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settimo congresso nazionale PRC

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2008 20:59
09/07/2008 15:58
 
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discutiamone un po, dai...

non so se lo state seguendo, ma io da tesserato e sostenitore della mozione 1 (più che altro per voto utile anti-bertinottiano, altrimenti avrei votato la 3) trovo inquietante quanto succede nel partito!

allora, per chi non fosse al corrente di quanto accade... per questo congresso, in via eccezionale, si è deciso di far partecipare alle votazioni anche i neo tesserati (ovvero chi ha fatto domanda di tesseramento almeno 10 giorni prima del congresso di sezione, mentre per i congressi precedenti poteva votare solo chi aveva la tessera da almeno un anno), l'idea era di cercare di coinvolgere più persone possibile, in un momento particolarmente difficile per il partito.
idea giusta direte voi, e lo pensavo anch'io... ma questa scelta sciagurata ha portato, nell'immediata fase pre-congressuale, ad una letterale, inaspettatissima e decisamente MOLTO MOLTO sospetta ESPLOSIONE dei tesseramenti nella maggior parte delle sezioni del sud italia.
per darvi l'idea dell'entità della cosa, sezioni tradizionalmente molto importanti per numero di iscritti (diciamo sezioni da 5/600 tesserati) hanno raddoppiato il numero di aderenti al partito; in altre sezioni la platea congressuale sfiorava per numero di partecipanti i voti presi alle politiche da tutta la sinistra (sinistra arcobaleno + sinistra critica + partito comunista dei lavoratori)... e tutto questo in pochissime settimane e soprattutto nel momento più nero della storia del partito, quando era addirittura prevista una forte flessione dei tesseramenti!!!

mi direte: è una cosa buona! deh magari... la verità, accertata da moltissime testimonianze, è che numerosi esponenti e dirigenti locali hanno letteralmente reclutato parenti, amici, conoscenti e non, nel partito allo scopo di farli votare al congresso, naturalmente dopo averli adeguatamente istruiti su quale mozione scegliere! in certi casi alla domanda "quale documento?" (ossia quale mozione scegli) si è sentito addirittura rispondere "va bene la patente?" [SM=x751578]
oltre al caso dei tesseramenti, nelle numerosissime sezioni incriminate si sono verificati episodi di totale noncuranza delle regole congressuali... si va dal diritto di votare concesso a NON TESSERATI (che non sarebbe un problema se hai fatto domanda 10 giorni prima del congresso, visto che la tessera ci mette un po ad arrivare) che quando interrogati candidamente ammettevano di non avere nè la tessera nè di avere versato la quota di tesseramento (e in molti casi è accertato che si trattasse di personaggi notoriamente affiliati a sinistra democratica, quindi interessati alla vittoria della mozione 2), alla mancata esposizione del contenuto delle mozioni e dibattito pre-votazione (mentre nella mia sezione presentazione e dibattito sono durati più di due ore e TUTTI hanno preso la parola), fino ai mancati due appelli dei tesserati (evidentemente i presenti avevano fretta di votare)...
allora, praticamente in tutte queste sezioni la mozione 2 (in sintesi proseguimento dell'esperienza unitaria della sinistra radicale così come è stata condotta fino ad ora, quindi con un implicito superamento dell'identità comunista del partito all'orizzonte, candidato alla segreteria nazionale Nichi Vendola) ha registrato un affermazione SCHIACCIANTE

che succede a questo punto? la commissione congressuale (organo di garanzia del rispetto delle regole del congresso), in cui tutte e cinque le mozioni sono egualmente rappresentate, ha INVALIDATO il congresso della importante sezione di reggio calabria centro (prima volta nella storia del partito che un congresso è invalidato) dove sono state accertate gravissime violazioni del regolamento, e sta indagando su episodi analoghi che si sospetta siano avvenuti in una sezione romana... questo ha portato ad una polemica interna che definire lacerante è decisamente poco, all'interno della quale persino il quotidiano di partito (organo di stampa di tutto il partito e non di una mozione) ha preso posizione, a favore della mozione 2.

concludendo il clima è da guerra civile... sono veramente molto preoccupato per le sorti del partito [SM=x751531] ma allo stesso tempo sono schifato da quanto sta accadendo in questo congresso... e non lo dico perchè ho votato per la 1 e chi frega lo fa per la 2: per me TUTTI gli iscritti al partito sono compagni, per me uno della mozione 2 che bara è come se barasse mio zio, che è della 1... è un compagno che bara.
e non ci possiamo permettere di continuare a stronzeggiare in giro sulla nostra moralità e la nostra diversità mentre sotto congresso ne usciamo con queste storie qua!

voi che ne pensate?
[Modificato da ..SpartaK.. 09/07/2008 17:36]
10/07/2008 00:59
 
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1)ma le mozioni 1,3,4,5 cosa vorrebbero?
2)fra poco ci sarà anche il congresso dei comunisti italiani, il tema sarà lo stesso?
3)se si continua con un unica coalizione di sinistra sarà ancora l' arcobaleno?
4)non so se sai di questo appello, ma chi lo ha voluto? che ne sai di questo? www.comunistiuniti.it/
11/07/2008 23:38
 
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mi dispiace vedere questa crisi nella Sinistra Arcobaleno anche se sono sostenitore del PCL, tuttavia con tutto il rispetto penso se la sia un po' meritata per il sostegno al governo Prodi e perchè comunque penso non porterà nient'altro che bene dato che potrebbe riassettare la linea di partito nella forma originaria.... riguardo alla decisione di far votare i nuovi iscritti è stata una boiata e secondo me gli organi dirigenti del partito dovevano prevedere che sarebe successo così
[Modificato da Caesar91 11/07/2008 23:38]
12/07/2008 08:23
 
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Fate attenzione, il problema e quello di non trovarsi come la destra radicale frantumati in tanti niente.
Da esterno mi sembra che ci siano troppi particolarismi e non una vera volontà di aggregazione duratura.
Pur essendo anticomunista ritengo indispensabile una presenza della vera sinistra. [SM=x751530]
14/07/2008 01:31
 
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Re:
Hasta_La_Victoria_Siempre, 10/07/2008 0.59:

1)ma le mozioni 1,3,4,5 cosa vorrebbero?
2)fra poco ci sarà anche il congresso dei comunisti italiani, il tema sarà lo stesso?
3)se si continua con un unica coalizione di sinistra sarà ancora l' arcobaleno?
4)non so se sai di questo appello, ma chi lo ha voluto? che ne sai di questo? www.comunistiuniti.it/




1) in estrema sintesi:
-la mozione 1 è molto simile alla 2 in diversi aspetti (per questo ho avuto dubbi nel votarla), dato che è comunque ribadita l'importanza di proseguire un processo di federazione di TUTTE le forze di sinistra, ma a differenza dei vendoliani è ferma nel rivendicare e difendere l'autonomia di rifondazione comunista, delle sue strutture e della sua identità, nel rilanciarne l'organizzazione
-la mozione 3 (la mia preferita [SM=x751525] ) propone fondamentalmente un doppio processo di aggregazione: unità di tutte le forze di dichiarata ispirazione marxista e comunista (quindi in sostanza prc, pdci, pcl, sc) attraverso una costituente comunista e parallelamente un processo di aggregazione di tutta la sinistra radicale anticapitalista; inoltre la mozione 3 sostiene la centralità delle questioni sociali nell'azione del partito, la ricostruzione dei rapporti con i movimenti, la costituzione di un blocco sindacale antagonista all'interno della cgil
-la mozione 4 è la mozione operaista, chiede una connotazione strettamente classista del partito, la centralità della lotta di classe e la necessità di investire dal punto di vista dell'insediamento e radicamento del partito negli ambienti lavorativi
-la mozione 5 non è una mozione programmatica: prendendo atto del clima da resa dei conti che ha caratterizzato la fase precongressuale, i promotori di questa mozione chiedono che il congresso non elegga un segretario ma che sia un congresso "di riavvicinamento" tra le compontenti del partito, che sarebbe guidato da una commissione paritaria e collegiale fino al congresso successivo, in sostanza a chianciano si dovrebbe solo discutere le ragioni della sconfitta e iniziare a parlare del futuro del prc... oltre a questo la mozione 5 chiede che sia abbandonato il progetto dell'arcobaleno e si ritorni alla sinistra europea per quanto riguarda l'aggregazione dei partiti della sinistra
2) non conosco gli equilibri interni dei comunisti italiani, ma credo che l'attuale linea maggioritaria del partito non corra sostanzialmente nessun pericolo di essere scardinata durante il congresso: rinuncia alla sinistra arcobaleno e rivendicazione dell'autonomia assoluta del pdci, ma allo stesso tempo tentativo di riallacciare un rapporto stretto con rifondazione e le altre forze comuniste attraverso una costituente comunista
3) continuare sulla strada dell'aggregazione delle forze della sinistra radicale è ancora interpretata da tutti, per fortuna, come una necessità imprescindibile, quindi questo percorso continuerà senz'altro, ma di sicuro non nella forma e nelle modalità dell'arcobaleno... ci sono varie proposte in campo su come proseguire, vedi sopra
4) comunistiuniti.it è un appello promosso da un gruppo di intellettuali che chiede in sostanza una costituente comunista, come fanno il pdci e la mozione 3 del prc... un appello destinato a rimanere inascoltato per una questione di numeri, purtroppo [SM=x751531]

spero di esserti stato utile
[Modificato da ..SpartaK.. 14/07/2008 01:33]
14/07/2008 14:05
 
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se passa questa mozione 3 dici che un giorno non avremo decine di partiti ma un unico partito comunista?
14/07/2008 15:16
 
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Ci Crede
sembrerebbe di si....e speriamo sia un partito COMUNISTA
14/07/2008 16:08
 
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il problema è che la mozione 3 non passerà
la cosa migliore che possiamo sperare in tal senso è che la mozione 2 non ottenga la maggioranza assoluta, dando a ferrero l'opportunità di dialogare con i promotori della 3 e mettere su una segreteria "di coalizione"... ma anche in tal caso sarebbe improbabile vedere la costituente comunista
17/07/2008 13:22
 
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Disilluso
Francamente vedrei bene SOLO la terza mozione, con la scomparsa di inutili pico-partitini personali o poco più e con la scomparsa dell'ormai inutile e defunto PRC. E con la creazione di una sinistra che sia realmente COMUNISTA.

Purtroppo già so che questa è solo una resa dei conti interna e che quanto sopra non succederà.


17/07/2008 16:26
 
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quindi non si avrà mai un unico grande partito comunista, veramente comunista?
17/07/2008 19:53
 
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mai dire mai XD magari in futuro si dato che la politica tende a cambiare da un giorno all'altro, ma adesso come adesso la vedo dura, finchè i partitini piccoli si dividono tra loro per differenze di programma leggerissime....
27/07/2008 18:15
 
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Coronarie
Vendola sconfitto: no scissione,
ma corrente di minoranza
Applausi e fischi durante il discorso del presidente della regione Puglia al VII Congresso di Rifondazione Comunista. Votazione ad appello nominale per i due documenti presentati.
Vendola sconfitto: no scissione, Il documento di Paolo Ferrero ha vinto il VII congresso di Rifondazione Comunista. Il testo è stato votato da 342 delegati. Il documento presentato da Gennaro Migliore e che faceva riferimento alla mozione 2 di Nichi Vendola ha ottenuto 304 voti. I votanti sono stati 646.
L'intervento di Nichi Vendola dal palco del VII Congresso di Rifondazione Comunista accende la platea. Diversi i passaggi che vengono sottolineati con standing ovation da parte della sua mozione o fischi da parte del resto della platea. Uno dei passaggi più contestati è quando il Governatore della Puglia invita "quelli del Nord ad andare al Sud per vedere il Partito e chi giorno per giorno sfida la mafia a viso aperto". I suoi delegati si alzano in piedi ad applaudirlo gridando "Nichi-Nichi". Un ovazione che i suoi gli riserveranno anche alla fine quando sceso dal palco si avvicineranno tutti per abbracciarlo. "Io sono sconfitto ma sono sereno perché da comunista ho imparato ad essere sconfitto e a stare con gli sconfitti. Compagni della mozione 2 ci vediamo nell'area politico-culturale Rifondazione per la sinistra". Niky Vendola ammette che non diventerà segretario di Rifondazione salendo sul palco e annuncia la nascita di una corrente di minoranza, smentendo qualsiasi ipotesi di scissione. "La seconda mozione - annuncia dal palco il governatore della Puglia - non abbandona Rifondazione ma è qui per continuare la battaglia perché siamo il 47,3% del partito". Vendola nel suo intervento ha sfidato i compagni del nord a recarsi al sud per vedere chi sfida quotidianamente la mafia. Il governatore pugliese ha attaccato il fatto che "questo congresso sta scegliendo la strada di composizione di una maggioranza che esiste solo in alchimie ricercate pazientemente". Alchimie, ha evidenziato il leader della mozione 2, "senza respiro nè prospettive che non danno futuro a Rifondazione".

IL DOCUMENTO VINCENTE. Fine di "ogni collaborazione organica con il Pd", svolta a sinistra, intensificazione dei rapporti con i partiti comunisti ma niente costituente di Sinistra. Sono i punti principali del documento "Ricominciamo: una svolta a sinistra", illustrato stamattina da Giovanni Russo Spena e che dovrebbe raccogliere i voti di tutte le mozioni congressuali tranne la seconda guidata da Nichi Vendola. Il documento è diviso per 5 punti. Nel primo si afferma che "il congresso considera chiusa e superata la fase di collaborazione organica con il Pd nella fallimentare esperienza di governo dell'Unione" e respinge "la proposta della Costituente di sinistra e qualsiasi ipotesi di superamento o confluenza del Prc in un'altra formazione politica". Il secondo punto prevede "il rilancio del Prc caratterizzato in primo luogo da una svolta a sinistra" e ha come obiettivo "come nostro obiettivo di fase la sconfitta delle destre e della politica antioperaia della Confindustria". Obiettivo da raggiungere non con il centrosinistra visto che "la linea neocentrista del Pd è del tutto inefficace" ma "avviando una collaborazione fra le diverse soggettività anticapitaliste, comuniste, di sinistra". Nel terzo punto "il rilancio del Prc parte dalla ripresa dell'iniziativa sociale e politica" a partire da "un nuovo 20 ottobre, una grande manifestazione di massa e una campagna politica di autunno" come primo passo per "la ripresa di un'iniziativa di lotta". Nel quarto punto il Congresso dà mandato agli organismi dirigenti di presentarsi alle elezioni europee "con il simbolo e la lista di Rifondazione Comunista-SE sulla base del programma che sarà definito il prossimo autunno". Il quinto punto riguarda la democrazia interna al partito e impegna "il nuovo gruppo dirigente a promuovere un effettivo e pluralistico dibattito politico e teorico".

IL DOCUNMENTO DI VENDOLA. Già dal titolo "Rifondazione per la sinistra" si capisce qual è l'obiettivo che si prefigge il documento, presentato dalla mozione 2, guidata da Nichi Vendola. Il documento parte dalla necessità di "costruire una vasta e ricca mobilitazione permanente alle destre che dia prospettiva alla mobilitazione sociale". Rifuggendo dal "politicismo che è una prigione", il documento invita a tornare "nella societa" e ritiene che "ci siano tutte le condizioni per uno sciopero generale". Alle europee ribadisce "l'impegno a presentarsi autonomamente con il proprio simbolo e con il programma della Sinistra Europea, impegnandosi a ricostituire nel prossimo Parlamento europeo il gruppo della sinistra europea". Nel documento si giudicano "fallimentari i risultati dell' esperienza del governo dell'Unione" perché "non siamo stati all'altezza di padroneggiare la congiuntura e siamo stati del tutto inefficaci nell'azione concreta del come governare". Quanto al Pd, si evidenzia che la sua "concreta forma ci fa dire che è impossibile un accordo organico per il governo del paese" e che il rapporto con i democratici "non può che partire dall'autonomia progettuale e politica del nostro partito". Il punto cruciale è la ricostruzione della sinistra. Certo, si ammette, l'esperienza della Sinistra Arcobaleno "è stata un fallimento e quel cartello elettorale non è più riproducibile", ma la ricostruzione della sinistra "va perseguita in primo luogo rivolgendosi alla sinistra diffusa, alle forze organizzate sul territorio e ai protagonisti delle lotte sociali". Il documento prende atto che "nessuna delle proposte politiche ha ottenuto la maggioranza assoluta dei consensi" ma "ci consegna materiali per una possibile ricostruzione unitaria del partito". E chiude con un attacco: "Chi si prende la responsabilità di spaccare il partito in maniera dolorosa, lo fa contro gli interessi della nostra intera comunità politica".

Fprse dovrebbe essere lui a venire su a vedere come si fa uan società un minimo seria. Ma cmq, a parte questo marginale aspetto, che ne pensato di come è finito questo 'round'(vista l'alta percentuale ottenuta non credo che si possa mettere la parola fine)?



il sonno della ragione genera mostri

caro m'è il sonno, e il più l'esser di sasso
mentre che 'l danno e la vergogna dura
Non veder, non sentir m'è gran ventura.
però non mi destar; deh, parla basso!

Ne plurimi valeant plurimum (Cicero)
27/07/2008 20:39
 
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Ricordiamo che la sua corrente rimane maggioritaria, Ferrero si e' dovuto alleare con tutte le correnti che si opponevano ai dirigenti...percio' i suoi fedelissimi sono minori di quelli di Vendola
27/07/2008 22:43
 
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speriamo che sia veramente una svolta a sinistra.
28/07/2008 15:09
 
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Ha bruciato la tessera
Mah... secondo me è soltanto questione di raccogliere le ceneri di una linea politica defunta...



- Le idee si trapiantano per scissione, i pensieri per gemmazione- K. Kraus
-I loved when Bush [senior] came out and said, "We are losing the war against drugs." You know what that implies? There's a war being fought, and the people on drugs are winning it- B. Hicks
-La tradizione è l'illusione dell'immortalità- W. Allen



30/07/2008 14:17
 
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ECCO LA SPIEGAZIONE di GLG

Ha dichiarato Ferrero, il nuovo segretario di Rifondazione, che per lui la guida dell’agire politico dovrebbe essere la Bibbia. Apprezzo che l’abbia detto senza tanti giri di parole. Questo vi spiega perché ho scritto che, tutto sommato, è pur sempre meglio che abbia vinto lui il Congresso; per la verità con una maggioranza tanto composita che non so quanto affidamento dia di una congrua durata.

Se avessero vinto gli altri, c’era da temere che fingessero in qualche modo di adeguarsi al mondo moderno, e turlupinassero ancora qualche persona di buon senso. Adesso è invece chiaro: il comunismo che ha vinto il congresso è dichiaratamente cristiano, ma del cristianesimo con umori medievali, da “Fra Dolcino”. E’ il comunismo dell’“inginocchiatoio”, della penitenza per riscattare l’intera umanità dai suoi peccati; è il comunismo degli “scalzi” che andranno in giro a raccogliere ghiande per nutrire la “Classe”; e, oltre agli Uomini, salveranno gli Animali e la Natura tutta; parleranno con gli uccelli e “spargeranno la lieta novella” (non chiedetemi quale, mi piace il suono di queste parole).

Speriamo che la situazione non si ribalti, mi piace che restino in sella questi comunisti dello spirito. Siamo certo in Italia, paese di un’arretratezza scientifica da far paura, ancora in mano a lettori di Dante e ad organizzatori di egregie mostre pittoriche, ecc. Sia chiaro, ci vogliono anche queste cose, non debbono mancare! Magari però con l’aggiunta, e anche prevalente, di altre che ci proiettino nel mondo qual è attualmente. Malgrado questa arretratezza tutta italiana, tuttavia, il comunismo ferreriano è forse “troppo spinto”; abbiamo discrete prospettive di togliercelo di torno in qualche anno. La sua vittoria è la “ciliegina” che ci mancava. Adesso, speriamo; non troppo, ma speriamo. Lunga vita alla sua segreteria….. “tanto misericordiosa e pia” (anche qui, è il suono delle parole quello che conta: è piacevole, rassicurante).

Commento dello stesso Autore.
Vorrei lasciare un commento a me stesso. Mi dispiacerebbe si pensasse che intendo prendere in giro il nuovo segretario del Prc, di fatto dimostrando disprezzo nei suoi confronti. Non è così. Da un punto di vista prettamente umano (proprio escludendo la politica), è abbastanza probabile (mani sul fuoco non ne metto per nessuno di questi tempi) che Ferrero sia una persona simpatica e a modo. Immagino che sia anche moralmente ben più sano di Bertinotti e della sua indecente “Corte”, che – con finto rientro tra le fila dei semplici militanti di base – questo nefando personaggio della politica italiana (non solo di quella di sinistra) tentava di far prevalere, portando al vertice del partito i suoi scagnozzi nefandi come lui (non scordiamoci che entrò, negli anni ’90, nel partito, “iscritto” fin da subito alla segreteria per demerito di quell’altro terribile personaggio che è Cossutta).
Il problema, per cui ho ironizzato, è che mi riesce di una difficoltà incredibile pensare che qualcuno sia ancora convinto in buona fede di rivitalizzare il comunismo. Ma la cosa per me addirittura fantascientifica è che si creda di rivitalizzarlo, non riprendendo una seria riflessione sulla struttura dei rapporti, sui ceti sociali nuovi, ecc. dell’Italia in quanto paese (certo oggi fra i socialmente più arretrati) del capitalismo “occidentale”, che possiede connotazioni speciali rispetto a quello che fu affrontato in passato dai veri comunisti, quando questi furono protagonisti di un effettivamente grande processo “epocale”. No, niente di tutto questo; ci si dedica a prediche “operaiste” in salsa “evangelica”. Non siamo allo sciocco buonismo veltroniano, ma comunque ad una sorta di “francescanesimo” simpatizzante per la “fabbrica” e per quei “sofferenti” che vi lavorano. Non ho nulla contro la religiosità, nulla contro la “carità cristiana”, ma non può sostituire la politica che si nutre di analisi; e soprattutto di quella che fu detta “strutturale”. Porre al centro della politica la Bibbia, sarà forse utile a Ferrero per entrare nel “Regno dei Cieli”, ma manda al diavolo ogni speranza di semplice buon senso. Questi sedicenti comunisti sono solo rigurgiti di simboli e sogni di un passato che è, in effetti, parificabile all’“Altro Mondo”; Ferrero spera evidentemente di guadagnarselo in “questo”. Gli auguro di riuscirci (e che esista sul serio per lui), ma non a spese di una politica che porta all’Inferno tanti poveracci senza testa che lo seguono.
glg

Di Gianfranco La Grassa
ripensaremarx.splinder.com/post/17942768#comment
30/07/2008 14:19
 
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IL CREPUSCOLO DEI COMUNISTI MORENTI di G.P.

I comunisti hanno tenuto il loro congresso alle terme di Chianciano, e dove sennò, c’è forse luogo migliore per lenire i malanni della senilità e trovare sollievo dall’artrite, dai nervi che saltano, dal decadimento mentale e da tutto ciò che un corpo piagato e piegato dallo scorrere del tempo è costretto a sopportare?

I tentativi bertinottiani di rifare il trucco al decaduto comunismo storico, avranno forse spinto sempre più in alto la sua carriera istituzionale (o, anche, quella di qualche suo enfant prodige, tutto chiacchiere e distintivo proletario), ma non hanno impedito al cadavere di andare in decomposizione.

Il deficit teorico e di prospettiva politica era ormai definitivo e non si trattava più di recuperare alla lotta (come molti militanti pensavano e pensano tutt’ora), quei settori sociali tradizionalmente di sinistra che si erano spostati a destra, né di tornare sul territorio per riprendere contatto con l’uomo della strada e, tanto meno, di schierarsi al fianco dei lavoratori in carne ed ossa (dopo averne snobbato le istanze più cogenti per sostenere esotiche e suggestive, ma del tutto immaginarie perchè lontane dal nostro contesto d'azione, soggettività terzomondiste e altermondialiste pronte alla “Revolución”).

In realtà, ci si può sempre risollevare dai terremoti epocali che fanno cadere l’impalcatura categoriale della propria visione delle cose (come quella del lavoratore collettivo cooperativo associato, quale soggetto rivoluzionario che si sarebbe formato naturalmente all’interno del processo produttivo, a fronte di una proprietà sempre più parassitaria), ma non è pensabile “stare al mondo”, dopo la produzione di detti eventi sconvolgenti, senza rimettere in funzione un rinnovato meccanismo teorico, con il quale fornire categorie e concetti più adatti a cogliere i movimenti (apparenti e non apparenti) della “realtà” (da sottoporre al costante “vaglio della pratica politica”). Se questo non avviene si crea un vuoto di senso nel quale prendono posto e si affastellano detriti e sedimenti ideologici di varia natura.

Questo vuoto teorico, in RC, è stato appunto riempito facendo appello all’identitarismo della tradizione estetico-romantica di sinistra (che ricomprende tutto l’armamentario resistenziale ed antifascista), allo spirito ecumenico-cristiano (l’empatia verso gli ultimi della terra e i diseredati di ogni specificazione) e all’introiezione di elementi passivizzanti dell’ideologia dominante, benchè dialetticamente capovolti (vedi le coppie concettuali “globalizzazione-globalizzazione dal basso”, “libera circolazione delle merci-libera circolazione degli individui”, dispersione dello strato operaio-movimento dei movimenti ecc. ecc.). Su questi fattori ha lavorato Bertinotti (aiutato dai professoroni che gravitano intorno al partito e che lasciano fare, tanto, nella peggiore delle ipotesi, ci penseranno le tendenze autoimplosive del sistema a rimettere tutto a posto), con più consapevolezza di quelli che lo hanno seguito, per la liquidazione sostanziale di una tradizione (che nei suoi punti più alti ha, comunque, raggiunto obiettivi di tutto rispetto), ormai ritenuta inservibile per il compito fissato: andare ad occupare lo spazio politico liberato dal PD.

Il gruppo dirigente di RC stava spingendo sempre più sullo sfondo l’identità comunista d'antan perché suo obiettivo precipuo era quello di dare rappresentanza al ceto degli assistiti di Stato, nonché a quella parte di sindacato che di questi ceti è l’espressione, rimasto sguarnito dopo la svolta pienamente liberaldemocratica del Partito di Veltroni.

Fine più ingloriosa non ci si poteva aspettare per un partito che, negli intenti, era nato per rifondare e rifondere il comunismo.

A Chianciano, dopo aver fatto fuori tutto il precedente gruppo dirigente, sono ora saliti in cattedra (o sarebbe meglio dire sul pulpito) i puristi della classe, quelli che dopo aver addebitato (ma non senza motivo), la debacle organizzativa ed elettorale a Bertinotti e soci, tenteranno di dar seguito ad una più forte opposizione sociale al capitalismo partendo da principi già smentiti dalla storia. A questo proposito non si può non dar ragione ad un reazionario come Geminello Alvi che sbarra da subito la strada alle velleità ferreriane:

“…E dopo liti e pianti tutti se n'andranno però con una stessa presunzione: che a sinistra, evoluto com'è al centrismo il Partito democratico, ci sia uno spazio enorme per loro. E non si sarà mancato di citare gli immigrati, e dire che sono loro il futuro della sinistra dura e pura. Altro errore. Perché a sinistra a fare concorrenza a Ferrero o Vendola c'è qualcosa di più serio di Diliberto o dei no global: c'è l'Islam più integralista. Non v'è religione più livellante, e con una rete di solidarietà più minuta, decisiva per conquistare ieri Bisanzio, oggi l'Islam moderato. L'elemosina obbligata, i sistemi di mutuo soccorso sono stati un modo formidabile per aggregare le masse più umili. Né manca l'anticapitalismo: ogni crescita della ricchezza, che derivi dagli interessi, viene esecrato. L'Islam avrà, temo, tra gli immigrati ben altro successo del comunismo in caricatura di Nichi Vendola e Luxuria. In conclusione: non ci hanno capito niente, ma seguiteranno, dalemianamente, a spiegarci tutto”.

E’ precisamente questo che non hanno ancora capito Ferrero e groupuscules trotzkisti alla perenne riscossa.

Ma darei ragione anche La Grassa quando dice che questa svolta fideistica accelererà la tanto sospirata tumulazione della salma. Del resto i pastori e i preti, valdesi o cattolici che siano, servono proprio a dare l’estremo addio.

ripensaremarx.splinder.com/post/17947283/IL+CREPUSCOLO+DEI+COMU...
30/07/2008 14:38
 
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Salvatiiii!!!
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“…E dopo liti e pianti tutti se n'andranno però con una stessa presunzione: che a sinistra, evoluto com'è al centrismo il Partito democratico, ci sia uno spazio enorme per loro. E non si sarà mancato di citare gli immigrati, e dire che sono loro il futuro della sinistra dura e pura. Altro errore. Perché a sinistra a fare concorrenza a Ferrero o Vendola c'è qualcosa di più serio di Diliberto o dei no global: c'è l'Islam più integralista. Non v'è religione più livellante, e con una rete di solidarietà più minuta, decisiva per conquistare ieri Bisanzio, oggi l'Islam moderato. L'elemosina obbligata, i sistemi di mutuo soccorso sono stati un modo formidabile per aggregare le masse più umili. Né manca l'anticapitalismo: ogni crescita della ricchezza, che derivi dagli interessi, viene esecrato. L'Islam avrà, temo, tra gli immigrati ben altro successo del comunismo in caricatura di Nichi Vendola e Luxuria. In conclusione: non ci hanno capito niente, ma seguiteranno, dalemianamente, a spiegarci tutto”.

come se gli immigrati fossero tutti musulmani e tutti i musulmani fossero tendenti all'integralismo [SM=x751544]
31/07/2008 16:41
 
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Affaticato
Mah....l'Islam a differenza del comunismo prevede i non aderenti mentre il comunismo al potere si sbarazza di tutti i "nemici del popolo".

Comunque ritornando in tema la svolta dovrebbe essere vantaggiosa perchè dai gay (che in maggioranza sono fasci) passano al comunismo che dovrebbe attirare più sinistroidi.
02/08/2008 22:38
 
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Disilluso
Le analisi riportate da daetil sono sostanzialmente veritiere, a parer mio.

La vittoria di Ferrero è la vittoria dei duri e puri del PRC, uniti soltanto da una visione salvifica, moralizzatrice (a modo suo), pauperistica del comunismo (?). Una visione trascendentale (il che fa sorridere se si pensa alla storia del movimento operaio), integralista. da preti, la definizione è ottima. Il PRC si rinchiuderà nel suo bel ghetto, con i mitra puntati verso l'interno, perchè la fede non ammette dubbi. Le migliori intelligenze, ammesso che ce ne siano ancora, faranno le valigie. Good bye Lenin.

La questione immigrati? Se il PRC ferreriano pensa di appoggiare su questi "diseredati" avrà un bello sgambetto. I flussi elettorali mostrano che gli immigrati che possono votare votano a destra. Primo perchè sono diventati liberi imprenditori e dalla destra si sentono rappresentati per valori. Secondo perchè non vogliono "ondate" di concorrenza. Chissà perchè Fini voleva dar loro il voto.

Trovo logico che nel momento storico in cui, per lo meno in Italia, qualsiasi modello alternativo da sinistra alla società liberale, democratica, capitalista sembra essere definitivamente evaporato, inizi a palesarsi in una parte di popolazione una sorta di spirito di attesa in qualcosa o in qualcuno, in un cambiamento. Prodromi di un'ansia strisciante di messianesimo. Trovo spiritoso e attinente che in questo periodo il PRC sia profondamente pervaso dallo spirito del "francescanesimo" che pure ne ha sempre costituito una radice.
Temo che il buon Alvi abbia ragione sull'Islam integralista, ma che ne sottovaluti la portata. In una società sempre più precarizzata e impoverita, dove chi è dentro deve combattere per rimanerci e chi è fuori cazzi suoi, come è e come diventerà sempre più quella italiana anche grazie al buon silvio, l'ansia di messianesimo di sposerà abbastanza bene con gli assunti rivoluzionari e l'ansia di giustizia dell'Islam. e non dimentichiamoci che pure nella destra estrema c'è molta simpatia verso il mondo mussulmano e i suoi presupposti anti-sistemici. Certo, la curva demografica italiana sfavorisce pesantemente questo scenario, ma trovo veramente ironico che, dopo tutti i tentativi fatti dagli anni '60 ad oggi dai maitrè a penser della destra estrema per fondere le due estremità, possa essere L'Islam ad unificare destra e sinistra estrema.



Il movimento è la sottrazione dell'intelligenza all'organizzazione sociale del consenso. Il che la rende più deficiente. Probabilmente anche più cattiva.
L'intelligenza sotratta al sistema di organizzazione sociale è intelligenza libera.
L'intelligenza libera è destinata al nihilismo.
ADDIO, SBANCOR

Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono:saranno loro stessi a privarsene volentieri...Se un individuo abile e ambizioso riesce ad impradonirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chiede al suo governo il solo mantenimento dell'ordineè già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Alexis de Tocqueville. "La democrazia in America", 1840

Regole per un Paese Semplice
1.eliminare i dubbi. Il Paese Semplice è un paese a priori.
2.ridurre il mondo a verità necessarie. X è sempre uguale a X. Il Paese Semplice ammette solo identità.
3.eliminare le minoranze. Nel Paese Semplice democrazia fa rima con maggioranza.
4.eliminare l'informazione. Il Paese Semplice ammette solo tautologie

OMNIA SUNT COMMUNIA!
04/08/2008 23:09
 
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io sottolinerei prima di tutto che è stato un congresso VERO, una cosa piuttosto rara di questi tempi: due documenti si sono confrontati in una situazione di sostanziale parità, c'è stato uno scontro acceso, a tratti anche sul filo della rottura; alla fine ha vinto chi ha fatto un analisi concreta delle ragioni della sconfitta, strappando la maggioranza del partito ad un candidato senz'altro più "forte", più popolare, più influentee (sostenuto dal grande vecchio Bertinotti, dal giornale di partito e da gran parte della stampa del paese, dal pd e dagli altri partiti della sinistra tranne il pdci)
mi pare un processo ben più soddisfacente e appassionante rispetto ai congressi ds e alle primarie dell'unione e del pd!

il mio pensiero già lo conoscete, sono rifondarolo ed ho sostenuto attivamente la mozione 1 (e la 3) e sono felice di come sono andate le cose... posso spingermi addirittura a desiderare che vendola, bertinotti, giordano e migliore facciano la loro bella scissione quanto prima, dato che è questo che vogliono; non credo ci serva chi ha portato avanti per anni una linea politica che ci ha completamente alienato le simpatie del nostro elettorato tradizionale, solo per accedere agli allettanti e poco limpidi comfort del governo e dell'amministrazione locale... che vadano a farsi la loro bella socialdemocrazia insieme a fava, così potranno continuare a gestire la loro fetta di potere al sud con i metodi da democristiani che hanno esibito al congresso, e a farselo mettere nel baugigi dal partito democratico a livello nazionale

certo, non posso non riconoscere che con ferrero non avremo la migliore rifondazione possibile, tanto più che: 1) la sua maggioranza si regge su un documento che è un compromesso tra 4 mozioni, anche molto diverse tra di loro 2) vendola ha ancora la maggioranza relativa, ergo è ancora assai potente ed influente nel partito, altro motivo per cui vorrei vederla adesso la scissione che lo stesso bertinotti ha lasciato intravvedere

per come la vedo è un punto di partenza, che ha certo i suoi grossi difetti, sia strutturali che di impostazione "ideologica", ma che può essere una buona base per una decisa svolta a sinistra rispetto alla deriva bertinottiana di questi anni e per recuperare un rapporto con i nostri elettori e la funzione politica che ci spetta nella società italiana
[Modificato da ..SpartaK.. 04/08/2008 23:20]
04/08/2008 23:25
 
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Avete imboccato la via del non-ritorno compagni

Dove vi portera' un Valdese, che alla guida di un partito comunista afferma che la guida deve essere trovata nella bibbia?

Diventerete un Partitello della galassia estremista, gli elettori che avevate "prestato" al Pd non torneranno indietro con Ferrero alla guida

04/08/2008 23:57
 
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quel che è certo è che non torneranno mai se facciamo la seconda bolognina, che in pratica era implicita nella mozione vendoliana!!!

ma ti pare che la gente che ci ha votato per 16 anni ci volta le spalle appena mettiamo su l'arcobaleno, e la risposta a questa situazione sciagurata possa essere il proseguire sulla linea governista? per essere più "rassicuranti", più "moderni", meno "anacronistici", meno "estremisti"??
significa annacquare, diluire le idee che ci hanno portato ad essere un partito dall'8,6% nel 1996... la gente ci ha sempre votato non in quanto buoni amministratori, ma in quanto ultimi portatori di una cultura veramente critica nei confronti dei fondamenti della società contemporanea
e, per come la vedo e per come spero, finchè persisterà una condizione di ingiustizia, per quanto dissimulata e mascherata possa essere, ci sarà spazio per i comunisti, e non ci sarà "una via del non-ritorno" per noi, finchè ci cureremo di levare una voce di dissenso, reale e costruttivo
[Modificato da ..SpartaK.. 04/08/2008 23:58]
05/08/2008 00:00
 
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si ma se ogni 10 anni circa rifondazione fa una scissione, un giorno avremo centinaia di partiti comunisti, non si può scindere per ogni min*****a...............vendola può anche entrare nel pd insieme a bertinotti se ci tengono ad una poltrona
05/08/2008 00:10
 
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ti assicuro che le scissioni da rifondazione sono avvenute ad una frequenza ben maggiore che ogni dieci anni
indubbiamente la causa principale di questa tendenza alla scomponibilità infinita era l'atteggiamento poco democratico e poco simpatico che bertinotti e la sua corte hanno sempre tenuto nei riguardi delle minoranze del partito... ora visto che questa nuova maggioranza si FONDA sull'apporto delle minoranze spero che le cose cambino, tanto più che nel documento finale c'è un richiamo ad una intensificazione dei rapporti con gli altri partiti comunisti del paese nella prospettiva di un avvicinamento e magari di un partito unico (alcuni esponenti della nuova maggioranza hanno già parlato dello sforzo di presentarsi alle europee con una sola lista con falce e martello, prc e pdci insieme in pratica)

cmq le scissioni sono sì sempre dolorose, ma non attribuirei a loro il merito del crollo di consensi di un partito come rifondazione, le cause sono ben altre e hanno radici ben più profonde nel tempo
05/08/2008 15:02
 
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Re:
..SpartaK.., 04/08/2008 23.09:

certo, non posso non riconoscere che con ferrero non avremo la migliore rifondazione possibile, tanto più che: 1) la sua maggioranza si regge su un documento che è un compromesso tra 4 mozioni, anche molto diverse tra di loro 2) vendola ha ancora la maggioranza relativa, ergo è ancora assai potente ed influente nel partito, altro motivo per cui vorrei vederla adesso la scissione che lo stesso bertinotti ha lasciato intravvedere

per come la vedo è un punto di partenza, che ha certo i suoi grossi difetti, sia strutturali che di impostazione "ideologica", ma che può essere una buona base per una decisa svolta a sinistra rispetto alla deriva bertinottiana di questi anni e per recuperare un rapporto con i nostri elettori e la funzione politica che ci spetta nella società italiana



Francamente il fatto stesso che Ferrero non ha una maggioranza ma una coalizione di correnti implica che non ci potrà essere una linea chiara e precisa per rifondazione. E questo non può che essere negativo, così come il fatto che Vendola resta dentro come avversario "corposo".

Poi sono d'accordo col fatto che tutta questa gente che cerca solo poltrone potrebbe andarsene da rifondazione e infilarsi nel Pd. Si sa mai che con un po' di pulizia rifondazione torni ad essere un partito comunista per davvero.


05/08/2008 15:18
 
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Coronarie
A me sembra che vi siate inchiodati il coperchio sulla bara. Ma la bontà delle scelte si vedranno solo alle prossime elezioni, suppongo (tra l'altro, sono un pessimo previsionista).
Però io vi chiedo: tutti gli elettori che vi hanno voltato le spalle, lo hanno fatto verso il pd.
E questo implica due cose: meno sinistra, e (forse sopratutto) più capacità governativa. I partiti al di fuori delle coalizioni sono stati puniti (l'udc si è salvata grazie al suo feudo insulare).
Ora, cosa vi fa pensare che mettendovi più a sinistra e allontanando le possibilità di una alleanza solida otterete il consenso che nel 2008 vi è stato engato per cause opposte?
Salvo che non stiate cercando consenso, presupposto essenziale per fare di un partito un club di puristi...



il sonno della ragione genera mostri

caro m'è il sonno, e il più l'esser di sasso
mentre che 'l danno e la vergogna dura
Non veder, non sentir m'è gran ventura.
però non mi destar; deh, parla basso!

Ne plurimi valeant plurimum (Cicero)
05/08/2008 20:09
 
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Salvatiiii!!!
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lol ferrero ha riunito con abile lavoro diplomatico mezza dozzina di correnti del 10 o dell'11% di un partito che conta il 2% [SM=x751578] solo a me la cosa fa ridere?
05/08/2008 20:59
 
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Re:
Pius Augustus, 05/08/2008 20.09:

lol ferrero ha riunito con abile lavoro diplomatico mezza dozzina di correnti del 10 o dell'11% di un partito che conta il 2% [SM=x751578] solo a me la cosa fa ridere?



Rido anch'io, tranquillo [SM=x751525]
Più di tutto, a mio parere, a penalizzare tantissimo il PRC è stato il fatto che abbia dimostrato di non avere capacità (e voglia) di governare. Un partito può anche essere comunista, estremista, e tutto quello che volete ma, per entrare in parlamento, deve dimostrare di poter governare. Se non l'elettore non sa cosa farsene. PRC ha dimostrato di non saper governare e, cosa assai peggiore, se ne vanta e persevera sulla stessa strada. Come dice Dark si stanno inchiodando il coperchio sulla bara, sopravviveranno come partito di protesta: ciclicamente gli scontenti del PD (ammesso che il PD sopravviva nella forma attuale) e questa sarà la sua unica funzione storica.

@cointreau: condivido tutto [SM=x751532]

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