Domenico Ancona...

Vi direte, chi è costui?
E' una persona con cui ho avuto a che fare nell'ultimo anno. E' un (ex) giudice, visto che ieri è stato rimosso dal CSM dal suo incarico.
E' una di quelle persone che ti chiedi come abbia fatto ad arrivare fino lì. Era uno su cui era impossibile non avere strani pensieri, visto i suoi siparietti in udienza, viste le sue sentenze scandalose e rimandate per anni.

Ecco chi è Domenico Ancona

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/ticker/news/2008-04-21_121202305.html

http://bari.repubblica.it/dettaglio/Ancona-le-accuse-degli-avvocati/1425805

E pensare che Antonio si fruscia nelle mutande per un semplice testimonianza di sinistro!

Milan, che fine hanno fatto gli Invincibili?

C’era una volta il Milan che dominava in Italia e in Europa, il Milan che esprimeva un gioco spettacolare ed innovativo con Sacchi, pragmatico ed essenziale con Capello, tecnico nel possesso palla con Ancelotti, insomma il Milan che era sinonimo di successo. Bene, quel Milan non c’è più. Pare che con l’era Ancelotti si sia chiusa anche una fase ricca di trionfi della storia del club rossonero. Se la separazione con l’allenatore delle ultime otto stagioni poteva far pensare ad una rifondazione totale del gruppo vincitore di un campionato, due Champions League, una Coppa del Mondo per Club, due Supercoppe Europee e una Supercoppa Italiana, in realtà, più che una rifondazione, si è assistito ad un indebolimento dell’organico a disposizione di Leonardo, succeduto ad Ancelotti. Ceduto il fuoriclasse Kaka al Real Madrid, ritiratosi Maldini, la squadra rossonera è rimasta priva di leader in campo e nello spogliatoio. Anche dal punto di vista societario la situazione non sembra delle più chiare. Berlusconi, durante tutto il mercato estivo, ha fatto intendere abbastanza chiaramente di essere più preoccupato del bilancio del club rispetto alle prospettive sportive della stagione: in tal senso clamoroso è stato il caso Pirlo, vicinissimo alla cessione al Chelsea, e preso ad esempio dal Presidente del Consiglio nella lotta contro gli stipendi esorbitanti dei calciatori. Rumors sempre più insistenti affermano di un interessamento all’acquisto della società da parte di petrolieri arabi.
Con questi presupposti è evidente che la stagione in corso non sia nata sotto i migliori auspici. Certo, il Milan ha dalla sua il peso della tradizione, del nome, del blasone di 18 titoli internazionali e 17 scudetti, ma, valutata obiettivamente, la formazione rossonera non sembra poter competere per lo Scudetto, tantomeno per la Champions League, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di Berlusconi, Galliani e Leonardo. La prova del campo, infatti, è impietosa e non ammette repliche. Quando le parole hanno lasciato spazio ai fatti, questi hanno confermato che il Milan è una squadra con molte lacune, vecchia in tanti elementi e con giocatori di qualità che rendono a corrente alternata: Ronaldinho continua a deludere, Pato non ha dimostrato ancora la maturità necessaria per affrontare un campionato con continuità ad alti livelli, il neoacquisto Huntelaar sta denotando problemi fisiologici di adattamento alla serie A.