Solo per aggiungere che -quando si parla di "sincronicità"- ho ricevuto la news di Scienza & Conoscenza, che manco a dirlo propone l'argomento da te aperto.
Dato che è pubblica, la inserisco ricordando che l'articolo in questione sarà presente sul n. 25 della rivista citata.
"Quello sulla longevità è un dibattito acceso. Più le voci sul 2012 ci vogliono impermanenti e finiti, più dall'altro lato, si solleva l'interesse per la lunga vita.
La parola immortalità, del resto, porta con se talmente tanti significati e associazioni, che conviene indagare con cautela, avvicinandosi a piccoli passi ai diversi punti di vista.
Del resto se la longevità è pane per i denti della ricerca medico-scientifica, che ci tiene ad attribuirsi dei meriti in proposito, lo stesso non accade per l'immortalità. Si rischia di accedere a un campo religioso e quindi, a detta della scienza dei media, irrazionale.
Il n°25 di Scienza e Conoscenza, a breve disponibile, si avventura ad esplorare l'argomento longevità/immortalità secondo la Scienza dell'Uno, la Fisica Organica, il controverso e scomodo dibattito sulle staminali, l'Ayurveda - non a caso detta da millenni la Scienza della Vita - le onde alpha e theta, la ghiandola pituitaria, l'ipotalamo e altri spunti, incurs ioni, analogie…
Già, la Scienza della Vita, ovvero per dirla con le parole del fisico Ignazio Licata, presente quale intervistato sul numero in arrivo «…quali “meccanismi” usa la vita per “farcela”…». Oppure parafrasando invece Brian D. Josephson, nobel nel 1973, anch'esso intervistato sul n°25: «Ci sono innumerevoli persone che stanno cercando di lavorare nella direzione di una ricostituzione della scienza. Un fronte spinge verso la teoria del tutto, una teoria che prevede delle equazioni fisse alla cui base si dovrebbe ricondurre qualsiasi cosa. Ma c'è anche un'altra visione che non prevede alcuna teoria fondamentale. La vita potrebbe essere il fondamento e potrebbe causare la materia e così via…».
Frasi che ricordano il buon senso, la saggezza…
La scienza accademica infatti appare talvolta quasi ossessionata dalla “teoria fondamentale”, poiché la mente ama “le teorie fondamentali”, si sente a suo agio, sente di avere la vita in pugno. Sebbene un pugno sia davvero troppo racchiuso per contenere la vita. Voi che ne dite?
Intanto il dipartimento di biopatalogia e di biomedicina dell'università di Palermo propone la soluzione genetica per la longevità, sebbene al momento valida solo per gli uomini. Le donne, ahimè, funzionano in modo ancor più irrazionale anche a livello genetico. Un'elevata somministrazione della proteina anti-infiammatoria IL-10 potrebbe essere il modo. In ballo due proteine citochine: la IL-10, che attenua il processo infiammatorio, e la TNFa che, al contrario della IL-10, lo favorisce. I ricercatori hanno preso in considerazione 72 uomini e 102 donne, tutti centenari, per studiare con quale frequenza i geni codificano per entrambe le prote! ine. Ino ltre, in soggetti con un'età compresa fra i 22 anni e i 60 anni, sono state fatte anche delle accurate analisi del DNA. _I ricercatori hanno osservato che, rispetto ai soggetti maschili più giovani, un elevato numero di soggetti maschili centenari esprimevano geni che codificavano per consistenti livelli della proteina anti-infiammatoria IL-10. Inoltre, i centenari di sesso maschile esprimevano i geni con alti livelli di IL-10 e bassi di TNFa.
Una certa attitudine della scienza tende ad aggiungere, piuttosto che a com-prendere. Prendiamo il caso del dimagrimento: il buon senso ci direbbe di contenere, togliere e invece si continua ad aggiungere, riempire: integratori, dimagranti, pasti speciali, convinzioni… C'è però, anche una nuova scienza - si prenda per es. la nuova biologia molecolare, l'epigenetica, che piuttosto si chiede quali meccanismi usa la vita per farcela?
Cos'è che fanno e soprattutto pensano quei soggetti maschili centenari che esprimono geni in grado di codificare la proteina antinfiammatoria della longevità? Cos'è, che già presente in noi, sottoforma di convinzioni, quale attitudine mentale, influenza il nostro DNA al punto da esprimere i geni della longevità?
Più che aggiungere sembra che si tratti di togliere, svuotarsi da: credenze, dogmi, pensieri condizionati, convinzioni... poiché, che ci piaccia o no, non ci si bagna mai nello stesso fiume e la scienza, come disse un tempo quel buontempone di Aristotele, comincia con la meraviglia.
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Buona e longeva Estate!"
Marisa