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Una bambina contro Stalin - Gabriele Nissim

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2008 21:14
28/01/2008 21:14
 
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Una bambina contro Stalin
L'italiana che lottò per la verità su suo padre
di Gabriele Nissim

Descrizione
Luciana De Marchi cominciò la sua battaglia personale contro Stalin quando aveva appena tredici anni. Suo padre Gino, regista cinematografico, era un attivo militante del Partito comunista, emigrato in Russia nel 1921 per ‘servire la causa della rivoluzione socialista’. Ma nel 1922 fu accusato ingiustamente di essere una ‘spia dell’Italia fascista’ (venne scarcerato un anno dopo per intervento di Antonio Gramsci) e nel 1937, durante i processi staliniani, fu di nuovo arrestato con la stessa imputazione. Sottoposto a incalzanti interrogatori, De Marchi continuò a negare con fermezza di aver svolto attività di spionaggio. Fu condannato, senza processo, alla pena capitale e il 3 giugno 1938 venne fucilato a Butovo. Ufficialmente morì di peritonite in un gulag. A differenza della madre Vera che, terrorizzata dai ricatti dei funzionari dell’Nkvd, decise di rinnegare il marito divorziando, Luciana ha dedicato la sua intera esistenza alla ricerca del padre e alla difesa della sua memoria. Scoprendo così una scottante verità: a denunciare Gino erano stati anche alcuni comunisti italiani. Gabriele Nissim, che ha incontrato Luciana De Marchi numerose volte a Mosca e a Fossano (paese originario della famiglia paterna) e ha potuto leggere le lettere e le carte private di Gino conservate dalla figlia, ricostruisce con dovizia di particolari una straordinaria vicenda umana che la storiografia ufficiale ha fino a oggi ignorato.

Non ho ancora terminato di leggerlo, ma se avessi più tempo me lo papperei in due pomeriggi. Credo sia un libro importante da leggere, mostra il comunismo sovietico da una prospettiva inaudita, quella di una bambina. La figlia di un militante del partito comunista, ucciso dallo stesso partito che andava sostenendo.

Alcuni passaggi sono veri e propri strappalacrime, vi sono paragrafi pieni di significato, altri pieni di affetto verso il padre Gino.

E' scorrevole nella lettura, non pretende grandissime conoscienze storiche perchè la cornice è già ben delineata dallo stesso Nissim, quindi è alla portata di tutti.

Da leggere...
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