Salve a tutti,
scrivo queste poche [ si fa' per dire ] righe per esprimere dei sentimenti che difficilmente riuscirò mai ad esprimere a voce.
Un giorno, di 4 anni fa', ho iniziato la mia carriera nel football americano. Gran giorno!
Ho passato una serata a lanciarmi contro un saccone nero! Scagliare il proprio corpo contro un oggetto e vederlo atterrare … che sensazione!
Da quel giorno ho iniziato a segnare tante belle X sul mio personale cartellino dei record.
6 mesi, giocare i miei primi 5 minuti della partita in campionato.
12 mesi, giocare titolare in serie A.
18 mesi, giocare sia in attacco che in difesa.
La prima squadra con cui ho giocato sono stati i Gladiatori Roma, grande squadra, con una società ... ... ... senza una società, c'e' stata sempre e solo la squadra!
Entrare a giocare nei Gladiatori non e’ stato così complicato, la vera difficoltà e’ stata entrare far parte della squadra come nucleo di giocatori!
Da una prima e leggera impressione mi e’ sembrato di stare a che fare con delle gran teste di cazzo senza alcuna remora a farti male!
Questo e’ football!
Siamo gente matta, a cui mancano le rotelle in testa, perché non è da persone “normali” andare 2/3 volte a settimana ad allenarsi, massacrandosi di botte, per aspettare con ansia il giorno della partita, per passare una domenica a picchiarsi, sperando violentemente, con altre persone.
Vai a spere che quelle teste di cazzo sarebbero diventati i miei più cari e veri amici!
Il giorno in cui sono entrato in partita per la volta, e’ stato fantastico, marcare il campo, sentire la squadra che ti sta intorno, vedere le persone accanto a te, disposte a dare tutto per un unico obiettivo … vincere.
Ancora non sapevo cosa voleva dire essere una squadra e giocare a football.
Due anni dopo, per una serie di eventi e discordanze con la società Gladiatori Roma, il gioco si è rotto, e la squadra smantellata e distribuita nelle varie realtà laziali.
La fortuna volle la rinascita dei Grizzlies!
Una società da formare, una squadra da formare, una nuova famiglia!
Come giusto che sia per una “nuova” squadra, con pochi elementi giovani e troppe vecchie glorie, si disputa la serie B!
Prima di campionato, azione di gioco, kickoff return, calciano corto, prendo la palla e inizio a correre, vedo due giocatori avversari che mi puntano da direzioni diverse … qualche secondo dopo scopro cosa vuol dire giocare a football … due compagni di squadra, che personalmente considero fratelli di sangue, Antonio Alicino e Diego De Carlo si lanciano contro quei giocatori per difendermi e non per atterrarli. Si sono presi due mazzate allucinanti che dovevano arrivare dirette a me, hanno usato i loro corpi come scudo per DIFENDERE me e quella yard in piu’!
Ho scoperto cosa vuol dire giocare a football, una grande emozione.
E’ uno sport di merda, ti lascia lividi e dolori, dove corchi e vieni corcato dai tuoi stessi compagni di squadra, dove nel tempo che passa dal primo all’ultimo fischio dell’arbitro, si e’ autorizzati ad UCCIDERE, se si riesce.
Ma non e’ solo questo.
Il football americano e’ il vero sport di squadra!
Unico sport dove non esiste il protagonista se la squadra non lo vuole.
Unico sport dove vince chi ci mette più anima e sentimenti … e un buon allenamento.
Unico sport dove la squadra è una famiglia e se non esiste la famiglia, non esiste la squadra.
Grizzlies
Sono riuscito a ritrovare la stessa passione e voglia di fare di una squadra a cui ho lasciato un pezzo di cuore. Trovare due persone, Fabio Annoscia [un fantastico matto, che ringrazio a vita per avermi fatto capire cosa vuol dire essere un folle] e Stefano Cicinelli [un meraviglioso folle con la testa sulle spalle], che oltre la passione e il piacere nel giocare a football CREDONO che si può realizzare un sogno!
Sono riusciti in due anni a ri-creare una famiglia chiamata “Grizzlies”, faticando, sudando e “sprecando” serate su serate a far allenare tanti piccoli orsacchiotti, che dimostrano di valer la pena di continuare a seguire un sogno.
Oggi posso dire, è un sogno che voglio perseguire e realizzare insieme a loro, perché credo nella sua realizzazione.
Farò tutto quel che possibile nelle mie capacità per rendere il nome della mia famiglia rispettato e temuto dalle squadre che incontro!
Voglio avere la soddisfazione di avere accanto persone, ragazzi, giovini, ma soprattutto FRATELLI, con cui condividere gioie e dolori.
Voglio avere la soddisfazione di sapere che quando sono in campo, ho accanto persone coscienti del fatto che il football americano non è uno sport per signorine, ma per gente che ha voglia, per quanto assurdo, provi piacere, nel subire, ma soprattutto, FARE MALE!
Non mi interessa sapere il risultato delle partite
non mi interessa sapere se ci sono arbitri in campo che dicono o non dicano la loro
non mi interessa sapere che c’e’ un campionato da giocare
non mi interessa sapere chi ho davanti
non mi interessa sapere … fondamentalmente non me ne frega un cazzo di tutte le stronzate che vengono dette fuori dal campo, ho un unico e solo interesse:
Giocare e divertirmi con i miei fratelli.
L’importante non e’ vincere, ma partecipare … beh e’ ‘na cazzata, vincere ha uno strafottuto gusto che la sconfitta non ti lascia!
Sono malato in testa e ho grossi problemi di visione, ma se vinco giocando con una squadra di merda, non mi diverto … di conseguenza, non ho vinto!
Se perdo, ma quando e’ finita la partita ho dato il 100% e le persone che ho accanto hanno dato il 100%, allora mi diverto, ma non ho vinto.
Vincere e sapere che tutti hanno dato il 100% … mi diverte tanto da farmi venire nei pantaloni.
La trasferta di Napoli e’ stata la dimostrazione che ho trovato una nuova famiglia con cui divertirmi! Ci sono persone con cui vale la pena sacrificare le mie ossa e i miei muscoli!
La mia famiglia DEVE avere una semplice regola di vita:
Orgoglio e onore per me, i miei fratelli e la mia famiglia, sempre.
La mia famiglia ora siete voi!
Francesco Calvi
Un giorno da leone, una vita da Grizzlies.