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Il Bisagno: problemi idrogeologici, canale scolmatore, possibili solette, coperture

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2016 11:25
10/04/2008 12:57
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metrosur, 10/04/2008 10.42:

questo piano di bacino mi sembra l'ennesima cosa fatta per evitare che nessuno abbia responsabilità in caso di innondazione...

Sul fatto che non si voglia fare niente concordiamo perfettamente.
Sul fatto che il piano di bacino sia una cosa fatta per motivazioni diverse da quella di tutelare il territorio e le popolazioni ci andrei più cauto. I torrenti genovesi e liguri hanno già dato ampia dimostrazione di essere i padroni degli spazi che abbiamo preso in affitto.
Con questo non voglio dire che bisogna radere al suolo, nè che dobbiamo stabilire un divieto di circolazione per auto e persone in tutta la valle del bisagno. Mi farebbe però piacere che, prima di pensare di poter piantar piloni qua e là, si contasse fino a dieci (in greco)...



10/04/2008 14:08
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Capotreno
Non volevo offendere Metrosur, il mugugno e` libero e non e` mia abitudine ribattere a chi mugugna.
La mia osservazione era diretta a Il Celle che, in qualche maniera, sembrava voler prendere il post in questione a sostegno di una sua tesi.
10/04/2008 14:19
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Come vedete, ho staccato un pezzo della discussione sui tram in Val Bisagno, scivolata inesorabilmente sul solito argomento dei problemi idrogeologici del Bisagno.

Ho ritenuto di aprire un post ove possiamo concentrare tutte le notizie e le nostre opinioni sui problemi causati dal caro vecchio Bisagno e sulla possibilità di risolvere questi problemi con il canale scolmatore o altre diavolerie.

Inoltre qui possiamo discutere sull'ammissibilità o meno di nuove costruzioni nell'alveo o sopra l'alveo del pericoloso torrente alla luce degli strumenti vigenti (Piano di Bacino etc.)
[Modificato da euge1893 10/04/2008 19:13]
10/04/2008 14:39
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da prono.provincia.genova.it

PROVINCIA: PRIMO SI ALLO SCOLMATORE DEL BISAGNO DAL CONSIGLIO DEI LAVORI PUBBLICI

L’assemblea generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, massimo organo consultivo dello Stato sulle opere, ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo del canale scolmatore, chiedendo solo approfondimenti sui costi nella progettazione esecutiva.

Genova, 18 - Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha “promosso” dal punto di vista tecnico il progetto definitivo della Provincia di Genova per lo scolmatore del Bisagno, che il piano di bacino del torrente indica, insieme al rifacimento della copertura del torrente da Brignole alla Foce, come opera fondamentale per la messa in sicurezza del corso d’acqua che attraversa la Val Bisagno e il centro cittadino. “La valutazione tecnica del massimo organo consultivo dello Stato sulle opere pubbliche è un passo avanti positivo e importante per lo scolmatore - dice l’assessora provinciale alla difesa del suolo Manuela Cappello - e la Provincia è pronta a fornire al più presto ogni approfondimento e chiarimento al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici sulle risorse che saranno necessarie per realizzarlo.” La Provincia, d’intesa con il Provveditorato alle Opere Pubbliche della Liguria, ha sottoposto la complessa progettazione definitiva dello scolmatore (che prevede una galleria di sei chilometri, dalla Sciorba al mare, tra la Foce e Punta Vagno, destinata a convogliare 470 metri cubi d’acqua al secondo dal bacino del Bisagno, opere accessorie di sicurezza e la riqualificazione dell’alveo del torrente nella vallata, compresa una pista ciclabile e percorsi pedonali, per un totale di 230 milioni di euro) al vaglio dell’Assemblea generale del Consiglio dei Lavori Pubblici che “l’ha accolto positivamente –dice l’assessora Cappello – indicando quali aspetti dovranno essere ulteriormente approfonditi, soprattutto nella progettazione esecutiva: in particolare sui costi dell’opera il Consiglio ha chiesto una previsione molto dettagliata delle spese e la scala di priorità e necessità delle opere accessorie, come le gallerie di servizio del cantiere. Siamo pronti a farlo e chiediamo fin d’ora l’ìmpegno del prossimo Governo a finanziare la progettazione esecutiva e la realizzazione di quest’opera di importanza nazionale per la riduzione del rischio alluvionale a Genova.” Il progetto Bisagno della Provincia con enti e istituzioni comprende anche il miglioramento e la difesa del litorale, dalla Foce a corso Italia, dove sfocerà il futuro scolmatore e i lavori di allungamento dell’arenile sono già in corso tra i Bagni Lido e i Bagni Benvenuto. “Gli interventi, d’intesa con il Comune, la Regione e gli operatori del settore, vengono realizzati dalla Provincia - dice l’assessora Cappello - che li ha finanziati con 1,3 milioni di euro. I primi interventi per difendere le spiagge dalle mareggiate e renderle migliori e più accessibili sono iniziati nel 2006. Quelli attualmente in corso, con un ripascimento di oltre 20.000 metri cubi di materiali di ottima qualità dallo Scrivia, saranno sospesi durante la stagione balneare, e poi proseguiranno fino al 2009. Abbiamo già completato il molo di levante e prevediamo di completare anche quello di ponente prima dell’estate.”

18/03/2008 - 15:26 - Pro.No. 2008 243/55/6 - PROV - SV/sv



Direi che la volonta` di trovare una soluzione al problema c'e`,rispettando "regole e regolamenti" e senza necessita` di abbattere i ponti sul Bisagno, le coperture a magari anche qualche fila di palazzi costruiti dove una volta c'era l'alveo del torrente.
[Modificato da em66 10/04/2008 14:45]
10/04/2008 14:47
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Piu` che in off-topic questa discussione non dovrebbe essere nella sezione delle infrastrutture?
10/04/2008 19:04
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credo che tu abbia ragione: ecco spostata la discussione nell'area che più mi pare pertinente.
16/05/2008 12:19
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da www.ilsecoloxix.it

16 maggio 2008
Bertolaso: «Il Bisagno può annientare Genova»

Cinque grandi rischi di calamità naturali in Italia: eventuale eruzione del Vesuvio; alluvione dell’Arno, che minaccia sempre Firenze e due terzi della Toscana, ma anche del Bisagno, che può annientare Genova, e del Volturno, capace di sconvolgere la Campania; terremoti, soprattutto in Calabria e in Campania; incendi dei boschi, soprattutto in vista dell’state; blocchi improvvisi di strade e ferrovie per colpa del fragilissimo sistema nazionale dei trasporti.

È l’elenco dei rischi tracciato in una lettera indirizzata al premier Silvio Berlusconi dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che in un’intervista al Quotidiano Nazionale spiega che un evento catastrofico può costare al Paese «più di una Finanziaria». Bertolaso prende ad esempio l’Arno: «L’autorità di bacino ha calcolato che un’alluvione come quella del 1966 provocherebbe danni per 15 miliardi di euro». La mappa dei rischi si apre con il Vesuvio: «Un eventuale risveglio del vulcano - spiega Bertolaso - ci costringerebbe a evacuare rapidamente più di 500mila persone. Buona parte del Meridione correrebbe pericolo. E l’eruzione provocherebbe danni incalcolabili».

«Tutto l’Appennino centromeridionale - prosegue - soffre di rischio sismico. Anche perché città e paesi sono fatti di vecchie case, non costruite secondo le regole di sicurezza e prevenzione. Quanto alle frane, il nostro è un Paese che cede, perché la pioggia spacca la roccia naturalmente instabile».

Al quarto posto nella mappa dei rischi, secondo Bertolaso, ci sono gli incendi. «Anche qui la situazione è sotto controllo - spiega il capo della Protezione civile - ma temiamo l’arrivo dell’estate». Infine, sulla situazione di strade e autostrade, aggiunge: «Il sistema è fragilissimo. E a rischio.

I miei uffici hanno fatto una rilevazione dal primo gennaio al 10 maggio 2008. Ebbene, su 131 giorni ben 116 sono stati segnati da interruzioni di vario tipo, fra incidenti, perdita del carico, guasti». Il governo perciò, conclude Bertolaso, «dovrà puntare sulla prevenzione e metterci in condizione di operare al meglio».

16/05/2008 12:45
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Piccolo [SM=x1177061]

Tra le varie persone incopententi e arraffone che cercano di mandare avanti il nostro Paese, mi sembra che Bertolaso meriti un apprezzamento, se non altro per il fatto che è rimasto indenne ai vari cambiamenti di governo che si sono succeduti dalla sua nomina a direttore del dipartimento della Protezione Civile.
16/05/2008 14:58
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Concordo.
Anche perchè è stato abile e tempestivo da sfilarsi dai rifiuti di Napoli prima di restarne travolto pure lui [SM=g27988]
21/05/2008 16:10
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18 maggio 2008
Bisagno a rischio, servono 100 milioni
Matteo Indice
«STIAMO LAVORANDO, certo, ma per dire che la situazione Bisagno è completamente sotto controllo mancano ancora 100 milioni di euro e cinque anni di lavoro». Francesca Morgano è l’assessore alle manutenzioni straordinarie del Comune di Genova e ha letto, negli ultimi giorni, le esternazioni del capo della Protezione civile Giuseppe Bertolaso, che inserisce l’esondazione del torrente fra i cinque più grandi rischi di calamità in Italia, capace potenzialmente di provocare 100 mila morti. Sullo stesso argomento, l’altro ieri, si era espresso l’assessore alla città sicura (con delega proprio alla Protezione civile) Francesco Scidone, che aveva parlato di «allarme teorico». Quelle di Morgano non sono proprio smentite, ma precisazioni che disegnano una situazione (parecchio) diversa. E il motivo è abbastanza semplice. «I cantieri che chiuderemo entro la fine dell’anno alla Foce, quelli che i genovesi vedono aperti dal 2004 - precisa Morgano - hanno consentito di sistemare il secondo segmento di copertura, compreso fra la questura e la Foce. Il problema è rappresentato dalla parte a monte, ovvero il tratto fra la questura e la stazione Brignole».

La pericolosità del Bisagno è, soprattutto, una questione di numeri. Con il completamento dell’ultimo lotto, la portata raggiungerà gli 850 metri cubi al secondo. «Elevatissima - insiste Morgano - eppure non sufficiente per dire che non ci sono pericoli». La “piena duecentennale”, ovvero il picco che potrebbe mettere in ginocchio la città (ma l’alluvione del 1970 in teoria la allontana nel tempo) potrebbe far raggiungere i 1200 metri cubi al secondo. Una cifra cui ci si avvicinerebbe, di molto, completando il restyling della copertura anche nella parte immediatamente successiva alla stazione, ed è questo il punto fondamentale. Tursi è in procinto di firmare l’accordo di programma con il ministero dell’Ambiente, che darebbe il via all’intervento per i primi mesi del 2009. «Le elezioni e l’avvicendamento fra i governi - precisa Morgano - non rappresentano un problema politico, ma potrebbero incidere un po’ sui tempi. Sebbene i vertici del dicastero, proprio perché consapevoli di quanto sia ancora pericoloso il Bisagno, siano intenzionati ad accelerare». Bertolaso aveva accostato l’emergenza genovese ai pericoli rappresentati da un eventuale straripamento dell’Arno o del Volturno, o da un risveglio del Vesuvio. La mappatura dettagliata è contenuta in una comunicazione al presidente del consiglio, che in qualche modo ha colto di sorpresa parte dell’amministrazione comunale. «Chiederò delucidazioni al mio rientro in Italia - aveva ribadito venerdì serra Scidone, in Germania per lavoro - e non escludo di parlare direttamente con il capo della Protezione civile». Il quadro che ne esce è insomma un po’ meno confortante di quello dipinto due giorni fa. Ma cosa occorre perché Genova disinneschi, definitivamente, la bomba Bisagno? Francesca Morgano lo spiega semplicemente: «Lo scolmatore, come diciamo da tempo, un’opera da 200 milioni di euro la cui realizzazione finora risulta difficile».


16/09/2008 16:54
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Genova, 12 SETTEMBRE 2008
Infrastrutture, stanziati dalla Giunta regionale altri 5,5 milioni per la copertura del Bisagno

La Giunta regionale riunita venerdì 12 settembre 2008 ha approvato una delibera di riprogrammazione che stanzia altri 5,5 milioni di euro a favore del primo lotto di lavori per il rifacimento della copertura del torrente Bisagno. La cifra destinata deriva da stanziamenti comunitari che non erano stati finora utilizzati.

16/09/2008 17:18
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5,5 ml sono briciole... [SM=x1432581]
Comunque meglio che un cazzotto nei denti! [SM=x1177057]
15/10/2008 16:00
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15/10/2009 11:36
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Articolo sul sito del Secolo XIX
Nuovi cantieri, incubo ingorgo
15/10/2009 13:14
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Capotreno
Sempre misurato nelle espressioni e rassicuurante il nostro Secolo..

I pendolari dei treni sono imbufaliti per i ritardi, non abbiamo la procupazione per il traffico, ma l'incubo dell'ingorgo.. [SM=g27993]

Invece che rallegrarci che i lavori vanno avanti.. [SM=x1405314]
23/02/2010 14:05
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Segnalo un'interesante pagina sul progetto dello scolmatore
www.studiomaione.it/progetti/SMIA_03-13_Scolmatore_Bis...
24/02/2010 14:40
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24/02/2010 16:32
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Articolo sul sito genovese di Repubblica
Foce, rivoluzione traffico
con MAPPA
12/03/2010 13:13
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Capotreno
Mercoledi dovrebbero partire le modifiche alla viabilità all'altezza della questura.
Intanto si pensa, a lavori ultimati di ricosturire l'aiuola centrale simile a quella originaria di Piacentini, ma con alcune novità:
-bus a centro strada che viaggeranno "contromano" rispetto alla direzione delle automobili
-passeggiata e pista ciclabile al centro dell'aiuola
-forse eliminta l'intersezione con via Cecchi.
16/03/2010 10:11
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Capotreno
Articolo sul sito del Secolo XIX
Foce, l’incubo dell’ingorgone
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