Scatti al Museo Egizio di Torino

Quello proposto qui sotto è un blocco proveniente da Tebe, posto nello Statuario Torinese. A mio avviso, viene riconosciuto scarso interesse per questo reperto che invece è di grande rilevanza storica, poichè può essere interpretato come una delle prime attestazioni del cambio nome operato da Amenhotep IV/Akhenaton.
Sulla facciata frontale (foto 1), infatti, possiamo vedere i nomi dogmatici di Aton, nella prima versione, "Viva Harackty che gioisce nell'Orizzonte" - "Nel suo nome di luce solare che è Aton"(*). Li ritroviamo anche sul lato destro (foto 2), questa volta seguiti dai cartigli di NeferkheperuRa WaenRa Akhenaton. Il secondo cartiglio, contenente il nome "Akhenaton", risulta evidentemente rimaneggiato. Le precedenti iscrizioni furono abrase per essere poi sostituite coi geroglifici che costituivano il nuovo nome del Re, probabilmente su ordine dello stesso. Nella foto 3 il particolare.

Foto 1




Foto 2




Foto 3

(*) Ringrazio Franco Brussino - FrAnkh - per la fedele traduzione.

Proseguo con questa bellissima sfinge criocefala (con testa di ariete), rappresentante Amon che protegge il sovrano, nellospecifico Amenhotep III.
La sfinge è collocata sempre nello statuario, precisamente nella prima sala.

Questo ostracon raffigura il Principe Setherkhepeshef, figlio di Ramesse III. E' il Principe a cui alcuni studiosi attribuirebbero l'identità di Unknown Man E, di cui abbiamo abbondantemente parlato. Riprodotto così finemente, forse perché necessario al fine della decorazione della sua tomba, nella Valle delle Regine.

Si ritiene che detta tomba fosse quella identificata con la sigla QV43 e che la stessa non fu mai utilizzata per il principe. Secondo alcuni studiosi, egli infatti sarebbe colui che succedette a Ramesse VII, privo di eredi, con il nome di Ramesse VIII di cui poco o nulla si conosce. Di Ramesse VIII non possediamo nemmeno la sua intera titolatura, manchiamo della sua mummia e non è mai stata ritrovata la sua tomba. Secondo Redford, potrebbe trattarsi del figlio che Ramesse III ebbe dalla Regina Tiye, implicata nella congiura a danno del Re.

Resta il fatto che quest'ostracon è semplicemente meraviglioso, a mio avviso, secondo solo a quello della "Danzatrice".

Eccola qui, sebbene un po' sfuocata. Ma apprezzabile comunque nella sua pregevole fattura. Come il precedente, anch'essa si trova in una vetrina riposta nella Sala della Scrittura, al primo piano del Museo.
L'ostracon è piccolissimo, meno di 10 cm di larghezza, forse anche per questo è da ritenersi un vero e proprio gioiello di manifattura egizia:

Siamo sempre al primo piano.
Proprio di fronte alla scalinata d'accesso si trova questa Sala.
In essa sono esposte alcune delle mummie che possediamo, come quelle delle "Tre sorelle", alcuni sarcofagi antropomorfi e numerosi oggetti provenienti da corredi funerari. Nella parete frontale, fanno mostra di sè gli ushabti, schierati quasi come a rappresentare un esercito a guardia di questi tesori. Ma il pezzo più importante dell'esposizione è senza dubbio quello che si trova alla vostra destra: "Il Libro dei morti", fonte di disputa da decenni con l'Egitto, che ne reclama la restituzione, insieme al "Canone Regio":

Affascinante!!
complimenti kiya!!

che emozione, grazie Kiya

Non avevo ancora visitato questa parte cosi' personale del forum,molto accattivante,complimenti!!

Bella quella sala...speriamo che l'imminente ristrutturazione del museo non ne alteril'armonia d'insieme.