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EFFETTO DEI CAMBIAMENTI SUGLI ANIMALI

Ultimo Aggiornamento: 02/07/2014 14:12
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08/10/2008 19:20

E intanto vicino al Polo Sud.....da notare l'ultima frase dell'articolo, che sembra messa lì alla fine con molta nonchalance...


Australia: 274 nuove specie marine
Spedizione in Tasmania filma pesci, coralli, molluschi

(ANSA) - SYDNEY, 8 OTT - Duecentosettantaquattro nuove specie marine sono state scoperte negli abissi del Pacifico meridionale, a sud dell'Australia. Scienziati dell'ente australiano di ricerca Csiro hanno esplorato in due spedizioni due riserve marine a circa 180 chilometri dalla costa sud della Tasmania, spingendosi fino a 2.000 metri di profondita' scoprendo le nuove specie - fra pesci, coralli, molluschi, crostacei e spugne. Scoperte anche massicce catene montuose, vulcani estinti e canyon.


"Quando il sole è tramontato,
quando la luna è tramontata,
quando il fuoco è spento,
e ogni parola tace,
il sé soltanto è luce a se stesso"

(Brhadaranyaka Up.)
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20/10/2008 09:51

quante volte abbiamo detto che le giornate corrono piu' veloci di quello che in realta' i nostri orologi registrano?

questa e' una dimostrazione, il tempo si accorcia,la velocita' aumenta. Logicamente per non impressionare il popolo bue e' meglio dire che e' colpa del clima.

Secondo gli esperti a causa dei mutamenti del clima
E gli uccelli migratori partono in anticipo
Negli ultimi 30 anni hanno anticipato la partenza almeno di un giorno ogni 3 anni, quindi in tutto circa dieci giorni

ROMA - Tempi duri per il popolo dei migratori che ormai ha cambiato l'orologio interno a causa dei mutamenti del clima. Secondo gli esperti, negli ultimi 30 anni il complesso degli uccelli che in inverno si trovano a Sud del Sahara e che decidono in primavera di partire verso Nord a nidificare, in particolare in Europa, hanno anticipato la partenza almeno di un giorno ogni 3 anni, quindi in tutto circa dieci giorni.

GLI ESPERTI - Questo il quadro illustrato da Fernando Spina, dirigente di ricerca dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Conferme del cambio di calendario dei migratori infatti arrivano dai dati del progetto di studio e monitoraggio «Piccole isole», pensato e coordinato dal Centro di Inanellamento italiano ed attivo in sette Paesi del Mediterraneo, con una rete di 40 stazioni, come Ventotene, dove gli uccelli migratori vengono «inanellati» e quindi identificati e contati. «In 21 anni di lavoro, con il coinvolgimento di 700 volontari - spiega Spina - abbiamo inanellato e monitorato 800 mila esemplari. I dati della serie più lunga, dell'isola di Capri, hanno confermato la partenza anticipata, tra uno e due giorni ogni cinque anni, di una specie come la balia nera dalle aree di svernamento a sud del Sahara in primavera».

www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_19/uccelli_migrazione_anticipata_124a633c-9deb-11dd-b589-00144f02aa...




" Il vero coraggioso non è colui che non teme nulla, ma colui disposto ad affrontare ciò che più teme."

" Una sconfitta è tale solo se si rimane a terra. Non è sconfitta quando ci si rialza e si riprende a combattere. "

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20/10/2008 13:18

ricordo che lesperimento che sto facendo con gli orologi,e ci potete giurare perche e semplicissimo rimetti due orologi uno con la batteria e uno con quelli che si rimettono da soli basta quello dle vs televisore,ecco e iniziate io sono arrivato a 6 minuti abbondandi di scarto in due anni,pero i primi tempi ricordate arrivo a 4 lentamente,e rimase semrpe cosi cioe sembrava eprche scartava di decimi di secondo e non me ne accorgevo visto che sono due alencette nemeno quelli con i decimi di secondo sapete i cronografi?ecco pero poi mi sono reso conto che e spoenziale eprche se per scartare 4 minuti ci ha messo due anni(quindi prima gia stava scartando e io non avevo iniziato,comunque rimettiamoci ai fatti,dicevo se per due anni a scartato 4 minuti vedete che in qualche mese gia ne ha fatti uno,insomma vedete che tutto e rivelato basta che fate adesso prendete un orlogio a lancette ,e rimettetelo con lora della vs tv e poi saltuariamente controllate rimarrete SCIOCCATI tutto e sotto i ns occhi solo che non dicendolo al gente non lo va a verificare eprche non sa che esiste questo fatto in corso


+VOS+ELEGI+E+ISEO+VENUS+VICTRIX+INVICTA+IMMORTALE+AETERNA+





+++ICH DIENE+++!



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29/10/2008 19:28

xenophilius.wordpress.com/2008/07/26/piglet-with-monke...




«Una volta raggiunto il silenzio interiore, tutto diventa possibile.»
18/11/2008 09:15

ecco una notizia che mi ha sconvolto l'inizio della giornata...
in egitto dei bambini di strada vengono convinti a donare gli organi per pochi dollari interventi effettuati in ospedali pubblici..poi per lo più vengono ripagati anche con soldi falsi dalla mafia locale..
[SM=g1644401]
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo433313.shtml
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30/11/2008 13:28

Questa notizia mi incuriosisce per quello più che altro che può celare a livello di reali cause...l'ultima notizia, sul Corriere, in ordine cronologico è la seguente:

Australia: 80 balene arenate, nuovo blitz in Tasmania
30 nov 06:53 Cronache

HOBART (Australia) - Task force australiane di nuovo in azione per salvare 80 balene. Il nuovo intervento e' avvenuto nel nord-ovest della Tasmania. Secondo una portavoce degli ambientalisti locali, i cetacei arenati lungo la costa di Sandy Cape sembrerebbero pero' gia' morti. Appena una settimana fa, i soccorritori erano riusciti a portare in salvo 11 balene proprio nella stessa zona.


La settimana scorsa, sempre in merito, era stato riportato un articolo, che io avevo tra l'altro letto sempre sul Corriere...che però adesso non so per quale ragione non riesco ad aprire, ma che ho recuperato da altra fonte:

(ANSA) - SYDNEY, 27 NOV - Un gruppo di 11 balene pilota, sopravvissute grazie agli sforzi di ranger e volontari ad uno spiaggiamento di massa nel nord della Tasmania, stanno trasmettendo nuove conoscenze agli scienziati sulla loro, poco conosciuta, vita di profondita'. Cinque delle balene, alle quali sono stati applicati dispositivi di tracking satellitare, permettono infatti agli studiosi di seguire ogni loro movimento. Agiscono inoltre da 'faro di segnalazione' per gli aerei degli scienziati, che possono filmarle dall'alto. Sessantacinque balene erano state trovate sabato arenate a Anthonys Beach, tristemente nota come trappola per le balene. Decine di persone hanno lavorato giorno e notte per confortarle e tenerle bagnate e le sopravvissute, trasportate ad un'altra spiaggia piu' aperta, sono state rilasciate con l'alta marea. Da allora hanno percorso circa 160 km e si sono unite ad un altro branco. E' la prima volta che si puo' verificare il successo di un'operazione di salvataggio di balene, che spesso si arenano per motivi ancora sconosciuti sulla costa nord della Tasmania, durante la migrazione annuale verso nord.


Ecco, quindi bisogna considerare sia probabilmente il già noto problema delle variazioni del campo magnetico, ma anche il fatto che le balene possono raggiungere profondità notevoli e quindi essere proprio usate (e non solo nel senso di "utilizzate") per scoprire qualcosa nei fondali...e chissà cos'altro..


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30/11/2008 19:47

Re:
-Ajna-, 30/11/2008 13.28:

Questa notizia mi incuriosisce per quello più che altro che può celare a livello di reali cause...l'ultima notizia, sul Corriere, in ordine cronologico è la seguente:

Australia: 80 balene arenate, nuovo blitz in Tasmania
30 nov 06:53 Cronache

HOBART (Australia) - Task force australiane di nuovo in azione per salvare 80 balene. Il nuovo intervento e' avvenuto nel nord-ovest della Tasmania. Secondo una portavoce degli ambientalisti locali, i cetacei arenati lungo la costa di Sandy Cape sembrerebbero pero' gia' morti. Appena una settimana fa, i soccorritori erano riusciti a portare in salvo 11 balene proprio nella stessa zona.


La settimana scorsa, sempre in merito, era stato riportato un articolo, che io avevo tra l'altro letto sempre sul Corriere...che però adesso non so per quale ragione non riesco ad aprire, ma che ho recuperato da altra fonte:

(ANSA) - SYDNEY, 27 NOV - Un gruppo di 11 balene pilota, sopravvissute grazie agli sforzi di ranger e volontari ad uno spiaggiamento di massa nel nord della Tasmania, stanno trasmettendo nuove conoscenze agli scienziati sulla loro, poco conosciuta, vita di profondita'. Cinque delle balene, alle quali sono stati applicati dispositivi di tracking satellitare, permettono infatti agli studiosi di seguire ogni loro movimento. Agiscono inoltre da 'faro di segnalazione' per gli aerei degli scienziati, che possono filmarle dall'alto. Sessantacinque balene erano state trovate sabato arenate a Anthonys Beach, tristemente nota come trappola per le balene. Decine di persone hanno lavorato giorno e notte per confortarle e tenerle bagnate e le sopravvissute, trasportate ad un'altra spiaggia piu' aperta, sono state rilasciate con l'alta marea. Da allora hanno percorso circa 160 km e si sono unite ad un altro branco. E' la prima volta che si puo' verificare il successo di un'operazione di salvataggio di balene, che spesso si arenano per motivi ancora sconosciuti sulla costa nord della Tasmania, durante la migrazione annuale verso nord.


Ecco, quindi bisogna considerare sia probabilmente il già noto problema delle variazioni del campo magnetico, ma anche il fatto che le balene possono raggiungere profondità notevoli e quindi essere proprio usate (e non solo nel senso di "utilizzate") per scoprire qualcosa nei fondali...e chissà cos'altro..



che ve lo dico a fare [SM=g6794]





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03/12/2008 22:56

Animali: da Asia arriva specie formiche super invasive

ROMA - C'é una nuova specie di formiche, le Lasius neglectus, probabilmente asiatiche, che stanno colonizzando parchi e giardini del Nord Europa, spazzando via le specie autoctone. Si tratta di colonie altamente infestanti, dalle 10 alle 100 volte più numerose di quelle native europee, come si legge in uno studio pubblicato sulla rivista 'PLoS One'.

Trasportate attraverso l'Europa probabilmente nella terra usata per far crescere le piante, le loro colonie ora sono presenti in Francia, Germania, Polonia e Belgio. Anche se in apparenza simili alle comuni formiche nere da giardino, le Lasius neglectus hanno una struttura sociale molto diversa. Le regine infatti non lasciano la colonia per fondarne una nuova, ma si accoppiano con i maschi della loro colonia di origine, espandendola e facendo crescere enormemente il numero di formiche che scavano nel suolo per costruire nuovi nidi, finché l'area non è popolata con una supercolonia.

"Le formiche sono tra i più importanti mangiatori di detriti del pianeta - spiega Enrico Alleva, presidente della Società italiana di etologia - e con la loro azione aiutano i cicli di ricambio. C'è però un forte allarme tra gli etologi per questi numerosi e repentini cambiamenti della composizione degli animali nei nostri ecosistemi".

Il modo migliore per contrastare queste nuove specie, conclude Alleva, "è proteggere le popolazioni naturali dei predatori delle specie allogene, come insetti, rettili e uccelli. Il rischio è che venga tolto spazio ecologico alle nostre specie native fino alla loro completa sostituzione, sconvolgendo l'ecosistema e provocando un inquinamento genetico".

Fonte: swissinfo.org


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12/01/2009 21:23

Piovono pellicani.

Qualcuno ricorderà la choccante scena della pioggia di rane nel bellissimo film Magnolia. Sembra che, in un certo senso, la scena si stia ripetendo in California, stavolta coi pellicani.

Centinaia di pellicani cadono dal cielo, morti o moribondi, in tutta la costa occidentale degli Stati Uniti. Piovono sulle auto, sugli alberi, sulle spiagge, persino tra le nevi in montagna nel New Mexico. Il motivo? Ignoto.

I pellicani erano una specie in via di estinzione, che aveva sembrato riprendersi negli scorsi anni. Alcuni dei pellicani appaiono denutriti, eppure la popolazione di sardine e aringhe di cui si nutrono è abbondante. Gli scienziati sospettano un avvelenamento da sostanze antincendio di cui si è fatto largo uso durante gli incendi estivi, e che hanno inquinato le coste.

Dopo le api, i pellicani. Viene il sospetto che si stiano suicidando tutti...

Link


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21/01/2009 14:40

off topic, nel senso che non si tratta di cambiamenti, ma riguarda comunque animali....
Ricordate l'aereo atterrato su fiume di qualche giorno fà?
Nel commentare la probabile causa dello stormo di volatili ho sentito un tecnico interpellato affermare con naturalezza... ".. si si, ma è per questi casi che testiamo la capacità di tenuta dei motori degli aerei sparando con dei cannoni dei polli contro i motori per vedere se reggono gli urti, sà, è per la sicurezza..."... che pena... ma usare dei surrogati non animali no? c'è bisogno di sparare i polli con i cannoni?... e lo diceva sorridendo pure.....


"Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti …quasi come un cappellaio…e per fortuna io lo sono! La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!"
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23/01/2009 11:40

Sempre nella stessa zona che avevamo analizzato...


Nuova misteriosa strage di balene
Difficili i soccorsi sulla spiaggia della Tasmania, raggiungibile solo dal mare

SYDNEY - Una nuova, oscura, strage di balene in Australia: 50 cetacei appartenenti alla specie sperm whale, si sono arenate lungo una spiaggia in Tasmania dopo aver perso l'orientamento e solo due sono riuscite a sopravvivere.

OPERAZIONI DI SOCCORSO - Il portavoce del Tasmanian Parks e Wildlife Services, Liz Wren, ha spiegato che le operazioni di soccorso sono state ostacolate dalla grande massa delle balene, 18 metri di lunghezza per i maschi, 12 per le femmine e peso tra le 20 e le 50 tonnellate. La spiaggia dove si sono arenate è inoltre accessibile solo dall'acqua e questo ha reso ancora più complicati i soccorsi.

corriere.it


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25/01/2009 16:09

I poteri "paranormali" dei Gatti e dei Cani.

Possedete un animale domestico a cui siete molto affezionati ? Un cane o un gatto che sono i vostri beniamini di casa ? Avete mai riscontrato nei loro atteggiamenti qualcosa di insolito e di inspiegabile, come ad esempio il fatto di prevedere quando il padrone tornerà in casa ?

E' una cosa che capita spesso di osservare a chi possiede un cane in casa, per esempio: l'animale sembra quasi essere 'sintonizzato' con il suo padrone, e al momento che questo sta per tornare a casa, il cane comincia ad eccitarsi, a muovere la coda, a grattare la porta di casa mugulando.

Come è possibile ? A cosa è dovuta questa particolare precognizione ? A semplici indizi 'olfattivi' o 'sonori' ? O a qualche dote altra, sconosciuta ?

Chi ha studiato meglio di ogni altro questi fenomeni è il professor Rupert Sheldrake, biologo inglese, docente al Clare College di Cambridge, il quale ha deciso di studiare con l'applicazione del metodo scientifico i numerosi racconti di padroni a proposito dei loro animali domestici.

Il risultato è stato un libro, I poteri straordinari degli animali (in Italia pubblicato da Mondadori) nel quale Sheldrake si dice convinto che - prove scientifiche alla mano - gli animali siano dotati di 'poteri particolari'.

Tra i vari casi raccontati da Sheldrake c'è quello della cagnetta Jaytee, di proprietà di una signora inglese, la quale capiva con mezz'ora di anticipo quando la padrona stava per tornare a casa (e quindi senza possibile ricorso a 'segnali' di natura olfattiva o sonora).

Sheldrake dotò l'appartamento della signora inglese, proprietaria di Jaytee, di una serie di telecamere per osservare l'atteggiamento della cagnetta, concludendo - dopo una serie di ripetuti esperimenti - che l'animale riusciva a percepire in maniera 'esatta' il ritorno della padrona a casa con largo anticipo.

mysterium.blogosfere.it/2009/01/i-poteri-paranormali-dei-gatti-e-dei-c...


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28/01/2009 10:03

Un Tatuara neo-zelandese diventa padre a 111 anni !

Un raro rettile della Nuova Zelanda e' diventato padre per la prima volta all'eta di 111 anni, offrendo un valido contributo alla sopravvivenza della specie.

Il tuatara di nome Henry, ospite dal 1970 del Southland Museum di Invercargill nell'isola del sud, ha stupito gli zoologi,convinti che avesse ampiamente superato' l'eta' riproduttiva, quando lo scorso anno ha ceduto al fascino dell'80/enne Mildred,che ha deposto 12 uova e ieri, dopo 223 giorni di incubazione, sono venuti alla luce 11 piccoli tuatara.

Il rettile, nativo della Nuova Zelanda, ha l'aspetto di una lucertola ma discende direttamente da una linea di rettili che percorrevano la Terra con i dinosauri 225 milioni di anni fa. Il loro numero si e' ridotto a circa 50 mila, che per lo piu' vivono in aree protette dai predatori, tra cui alcune isolette.

Henry aveva almeno 70 anni quando e' arrivato al museo, da 'vecchio scontroso' che attaccava gli altri tuatara e non mostrava alcun interesse per l'altro sesso, finche' non gli e' stato scoperto un tumore ai genitali, che gli e' stato rimosso nel 2002.

Da allora, spiega il curatore dei rettili Lindsay Hazley, non e' stato piu' aggressivo e ha cominciato ad apprezzare la compagnia di Mildred, gia' madre di 80 piccoli da molti differenti padri.

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[Modificato da Goten7 28/01/2009 10:03]


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28/01/2009 20:01

Visto che si stanno riproducendo in modo massiccio...che rappresenti il preludio dell'immortalità per tutti? [SM=g8435]


La medusa che vive all'infinito
«Può invadere tutti gli oceani»

E' in grado di ritornare allo stadio giovanile da cui era stata generata, quello di un polipo


MILANO – Fino alla fine dei tempi: è l'unico essere vivente che può definirsi «immortale», nel vero senso della parola. La medusa Turritopsis nutricula è capace di invertire il proprio ciclo biologico e di sfuggire così alla tappa finale del processo di invecchiamento, ovvero alla morte. Ora, la creatura dei mari si sta moltiplicando ad un ritmo inarrestabile. «E' in atto un'invasione silenziosa nei nostri oceani», avvertono i ricercatori.

RITORNA GIOVANE - La scoperta di questo organismo, che potenzialmente può vivere in eterno, risale a qualche anno fa. La piccola idromedusa dal nome scientifico Turritopsis nutricula misura un diametro di appena quattro-cinque millimetri. Una volta raggiunta la maturità sessuale e dopo essersi riprodotta, non muore, a differenza di tutti gli altri organismi similari. Questa speciale medusa, invece, scende sul fondo e si ritrasforma nello stadio giovanile da cui era stata generata, ossia quella di un polipo, e in seguito nuovamente quella di medusa. Un processo che in sostanza può definirsi «infinito». Un po' come se la comune farfalla, dopo aver deposto le uova, ritornasse ad essere di nuovo un bruco. Il ringiovanimento della medusa è reso possibile, a livello cellulare, a causa di un fenomeno altrettanto straordinario conosciuto come «transdifferenziamento». L'ovvia e inevitabile conseguenza è una proliferazione di questa creatura dei mari, affermano i biologi marini sull'inglese Telegraph. «Stiamo rilevando un'invasione silenziosa in tutto il mondo», ha detto Maria Maglietta, dell'istituto di ricerca tropicale Smithsonian a Washington. Questi predatori del mare, originariamente presenti nelle acque calde dei Carabi, si stanno diffondendo velocemente in tutti gli oceani, aiutati anche da «passaggi» inconsapevolmente offerti dalle navi.

Elmar Burchia
28 gennaio 2009

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[Modificato da -Ajna- 28/01/2009 20:02]


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04/02/2009 12:55

[SM=g8435]
...e a parte la mia faccia ironica è pazzesca la spiegazione del fatto che si sono dati gli studiosi...nemmeno la mia fantasia sfrenata sarebbe arrivata a tanto.. [SM=x1335076]


Fossile di tartaruga cambia
la storia del clima dell'Artico

Era tipica delle acqua dolci dell'Asia.
Può essere migrata solo in un clima caldo e con polo Nord senza ghiacci

MILANO - Un fossile di tartaruga di 90 milioni di anni fa modifica le conoscenze finora note del clima dell'Artico. La Aurorachelys gaffneyi (tartaruga dell'aurora), rinvenuta nel 2006 da John Tarduno dell'Università di Rochester e Donald Brinkman dell'Alberta Royal Tyrell Museum sull'isola Axel Heiberg, nell'estremo nord canadese, è stata descritta sull'ultimo numero della rivista Geology. La particolarità è che questa famiglia di tartarughe di acqua dolce (ora estinta) era tipica della Mongolia, a migliaia di chilometri dal luogo dove è stata rinvenuta.


La zona artica com'era 94 milioni di anni fa (da
INTERSCAMBIO - «Sappiamo che esisteva un interscambio tra Asia e Nord America nel Cretacico medio», spiega Tarduno, un geofisico che ha misurato il paleomagnetismo dell'isola Axel Heiberg. «Ma questo è il primo esempio di un fossile dell'estremo nord artico che dimostra un clima molto caldo e l'assenza di ghiacci che consentiva la migrazione dall'Asia direttamente attraverso il polo Nord (e non solo tramite il «ponte» dell'Alaska) nell'epoca in cui vivevano i dinosauri». La zona in cui è stato ritrovato il fossile, 90 milioni di anni si trovava in un'area più o meno simile a quella attuale (come si può notare nell'immagine qui a destra), quindi non si può ipotizzare un clima diverso a causa di una diffente latitudine dovuta allo spostamento della placca continentale di cui fa parte l'isola Axel Heiberg.

DI ISOLA IN ISOLA - La Aurorachelys inoltre è un'altra conferma di quanto i geologi pensavano, cioè che l'oceano Artico a quel tempo era isolato dagli altri oceani di acqua salata, e negli strati superiori era come un lago di acqua dolce alimentato dai fiumi del Nord America e dell'Eurasia. I paleontologi ipotizzano che le tartarughe siano migrate «saltando» di isola in isola sfruttando un arcipelago vulcanico ora sommerso chiamato Alpha Ridge che collega le coste siberiane all'Alaska e al Canada, recentemente posto alla ribalta per le immersioni di batiscafi russi che intendono collegarlo alla Russia e alla piattaforma continentale e in questo modo aumentare le acque territoriali per lo sfruttamento di giacimenti di idrocarburi. Lo stesso riscaldamento atmosferico che ha consentito la migrazione delle tartarughe può essere collegato all'aumento di CO2 nell'atmosfera dovuto alle eruzioni vulcaniche dell'Alpha Ridge.

Paolo Virtuani
04 febbraio 2009

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10/02/2009 21:52

Rischio di spiaggiamento anche per un cospicuo gruppo di delfini nella baia di Manila...nel video cita tra le possibili cause un sisma sottomarino...sicuramente l'episodio è da attribuire a variazioni del magnetismo (sulla cui origine noi potremmo spaziare [SM=g6794] ), e comunque i casi di questo tipo sono sempre più numerosi...


VIDEO


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11/02/2009 10:03

Australia: squalo attacca sub nella baia di Sydney
11 feb 09:06 Esteri

SYDNEY - Tornano gli squali nella Baia di Sydney. A quasi dieci anni dagli ultimi avvistamenti, un nuovo attacco si e' verificato ieri ai danni di un sommozzatore della marina. L'uomo, 31 anni, stava nuotando nei pressi della base navale di Garden Island, quando e' stato azzannato da uno squalo, riportando gravi ferite a una mano e a una coscia. Gli esperti dello zoo di Sydney ritengono che si trattasse di un esemplare di squalo toro, la piu' pericolosa tra le specie che in estate entrano nella baia, al seguito di branchi di ricciole, salmoni e altri pesci. L'attacco, durato appena pochi secondi, e' il quinto in pochi mesi.

corriere.it


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12/02/2009 07:38

12, 54

ieri in tv dicevano che la colpa protrebbe essere della marina militare che fa esperimenti in mare utilizzando un evoluto sistema di sonar.. sev che fai me la dai una mano con le leys line? thengiu! [SM=g11298]

Delfini spiaggiati nelle Filippine, centinaia di esemplari disorientati
12. Febbraio 2009, 0:10 UhrNatura e Animali
Decine di volontari sono ancora impegnati nelle Filippine per impedire che un gruppo composto da centinaia di delfini si areni sulle spiagge della baia di Manila.
Il gruppo, che comprende tra i 200 e i 500 esemplari, è stato avvistato a circa un miglio dalla costa, nel tratto tra le città di Pilar e Orion, nella provincia di Bataan. Circa 20 sono le barche accorse sul posto per spingere i delfini nuovamente al largo. La causa del disorientamento del gruppo resta sconosciuta. Potrebbe essere stata causata da un’ eruzione subacquea che avrebbe potuto danneggiare il loro senso dell’ orientamento. Un’ altra ipotesi plausibile è che non sia tutto il branco ad avere perso l’ orientamento, ma soltanto il leader, che tutti gli esemplari del gruppo seguono.


UN TRAGICO PRECEDENTE
Sono sempre più numerosi i casi di delfini spiaggiati su tutte le coste del mondo. Ma un precedente su tutti, per il numero degli esemplari coinvolti, è quello di Capoverde, nel dicembre del 2007. In quel caso, i tentativi di salvataggio erano falliti tragicamente: circa 300 delfini si erano spiaggiati a 9 chilometri di Morro de Areia, vicino a Chave, in una delle isole dell’ arcipelago di Capoverde. Nelle prime ore della mattina i delfini cominciarono a spiaggiarsi, prima in numero esiguo, poi via via in crescendo, fino ad arrivare a più di trecento esemplari. I primi soccorritori, dopo averne messi in acqua una quarantina e mantenuti per un pò al largo, si erano dovuti arrendere: i delfini erano tornati verso riva. Non era rimasto altro che sotterrarli. Secondo quanto riportava una testimone, in quella stessa giornata si aggirava nell’ area un sommergibile nucleare statunitense arrivato a Sao Vicente dopo aver navigato fra le isole dell’ arcipelago. Le ipotesi avanzate per spiegare il numero così elevato di delfini spiaggiati propendono per far risalire le cause alla presenza di imbarcazioni o sottomarini che, con i loro sonar, avrebbero disorientato, spaventato o fatto impazzire i delfini. Un episodio simile era accaduto anche pochi giorni prima quando, in località Ribeira, dove procedevano i lavori di costruzione della futura base navale americana Riu, 70 delfini spiaggiati erano stati rimessi in acqua con l’ aiuto degli operai. Dopo vari tentativi, i delfini erano tornati al largo. Sui 70 mammiferi finiti sulla spiaggia, ne erano morti solamente cinque.




Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



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Re: 12, 54
|54|, 12/02/2009 7.38:


ieri in tv dicevano che la colpa protrebbe essere della marina militare che fa esperimenti in mare utilizzando un evoluto sistema di sonar.. sev che fai me la dai una mano con le leys line? thengiu! [SM=g11298]

Delfini spiaggiati nelle Filippine, centinaia di esemplari disorientati
12. Febbraio 2009, 0:10 UhrNatura e Animali
Decine di volontari sono ancora impegnati nelle Filippine per impedire che un gruppo composto da centinaia di delfini si areni sulle spiagge della baia di Manila.
Il gruppo, che comprende tra i 200 e i 500 esemplari, è stato avvistato a circa un miglio dalla costa, nel tratto tra le città di Pilar e Orion, nella provincia di Bataan. Circa 20 sono le barche accorse sul posto per spingere i delfini nuovamente al largo. La causa del disorientamento del gruppo resta sconosciuta. Potrebbe essere stata causata da un’ eruzione subacquea che avrebbe potuto danneggiare il loro senso dell’ orientamento. Un’ altra ipotesi plausibile è che non sia tutto il branco ad avere perso l’ orientamento, ma soltanto il leader, che tutti gli esemplari del gruppo seguono.



[SM=g10303] abbiamo 2 nodi, anche se un po' distanti dalla baia in questione






[Modificato da sev7n 12/02/2009 12:25]

" Il vero coraggioso non è colui che non teme nulla, ma colui disposto ad affrontare ciò che più teme."

" Una sconfitta è tale solo se si rimane a terra. Non è sconfitta quando ci si rialza e si riprende a combattere. "

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L'esperto Notarbartolo: deve aver perso l'orientamento inseguendo dei pesci

Dall'oceano a Trieste, la balena fuori rotta

È una megattera, la specie più amata dai whale watchers. Nell'Adriatico c'è un unico precedente

La balena a Trieste (Archivio Corsera)
MILANO - Forse si è persa per sbaglio, forse era solo alla ricerca di un pizzico d'avventura, proprio come il piccolo Nemo. Ma se un pesciolino pagliaccio può permettersi di passare inosservato, lei, una spilungona di dodici metri, è destinata a far notizia. Soprattutto perché non era mai successo che una megattera — la balena per antonomasia dell'Oceano Atlantico, la più amata e inseguita dai turisti — risalisse l'Adriatico fino a mostrare spruzzi e codone nel bel mezzo del golfo di Trieste.

I primi ad incrociarla lunedì sono stati i pescatori, poi è stata avvistata dalla terraferma e, alla fine, Tilen Genov è riuscito a immortalarla. Alle quattro del pomeriggio di ieri il presidente di Morigenos, l'associazione slovena per lo studio e la protezione dei mammiferi marini, era ancora a tu per tu con l'eccezionale e graditissimo ospite. «Oggi? Se sappiamo dov'è? Proprio qui davanti a noi, di fronte a Pirano! È riapparsa una decina di minuti fa, ora però mi scusi, si sta avvicinando alla barca, magari ci sentiamo più tardi», dice Genov tradendo una buona dose di emozione e c'è da capirlo, non è certo il momento di starsene col cellulare in mano, bisogna scattare nuove foto e catturare ogni dettaglio per capire se è ferita, se è spaventata e se l'esemplare sia uno dei quasi 6 mila già censiti dai biologi marini che studiano i cetacei oceanici. La balena sembra in ottima salute e non pare proprio aver paura: «Si lascia avvicinare tranquillamente, sembra non avere alcun problema — dicono dall'imbarcazione i ricercatori sloveni —. È uno splendido esemplare ed è praticamente impossibile prevedere le sue mosse». L'unica cosa sicura è che si è allontanato dal branco per poi, chissà come, ritrovarsi a scorrazzare al di qua di Gibilterra: «Si è semplicemente persa, magari inseguendo un branco di pesci — spiega Giuseppe Notarbartolo di Sciara, docente di Conservazione della biodiversità marina all'Università Statale di Milano —. Cosa decisamente rara: dalla fine dell'Ottocento a oggi è successo solo tredici volte, e nell'Adriatico c'è un unico precedente: nell'agosto del 2002 una megattera restò impigliata in una rete, per fortuna non si fece male e venne subito liberata». Ma che fare con una balena lontana 9 mila chilometri da casa? È a rischio in un habitat che le è sconosciuto? «È un animale sociale e deve vivere in branco, non può stare da sola. Normalmente si nutre di plancton, ma possono andare bene anche le sardine e le acciughe. Per sopravvivere deve però spostarsi nei fondali in cui i pescatori non hanno compiuto troppi disastri. E comunque la cosa migliore è che torni il più in fretta possibile da dove è venuta».

È un ottimo migratore, il fiato non le manca di certo. Sono infatti migliaia gli esemplari di megattera che vivono nei Caraibi d'inverno ma che, con l'estate, nuotano fino in Groenlandia a caccia di cibo: «È il grosso cetaceo più amato dal pubblico, ha caratteristiche e carattere particolarmente adatti per gli amanti del whale watching: sono espansivi, saltano volentieri fuori dall'acqua, gli sbuffi raggiungono i cinque metri d'altezza. Il loro particolarissimo canto è addirittura finito su di un disco realizzato negli anni Sessanta da National Geographic». Le balenottere che popolano il nostro Mediterraneo — una delle loro zone predilette è la Liguria Occidentale — sono sì più grandi e meno tozze, però anche assai più schive e riservate. La speranza, ora, è che la balena in vacanza in Adriatico soffra presto di nostalgia per il suo oceano e decida di fare dietrofront. Ma non c'è modo di convincerla? «Direi proprio di no, deve fare tutto da sola— afferma Notarbartolo —. Una ventina di anni fa, in California, fu possibile intervenire perché Humphrey, così venne ribattezzata la megattera, si infilò nel fiume Sacramento: come "esca" si decise di usare proprio una registrazione del canto che emettono mentre si nutrono e la cosa funzionò. Però un'operazione del genere in mare aperto sarebbe assai più complicata». Non resta che aspettare, dunque. Nel frattempo i ricercatori di Morigenos («Non le abbiamo dato un nome perché forse ce l'ha già, è quello che stiamo cercando di scoprire con i nostri colleghi nell'Atlantico ») fanno di tutto per proteggere la balena: «Controlliamo che chi la incontra non si avvicini più di una cinquantina di metri e non le stia intorno per più di 20 minuti». Sperando che alla fine torni a casa sana e salva

" Il vero coraggioso non è colui che non teme nulla, ma colui disposto ad affrontare ciò che più teme."

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