Hamilton pasticcia e la BMW festeggia
Vince a Montreal il primo Gran Premio della carriera Robert Kubica, precedendo il compagno di scuderia e il redivivo Coulthard.
Sul tracciato intitolato a Gilles Villeneuve si attendeva la pioggia, la cui minaccia è stata spazzata via dal forte vento. La griglia di partenza vedeva l'assenza di Vettel e Button, entrambi partiti dai box. Al via Hamilton teneva bene la prima posizione, seguito da Kubica e Raikkonen, mentre Alonso veniva infilato da Rosberg ma si teneva dietro Massa. Tra gli altri recuperavano una posizione Barrichello, Nakajima e Trulli ai danni di Heidfeld e Webber e Glock. L'inglese sembrava poter condurre le danze, guadagnando subito parecchi secondi su BMW e Ferrari, ma la sua cavalcata perdeva di vigore giro dopo giro, mentre quella di Raikkonen si faceva sempre più intensa sino a tallonare Kubica.
Nel frattempo Heidfeld aveva recuperato l'ottava posizione su Barrichello e Piquet si faceva largo nelle retrovie superando prima Glock e poi Trulli. Alle loro spalle Sutil era costretto al ritiro in una posizione critica e causava l'intervento della safety-car. Tutti si affrettavano a tornare ai box, dove al ventesimo giro succedeva qualcosa di clamoroso: Raikkonen e Kubica infatti riuscivano a sopravanzare Hamilton e si fermavano appaiati all'uscita della pit-lane, rispettando il semaforo rosso. Il pilota della McLaren invece non se ne avvedeva e finiva col tamponare violentemente la Ferrari, mandandola KO. A sua volta Rosberg toccava Hamilton rovinando musetto e gara, mentre Massa, fermatosi alle spalle del compagno, incontrava dei problemi con il sistema di rifornimento ed era costretto a rientrare il giro successivo.
I piloti che avevano optato per la singola sosta occupavano ora i vertici della classifica: Heidfeld era in testa, seguito dal lentissimo Barrichello, Nakajima, Webber, Coulthard Trulli e Glock. Kubica e Alonso erano ai ferri corti, ma il polacco veniva agevolato nella rincorsa al primo successo proprio dal compagno di squadra, che si faceva superare senza problemi e teneva a bada l'ex campione del mondo, il quale - consapevole della strategia errata della scuderia - rischiava ad ogni curva sino a terminare in testacoda (esattamente com'era capitato qualche tornata prima al compagno di squadra) la propria gara. Si fermavano via via tutti gli altri outsider per l'unico rabbocco di carburante previsto e così Kubica e Heidfeld potevano impossessarsi delle prime posizioni: il polacco però era infinitamente più veloce e poteva costruire un cospicuo vantaggio a suon di giri veloci per tornare in pista da leader dopo il secondo rifornimento.
Alle spalle del tedesco era nel frattempo risalito il bravissimo Coulthard, abile a sfruttare i duelli alle proprie spalle: Barrichello infatti era in bagarre con Kovalainen e Massa mentre le Toyota e Button rinvenivano alle loro spalle. Il ferrarista riusciva a sbarazzarsi dei due con una manovra estremamente spettacolare, ma veniva nuovamente spinto ai limiti della zona punti dopo il secondo rifornimento, così come il pilota della McLaren: Glock e Trulli sopravanzavano Barrichello in difficoltà e si posizionavano in quarta e quinta posizione.
Negli ultimi giri il podio era oramai definito, mentre Massa si scatenava per recuperare quanti più punti possibile: dapprima sopravanzava Barrichello in sesta piazza, poi si incollava negli scarichi di Trulli che veniva tradito da una manovra beffarda del proprio compagno di squadra e doveva dire addio alla quinta posizione. L'ultimo posto che assegna punti iridati era appannaggio del bravo Vettel, tenace nel tenersi dietro il confusionario Kovalainen. Rosberg, Button, Webber e Bourdais completavano la lista dei piloti al traguardo, mentre Fisichella e Nakajima si erano fermati in precedenza.
Grazie a questo storico successo Robert Kubica si porta addirittura in testa al mondiale piloti, e recupera diversi punti anche Heidfeld, che si trova in ogni caso attardato di quattordici lunghezze dalla vetta. Da notare in classifica costruttori che la Ferrari, pur mantenendo la testa, viene pericolosamente avvicinata dalla BMW, mentre la Red Bull, grazie allo strepitoso risultato di Coulthard (ai primi punti stagionali), scavalca Williams e Toyota e si porta alle spalle dei top team.
Il prossimo appuntamento è previsto per il 22 giugno: si correrà a Magny-Cours, in Francia.
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