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VERONESI: L' IMPORTANZA DI DIVENTARE VEGETARIANI

Ultimo Aggiornamento: 13/06/2008 12:01
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da Repubblica:



Ciò che il vertice Fao "ha dimenticato" di discutere è il cuore del problema della fame nel mondo, che non è solo legato ai costi di produzione e distribuzione dei cibi, ma soprattutto alle abitudini alimentari della popolazione del pianeta. Occorre una rivoluzione nell' alimentazione dei Paesi ricchi per dare il via concretamente e subito ad una soluzione della tragedia dei Paesi poveri, dove si soffre la fame. Noi siamo alle prese con il problema opposto: aumenta l' obesità fra i nostri figli, le nostre adolescenti anoressiche usano il troppo cibo come ricatto e se ne privano fino a lasciarsi morire, la nostra dieta opulenta ci fa ammalare sempre di più. Proprio su questi temi si riuniranno a Venezia a settembre alcuni fra i maggiori esperti per la Quarta Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza: «Food and Water for Life». Io penso che l' ingiustizia alimentare sia una delle peggiori iniquità dei nostri tempi: una questione di civiltà e di cultura, che ci riguarda tutti da vicino. C' è un comportamento individuale responsabile, infatti, che può contribuire a riequilibrare questi due drammatici estremi ed è la riduzione del consumo di carne. Molti uomini di scienza e pensiero hanno creduto che la scelta vegetariana fosse quella giusta per l' armonia del pianeta. Dal genio rinascimentale di Leonardo da Vinci, che non poteva sopportare che i nostri corpi fossero le tombe degli animali, fino ad Albert Einstein, il più grande scienziato del ' 900, che presagiva che nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla Terra, quanto l' evoluzione verso una dieta vegetariana. Anch' io sono convinto che il vegetarianesimo sia inevitabile, per tre motivi. Il primo è di ordine ecologico/sociale. I prodotti agricoli a livello mondiale sarebbero in realtà sufficienti a sfamare i sei miliardi di abitanti, se venissero equamente divisi, e soprattutto se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare i tre miliardi di animali da allevamento. Ogni anno 150 milioni di tonnellate di cereali sono destinate a bovini, polli e ovini, con una perdita di oltre l' 80% di potenzialità nutritiva; in pratica il 50% dei cereali e il 75% della soia raccolti nel mondo servono a nutrire gli animali d' allevamento. L' America meridionale, per fare posto agli allevamenti, distrugge ogni anno una parte della foresta amazzonica grande come l' Austria. Trentasei dei quaranta Paesi più poveri del mondo esportano cereali negli Stati Uniti, dove il 90% del prodotto importato è utilizzato per nutrire animali destinati al macello. Viviamo in un mondo dove un miliardo di persone non ha accesso all' acqua pulita e per produrre un chilo di carne di manzo occorrono più di trentamila litri di acqua. Già oggi non riusciamo neppure a contare quante malattie e quante morti potrebbe evitare un minor consumo di carne. Veniamo così indirettamente alla seconda motivazione del vegetarianesimo, che è la tutela della salute. Non ci sono dubbi che un' alimentazione povera di carne e ricca di vegetali sia più adatta a mantenerci in buona forma. Gli alimenti di origine vegetale hanno una funzione protettiva contro l' azione dei radicali liberi, cioè quelle molecole che possono alterare la struttura delle cellule e dei loro geni. Si può quindi pensare che chi segue un' alimentazione ricca di alimenti vegetali è meno a rischio di ammalarsi e possa vivere più a lungo. C' è poi un secondo fattore. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti, che possono mettere a rischio la nostra vita. Sono sostanze nocive se le respiriamo, ma lo sono molto di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall' atmosfera queste sostanze ricadono sul terreno, e quindi sull' erba che, mangiata dal bestiame, (o attraverso i mangimi) introduce le sostanze nocive nei suoi depositi adiposi, e infine nel nostro piatto quando mangiamo la carne. L' accumulo di sostanze tossiche ci predispone a molte malattie cosiddette "del benessere" (diabete non insulino-dipendente, aterosclerosi, obesità). Anche il rischio oncologico è legato alla quantità di carne che consumiamo. Le sostanze tossiche si accumulano più facilmente nel tessuto adiposo, dove rimangono per molto tempo esponendoci più a lungo ai loro effetti tossici. Frutta e verdura sono alimenti poverissimi di grassi e ricchi di fibre: queste, agevolando il transito del cibo ingerito, riducono il tempo di contatto con la parete intestinale degli eventuali agenti cancerogeni presenti negli alimenti. I vegetali poi, oltre a contaminarci molto meno degli altri alimenti, sono scrigni di preziose sostanze come vitamine, antiossidanti e inibitori della cancerogenesi (come i flavonoidi e gli isoflavoni), che consentono di neutralizzare gli agenti cancerogeni, di "diluirne" la formazione e di ridurre la proliferazione delle cellule malate. La terza motivazione, ma non ultima, è di ordine etico-filosofico ed è quella che ha fatto di me un vegetariano convinto da sempre. Io ero un bambino di campagna, amico degli animali e oggi sono un uomo che ha il massimo rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando questa non può far valere le proprie ragioni. Il cibo è per me una forma di celebrazione della vita, ma non mi piace celebrare la vita negando la vita stessa ad altri esseri. - UMBERTO VERONESI



"...Libertà và cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta..." Dante
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Ciao. Mi limito al terzo punto della dotta elocuzione. Il professor Veronesi è un medico di fama mondiale ma non un fisico/ingegnere nucleare - vedi la sua polemica con Rubbia - nè, tantomeno, filosofo od antropologo.
Quindi, riguardo a quanto afferma, dovrebbe prima spiegare perchè la quasi totalità delle culture umane mangia carne non trovando ciò eticamente disdicevole. Alcune, anzi, solo carne come gli Inuit. Spero poi che lui non possieda scarpe, cinture, portachiavi, borse, poltrone - e quando era ministro su cosa sedeva? - in pelle ma solo in sky.
Per ultimo aggiungerei: ma la cicoria non è anch' essa una forma di vita? [SM=x41062]




"Io amo colui che si vergogna quando il lancio dei dadi riesce in suo favore e si domanda : son forse un baro?" F. Nietzsche
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les.paul, 09/06/2008 16.43:

Ciao. Mi limito al terzo punto della dotta elocuzione. Il professor Veronesi è un medico di fama mondiale ma non un fisico/ingegnere nucleare - vedi la sua polemica con Rubbia - nè, tantomeno, filosofo od antropologo.
Quindi, riguardo a quanto afferma, dovrebbe prima spiegare perchè la quasi totalità delle culture umane mangia carne non trovando ciò eticamente disdicevole. Alcune, anzi, solo carne come gli Inuit. Spero poi che lui non possieda scarpe, cinture, portachiavi, borse, poltrone - e quando era ministro su cosa sedeva? - in pelle ma solo in sky.
Per ultimo aggiungerei: ma la cicoria non è anch' essa una forma di vita? [SM=x41062]



E qui, caro il mio les.paul, ti becchi un quotone gigante. [SM=x41080]



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seee...
armiamoci e partite!!! [SM=x41075]
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Re:
les.paul, 09/06/2008 16.43:

Ciao. Mi limito al terzo punto della dotta elocuzione. Il professor Veronesi è un medico di fama mondiale ma non un fisico/ingegnere nucleare - vedi la sua polemica con Rubbia - nè, tantomeno, filosofo od antropologo.
Quindi, riguardo a quanto afferma, dovrebbe prima spiegare perchè la quasi totalità delle culture umane mangia carne non trovando ciò eticamente disdicevole. Alcune, anzi, solo carne come gli Inuit. Spero poi che lui non possieda scarpe, cinture, portachiavi, borse, poltrone - e quando era ministro su cosa sedeva? - in pelle ma solo in sky.
Per ultimo aggiungerei: ma la cicoria non è anch' essa una forma di vita? [SM=x41062]




lasciando perdere come si veste veronesi (che non frega a nessuno, qui siamo nel personalissimo campo delle scelte etiche) non penso che si possa affrontare, senza vergognarsene, il tema dell'alimentazione e del rispetto di tutte le forme di vita puntando l'attenzione sulle abitudini alimentari degli Inuit. Altrimenti a qualcuno potrebbe tornare utile, osservando le abitudini nucleari degli americani con i giapponesi, dedurre che possa anche essere etico piantare funghi atomici in giro per il mondo...

buona magnata!! [SM=x41062]



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Littleblack, 10/06/2008 9.41:


Altrimenti a qualcuno potrebbe tornare utile, osservando le abitudini nucleari degli americani con i giapponesi, dedurre che possa anche essere etico piantare funghi atomici in giro per il mondo...



O magari, seguendo la tua logica, si potrebbe dedurre che possa essere etico buttare decine di migliaia di euro in una moto quando c'e' gente in giro per il mondo che muore di fame e non ha da vestirsi.
Cosa centra questo con la scelta vegetariana di Veronesi?
Nulla, appunto.......


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Re: Re:
Littleblack, 10/06/2008 9.41:




lasciando perdere come si veste veronesi (che non frega a nessuno, qui siamo nel personalissimo campo delle scelte etiche) non penso che si possa affrontare, senza vergognarsene, il tema dell'alimentazione e del rispetto di tutte le forme di vita puntando l'attenzione sulle abitudini alimentari degli Inuit. Altrimenti a qualcuno potrebbe tornare utile, osservando le abitudini nucleari degli americani con i giapponesi, dedurre che possa anche essere etico piantare funghi atomici in giro per il mondo...

buona magnata!! [SM=x41062]



Ciao. Il tema che tu cerchi di banalizzare invece è stato analizzato da molti prima di te e me - posso suggerirti ad esempio la lettura di "Buono da mangiare" dell' antropologo Marvin Harris, si trova anche in economica per Einaudi- e ampiamente consolidato.

La frase: "rispetto di tutte le forme di vita" è bellissima ma assolutamente insignificante al riguardo. Perchè? Perchè, al di là della cicoria, per coltivare il grano sei costretto ad uccidere le locuste che altrimenti ti distruggerebbero il raccolto. E la vita di una locusta vale meno di quella di un pollo? E se sì perchè? E se fossero le talpe invece a mangiarti le radici o i passerotti a prenderti le spighe?

Sempre studiando, si impara che fino a quando l' uomo è stato cacciatore ha rispettato la natura. Il disastro è incominciato quando è diventato agricoltore! [SM=x41062]






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Re:
London dude, 09/06/2008 16.58:



E qui, caro il mio les.paul, ti becchi un quotone gigante. [SM=x41080]






Eh, siamo ancora sotto il regno dell' armonia di Jesolo !! [SM=x41061] [SM=x41061] [SM=x41061]





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E' più di un milione di anni che siamo "ONNIVORI".

Il fatto di diventare vegetariani per conto mio e più una questione filosofica o religiosa che scentifica.

L'importante è avere il giusto equilibrio nell'alimentazione.

I vegetali non sono comunque immuni da veleni ecc...

Conosco coltivazioni biologiche fatte a 1000 m dall'autostrada e 500 m dalla ferrovia [SM=x41047] .

Io sono certamente una cacca al confronto di Veronesi ma, ultimamente data l'età mi sembra che faccia un pò di confusione.

Comunque come sempre bisogna usare il buon senso.

Avete notato quanti dottori sciamani vanno predicando che questo fa male... quest'altro fa male....ecc.. [SM=x41048]

Dopo averti proibito di assumere la maggior parte dei prodotti alimentari, forse stai meglio, ma non il tuo portafoglio.

Per non parlare di alcune vitamine come la B12 che non e contenuta nei vegetali.

[SM=x41054]







L'unica battaglia che ho perso è stata quella che ho avuto paura di combattere.(Ernesto Che Guevara de la Serna)
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nicolo95, 10/06/2008 12.25:


Io sono certamente una cacca al confronto di Veronesi ma, ultimamente data l'età mi sembra che faccia un pò di confusione.



Non e' un problema di eta' ma di popolarita'.


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Sinceramente non capisco dove stia andando a parare la discussione.

@london: se parliamo del fatto che non è etico spendere tanti soldi ad una moto, hai ragione. Ma se questa cosa ti serve per dire che allora è impossibile nella vita adottare comportamenti etici (tipo: oggi mi mangio una frittata che sto bene uguale senza ammazzare una mucca) allora sappi che comprando una HD dovresti essere libero e tranquillo anche di ammazzare una decina di persone (eh già, con 20.000 € sai quante centinaia di bocche sfamavi?? a sto puntofai tranquillo l'assassino...). mi sembra che sia impossibile portare il relativismo etico a questo assurdo.

@les.paul: bè, io sinceramente se devo sacrificare una cavalletta per un cavallo, lo faccio e penso anche che sia giusto farlo. Altrimenti è come dire: visto che, camminando, sicuramente ucciderò qualche formica, chi dice che la vita di una formica vale meno di quella di un bambino?? e quindi proseguo la passeggiata e ammazzo un bambino...

in conclusione secondo me, col relativismo ci si può mettere a posto la coscienza e nient'altro. poi capisco che sia difficile rinunciare al piacere della bistecca, ma da qui a deridere le osservazioni pacate e motivate di Veronesi ce ne passa.

[SM=x41062]



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Bene, se Veronesi non mangia carne, io posso mangiare doppio.

grazie.

[SM=x41054]



regione SALENTO
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Littleblack, 10/06/2008 13.27:



@london: se parliamo del fatto che non è etico spendere tanti soldi ad una moto, hai ragione. Ma se questa cosa ti serve per dire che allora è impossibile nella vita adottare comportamenti etici (tipo: oggi mi mangio una frittata che sto bene uguale senza ammazzare una mucca) allora sappi che comprando una HD dovresti essere libero e tranquillo anche di ammazzare una decina di persone (eh già, con 20.000 € sai quante centinaia di bocche sfamavi?? a sto puntofai tranquillo l'assassino...). mi sembra che sia impossibile portare il relativismo etico a questo assurdo.




Ti confermo che non hai capito.
Hai iniziato tu con il relativismo spiccio (USA, atomica sul Giappone).
Il mio esempio sottolineava il fatto che con il relativismo tipo quello inserito da te nella discussione non si va da nessuna parte.
La questione dell'alimentazione degli Inuit e' perfettamente pertinente alla discussione.
Fatti la domanda: gli Inuit sono o no rispettosi della natura e della vita?



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Re:
London dude, 10/06/2008 14.29:



Ti confermo che non hai capito.
Hai iniziato tu con il relativismo spiccio (USA, atomica sul Giappone).
Il mio esempio sottolineava il fatto che con il relativismo tipo quello inserito da te nella discussione non si va da nessuna parte.
La questione dell'alimentazione degli Inuit e' perfettamente pertinente alla discussione.
Fatti la domanda: gli Inuit sono o no rispettosi della natura e della vita?







Mi faccio la domanda. E mi rispondo che gli inuit sono rispettosi della natura e della vita nella misura in cui può esserlo una civiltà primitiva.
Fatti la domanda: le tribù africane che praticano l'infibulazione, sono o no rispettose della natura e della vita?




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Littleblack, 10/06/2008 14.47:



Mi faccio la domanda. E mi rispondo che gli inuit sono rispettosi della natura e della vita nella misura in cui può esserlo una civiltà primitiva.
Fatti la domanda: le tribù africane che praticano l'infibulazione, sono o no rispettose della natura e della vita?




Continui a deviare, l'infibulazione non centra assolutamente nulla con il topic della discussione.
E poi, perche' lo chiedi a me? Non sono io che ho problemi a mangiare carne.


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London dude, 10/06/2008 14.54:



Continui a deviare, l'infibulazione non centra assolutamente nulla con il topic della discussione.
E poi, perche' lo chiedi a me? Non sono io che ho problemi a mangiare carne.






eh no caro, non sto deviando. Fare l'infibulazione o mangiare un cavallo sono entrambi aspetti che qualificano la "civiltà" di chi compie quelle azioni. Visto che si può vivere tranquillamente senza fare nessuna delle 2 cose.

Poi non so se hai problemi a mangiar carne, ma sicuramente ne stai avendo a motivare le tue idee...

[SM=x41062]



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Littleblack, 10/06/2008 15.01:


eh no caro, non sto deviando.



Titolo del thread:

VERONESI: L'IMPORTANZA DI DIVENTARE VEGETARIANI

Fai un po' tu.....


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London dude, 10/06/2008 15.09:



Titolo del thread:

VERONESI: L'IMPORTANZA DI DIVENTARE VEGETARIANI

Fai un po' tu.....






Hai ragione, sono Off Topic!



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Re:
Littleblack, 10/06/2008 13.27:



@les.paul: bè, io sinceramente se devo sacrificare una cavalletta per un cavallo, lo faccio e penso anche che sia giusto farlo. Altrimenti è come dire: visto che, camminando, sicuramente ucciderò qualche formica, chi dice che la vita di una formica vale meno di quella di un bambino?? e quindi proseguo la passeggiata e ammazzo un bambino...



[SM=x41062]



Ciao. Come hai potuto notare sono contro l' uccisione impulsiva di un animale selvaggio, in via di estinzione per di più. Lo considero un atto moralmente riprovevole secondo l' assunto per il quale non siamo noi i padroni del mondo ma i nostri figli. E quello che abbiamo ricevuto dovremmo loro lasciare. Inclusi gli orsi bianchi.

Ripeto però che una vita è una vita: cavallo o cavalletta che sia. O si accetta di uccidere animali, dalle cozze ai macachi a seconda delle proprie culture, per poi mangiarli o non si accetta in toto l' uccisione di altri animali. Per nessun motivo: neppure per proteggere le colture degli alimenti che sostituiranno la carne: non solo infimi coleotteri ma anche conigli o cinghiali o, ma guarda un po', orsi. E quindi rendendone utopistica la coltura stessa.

Il paragone con il bambino è, ancora una volta, inadeguato. L' uccisione di esemplari della propria specie - e come, a questo punto, non suggerirti di leggere Cannibali e Re - per cibarsene esula dal tema. Se preso in assoluto è invece pratica comune dell' Homo Sapiens nella stragrande totalità delle culture, inclusa la nostra. E anche qui siamo fuori argomento. [SM=x41062]







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Re: Re:
les.paul, 10/06/2008 16.51:



Ciao. Come hai potuto notare sono contro l' uccisione impulsiva di un animale selvaggio, in via di estinzione per di più. Lo considero un atto moralmente riprovevole secondo l' assunto per il quale non siamo noi i padroni del mondo ma i nostri figli. E quello che abbiamo ricevuto dovremmo loro lasciare. Inclusi gli orsi bianchi.

Ripeto però che una vita è una vita: cavallo o cavalletta che sia. O si accetta di uccidere animali, dalle cozze ai macachi a seconda delle proprie culture, per poi mangiarli o non si accetta in toto l' uccisione di altri animali. Per nessun motivo: neppure per proteggere le colture degli alimenti che sostituiranno la carne: non solo infimi coleotteri ma anche conigli o cinghiali o, ma guarda un po', orsi. E quindi rendendone utopistica la coltura stessa.

Il paragone con il bambino è, ancora una volta, inadeguato. L' uccisione di esemplari della propria specie - e come, a questo punto, non suggerirti di leggere Cannibali e Re - per cibarsene esula dal tema. Se preso in assoluto è invece pratica comune dell' Homo Sapiens nella stragrande totalità delle culture, inclusa la nostra. E anche qui siamo fuori argomento. [SM=x41062]







ok, sono d'accordo. non ti ho risposto su questo perchè, come avrai letto nell'articolo iniziale, non è che le cavallette verranno uccise se ci convertiamo all'agricoltura: vengono già uccise adesso, insieme a tutte le persone che muoiono di fame, poichè dedichiamo gran parte delle nostre colture all'alimentazione degli animali che poi macelleremo per cibarci della loro carne.
Per cui penso che non si possa opporre all'argomento del vegetarianesimo il problema dell'agricoltura...

[SM=x41054]



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