A tutti i partecipanti al forum.
Dato che fra voi ci sono amanti del cinema, può darsi che qualcuno possa darmi qualche indicazione in merito a due scene che ricordo di avere visto in televisione press'a poco nel 1975. Non ricordo se avevamo già la tv a colori, all'epoca le tv in bianco e nero erano ancora diffuse quindi non so dirvi se il bianco e nero delle sequenze che descriverò fossero una qualità intrinseca al film o dipendessero dalla tecnologia del mio apparecchio.
La prima sequenza è relativa ad una scena onirica. Un giovane sui trent'anni, biondo ed abbigliato in maniera classica, passeggia per il centro di una città moderna. Giunto ad un incrocio nota una figura sinistra appoggiata all'angolo di un caseggiato. Un uomo con i baffi, in abito classico con un cappello a tesa larga, occhiali a specchio e valigetta tenuta sotto l'ascella lo fissa. Il ragazzo accelera il passo, e dopo un po' lo rivede dietro la vetrina di un bar. Continua a camminare sempre più agitato e continua a rivedere lo stesso uomo in luoghi impossibili rispetto a dove lo aveva lasciato. La sua passeggiata si trasforma una una fuga febbrile. Ormai in preda al panico, il ragazzo cerca scampo nel portone di un grattacielo, prende un ascensore e si ferma ad un piano a caso. Si ritrova in un corridoio che si distende rettilineo sia alla sua destra che alla sua sinistra. Pavimento, pareti e soffitto sono di un bianco abbagliante. Due interminabili teorie di porte nere si stendono a perdita d'occhio. Improvvisamente, senza rumore, le porte si aprono tutte contemporaneamente e ne escono decine di repliche del misterioso inseguitore, che lo ignorano e si fronteggiano impugnando tutte all'altezza dell'anca una pistola con il silenziatore. Fanno tutti fuoco nello stesso istante, colpendosi a vicenda e cadono tutti morti al suolo. Il ragazzo contempla esterrefatto qell'interminabile fila di cadaveri che si stende a perdita d'occhio nelle due direzioni, ed il sogno termina.
La seconda scena, riduardante un altro film, è invece ambientata in un laboratorio sotterraneo a pianta poligonale. Il personale indossa alti stivali neri e tute di tessuto sintetico dalla parvenza metallica. Sulla schiena hanno impressa la figura stilizzata di un ragno nero. Su una parete del laboratorio è fissato un ragno di metallo nero, identico a quello delle divise, munito di due occhi luminosi. Il direttore del laboratorio si rivolge ad un uomo legato su un letto di costrizione e gli spiega che l'energia emessa da quegli occhi luminosi è in grado di disintegrare gli oggetti solidi, ed è quella la sorte che spetta alle spie. Una ragazza entra in scena, e viene rimproverata perchè non ha indossato l'uniforme. La ragazza rifiuta di indossarla perchè la fa sembrare "la regina delle ragnatele". I due litigano, e lei libera l'uomo legato, che lotta contro lo scienziato, spingendolo contro gli occhi del ragno. L'uomo si trasforma in una radiografia che si sbriciola su se stessa. I due provocano l'esplosione del laboratorio (non ricordo come) e l'uomo riprende i senso sdraiato fra le dune di un deserto, attorniato dalle macerie della base sotterranea. Alza lo sguardo e vede, in cima ad un basso costone di roccia, un uomo in abito estivo bianco con un panama sulla testa che, comodamente disteso su una sdraio, sorseggia una bibita mentre un cameriere in livrea gli fa vento con un ventaglio a due mani di piume di struzzo. Questa incongruente figura gli si rivolge indirizzandogli un commento ironico sul "baccano che c'è stato nei dintorni.
E' passato molto tempo, ma la curiosità mi è rimasta. Ho provato a fare ricerche con google, ma ho a disposizione parole chiave troppo generiche. Non sono in grado di riferire il nome di alcun attore o regista. Qualcuno di voi può associare queste due scene a qualche titolo? Avete eventualmente qualche idea su dove dirigere le ricerche in rete?
Fatemi sapere!
Costigan