Regole e suggerimenti per avere dei capelli sempre "in forma"
La salute e la bellezza dei capelli parte essenzialmente dal modo in cui si lavano e si asciugano, è importante quindi seguire con molta cura queste due operazioni:
Scegliete sempre uno shampoo "dolce" e che sia specifico per il vostro tipo di capello, in particolare per i capelli grassi è bene non usare un prodotto troppo "sgrassante", perché la cute, sentendosi aggredita, potrebbe reagire producendo un eccesso di sebo. Passare lo shampoo una volta è già più che sufficiente, due lavaggi sono eccessivi.
Stendendo lo shampoo massaggiate prima energicamente il cuoio capelluto con i polpastrelli (fate attenzione però a non graffiare la cute con le unghie, questo potrebbe irritarla), poi strofinate delicatamente i capelli.
Usate sempre il balsamo dopo il normale lavaggio con lo shampoo, questo serve per restituire al capello la protezione naturale che il detergente le aveva tolto.
Dopo il lavaggio bisogna tamponare accuratamente i capelli in modo da ridurre il tempo di asciugatura con il phon, il calore che emana infatti può danneggiare i capelli, è preferibile quindi lasciare che si asciughino da soli o almeno di tenere la fonte di calore a debita distanza.
Limitate l'uso di piastre liscianti, bigodini elettrici ecc., impiegarli una volta ogni tanto non fa danni, ma un uso frequente potrebbe danneggiarli tanto da dover esigere un taglio drastico (doppiepunte, capelli rossicci o gialli perché ormai bruciati).
Usate preferibilmente spazzole di setole naturali e pettini di legno.
Non spazzolate mai i capelli contro senso per aumentarne il volume perché li danneggereste.
Evitare l'uso di copricapi, berretti e cappelli in genere.
Se il cuoio capelluto già untuoso comincia a produrre forfora e compare prurito un giorno o due dopo l'ultimo shampoo, potrebbe essere l'inizio di una dermatite seborroica: consultare subito il dermatologo.
I capelli sono una struttura in rapida crescita, che necessitano di una buona condizione fisica per ottenere uno sviluppo regolare. Una qualsiasi disfunzione ormonale, sanguigna, metabolica, psichica può avere effetti negativi sulla vita del capello; quindi una sua qualsiasi alterazione risulta essere una spia della salute generale di una persona.
La Struttura
I capelli possono essere definiti come i peli che nell'essere umano ricoprono il capo, anche se presentano alcune differenze nella loro dinamica fisiologica e nella loro funzione estetica.
Nascono nei follicoli piliferi, costituti dall'invaginazione dell'epidermide nel derma, di forma più o meno cilindrica, che termina in profondità con una formazione concava di nome bulbo. Sul follicolo si innesta il muscolo erettore del pelo e in questo sbocca il dotto della ghiandola sebacea. Il bulbo racchiude tessuto dermico riccamente vascolarizzato, cioè la papilla dermica, che serve per il nutrimento del pelo.
I peli e i capelli sono dotati di sensibilità propria tanto che possono essere definiti come organi di senso cutanei. Il follicolo può essere diviso in tre parti:
L'infundibolo, che va dall'imbocco follicolare al punto in cui il dotto della ghiandola sebacea sbocca nel follicolo L'istmo, che è il segmento compreso tra lo sbocco della ghiandola sebacea e l'inserzione del muscolo erettore del pelo Il segmento inferiore del follicolo, che si diparte dal muscolo erettore del pelo ed è l'unica parte temporanea del pelo, perché scompare durante il ciclo di crescita del pelo.
La parte più importante del follicolo è il bulbo, perché contiene le cellule della matrice del pelo che danno origine a tutte le sue strutture e strati. Tra le cellule della matrice, poste al di sopra della papilla dermica, ci sono sparsi i melanociti responsabili del colore dei capelli La parte cheratinizzata, che emerge dal follicolo pilifero, costituisce il pelo propriamente detto, cioè il fusto. La cheratina è una scleroproteina simile a quella dello strato corneo dell'epidermide, ma quella del pelo ha una maggior quantità di zolfo; nella sua struttura la cheratina contiene un pigmento, cioè la melanina, presente in 2 forme diverse: una filamentosa, che imprime un colore giallo, e una granulare, con un colore variabile dal bruno al nero. Il fusto del capello è costituito da 3 strati:
midollo che è la parte più interna, corteccia che è la zona intermedia particolarmente ricca di melanina, cuticola che corrisponde alla zona più esterna del capello.
La cuticola è composta da 6-8 strati di cellule appiattite e sovrapposte le une sulle altre, come le tegole di un tetto, con il bordo libero rivolto verso l'estremità del capello. La composizione della cuticola varia a seconda delle zone del capello prese in considerazione e anche dei vari tipi di capelli. Al di sotto c'è la corteccia, che costituisce la maggior parte del capello e contribuisce alla sua proprietà meccanica. La terza componente, il midollo, è presente in modo discontinuo oppure continuo in tutti i capelli. I capelli dei neonati vengono definiti "lanugo" e la loro struttura è leggermente diversa da quella degli adulti. La lanugo, priva del midollo centrale, con il passare dei mesi viene sostituita con i capelli propri dell'adulto. I capelli dell'adulto sono lunghi, pigmentati nel cuoio capelluto, e presentano quasi sempre il midollo. Esistono dei peli, definiti vellus, che possono essere considerati come l'espressione terminale del ciclo vitale del follicolo pilifero, Sono sempre presenti nel soggetto calvo e sostituiscono i peli terminali, cioè i capelli propriamente detti.
Crescita
La crescita dei capelli si verifica attraverso diverse fasi durante le quali il follicolo passa da periodi di intensa crescita a periodi di quiescenza metabolica e addirittura di involuzione.
Queste fasi sono definite come anagen, catagen e telogen.
Anagen
Durante questa fase di crescita si verificano alcune modificazioni a livello della papilla dermica dove le cellule vivono un'attività metabolica. In un secondo tempo le cellule della matrice, situate nel bulbo del follicolo che si presenta raccorciato nel derma in seguito alla fase catagen, entrano in una fase di intensa attività e il follicolo ricomincia a crescere e a formare quel segmento inferiore che era scomparso nel periodo di telogen. La durata della fase di anagen, cioè di crescita del capello, varia in media dai 3 ai 6 anni.
I capelli non sono mai tutti nella stessa fase di crescita, tranne che in particolari condizioni patologiche, ma crescono in modo talmente diverso tra di loro che risulta difficile trovare due follicoli contigui nella stessa fase. I capelli durante la fase di anagen crescono di 0,3-0,4 mm. al giorno.
Catagen
È la fase di involuzione, che dura da 2 a 3 settimane, durante la quale il follicolo pilifero subisce varie modificazioni morfologiche e metaboliche. Scompare il segmento inferiore, la lunghezza del follicolo si riduce di circa un terzo, la papilla diventa atrofica, il bulbo diminuisce di grandezza e i melanociti cessano la produzione di pigmento.
Se si strappa un capello in questa fase si può vedere che la sua parte terminale, corrispondente al bulbo, è bianca. Le varie alterazioni che si verificano portano il capello alla sua ultima fase di telogen.
Telogen
E' la fase di riposo durante la quale il follicolo è completamente inattivo e come avvolto in un sacchetto connettivale che gli offre riparo fino all'inizio della nuova fase di crescita. Il capello si trova all'interno del follicolo, trattenuto da scarsi legamenti intercellulari che lo fanno restare nel cuoio capelluto fino all'inizio della nuova fase di anagen e talvolta anche per più fasi successive. La fase di telogen dura da 2 a 4 mesi.
A queste varie fasi del capello segue la sua caduta. Ogni giorno muoiono circa 10-30 capelli che, in condizioni ideali, vengono immediatamente sostituiti da nuovi elementi, perché i follicoli hanno cicli vitali sincronizzati tra di loro: infatti il volume totale rimane invariato.
Il ricambio dei capelli avviene ogni 2-6 mesi.
La lunghezza che un capello può raggiungere dipende da caratteristiche razziali e dalla fase di anagen.
Quando uno stress psicologico, un problema metabolico, un disturbo ormonale intervengono a rompere l'equilibrio esistente nella vita del follicolo e nella ricrescita del capello, può succedere che i follicoli in fase anagen passino a quella telogen determinando una alopecia. Se lo stimolo stressante rimane, oppure se permane la condizione patologica, il capello può modificare il suo diametro e la sua lunghezza.
La normale crescita del capello e la sua durata sono quindi da mettere in relazione con una buona condizione del cuoio capelluto, con una buona vitalità della papilla, ma anche con la condizione psico-fisica generale dell'individuo.
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