La finale numero 122 di Wimbledon non verrà ricordata solo per essere stata una delle più belle che la memoria ricordi, ma anche per aver segnato una svolta nella storia recente di questo torneo. Il regno di Roger Federer cade dopo cinque successi consecutivi, dopo il mancato sorpasso sul leggendario Bjorn Borg, dopo 65 vittorie di fila sull'erba. La dinastia dei Federer forse riprenderà già dal prossimo anno. Intanto, però, la caduta del campione svizzero consacra un altro fenomeno della racchetta, prima volta trionfatore sui prati verdi dell'All England Club.
Roger V resuscita ad un passo dal baratro, quando il punteggio vede il rivale di sempre, che aveva sconfitto nelle ultime due edizioni, in vantaggio di due set, con tre palle break consecutive sul 3-3 del terzo. Lo svizzero non gioca la risposta nei momenti che contano, è incapace di chiudere il secondo parziale dal 4-1, fallisce due palle break sul 3-2 del terzo set, ma si porta avanti 5-4, e poi arriva la pioggia. Un'ora dopo il match riprende ed era ancora più bello di prima. Il micidiale diritto mancino di Nadal fa malissimo al numero uno, spesso costretto a subire lo scambio da fondo, ma capace di giocare da fenomeno il tie break nel quale mette a segno quattro ace e due diritti vincenti (7-5)
La quarta frazione regala emozioni a non finire e si mantiene un grande equilibrio seguendo la regola dei servizi, fino all'incredibile andamento del tie break: qui Fed-Express rimonta da 1-4, fallisce una palla set sul 6-5 ma poi si vede costretto a fronteggiare due match point. Sul primo trova un servizio vincente, sul secondo infila un passante di rovescio straordinario. E' la classe di un campione che ritrova un colpo fino a quel momento assente proprio nell'attimo decisivo. Il tie break termina 10-8 a suo favore, la finale come l'anno prima si deciderà al quinto set. Sul 2-2 ritorna la pioggia, ma dura poco: nemmeno Giove Pluvio se la sente di rovinare una così epica sfida.
Al rientro in campo Federer e Nadal tornano a darsi battaglia. Il maiorchino annulla con un diritto vincente una palla break sul 3-4, Federer ne salva due sul 5-5 (la prima, ancora una volta, con un ace: ne farà 25 in tutto) e poi ancora altre tre sul 7-7. Si arrende alla quarta, tradito dal diritto. La risposta di rovescio con la quale Federer annulla il primo match point sull'8-7 Nadal è l'ultimo sussulto del re che non vuole abdicare. E' costretto a farlo due punti più tardi. Per la gioia di Nadal che iscrive il proprio nome nell'albo d'oro del torneo più bello e prestigioso del mondo. Dopo la terra di Parigi, anche l'erba di Wimbledon sorride al maiorchino. Federer può preparare la sua rivincita sul cemento di Flushing Meadows, ultimo Slam di una stagione per lui fin qui sfortunata; la rivalità più bella del tennis è destinata a continuare ancora a lungo. E forse un giorno potremo assistere di nuovo a un'altra finale così appassionante.
nadal si conferma ancora una volta bestia nera di federer, il match di ieri è stato incredibile ma sono stati troppi gli errori di re roger, non è da lui sbagliare con questa frequenza, mentalmente ha subito troppo e subisce troppo lo spagnolo. nel secondo set era 4-1 ed ha perso 2 volte il servizio, già questo la dice lunga
nadal è stato PERFETTO ed ha sfoderato dei colpi sensazionali dopo il 2-2.
al tie break non ha mollato il colpo e ha vinto breakkando al quinto sul 7-7
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