Caro Aldo,
E no caro, questa è un'affermazione "made Barnabino", cita gli studiosi che dicono che Gesù intendesse anche i libri sapienziali
Cita tu gli studiosi che sostengono che ad esempio i Salmi non rientrano tra i testi che erano considerati ispirati. L'espressione la "Legge e i Profeti" è usata per indicare tutti gli scritti sacri. Comunque Gesù parla anche più specificamente della
Legge, i profeti e i salmi, che è la sezione dove gli ebrei mettevano i libri storici, poetici e sapienziali (Luca 24,44). A volte con "la Legge" si intendono tutti gli scritti sacri, per esempio Paolo cita Isaia come "Legge".
Guarda che Gesù non ha scritto di suo pugno nulla
Gesù era la Parola, il figlio di Dio e dunque il "canone" è lui. Quelli che lui citava come la "Legge e i Profeti" erano senza alcun dubbio gli scritti che lui riteneva ispirati e certamente quando cita quei testi ebraici
escludeva i testi greci della LXX.
Le sue parole invece ci sono state riferite da agiografi che conoscevano il greco e che erano soliti leggere la LXX
E con questo? Non è che perché Marco conosce il greco allora i testi greci della LXX (ignorati da Gesù) diventano ispirati, mi pare un ragionamento privo di senso, anche perché neppure tu accetti come ispirati
tutti i testi greci della LXX, dunque di che cosa parliamo?
Shalom
[Modificato da barnabino 21/07/2020 15:14]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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