaggio:: La chiesa e la donazione degli organi
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La chiesa e la donazione degli organi

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2008 11:57
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MODERATORE
05/09/2008 11:56

"Sulle questioni di fine vita la Chiesa non è più in grado di dare risposte ai nuovi problemi,
di qui diffonde inutile panico". Il presidente della Consulta di bioetica, Maurizio Mori, reagisce così all'invito dell'Osservatore Romano di rivedere i criteri di definizione di morte cerebrale. "Un atto irresponsabile - scrive oggi Ignazio Marino, senatore del Pd e presidente della Commissione Igiene e Sanità al Senato nella passata legislatura, su La Repubblica - perché rischia di mettere in pericolo la possibilità di salvare centinaia di migliaia di vite grazie alla donazione degli organi dopo la morte, un atto generoso e dettato unicamente dal senso di solidarietà fra gli esseri umani".

La Santa Sede, tuttavia, fa notare Federico Lombardi direttore della sala stampa vaticana, "non modifica la popria posizione nel magistero della Chiesa". "L'articolo è interessante ma porta la firma della signora Lucetta Scaraffia - ha detto il portavoce vaticano - e quindi è attribuibile solamente a lei e non al Vaticano".

L'articolo dell'Osservatore Romano
La morte cerebrale non può essere il criterio per sancire la fine della vita, sostiene un editoriale dell'Osservatore Romano in edicola ieri pomeriggio.

Anche la Chiesa cattolica, ricorda il giornale, accettò la definizione dello storico documento della
Harvard Medical School che nel 1968 riconosceva nella morte cerebrale e non più nell'arresto cardiocircolatorio il criterio di cessazione della vita, proclamandosi favorevole al prelievo degli organi da pazienti cerebralmente morti.

Successivamente, però, è stato dimostrato, spiega il quotidiano, che "la morte cerebrale
non è la morte dell'essere umano". Ed anche la Chiesa si trova ora in una situazione delicata perché l'assunto di "morte cerebrale entra in contraddizione con il concetto di persona secondo la dottrina cattolica, e quindi con le direttive della Chiesa nei confronti dei casi di coma persistenti". Ma l' Osservatore Romano insiste: "Forse - afferma - aveva ragione chi sospettava che la nuova definizione di morte, più che da un
reale avanzamento scientifico, fosse stata motivata dall' interesse, cioè dalla necessità di organi da trapiantare".

La reazione della Consulta
La Consulta di Bioetica, si legge in una nota, "condivide che si debba ridiscutere la definizione di morte, come molti altri presupposti della tradizionale etica medica ippocratica" ma "riteniamo altresi' che l'articolo pubblicato da l'Osservatore Romano - afferma Mori - riveli la situazione di sbando della Chiesa cattolica romana: non sapendo piu' come gestire le nuove tecniche e trovandosi in serissime difficoltà sul caso Englaro, preferisce gettare discredito su tutte le nuove tecnologie, venendo anche a rimettere in discussione i trapianti d'organo. Una tecnica antica per creare panico e favorire svolte conservatrici". "L'obiettivo ultimo - conclude Mori - è chiaro: bloccare il caso Englaro e fissare delle barriere alla possibile legge sul
testamento biologico, che sarà tanto restrittiva da essere inutilizzabile. La Consulta di Bioetica ritiene che ormai la chiesa cattolica stessa si ponga contro il progresso civile".

La scelta del cardinale Ratzinger
Papa Benedetto XVI, quando era ancora cardinale, si era iscritto all'associazione per la donazione degli organi, dichiarandosi disponibile ad offrire i suoi. E' quanto emerge dal sito dei donatori di
organi, che riporta una frase pronunciata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger. "E' lecito aderire, spontaneamente e in piena coscienza - aveva detto il Prefetto della Congregazione per la Dottrina
della fede - alla cultura dei trapianti e della donazione degli organi. Io - sottolinea Benedetto XVI - sono iscritto da anni all'associazione e porto sempre con me questo documento dove è iscritto che sono disponibile ad offrire i miei organi a chi ne avesse bisogno: è un atto d'amore".

Aderire all'associazione dei donatori di organi implica, se pur non esplicitamente, un riconoscimento della definizione di morte cerebrale, condizione in cui un trapianto avviene. La scelta di Ratzinger era sta fatta da cardinale.



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Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.
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MODERATORE
05/09/2008 11:57

L'ho messo un pò ovunque...come vi ponete a riguardo?



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