Da Trenton New Jersey, Hard Justice, quello che viene considerato l’evento più estremo dell’anno. Tante le stipulazioni speciali, titoli tutti in palio tranne quello delle Knockout mentre la rivalità tra AJ Styles e Kurt Angle si arricchisce di un nuovo capitolo come anche quella tra Jay Lethal e Sonjay Dutt. Vediamo com’è andata nel nuovo numero del “Review from Orlando”…
TNA X-DIVISION TITLE MATCH: “Maple Leaf Muscle” Petey Williams w/Raka Khan vs Consequences Creed
Incontro fluido, pulito, non frenetico ma caratterizzato da una buona costruzione, che prevedeva numerosi near-fall, e da manovre concrete e insieme di grande impatto. Creed ha rischiato l’osso del collo con un somersault verso l’esterno… la sua è stata una prestazione più matura del solito. Nonostante sia ancora acerbo, ha acquistato maggior credibilità confrontandosi alla pari con un rodato performer come il Maple Leaf Muscle, che ha comunque mantenuto la cintura di campione X-Division grazie alla sua Canadian Destroyer e all’interferenza di Daivari che, nell’economia del match, sarebbe stato meglio apparisse solo dopo il conto di tre per sfogare il suo antiamericanismo contro Creed decorato dalle stelle e dalle strisce. VOTO 7
SIX-KNOCKOUTS TAG TEAM MATCH: Gail Kim, O.D.B. & Taylor Wilde vs The Beautiful People (Angelina Love & Velvet Sky) & Awesome Kong w/Raesha Saed - Tracy Brooks as special guest referee
Da notare la variazione di alcune entrance music tra cui quella delle Beautiful People, che è diventata assai meno sensuale, diamine. L’inizio è stato caratterizzato da sciocche fasi comedy, ma poi l’incontro ha ingranato bene e protagoniste sono state Angeline Love, che s’è inventata un’originale stranglehold in stile giapponese usando i capelli della Kim, la stessa Gail che ha sfoggiato la sua agilità e la campionessa Taylor Wilde, che ha chiuso l’incontro con uno dei suoi patentati roll-up. Quasi assente Awesome Kong. Autoritario l’arbitraggio di Traci. VOTO 6
TNA WORLD TAG TEAM TITLE MATCH: LAX (Homicide & Hernandez w/Salinas & Hector Guerrero) © vs Beer Money (Robert Roode & James Storm w/Jaqueline)
Prima parte gestita interamente dai LAX, sostenuti dalla crowd. Infinito stalling suplex di Hernandez, che ha scatenato i cori “that was awesome!” con un volo in corsa sopra le corde con atterraggio in piedi. Seconda parte gestita dai Beer Money, che hanno interpretato con mestiere il ruolo della coppia heel e sfornato notevoli manovre come il rope-aided DDT di Storm. I due non hanno perso occasione per infierire sull’occhio malconcio di Homicide ed hanno irriso la famiglia Guerrero con i 3 amigos di Roode, che però ha mancato la seguente frog splash dando il via ad un convulso finale, con catfight e un susseguirsi di finisher finché Homicide ha ordinato al suo partner di usarlo come proiettile e spararlo con una Megabomb addosso ai rivali. Hernandez ha eseguito e il palazzetto è scoppiato in un boato. E’ stata però una bottiglia scagliata sul volto dell’ex atleta della Ring of Honor a fare la differenza e a consegnare le agognate cinture in mano ai Beer Money. VOTO 7.5
BLACK TIE BRAWL & CHAIN MATCH: “Black Machismo” Jay Lethal w/So Cal Val vs “The Guru” Sonjay Dutt
Vestiti da cerimonia e legati alla stessa catena, difficilmente i funambolici Lethal e Dutt avrebbero potuto dare il meglio di sé e non è passato molto prima ch’echeggiassero i “boring! boring!” e i “fire Russo!”. L’incontro non è mai decollato, se non in rari momenti. Da segnalare Machismo che ha intrecciato il Guru ad un palo, una fantasiosa 619 dell’indiano sotto la corda più bassa e poco altro. L’unica carta da giocarsi per mettere in scena un chain match piacevole tra due pesi leggeri era quella dell’intensità, come ci hanno insegnato alla ROH CM Punk e Jimmy Rave, ma i contendenti l’hanno lasciata nel mazzo. Alla fine l’ha spuntata Black Machismo con la sua Lethal Combination, ma è lecito aspettarsi un altro capitolo di questa saga che renda giustizia al talento di questi due atleti. VOTO 5
NEW JERSEY STREET FIGHT: Christian Cage & Rhino vs Team 3-D (Brother Ray & Brother Devon)
Bubba e Christian hanno rubato la scena dando vita ad un match nel match. E’ loro il primo spot, col Dudley che fa decollare con un farewell il canadese il quale ricade di schiena dopo una capriola a mezz’aria. La regia a stento è riuscita a seguire l’azione una volta che questa s’è spostata in mezzo al pubblico, ma è stato possibile intuire un crossbody dell’Istant Classic dalla cima di una balconata. Tornati sul ring fasi di brawl durante le quali l’ex Captain Charisma ha punito i rivali con un cartello passatogli da una fan che riportava la scritta “Christian use my sign” e che nascondeva una lastra di metallo. Inni “ECW! ECW!” e la Bubba Bomb da sopra i gradoni posizionati al centro dell’esagono a legittimarli. Serie di near-falls, Bubba che ha trasformato in powerbomb un tentativo di super-hurricanrana di Christian che nel finale s’è esibito in una frog splash dalla scala prima che Rhino dicesse basta con la gore contro il tavolo poggiato all’angolo e il pin su Brother Ray. L’hardcore sfrenato l’ha fatta da padrone. Alla fine anche Johnny Divine ha voluto timbrare il cartellino, ma è stato lui ad essere timbrato dalla Black Hole Slam di Abyss. VOTO 7.5
LAST MAN STANDING MATCH: AJ Styles vs Kurt Angle
Disputato secondo le regole dei Last Man Standing della TNA (gli schienamenti contano ovunque e sono necessari affinchè l’arbitro inizi il conteggio di dieci), quest’incontro è stato bello e avvincente come quello di Slammiversary, ma in maniera completamente differente. Anche stavolta l’odio è stato palpabile e i due acerrimi nemici hanno confermato un’eccellente compatibilità agonistica. Meno convulso rispetto al precedente confronto, ma più duro, più deciso, con l’”eroe olimpico” capace di far vedere da subito di che pasta è fatto scaraventando con un belly 2 belly AJ contro le transenne per poi azzardare un applauditissimo somersault. Il match è stato pensato alla grande e grande è stato. Coinvolgente lo scambio di finisher, tremendo il DDT dal paletto di Styles che ha scritto la parola fine di questo incontro che diventerà un classico e che potrebbe dare il via ad una futura rivalità dopo che Sting ha marchiato “The Phenomenal” con un’inaspettata Scorpion DeathDrop a giochi fatti. VOTO 8.5
TNA WORLD HEAVYWEIGHT TITLE SIX SIDES OF STEEL WEAPONS MATCH: Samoa Joe © vs Booker T w/Sharmell
Finale a sorpresa, non per la conferma dello status di campione per Samoa Joe, ma per il modo con cui è arrivata: “lights out” mentre Booker stava per colpire con l’Axe Kick e “lights-on” con l’afroamericano a terra, steso da una chitarra ancora in mano a Joe. S’è visto del buon wrestling col 5 time WCW champion che è ricorso a manovre di sottomissione per lui insolite e il samoano spietato che non ha lesinato colpi stiff come un enziguri in piedi dalla terza corda. Le armi che circondavano la gabbia hanno fatto da condimento a questo gustoso main event. VOTO 7
PPV
Il PPV dell’anno? Può darsi. Di sicuro non ha deluso sotto nessun punto di vista, né da quello delle emozioni (con la presenza di Sting ed un richiamo neanche tanto velato a Jarrett), né da quello della lotta in sé, di qualità raffinata e dal ritmo sostenuto. Le stipulazioni speciali hanno dato un pizzico d’imprevidibilità in più che è risultato indigesto solo nel chain match. VOTO 8
Ci rileggiamo tra un mese, dopo No Surrender, quando la TNA “crosserà the line” del confine americano e ci intratterrà dal Canada.
WHOOOOOOOO’S BETTA THAN MERIO?!?!?
Merio “The Butcher” Martinelli
merio@fullwrestling.com
[Modificato da fake plastic nick 20/08/2008 14:32] |