La Costituzione parla genericamente di 'istruzione', non di università. La WTS, nei suoi scritti, raccomanda l'istruzione in molte forme, ad esempio incoraggiando apertamente a frequentare le scuole superiori (per quanto in molti paesi ciò non sia obbligatorio): vedi ad esempio il libro 'I giovani chiedono: risposte pratiche alle loro domande', capitolo 17.
In secundis, come giustamente osservato, non ci si istruisce solo attraverso i canali accademici tradizionali. Anche imparare a cucinare, o apprendere una lingua andando a soggiornare nei luoghi in cui è parlata, o fare esperienza da falegname in una bottega artigianale, per quel che mi riguarda, è istruttivo e utile, e quindi perfettamente in linea con lo spirito della Costituzione Italiana.
Bisogna anche distinguere fra dovere civico e obbligo di legge. Promuovere (e, a maggior ragione, perseguire) l'istruzione universitaria non è obbligo di legge, come non lo è il voto politico. La costituzione raccomanda il voto perché considerato (in regime democratico) dovere civico e morale, ma non obbliga nessuna a votare. Quindi non è giuridicamente perseguibile chi sceglie di non votare, nemmeno se invita altri a seguire il suo esempio. Ragionamento analogo si potrebbe fare per la questione universitaria.
Concordo pienamente ................
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Già da tempo sai che non vuoi più fare certe cose perchè vanno contro la tua interiorità.
Concludi un compromesso malsano;
ti vendi per un po' di quiete forse,
per un po' di sicurezza,
per un po' di calore;
ma così facendo perdi te stesso.
Se perdi te stesso, perdi la cosa più preziosa che tu possegga.
Divieni così un essere senza nucleo: devi conoscerti in modo consapevole, per imparare ad amarti.
Possiamo amare solo ciò che conosciamo e conosciamo solo ciò che siamo disposti ad amare.
L'indifferenza, anche verso noi stessi, ci rende ciechi.
Conosci te stesso,
impara ad amarti.
Ulrich Schaffer