Scusate se dopo tanto tempo, intervengo in questo 3D ma leggendo i vostri post mi è tornata in mente un'esperienza vissuta quando avevo 18 anni. Da allora, mi sono convinta che la mente umana ha un bel po' di potenzialità nascoste.
Quello che ho vissuto io non è una vera e propria storia di fantasmi :) ... però...
Come ho detto prima avevo 18 anni e vivevo ormai da qualche tempo con mia madre a casa dei nonni materni. Stavo preparando l'esame di maturità e mio nonno purtroppo ebbe un ictus. Fu ricoverato in ospedale per 10 giorni, alternando stati incoscienza a stati di presenza e poi morì.
Io rimanevo spesso a casa a studiare mentre mia madre e mia nonna si recavano in ospedale.
Quando gli stati di incoscienza aumentarono iniziarono strani eventi.
Mio nonno dipingeva ed aveva una stanza molto grande tutta sua, adibita a laboratorio. Io iniziai a sentire dei rumori provenire da li: non avete idea di quante volte mi sia alzata dalla sedia per andare a controllare!! Si sentivano passi, tintinnio dei pennelli nel bicchiere di trementina... Il giorno seguente, stessi rumori e decisi di strasferirmi a studiare li, volevo proprio vedere che succedeva. Niente, in realtà non si muoveva niente ma i rumori c'erano. La sera ne parlai a mia madre. Il giorno successivo (cioè il giorno prima della sua morte), i rumori non si fermarono a quella stanza: sentivo distintamente i passi in corridoio, rumori ai sportelli di un armadio: per come sono fatta, iniziai a smontare l'armadio!!!
Poi, ci furono dei passi in salone e li segui. Mentre ero sulla porta di questo salone, sentii all'improvviso un rumore sulla maniglia della porta del corridorio che era semiaccostata (dietro la porta a terra, c'era la roba che avevo tolto dall'armadio!): mi girai e vidi la maniglia abbassarsi di poco per poi riscattare su all'improvviso. Li mi arresi! Inutile continuare a smontare casa!
La sera mia madre tornò e prima che io potessi raccontarle la mia giornata movimentata, mi disse che, in un momento di lucidità chiese a mio nonno se avesse dei ricordi, tipo sogni, dei momenti in cui sembrava assente. Lui disse che era a casa, nella sua stanza e poi era andato in salone ad ammirare i suoi quadri appesi alle pareti.
So che questo racconto sembra assurdo, lo è anche per me che l'ho vissuto ma per quanto tutto ciò possa essere molto poco razionale, non vedo altra spiegazione: in qualche modo lui riusciva ad arrivare (telepaticamente) realmente a casa! Chissà che dopo la morte, la mente di alcuni non abbia possibilità analoghe...
[Modificato da 2di7 10/12/2009 19:18]
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