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Evviva gli ingegneri!!

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2010 20:26
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13/05/2008 23:00
 
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Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro.
È il suo primo giorno.
Il principale gli mette una scopa in mano e gli dice:
"Ecco questa è una scopa. Come prima cosa potresti dare una spazzata
all'ufficio..."
L'ingegnere replica:
"Una scopa ?!?! Ma guardi che io sono un ingegnere!!!"
e il principale:
"Hai ragione, scusa... ti faccio vedere come funziona...".
[SM=x714093]
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Per una persona ottimista, il bicchiere e' pieno a metà. Per una persona pessimista, e' vuoto a metà. Per l'ingegnere, e' due volte più grande del necessario.

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Il vero ingegnere

Conosce perfettamente il calcolo vettoriale, ma non si ricorda come fare una divisione a mano.
Ridacchia ogni volta che sente parlare di forza centrifuga.
Conosce ogni singola funzione della propria calcolatrice grafica.
Quando si guarda allo specchio, vede un laureato in ingegneria.
Se fuori è bello e ci sono 30 gradi, sta in casa a lavorare sul computer.
Fischietta di frequente il motivetto di Mac Gyver.
Studia per gli esami anche il venerdì sera.
Sa derivare il flusso dell'acqua della vasca da bagno e integrare il volume richiesto dagli ingredienti del pollo arrosto.
Pensa "matematicamente".
Ha calcolato che la Serie A del campionato diverge per A sufficientemente grande.
Se può cerca di non fissare troppo gli oggetti, perché teme di interferire con le loro funzioni d'onda.
Ha un micio con il nome di uno scienziato.
Ride alle barzellette sui matematici.
E' ricercato dalla Protezione Animali perché ha tentato l'esperimento di Schroedinger sul proprio gatto.
Traduce direttamente l'italiano in formato binario.
Non riesce proprio a ricordarsi cosa ci sia dietro la porta del Centro di Calcolo marcata "EXIT".
E cocacola-dipendente.
Cerca di muoversi il meno possibile per non contribuire alla morte entropica dell'universo.
Considera qualsiasi altro corso non scientifico troppo facile.
Quando il professore chiede la consegna del progetto, dichiara di essere riuscito a calcolarne il momento vibrazionale in modo cosi esatto, che, secondo il principio di Heisenberg, esso potrebbe trovarsi in qualsiasi punto dell'universo.
Assume come ipotesi di lavoro che un "cavallo" possa approssimarsi ad una "sfera" per semplificare i conti.
Ride ad almeno cinque punti di questa lista.
Fa una stampa di questa pagina, e se la attacca in casa.
14/05/2008 07:55
 
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Così ridono gli... ingegneri

Per essere comprese le barzellette dal numero 11 in poi richiedono di conoscere quel poco di matematica che conosce un ingegnere: per questo sono colorate.
1. Gli Ingegneri? Sono i predecessori dei computer.
2. L'ingegnere non vive, funziona.
3. Un ingegnere si presenta sul posto di lavoro. È il suo primo giorno... Il principale gli mette una scopa in mano e gli dice: «Ecco questa è una scopa. Come prima cosa potreste dare una spazzata all'ufficio...» L'ingegnere replica: «Una scopa ?!?! Ma guardi che io sono un ingegnere!!!» E il principale: «Ha ragione scusi venga di là che le faccio vedere come funziona...»
4. Per un grande industriale esistono 3 modi per perdere dei soldi:
1) Le donne.
2) Il gioco.
3) Gli ingegneri.
Il primo è il più piacevole.
Il secondo è il più rapido.
Il terzo è il più sicuro.
5. Per una persona ottimista, il bicchiere è pieno a metà.
Per una persona pessimista, è vuoto a metà.
Per l'ingegnere, è due volte più grande del necessario.
6. Epitaffio geometrico: "Uomo retto, dopo una vita lineare, morto in curva".
7. Un prete, un medico e un ingegnere stanno giocando a golf preceduti da un gruppo particolarmente lento. L'ingegnere, parecchio innervosito, esclama: «Ma cosa fanno 'sti morti di sonno!? Sarà almeno un quarto d'ora che aspettiamo!» Il medico allora: «Non lo so, ma non ho mai visto una tale inettitudine» Allora il prete, anche lui un po' spazientito, chiama il giardiniere: «Ehi, Gino! Cosa stanno facendo quei bravi ragazzi davanti a noi? Sono un poco lenti, non le pare?»
Il giardiniere risponde: «Oh certo, padre, è un gruppo di pompieri ciechi. Hanno perso la vista salvando la nostra clubhouse durante l'incendio dell'anno scorso. Per questo li facciamo giocare gratis quando vogliono». Il prete, commosso, dice: «È così triste. Penso proprio che dirò una preghiera speciale per loro questa notte». Anche il medico rimane colpito: «Buona idea. E io vado dal mio collega oculista e gli chiedo se può fare qualcosa per loro». Al che l'ingegnere sbotta: «Ma perché invece non giocano di notte?»
8. A Bologna organizzano un congresso per ingegneri e matematici. Vengono invitati gli ingegneri ed i matematici di Pisa. Arrivati alla stazione i matematici, tutti precisini, comprano un biglietto a testa. Gli ingegneri invece ne comprano uno per tutti. I matematici commentano: «Chissà che intenzioni hanno!!!»
Quando sul treno arriva il controllore gli ingegneri corrono a chiudersi in bagno. Il controllore, esaminati i biglietti dei matematici, bussa alla porta del bagno. Dall'interno un ingegnere risponde: «Occupato». E il controllore: «Biglietto, prego». Da sotto la porta, gli ingegneri mostrano il loro unico biglietto, il controllore lo vidima e glielo restituisce.
Al ritorno a Pisa i matematici, vista la scena dell'andata, comprano un solo biglietto per tutti. Gli ingegneri, invece, nessuno. I matematici pensano: «Mah!». All'arrivo del controllore i matematici corrono nel bagno e gli ingegneri (tutti tranne uno) in un altro bagno. L'ingegnere rimasto fuori bussa alla porta del bagno dei matematici. Uno dei matematici risponde: «Occupato». E l'ingegnere: «Biglietto, prego».
9. Definizione ingegneristica di un cornuto: È un'unità la cui metà sta sotto un terzo.
10. Un ingegnere ed un matematico devono mettere dell'acqua a bollire in due situazioni diverse.
Caso 1: la pentola e' vuota.
L'ingegnere riempie la pentola e la mette sul fuoco, e il matematico fa altrettanto.
Caso 2: la pentola è già piena.
L'ingegnere la mette direttamente sul fuoco, il matematico la vuota e si riconduce al caso precedente.
11. Cosa fanno due atomi quanto si scontrano? Plank!
12. Cosa dice un vettore ad un altro? Scusa, hai un momento?
13. Cos'è un bimbo complessato? Un bimbo di madre reale e padre immaginario!
14. Al cinema c'è un film con 3 vettori linearmente indipendenti. Come si chiama il film? "Rango 3"
15. Al cinema fanno un film con 2 sistemi lineari incompatibili. Come s'intitola il film? "Kramer contro Kramer"
16. Gesù ai discepoli: "In verità, in verità vi dico: y=x^2-4x+7". I discepoli commentano un po' fra di loro, poi Pietro si avvicina mestamente a Gesù, dicendogli: «Maestro, perdonaci, ma non comprendiamo il tuo insegnamento...» E Gesù, arrabbiato: «Sciocchi, è una parabola!»
17. Ad una festa matematica si incontrano diverse espressioni come x^2, 3sinx, 4sqrt(x^-2) e molte altre... Ad un certo punto x^2 vede in un angolino, mogio mogio, il Ln(5xsinx^2/2)/7cos(tg(Ln(x^-(1/2))), e gli chiede: «Perché te ne stai li tutto solo e triste?». Lui gli risponde: «Sai, io non mi INTEGRO facilmente...!»
18. «Ma tutto ciò è immaginario» disse il radicale puntando l'indice accusatore su menouno.
19. Alla festa dei simboli matematici non manca proprio nessuno. Sommatoria e parentesi graffa ballano scatenate al centro della pista, maggiore uguale è ubriaco perso, la radice quadrata si è imboscata con un differenziale e così via. Solamente "exp(x)" se ne sta sola in un angolo; al che punto e virgola si avvicina e le fa: «Perchè non ti integri?» exp(x) risponde: «Tanto è lo stesso!»
20. Due atomi si incontrano per strada. Il primo: «Come va? Tutto bene?» L'altro, mesto: «Uh... no... ho subito una perdita... un mio elettrone...» «Ma ne sei certo?» «Eh, sì... sono risultato positivo...»
21. Secondo Principio della Termodinamica: se fai bollire un acquario ottieni una zuppa di pesce, ma è molto difficile che raffreddando la zuppa di pesce ritorni ad avere l'acquario.
22. La radice di due era molto preoccupata: ormai erano passati trenta decimali senza che le venisse il periodo. Temeva di essere incinta, anche se ciò le sembrava irrazionale.
23. Un ingegnere, un matematico ed un fisico vengono contattati da un grosso allevatore di bestiame per progettare un recinto atto a contenere 32.459 pecore.
L'ingegnere allora, sapendo che la figura geometrica con minor perimetro a parità di area è il cerchio, progetta un recinto circolare stimando ad occhio il bestiame e buttando giù una cifra approssimativa.
Il fisico, assai più meticoloso, consegna anche lui il progetto di un recinto circolare, ma un po' più piccolo avendo fatto delle misure più accurate.
Il matematico invece lascia tutti di stucco preventivando un recinto lungo appena 2 metri.
L'allevatore allora, stupito quanto incredulo, chiede al matematico spiegazioni, e questi non accenna ad avere il minimo problema, anzi ha già fatto realizzare il recinto e si appresta a dare una dimostrazione della sua idea. Posiziona quindi il recinto attorno a sé ed esclama: «Dichiaro me stesso, punto esterno al recinto!!!»
24. "Dio esiste ed è derivabile" (Letta sul muro di un'aula)


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Il mutamento è inevitabile la crescita è facoltativa....


14/05/2008 07:57
 
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Un medico, un ingegnere ed un informatico si trovano al bar, ed iniziano a discutere di quale sia il mestiere piu` antico dei tre.
Il medico esordisce: "Nella Bibbia si dice che Dio creo` Eva prendendo una costola da Adamo. Cosa fu quella se non la prima operazione chirurgica? Percio` il mestiere piu` antico e` senz'altro il mio".
L'ingegnere ribatte: "Ma prima la Bibbia dice che Dio creo` il cielo, la Terra e tutto l'universo. Questa e` una mirabile opera di ingegneria, percio` il mestiere piu` antico e` il mio!".
Infine l'informatico dice: "Vi sbagliate entrambi, infatti la Bibbia comincia con: All'inizio era il caos,... e quello chi credete che l'abbia creato?"


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14/05/2008 08:00
 
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Rapporti con l'altro sesso - [iw3grw]
Due studenti in ingegneria passeggiano per l'universita' quando uno dei due dice all'altro, ammirato : "Dove hai trovato quella bici?" Il secondo gli risponde "In realtà, mentre passeggiavo, ieri, ed ero assorto nei miei pensieri, ho incontrato una bellissima ragazza in bici che si ferma davanti a me, posa la bici in terra, si spoglia completamente e mi dice :"Prendi quello che vuoi."
Il primo annuisce e gli dice : "Hai fatto bene, i vestiti sarebbero stati sicuramente troppo stretti."


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Le specie animali - [iw3grw]
Un ingegnere attraversava la via quando una rana lo chiamo' e gli disse: "Se tu mi baci, io mi trasformero' in una magnifica principessa."
Lui si abbasso', raccolse la rana e la mise in tasca.
La rana gli disse allora :"Se tu mi baci, io mi trasformero' in una magnifica principessa e restero' cosi' per una settimana."
L'ingegnere tiro' fuori la rana dalla tasca, le fece un sorriso e la rimise in tasca. La rana si mise allora a gridare:
"Se tu mi baci, io mi trasformero' in una magnifica principessa, restero' cosi' per una settimana e faro' TUTTO quello che vuoi."
Ancora una volta, l'ingegnere tiro' fuori la rana dalla tasca, le fece un sorriso e la rimise in tasca.
La rana allora gli chiese: "Che cosa c'e'? Ti dico che sono una magnifica principessa, che restero' cosi' per una settimana e che faro' tutto quello che vuoi! Allora perche' tu non mi baci?"
L'ingegnere rispose: "Guardami, io sono un ingegnere. Non ho tempo per avere una relazione. Al contrario, una rana che parla, e' una figata."


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14/05/2008 08:02
 
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Ingegneri oggi.


E' così alla moda che chiunque vuole diventarlo. Il termine "ingegnere", di conseguenza, è usato spesso a sproposito. Se incontrate qualcuno che, secondo voi, sta solo facendosi passare per ingegnere, senza esserlo, potete sottoporgli questo test per distinguere la verità.
Entrate in una stanza e vi accorgete che un quadro è appeso storto. Cosa fate?
a) Lo raddrizzate.
b) Ignorate il problema.
c) Utilizzate un sistema CAD per progettare una cornice autoraddrizzante ad energia solare, impiegandoci sei mesi e dichiarando continuamente ad alta voce che l'inventore del chiodo era un cretino.

La risposta apparentemente corretta è la c), ma un vero ingegnere non potrà che rispondere "Dipende", oppure rifiutarsi di trattare il problema dicendo con tono altezzoso: "E' solo un problema di marketing."



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14/05/2008 08:44
 
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DA BAMBINO

Ingegneri si nasce o si diventa? Né l'uno né l'altro. Quello che conta è nascere in una famiglia della serie "mio figlio sarà un
ingegnere e io farò di tutto affinché ciò accada". Apparentemente simile ai suoi coetanei, dunque, a uno sguardo attento il
bimbo predestinato è riconoscibile da alcuni particolari. Il nome. L'ovvia osservazione che nessun "Gigi" o "Pino" sarà mai un
importante dirigente d'azienda fa sì che il genitore avveduto programmi persino il nome del nascituro, che non viene scelto
dall'elenco dei Santi, bensì da quello dei premi Nobel. Più il nome è altisonante e più importante è il personaggio, maggiori
saranno le aspettative dei genitori.
L'educazione E' una parte fondamentale del progetto "figlio ingegnere" e una delle più difficili da realizzare. Si tratta di far
apparire interessante ed allettante una carriera da progettista alla Fiat. Un'opera propagandistica che, in quanto a fantasia,
supera quella dei "comunisti che mangiano i bambini". La tattica è semplice: si tratta di incensare Ingegneria e
contemporaneamente gettare fango su tutte le altre facoltà e professioni, con frasi del tipo: "Guarda com'è robusto e alto quel
signore, Elvio; è senz'altro un ingegnere". "Dai cento lire a quel laureato in scienze politiche che chiede l'elemosina, Odoacre".
"uuuh, Rinaldo, guarda che carina quella bimba. Da grande diventerà sicuramente la moglie di un ingegnere ... " "Aleramo, fai il
bravo, altrimenti chiamo l'idraulico! ".

Tra le mura domestiche verranno lette solo fiabe opportunamente modificate: Biancaneve e i sette ingegneri minerari,
Cappuccetto Rosso e il Filosofo cattivo, Pollicino (con il rettore di Lettere nella parte dell'Orco). I papà più diabolici arriveranno
anche a doppiare i film e il bimbo crescerà avendo come eroe l'Ingegner Rambo.

I giochi Mentre i bambini normali fanno le battaglie con i soldatini, l'ingegnerino all'età di due anni ha già ricevuto una
confezione da 20 kg di Lego, il Meccano, il Piccolo Chimico e ha dovuto firmare una dichiarazione in cui si impegna, prima di

1

richiedere altri doni, a trovare il punto di fusione dello stagno e a costruire una riproduzione del ponte di Brooklyn in scala 1:10.
E se proprio riesce a convincere i suoi a regalargli un bambolotto, si ritroverà ad essere l'unico bambino della compagnia a
giocare con "Big jim progettista", in giacca e cravatta e 24 ore in finta pelle. Al giorno d'oggi cambia la forma, ma resta la
sostanza; niente Lego né Big Jim, dunque. Ma, quando tutti i bambini videogiocano con Lara Croft o Fifa 2000, l'ingegnerino
passa le sue ore al computer a "divertirsi" con Autocad 14.

Come salvarsi

Se vi chiamate Rubbia (di nome), se nella versione del Titanic che avete visto la colpa era di un cattivissimo architetto che
aveva sabotato l'altrimenti magnifico piano dell'Ing. Di Caprio e se all'ultimo Natale vi hanno regalato un tecnigrafo, siete messi
male. L'unica soluzione è far fuori mamma e papà. Del resto, il fatto che essi abbiano deliberatamente deciso di farvi perdere 5
diottrie e metà dei capelli entro i 24 anni, e di farvi passare il resto della vostra vita a progettare alberi a camme, costituirà
sicuramente un'attenuante nel caso vi becchino.
Ma attenzione: pensate prima a come mettere in pratica il vostro proposito. Se vi vengono in mente soluzioni efferate, passi. Ma
se pensate di collegare alla maniglia della porta del salotto un'asta a bilanciere che, innestandosi in un toroide genera un
impulso elettromagnetico che manda un segnale radiocomandato a un braccio meccanico che agisce sul grilletto di un fucile a
precisione...Se pensate tutto questo, lasciate perdere: l'opera di ingegnerizzazione è stata completata e non c'è più niente da
fare.

[...]
[SM=p1433098]


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14/05/2008 08:47
 
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L'università


Per il predestinato, l'iscrizione al Politecnico rappresenta solo un atto burocratico, una banale azione il cui risultato sarà il
riconoscimento formale, da parte dello Stato, del suo essere un ingegnere. Cosa che, peraltro, egli sapeva benissimo di essere
già dalla nascita. Pertanto la scelta della facoltà non è il risultato di dubbi angosciosi e di notti insonni passate a sfogliare i
piani di studio di tutte le università taliane, da Araldica a Zoologia. No, andare all'università è una cosa che egli sa già fare,
geneticamente, come dimensionare un flussometro o calcolare il logaritmo neperiano di 3. Ma non tutti gli iscritti al primo anno
di Ingegneria hanno la forza dei propri cromosomi dalla loro. C'è chi lo fa come precisa scelta per entrare più facilmente nel
mondo del lavoro (salvo poi scoprire, una volta laureato, che le statistiche erano sbagliate, e che sarebbe stato molto più
conveniente iscriversi a Geologia o, meglio ancora, fare un corso da parquettista). C'è chi si iscrive all'Università al solo scopo
di ritardare di un anno la partenza a militare: tanto vale allora buttarsi su una facoltà che permetta di vantarsi con i propri
parenti e scroccare laute mance natalizie ("Mica mi sono iscritto a una facoltà qualsiasi"). C'è chi lo fa perché al liceo aveva 8
in matematica e fisica e chi perché, nelle stesse materie, aveva 4, ma "era tutta colpa dei professori che non sapevano
valorizzare il mio lato scientifico. Gliela farò vedere io, chi aveva ragione". Tempo medio di permanenza in facoltà: 3 settimane,
1 mese al massimo, se c'è qualche compagna di corso carina (evento altamente improbabile). E, a proposito di compagne
carine, non mancano nemmeno le iscrizioni dettate dal cuore più che dalla ragione: "Anche il mio ragazzo si è iscritto a
Ingegneria. Così frequenteremo le stesse lezioni e studieremo insieme e ci vedremo tutto il giorno" (Per coppie innamorate e/

o psicopatiche). "Il mio ragazzo si è iscritto a Economia, e la sede di Ingegneria è quella più lontana" (Per coppie già un po'
meno innamorate). "Il mio ragazzo è al secondo anno di Ingegneria: almeno non dovrò comprare i libri" (Coppia che non ha più
niente da dirsi o coppia genovese).
Analisi

Mai nome fu più azzeccato: non si contano gli aspiranti ingegneri che finiscono in analisi dopo il 12' tentativo di passare l'esame.
E in effetti questo esame è uno dei più grossi spartiacque del corso di laurea: chi riesce a passarlo solo al 10' tentativo perderà
notti di sonno, perderà peso e perderà i capelli. chi lo passa alla prima, in compenso, perderà gli amici: l'invidia è una gran

2

brutta bestia. In entrambi i casi affrontare l'esame di Analisi 1 ha un che di epico, è un po' come una grande battaglia, ognuno
ha la sua fetta di aneddoti più o meno grotteschi da raccontare. E, come le grandi battaglie, anche Analisi 1 ha i suoi eroi.
Pensate a Ciccio (non un gran nome per un ingegnere, ma tant'è ...) che, dopo mesi di accurata preparazione, si presenta a
dare l'esame, salutando gli amici al grido di "ho studiato tutto. L'unica cosa che proprio non so, sono i due teoremi di Lagrange.
Non ho capito niente"... 15 minuti dopo


Professore: "Buongiorno".
Ciccio: "Buongiorno".
Professore: "Dunque.... cosa potrei chiederle... mi dimostri il teorema di Lagrange".
L'uomo comune inizierebbe a urlare, a balbettare patetiche scuse o a piagnucolare sul tono "le giuro che è l'unica cosa che non
ho studiato, mi faccia un'altra domanda, la prego". Ma Ciccio è un eroe e affronta la morte guardandola negli occhi:"Quale? Il
primo o il secondo?"
"II primo"
A questo punto la platea è conquistata e segue la vicenda col fiato sospeso, sperando nel miracolo. Ciccio è già entrato nel mito
e, se cedesse, lo capiremmo. Ma lui no. Prolunga l'agonia e lotta fino all'ultimo.
"Veramente il Primo non l'ho fatto".
"Non importa. Mi dimostri pure il secondo".
"Non ho fatto neppure il secondo. Vado? ".
"Vada".
Applausi e pacche sulle spalle. Ciccio è anche il perfetto esempio di un'altra classe di laureandi: lo sfortunatissimo. Quello a cui
chiederanno sempre l'unica parte che non ha studiato o, se ha studiato tutto, quella che ha capito un po' meno o, se ha capito
tutto, qualcosa che non è nel programma o che non è neppure ancora stato dimostrato. Per questo, all'appello successivo, i
Cicci combattivi si preparano sempre più meticolosamente, arrivando a telefonare ai pronipoti di Lagrange, per chiedere se
per caso il loro trisavolo non avesse un terzo teorema gelosamente custodito nel cassetto (la probabile risposta sarà:
effettivamente sì, l'abbiamo venduto ieri a un professore di Ingegneria, ha detto che lo avrebbe usato per un esame ... )
Alla fine però, stanchi di lottare, i Cicci di tutte le sezioni di Ingegneria si piegheranno al destino, accetteranno qualunque voto
pur di porre fine al calvario e si laureeranno con un'immeritatissima media del 22.


Scienza delle costruzioni

Esperienza comune a tutti i corsi di laurea, è considerato dai professori e da una certa categoria di studenti come un esame
fondamentale per la formazione del laureando. E' invece un orrido mattonazzo secondo altri studenti, quelli che hanno una vita.
La materia insegnata varia a seconda del corso di laurea, così come l'insegnante. Ciò nonostante alcune peculiarità si
manifestano trasversalmente in tutte le sezioni, da Elettronica a Gestionale:

.
il professore ha 80 anni, un nome strano e ripete la stessa lezione, parola per parola, negli stessi giorni e alla stessa
ora da 35 anni. Lieve controindicazione: gli ultimi ritrovati della scienza e della tecnica sono un tantino "trascurati" e il
professore, nella lezione del 12 febbraio, auspica l'avvento di uno strumento di calcolo più veloce del pur sempre
utilissimo regolo.
.
non esiste alcun libro su cui studiare. Oppure ce ne sono 12, da cui prendere a spizzichi e bocconi. Oppure ce n'è uno
solo, ma è in tedesco, scritto a mano con calligrafia indecifrabile.
.
l'esame comincia con la frase "Le chiederò qualcosa di facile ... " e finisce con lo studente in lacrime, giunto al livello
più basso della sua autostima.
Contrariamente ad Analisi, Scienza delle costruzioni è un esame che si passa alla prima. La variabile, in questo caso, è il tempo
necessario per prepararsi. Ed è una variabile molto variabile: si va da tre settimane (il figlio del rettore) ad alcuni anni. In più è
un esame letale per quelli successivi, perché in qualunque caso provoca reazioni scomposte dei professori e tre frasi tipiche:

3

Per chi lo ha passato per un pelo: "Eh, ma lei mi ha preso solo 18 di Scienza, io non posso certo darle di più. Che figura ci
faremmo?".
Per chi lo ha passato alla grande: "Ma come? Lei mi prende 30 di Scienza delle Costruzioni e mi viene a dire che non conosce la
teoria di Xrebohjhrtevic?
Ma lo ha passato lei o un suo sosia?".
Per chi non lo ha ancora sostenuto: "Ma come? Lei non mi ha ancora passato Scienza e si presenta qui da me?".
L'ultimo caso è il peggiore, perché a questo punto al povero studente tocca pure sorbirsi un'ardita metafora, diversa a
seconda della sezione: (Civile) "Lei vuole costruire il tetto prima di aver gettato le fondamenta?". (Meccanica) "Lei vuole
progettare il tergicristallo prima di aver dimensionato il motore?". (Chimica) "Lei vuole fare reagire lo stagno con l'uranio e
invece usa il plutonio?" (metafora che non c'entra assolutamente niente; del resto i chimici sono gente strana).


L'ultimo esame

Il passaggio del tempo a Ingegneria è segnato dall'allungarsi dei nomi degli esami. Si passa da Fisica a Meccanica Razionale
(strano nome che sottintende l'esistenza di una Meccanica Irrazionale) a Meccanica Applicata alle Macchine. E ultimo esame,
pertanto, di solito si chiama "Ingegneria del Reattore Nucleare a Fusione" o "Cinetica Statica dei processi chimici industriali".
La prima parte del corso, quella più complessa, consiste nell'impararne il nome a memoria. La seconda parte è una prova di
coraggio e fantasia: si tratta di presentarsi all'esame sapendo il meno possibile e di inventare la scusa più assurda per
giustificare la propria totale impreparazione. A riprova del livello di ottenebramento psichico raggiunto, il laureando pretende
non solo di passare l'ultimo esame senza sapere nemmeno di cosa parli, ma se prende meno di 28 si lamenta pure.
D'altro canto, applicato nella vita di tutti i giorni, il ragionamento non è del tutto campato in aria: al bar, per esempio, dopo
ventotto birre si può sperare che almeno la ventinovesima sia offerta dalla casa.

[...]

La tesi

E una specie di rappresentazione teatrale della vita che verrà, dell'impatto, ormai prossimo, dell'ingegnere con il mondo del
lavoro. In quanto tale, i primi mesi di tesi vengono passati nell'inattività più assoluta (rappresentazione della disoccupazione).
Poi a giocare a Tetris con il potentissimo computer acquistato per scrivere la tesi (periodo di formazione). Quindi ci si getta
nella stesura della tesi vera e propria, con l'entusiasmo del neoassunto. Qualche mese dopo, da questo sforzo titanico uscirà
un'imperdibile opera di 600 pagine, interessantissima già a partire dal titolo: "Influenza della pallinatura sulla resistenza a
fatica di un composito a matrice metallica." Dopo aver speso novecentomila lire tra fotocopie e rilegatura, il quasi ing. si avvia
orgoglioso in segreteria, consegnando la tesi con una settimana di anticipo rispetto alla scadenza, "cosi avranno il tempo di
leggerla con più attenzione". Lì lo sbarbato vedrà che il suo prezioso lavoro verrà riposto in una campana di plastica bianca
con la strana scritta "Solo Carta" e gli verrà consegnato un modulo in cui gli si chiede di esporre in tre righe titolo e contenuto
della tesi. Tre! Riuscire a condensare in tre righe sei mesi di ricerche è un'impresa che meriterebbe la laurea ad honorem in
Lettere. Vista la lunghezza dei titoli, tra l'altro, si finisce con lo scrivere cose del genere: "Tìtolo: Analisi della fattibilità del
progetto di contenimento dell'inquinamento acustico nelle immediate vicinanze dell'Aeroporto di Malpensa 2000, mediante
l'installazione di barriere fonoassorbenti in silicato laminato. Contenuto: Fattibile". Dopodiché, 10 minuti di discorso dall'effetto
più potente di un litro di valium e l'ingegnere è finalmente tale. Il suo destino è compiuto.


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Il mutamento è inevitabile la crescita è facoltativa....


13/09/2010 20:26
 
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...hahahahahah!
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