Contromano in discesa - della serie: Parola in libertà

Sono due le parole forse tre leggère davanti
armistizio di bisticcio evocazioni cifrate vaganti
eppure traboccano non paghe di sé o del lume delle cinque
Venite a pedalare contromano senza mani in discesa
liberi i cavoli se li mangi a merenda e la marmellata
la spalmo e bevo sott'occhio, soverchio, parecchio
la tazza che scotta ribolle la pancia ma leggera la testa
cantiamo o danziamo e forse entrambe se svieni spostati in là






aurora

e così Aurora spigola la spiga la spigola cifrata
di numeri non saprei l'età di sillabe il contrario
le ho viste vive mentre s'accrescevano di lato.

si recavano da sinistra verso destra sfiorando gli assembramenti
di menti il dò parte lento poi s'innalza va verso il sol
scende sul là
la pentola sul fuoco bolle di strano bolle a 100 gradi e non è domenica,
non sono ancora le due

che meraviglia!è un piacere leggervi.

Walter carissimo..! Grazie per la tua risposta e grazie ancora per avermi dato le indicazioni in modo che io potessi cominciare ad avventurarmi su questa strada inebriante!
E' vero, è come hai detto: è liberatorio!
Ho lasciato affiorare le parole e libere di sé le ho affidate allo scritto.
Mi ha colto un'ebbrezza meravigliosa..!

Mi ci abbandonerò ancora, ancora "abbandonerò" la parola alla sua libertà di essere in sé; cercherò di darvi qualche ritocco per ottenere quello che tu hai spiegato, ma mi affascina che il risultato si veda a posteriori, come tu dici!
Vedremo se imparerò qualche cosa, come fare meglio. Intanto mi godo l'ebbrezza di una libertà nuova.
Ti abbraccio, Walter, Buona Domenica!

Giusy, mia carissima... sei meravigliosa, grazie della tua presenza che mi fai sentire..!
Ti abbraccio forte, un grande caldo bacione. Buona Domenica!


aurora