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King Crimson

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2003 00:04
03/11/2003 18:31
 
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Alla corte del Re Cremisi c'è un signore un po' strano con uno strumento ancora più strano.
Sembrerebbe una chitarra, ma non sempre i suoni che ne escono hanno qualcosa di vicino a quello che il senso comune ritiene 'suoni di chitarra'.
Il problema di Robert Fripp è che non si accontenta mai.
Nella vita, non gli deve essere mai capitato di dire: "Ok, per oggi mi fermo qui".
Partito con la League Of Gentleman a metà degli anni Sessanta, molto presto incontro Pete e Mike Giles con cui incise "The Cheerful Insanity Of Giles, Giles & Fripp", ma quando si accorsero che il nome era più adatto a uno studio di avvocati che a una rock band, convocarono qualche altro adepto e decisero di ribattezzarsi King Crimson.
Il primo disco che ne uscì, "In The Court Of The Crimson King", conteneva già molta della materia caotica e magmatica che avrebbe permeato il primo periodo della vita della band, a partire proprio da quella "21st Century Schizoid Man" che ne era quasi il manifesto programmatico.
Ma il motivo per cui anche chi odia quel periodo legato al prog rispetta i King Crimson si chiama proprio Fripp: la sua incessante voglia di novità portò la band a spaziare tra i campi del jazz, della classica, del pop beatlesiano in era Belew, senza mai porsi limiti.
Come fece e come fa anche il Fripp solista o accanto ai vari compagni d'avventura (Brian Eno, i Frippertronics, occasionalmente David Bowie e Peter Gabriel).


A cura di Fabio Alcini



Pareri in merito?



Champagne for my real friends and real pain for my sham friends.
03/11/2003 23:52
 
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beh, mi sembrano un po' parole in libertà, ma immagino che un sacco di gente abbia pensato la stessa cosa delle cose scritte da me. non so chi sia l'amico, ma ha detto il suo parere. viva.

le mie parole in libertà sono: credo che fripp sia una delle persone autenticamente interessanti del rock: non è mai stato banale, e a differenza, che so, degli yes o dei genesis, ha sempre pagato di tasca sua l'abbandonare le strade più redditizie quando ha capito che di meglio era impossibile fare.
penso che il primo king crimson ma anche islands e in parte lizard siano dischi impressionanti e diversissimi tra loro, penso che fripp abbia tenuto in piedi gabriel e bowie in motivi in cui rischiavano di andare a mosche, penso che ora come ora i king crimson facciano una musica senza compromessi, magari pure troppo: di lusingare l'ascoltatore ex fricchettone non gliene frega niente. rispetto.



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Sorrisi is magic,
Sorrisi forever
04/11/2003 00:04
 
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Re:

Scritto da: Il Barman 03/11/2003 23.52
beh, mi sembrano un po' parole in libertà, ma immagino che un sacco di gente abbia pensato la stessa cosa delle cose scritte da me. non so chi sia l'amico, ma ha detto il suo parere. viva.

le mie parole in libertà sono: credo che fripp sia una delle persone autenticamente interessanti del rock: non è mai stato banale, e a differenza, che so, degli yes o dei genesis, ha sempre pagato di tasca sua l'abbandonare le strade più redditizie quando ha capito che di meglio era impossibile fare.
penso che il primo king crimson ma anche islands e in parte lizard siano dischi impressionanti e diversissimi tra loro, penso che fripp abbia tenuto in piedi gabriel e bowie in motivi in cui rischiavano di andare a mosche, penso che ora come ora i king crimson facciano una musica senza compromessi, magari pure troppo: di lusingare l'ascoltatore ex fricchettone non gliene frega niente. rispetto.



quoto in pieno. clap clap clap. oh yeah. pura onomatopea.



Recordman dell'astinenza sessuale.

"C'era voluta una caccia stranamente fortunata, un improvviso passaggio all'azione senza la possibilità di angustiarsi prima del tempo, perché succedesse a Macomber, ma comunque fosse successo era sicuramente successo. Guarda quel tipo, adesso, pensò Wilson. E' che alcuni di loro rimangono per tanto tempo bambini, pensò Wilson. Certe volte per tutta la vita. A cinquant'anni, sembrano bambini anche nell'aspetto. I grandi uomini-bambini americani. Gente maledettamente strana. Ma ora questo Macomber gli piaceva. Un individuo maledettamente strano.
Che avesse anche finito di farsi fare le corna da sua moglie? Be', quella sarebbe stata una cosa bellissima. Una cosa maledettamente buona. Forse quel poveraccio aveva sempre avuto paura, per tutta la vita. Chissà com'era cominciata quella storia. Ma adesso era finita. Non aveva avuto il tempo di farsi spaventare dal bufalo. Questo e l'arrabbiatura. E la macchina. Le macchine rendevano la cosa familiare. Adesso era un maledetto attaccabrighe. In guerra Wilson aveva visto succedere le stesse cose. Cambiavano più che se avessero perso la verginità. La paura se ne andava come dopo un'operazione. Al suo posto cresceva un'altra cosa. La cosa più importante che avesse un uomo. Che ne faceva un uomo. Anche le donne lo sapevano. Più nessuna paura."
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