Leggendo quà e là sono venuta a sapere che il primo estimatore del vino nonchè il primo che ne abusò fu il buon Noè! Già proprio quel Noè, il prediletto, al quale secondo il cristianesimo noi dovremmmo attribuire la perpretazione dell'umano e animale genere e non solo. A fortiori oltre al primo degustatore e somelier della storia, egli fu anche colui che per primo coltivò la vite. La cosa curiosa è che, nel coltivare la vite fu aiutato dal ... diavolo! Si narra che dopo il Diluvio Universale, mentre Noè si accingeva a preparare il terreno destinato ad accogliere la vite, gli si presentò innanzi il diavolo sotto mentite spoglie che, a suo dire, vedendolo affaticato per il lavoro intrapreso, gli offrì il suo aiuto. A Noè non parve vero e in men che non si dica accettò l'aiuto. Il diavolo iniziò a fare un quanto mai ambiguo rituale: sgozza prima una pecora, poi uccide un leone e per finire anche un maiale e con il loro sangue cosparge tutto il terreno che Noè stava lavorando!
Pare che il significato da attribuire a questo rituale sia quello che chiunque berrà vino in maniera eccessiva e senza limiti, sarà mansueto come una pecora, forte ed impavido come un leone, lercio ed indecente come un maiale.
Comunque sia, stranezza o non stranezza, a Noè non gliene fregò nulla di quel rituale e del suo significato, felice come una pasqua (no... temporalemente parlando la pasqua ci sta male come modo di dire ...) per aver trovato un povero cristo (no ... forse il termine non è indicato visto che si tratta del diavolo...! Comunque sia ...) che gli aveva promesso il suo aiuto. Il vero problema sorse quando Noè, scoprì il succo fermentato dell’uva: ne bevve tanto da perdere il senso della ragione e dopo essersi ubriacato, spogliatosi nel luogo più sacro della casa – il tabernacolo - si esibì in atti impudenti tanto che il figlio Cam, deridendolo, andò a chiamare i fratelli affinché anche loro si divertissero ad assistere allo spettacolo ma Sem e Javet ebbero compassione delle condizioni del padre e lo coprirono con un mantello movendosi a ritroso per non vedere le sue vergogne. Dopo aver smaltito la sbornia, Noè lancia un tremendo anatema contro la sua progenie: "Sia maledetto Canaan, sarà schiavo degli schiavi dei fratelli suoi"…
Curiosità:
Secondo il Vecchio Testamento, Dio stesso conferma la maledizione contro la stirpe di Cam.
Il nome Noè - Noah, in eberaico, sembra, secondo alcuni, richiamare proprio quello del vino, attraverso un gioco di sillabe che trova origine nel termine basco "ano", che significa appunto vino.
Noè, per l'episodio di Gn 9,20 in cui si narra della sua sbornia da vino, è considerato il santo protettore degli ubriachi.
Che dire Bacco in confronto era un amorino un pò cresciuto!