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"Lo Hobbit", un film ... anzi due ... anzi tre!

Ultimo Aggiornamento: 13/07/2013 09:46
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06/06/2008 18:49
 
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Si, guarda..contentissima di averlo letto...Ora non mi resta che leggere le appendici alla fine del Signore degli Anelli, come mi hai consigliato tu [SM=g27822] Grazie dei tuoi preziosissimi suggerimenti [SM=g27811]
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22/04/2009 21:09
 
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Quoto da "hobbitfilm.it":

Abbiamo deciso di dividere Lo Hobbit in due film, includendo le vicende legate al Bianco Consiglio e il viavai di Gandalf a Dol Guldur”, spiega Del Toro.
Sarebbe stato un errore mettere tutto nel primo film,” aggiunge Jackson. “Il nostro compito principale è quello di raccontare la storia dello Hobbit, e in questo modo potremo raccontarla in uno stile molto più simile a quello della trilogia del Signore degli Anelli.
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Da "hobbitfilm.it" e, a sua volta, da Empire Magazine:

IN SINTESI:

- La trama e il trattamento dello Hobbit e del Sequel è terminata. Jackson e del Toro l’hanno presentata alla Warner e alla New Line, e hanno ricevuto l’OK per stendere la sceneggiatura definitiva.
- Il casting inizierà tra pochissimo.
- Confermati nel team di progettazione Alan Lee, John Howe, Mike Mignola e Wayne Barlowe. A breve i quattro si fermeranno in Nuova Zelanda per molto tempo. Si uniranno a un team di altri sei o sette nuovi artisti.
- Oltre al casting, inizierà a breve anche la ricerca delle location.
- Non ci sono ritardi: le riprese inizieranno a marzo 2010 come previsto.
- Primo e secondo film conterranno la trama del romanzo, ma sarà estesa con tutto quello che accade nel frattempo. Ecco quindi che vedremo quello che accade a Gandalf quando si assenta dal viaggio, gli eventi del Bianco Consiglio e quello che accade a Dol Guldur.
- Già confermati McKellen e Serkis, ma nessun agente è stato chiamato, neanche i loro. A breve inizieranno a contattare gli agenti degli attori della Trilogia per eventuali “ritorni”.
- Verranno mostrati anche eventi precedenti (come la storia del re dei nani Thrain, padre di Thorin) e contestualizzanti per la storia. Inoltre, nessun momento iconico verrà lasciato indietro: vedremo Beorn e i Ragni del Bosco Atro, per esempio.
- I nani non saranno macchiette comiche: come nel romanzo, 5 o 6 di loro avranno un vero e proprio legame con Bilbo, e tutti avranno un carattere tridimensionale. “Dovranno farvi ridere, ma anche commuovere”.
- Adattare il romanzo vuol dire costruire una storia coerente, con meno logiche “fiabesche”. I cambiamenti maggiori, quindi, riguarderanno le parti meno coerenti e più casuali del romanzo. Jackson ammette che, per esempio, Bard l’Arciere verrà introdotto in maniera più logica, forse molto prima che nel romanzo.
- Alcune idiosincrasie tipiche del romanzo rimarranno invece, come i lunghi dialoghi tra Orchi.
- Il lato “villain” verrà caratterizzato nel dettaglio, scopriremo molto sul passato di Sauron e verrà mostrato come acquisisce il potere che ha nel Signore degli Anelli. Inoltre lo vedremo in una forma diversa, nella sua incarnazione a Dol Guldur.
- Gli aspetti scenografici e visivi saranno gli stessi dello Hobbit (Hobbiville sarà uguale, il look degli Hobbit idem), ma del Toro non fingerà di essere Peter Jackson: userà il suo stile.
- Jackson è aperto a girare i due film in 3D, ma ritiene che li slegherebbe dagli altri 3: girando in 35mm invece renderebbe i cinque film uniti. Anche del Toro adora il 3D, e dice che se i due film funzionassero a livello espressivo con una tecnologia come quella 3D ci penserebbe. Ma attualmente i due non ne hanno ancora discusso, è troppo presto per parlarne.

PER ESTESO:
Empire Magazine, giugno 2009
Peter Jackson. Guillermo del Toro. Per la prima volta Empire riunisce il produttore e il regista dello Hobbit per parlare degli script, dei segreti, di Sauron e… di costumi da bagno.
Nonostante uno si stia per imbarcare nella più grande sfida della sua carriera, e l’altro stia anche scrivendo e producendo con Spielberg i film di Tintin, Guillermo del Toro e Peter Jackson appaiono sorprendentemente rilassati. E’ un giorno della fine di marzo a Wellington, Nuova Zelanda, e i due siedono dall’altra parte di una connessione Skype: parlano con noi mentre lavorano allo script dello Hobbit.
“Non proprio. Siamo stati in spiaggia, a rilassarci in bikini,” sostiene Jackson.
“Ho un costume da bagno come quello di Borat,” puntualizza del Toro.
“Pensano che stiamo lavorando allo script!” aggiunge Jackson.
Ovviamente scherzano, ma il lavoro veramente duro deve ancora iniziare. Le riprese della loro versione della storia di J.R.R.Tolkien, che vede un giovane Bilbo avventurarsi con Gandalf il Grigio e 13 nani verso la liberazione di un tesoro dalle grinfie di un drago (con il ritrovamento di un certo Anello a metà strada), inizieranno tra un anno. Questo non significa che i due non abbiano niente da dirci…
Empire: A che punto dello script siete, al momento?
del Toro: Lavoriamo sei, sette ore al giorno da alcuni mesi a casa di Peter. Ho svaligiato la sua dispensa!
Jackson: Philippa Boyens, che scrive il film assieme a noi, vive nella casa a fianco. Attraversa il prato ogni mattina alle 8.30 con lo sguardo offuscato. Fran Walsh [moglie di Jackson e co-sceneggiatrice] si alza, mi alzo anche io e arriva Guillermo, a quel punto iniziamo. Lavoriamo la mattina, fino alle 3 del pomeriggio. A quel punto io e lui andiamo alla Weta a controllare come procedono i lavori, o io crollo addormentato.
del Toro: A volte accadono entrambe le cose.
Jackson: Ho appena concluso sei settimane nelle quali mi alzavo alle cinque del mattino per lavorare via iChat con Steven Spielberg a Los Angeles, mentre girava Tintin in motion capture. Ora abbiamo finito Tintin. Abbiamo anche finito, in linea generale, la trama principale e il trattamento dei due film dello Hobbit. La Warner Bros. e la New Line sono in Nuova Zelanda proprio ora…
del Toro: Oggi.
Jackson: Già, abbiamo presentato tutto ieri mattina. Eravamo nervosissimi, ci guardavamo come degli scolaretti. Abbiamo descritto in ogni dettaglio i due film:
del Toro: Inquadratura dopo inquadratura.
Jackson: Inquadratura dopo inquadratura, sì. Erano molto contenti e ci hanno chiesto di iniziare a stendere le sceneggiature. Abbiamo fatto il trattamento e la storia in generale, per ora; un lavoro di suddivisione e di struttura. Ora abbiamo avuto l’OK dalla major per stendere le sceneggiature, che inizieremo da domani penso. Il casting inizierà molto presto, perché i tempi iniziano a stringere.
del Toro: Ma non abbiamo solo scritto la storia. Quando Peter si addormenta, io vado alla Weta e facciamo ricerche o sviluppiamo le creature. Abbiamo già molte sculture che io e Peter ci stiamo litigando, per vedere chi le terrà a casa sua alla fine di tutto. E oltre a questo, il team di progettazione - John Howe e Alan Lee - viene qui a intermittenza. Torneranno a breve, e rimarranno per parecchio, parecchio tempo. Mike Mignola sta per arrivare, e anche Wayne Barlowe. Lavoreranno a pieno ritmo con il team di progettazione, assieme a sei o sette nuovi artisti, tra poche settimane.
Empire: Avete parlato di casting.
Jackson: Ora che la storia è stata approvata, abbiamo una lista del cast molto precisa. Ora sappiamo quali personaggi saranno nei film, e in quali dei due li vedremo, e come saranno: possiamo iniziare un po’ di casting. Possiamo anche iniziare la ricerca delle location: il trattamento ci ha dato l’elenco completo di quali tipi di location ci servono. Siamo perfettamente in tempo per iniziare le riprese a marzo 2010.
Empire: Avete deciso quali attori della Trilogia torneranno?
Jackson (parla a del Toro): So che hai incontrato Ian McKellen, io ci ho parlato e ovviamente sarà nel cast. Ho lavorato con Andy Serkis a Tintin e anche lui ci sarà. Non abbiamo ancora parlato con nessun agente. Ma presto lo faremo.
Empire: Avete deciso cosa sarà nel secondo film?
del Toro: Abbiamo deciso di dividere lo Hobbit in due film, includendo eventi legati al Bianco Consiglio e il viavai di Gandalf a Dol Guldur. Nel dettaglio, il libro sarà diviso in due film.
Jackson: Abbiamo esteso moltissimo l’universo del romanzo, quindi non seguiremo solo Bilbo e i nani nel loro viaggio, come invece fa il libro. Abbiamo iniziato a estendere la storia mostrando cosa capita a Gandalf durante il viaggio…
del Toro: Un po’ di contesto.
Jackson: E mostreremo alcuni degli eventi precedenti, come la storia del re dei nani Thráin, padre di Thorin; stiamo anche contestualizzando lo Hobbit ed espandendolo. Abbiamo deciso semplicemente che sarebbe sbagliato comprimere tutto in un libro. Il compito essenziale era realizzare Lo Hobbit, e questo ci permette di realizzarlo nello stile della Trilogia, diciamo.
del Toro: Per evitare di fare un unico film dello Hobbit della durata di tre ore.
Jackson: Si correrebbe troppo…
del Toro: Perderemmo momenti magici, iconici. Nella versione animata, ad esempio, non c’è Beorn - che è un grande personaggio. Alcuni sostengono poi che si potrebbero saltare i Ragni del Bosco Atro. Quello che faremo, invece, sarà mantenere tutti i momenti iconici che sono nel libro, e dargli il giusto peso.
Jackson: Abbiamo fatto molte cose che speriamo il Professor Tolkien avrebbe approvato. Abbiamo preso eventi dello Hobbit e li abbiamo integrati in alcuni dei temi generali che poi aprono il Signore degli Anelli. Ma non abbiamo reso la storia meno divertente, giovanile e avventurosa di quanto sia.
del Toro: Come nel romanzo, la storia inizia con un Bilbo decisamente innocente e ingenuo. Nella seconda parte attraversa momenti molto più dark e intensi, e alla fine del viaggio avrà visto il lato oscuro del mondo. Penso che l’elemento importante sia il fatto che il suo viaggio è una Andata e un Ritorno, qualcosa che lo trasforma e che rimarrà per sempre con lui.
Jackson: Il fatto veramente interessante è che Bilbo mette le mani sull’Anello, durante la Gara di Indovinelli con Gollum. Nel romanzo, l’Anello non ha abbastanza tempo per diventare una forza potente, anche se fa parte del viaggio interiore del personaggio. Ma dall’altro lato la storia di Bilbo mostra come gli altri cambiano la loro visione di lui, e come lui guadagna il rispetto dei nani.
Empire: Come gestirete i nani? Molti di loro, nel romanzo, non vengono approfonditi.
del Toro: Gimli nella trilogia aveva una funzione molto chiara. Tecnicamente ed espressivamente i nani ne hanno un’altra, nello Hobbit. Devono essere valorosi, coraggiosi, a volte divertenti - elementi che erano già in Gimli - ma anche tragici e incredibilmente commoventi. Questi nani, fisicamente e a livello drammatico, dovranno essere personaggi tridimensionali che dovranno farvi ridere ma anche temere per le loro vite, o commuovervi. Magari fino alle lacrime, in alcuni momenti.
Jackson: Sceglieremo cinque o sei di loro, come nel romanzo, con i quali Bilbo costruirà dei veri e propri legami interessanti. Non avremo solo Thorin circondato da 12 macchiette comiche.
Empire: E come state trattando i momenti meno “cinematografici” dello Hobbit? Come l’entrata in scena di Bard l’Arciere, che si trova quasi alla fine del romanzo. Lo introdurrete prima?
Jackson: Stiamo facendo proprio cose del genere. Non è esattamente come lo descrivi tu, ma stiamo cercando di rendere la storia meno casuale. Nel romanzo c’è un po’ un “Deus Ex Machina” nella successione degli eventi, perché il Professore voleva che accadessero precisamente così. Molti eventi non hanno logica. E’ un lato decisamente più “giovanile”…
del Toro: …un mondo più da Fiaba.
Jackson: E’ stato voluto così. Le versioni cinematografiche di queste storie saranno ragionevolmente coerenti. Stiamo cercando di legare tutto quanto e strutturare i film in modo che nulla sia casuale, e nulla arrivi a caso in modo “comodo” come accade invece nel romanzo.
del Toro: Tranne quando l’idiosincrasia del libro diventa un momento molto iconico: lì dovremo preservarla. Possiamo far funzionare la logica fiabesca.
Empire: Un altro problema è che Bilbo è privo di conoscenza per gran parte della Battaglia dei Cinque Eserciti.
del Toro: Ecco una di quelle idiosincrasie che ho detto di voler tenere. E’ così inaspettato. Penso che nel film ci saranno variazioni tonali molto belle. Per esempio, al contrario della Trilogia dove i mostri non erano articolati, nello Hobbit ci sono parti nelle quali gli Orchi hanno dialoghi e conversazioni di una certa lunghezza. Ci sono altre idiosincrasie che non hanno il tono adatto a far parte della Trilogia. E’ qui che ci discosteremo un po’ dai primi tre film.
Jackson: Stiamo inoltre sviluppando molto le personalità e i personaggi del lato “villain” della storia. Dovremo trattare con Sauron più di quanto accada nel romanzo: spiegare come si manifesta, e in che forma; mostrare in che modo arriva a essere così potente nella Trilogia e com’era nell’antichità. Ecco una cosa della quale parleremo molto, molto più di quanto accade nel libro. E’ una cosa che dobbiamo fare, anche perché la gente se lo aspetta. Stiamo parlando di eventi precedenti al Signore degli Anelli, dobbiamo scoprire delle cose su X, Y e Z… Stiamo cercando di fare quello che la gente si aspetta, ma in maniera sorprendente.
del Toro: Anche perchè i libri hanno toni molto diversi. La trilogia è colossale, epica, ha una cosmologia geopolitica. E il bello dello Hobbit è che, invece, il punto di vista è su una avventura molto più piccola ambientata in un mondo estremamente ricco di caratteristiche.
Jackson: Ho dimenticato di dire che, prima ancora che iniziassimo a scrivere una singola parola del film, la prima cosa che Guillermo ha fatto quando è arrivato in Nuova Zelanda è stata…
del Toro: …farmi arrestare.
Jackson: Già. Ma ti abbiamo fatto evadere. La seconda cosa è stata prendere le pellicole del Signore degli Anelli, le edizioni estese, e mostrargliele. E’ stata la prima volta che le ho riviste tutte insieme da quando i film sono usciti. E’ stato divertente. Mi sono sentito intimidito, a dire il vero, nel guardarli. Sono così densi, giganti, complessi.
del Toro [ride]: La prima cosa che ho detto è stata: “M***a, ma in cosa mi sono cacciato?”
Jackson: So che potrò essere di grande aiuto come produttore, perché conosco più cose di Guillermo, e so a cosa andrà incontro. E sono grato che non ne abbia idea. Se lo avesse saputo, non sarebbe qui seduto accando a me. Sarebbe in aeroporto!
del Toro [ride]: Con un coltello in mano!
Jackson: Sono veramente felice che non si immagini nulla!
Empire: Quindi, Guillermo, hai una minima idea di quello in cui ti sei imbarcato?
del Toro: Credo di avere qualche sospetto.
Jackson [scuote con decisione la testa]: No.
del Toro [ride]: Ma il bello è che quando Peter mi chiamò nel 2007, io e lui non ci sentivamo da un paio d’anni. E invece a sorpresa mi chiamò a Natale. La conversazione fu decisamente breve. “Stiamo pensando a te per Lo Hobbit, che ne dici?” e io risposi: “Ci sto.” E lui rispose: “Prenderà tre anni della tua vita.” E io: “Ci sto.” “Vuoi parlarne prima con la tua famiglia?” “No, ci sto. Davvero, ci sto.”
Jackson: Cercherò di dare una mano, sarò sempre qui. So a cosa vai incontro, e cercherò di guardarti le spalle per quanto mi è possibile.
Empire: Peter, guardare Guillermo destreggiarsi in questo processo ti ha fatto venir voglia di dirigere i film?
Jackson: Beh, ci sono momenti in cui mi sento molto geloso.
del Toro: Le sculture!
Jackson: Tuttavia mi sto divertendo un sacco in questo ruolo. E il mio obiettivo è ottenere che questi due film riescano ancora meglio della trilogia che ho diretto io. Se avessi diretto io questi due film avrei pensato “Cosa ho fatto l’altra volta? Come farò a superarmi? Sarà diverso abbastanza?” E’ qualcosa di poco soddisfacente, ed è per questo che non voglio dirigere i film.
Empire: Potete parlare dell’approccio visivo? Sarà coerente con la trilogia?
del Toro: Non è una cosa essenziale. Penso che se lo trasformassimo in un aspetto essenziale faremmo un grosso errore.
Jackson: Quello che è bene che tutti sappiano è che stiamo ricreando la stessa Terra di Mezzo che c’era nella trilogia. Hobbiville sarà la stessa. Gli Hobbit saranno identici. Ma qui c’è un altro regista, e ha il suo stile. Ecco perché, secondo me, è stata una buona idea affidargli i due film. Vediamo quale sarà l’approccio di qualcun altro. Andiamo nella Terra di Mezzo con un nuovo regista, che userà nuovi obiettivi, un nuovo cameraman, e vediamo cosa faranno. E’ eccitante. Non fingerà di essere me. La gente deve tenerlo bene a mente.
Empire: Avete pensato di girare Lo Hobbit in 3D?
del Toro [non capisce]: In animazione al computer?
Jackson: No, in tre dimensioni. Gli occhialini.
del Toro: Gli occhialini! Non ne abbiamo discusso seriamente ancora. Sarebbe prematuro parlarne adesso.
Jackson: Io sono molto aperto all’idea di girare Lo Hobbit in 3D. Ma non forzerò mai un regista a girare con una tecnologia che non vuole utilizzare. Inoltre girare anche questi due film in 35mm li renderebbe molto più legati agli altri, come se questi cinque film…
del Toro: Fossero uniti.
Jackson: Girare improvvisamente in digitale e in 3D due di questi cinque film, senza che gli altri siano in digitale 3D, sarebbe decisamente strano. Quindi non sto perdendo troppo tempo cercando di parlare con lui di questa cosa. Personalmente lavorerò ai miei prossimi film in 3D, il mio prossimo film in live action [non Tintin, quindi, che è animazione] sarà in 3D.
del Toro: Sono molto curioso. Adoro quel formato. Devo dire che ne abbiamo discusso, e abbiamo stabilito che non è un mero trucchetto. Ma è troppo presto per dire se a livello espressivo funzionerebbe per i film, e ammetto che se lo fosse non sarei contrario.
IL RITORNO DI HOWARD SHORE
trafiletto
Hai rimesso mano alla colonna sonora del Signore degli Anelli per poterla dirigere mentre i film vengono proiettati, dal vivo. Recentemente lo hai fatto alla Royal Albert Hall con la Compagnia dell’Anello. Da dove ha origine questa idea?
Stavo rimontando i Complete Recordings, e mi resi conto che non li avevo mai sentiti in concerto. Mi era venuto in mente di suonare dal vivo mentre veniva proiettato uno dei film a cui ho lavorato già con Il Pasto Nudo. Così ho riassemblato la colonna sonora e ci ho lavorato con il direttore d’orchestra Ludwig Wicki.
Deve essere stato complicato.
So che per Ludwig la parte difficile è la sincronizzazione. Non c’è una guida sonora oltre ai suoni del film, e così deve avere dei riferimenti visivi con incredibile precisione. E’ una relazione molto particolare, come avere davanti una realtà estesa. La musica non suona mai meglio di quando la si lega alle immagini di un film. E la musica dal vivo è eccitante: riesci a sentire l’energia di 220 musicisti che suonano mentre guardi questo incredibile film. E’ il meglio di entrambe le cose.
Hai iniziato a lavorare allo Hobbit?
Abbiamo parlato di fare questo film per molto tempo, quindi era nelle nostre menti da tempo. Io leggo molto e faccio ricerca, in modo da essere mentalmente nella Terra di Mezzo per creare musiche nuove che arrivino dal lato sincero del mio essere. E’ un mondo splendido, la Terra di Mezzo.
E’ un territorio nuovo per te?
Lo sarà per Guillermo. L’ho incontrato recentemente a New York. E’ un regista fantastico. Lui e Peter hanno riunito gran parte dei realizzatori del Signore degli Anelli per Lo Hobbit. La strada va sempre avanti…
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06/05/2009 13:30
 
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Il nome di Guillermo del Toro in effetti mi tranquillizza ed anzi credo che sia davvero adeguato allo stile fiabesco de Lo Hobbit, anche se a volte lui insiste molto sul macabro. Ho sfogliato i post precedenti ma non ho capito una cosa: la crew, che come è noto prega tutte le mattine in ginocchio davanti alle "action figures" della trilogia ciccionazza, che aspettative ha? Vi hanno fregati una volta e non vi fregano più?
[SM=g27828]
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~nextor~, 06/05/2009 13.30:


Ho sfogliato i post precedenti ma non ho capito una cosa: la crew, che come è noto prega tutte le mattine in ginocchio davanti alle "action figures" della trilogia ciccionazza, che aspettative ha? Vi hanno fregati una volta e non vi fregano più?
[SM=g27828]


E' un piacere ritrovarti, Nextor. E' da molto tempo che non ti facevi vivo da queste parti.
Per quanto concerne la tua domanda, ti dico che fino a quando non l'avrò visto (il film) eviterò di esprimere commenti o pareri troppo diretti.
[Modificato da Admin-Geko 06/05/2009 17:54]

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06/05/2009 18:19
 
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Ragazzi mi sono perso un passaggio, oserei dire fondamentale: quando dovrebbe uscire il film?

Olaf
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Olaf Forte Braccio, 06/05/2009 18.19:


Ragazzi mi sono perso un passaggio, oserei dire fondamentale: quando dovrebbe uscire il film?


Mi quoto:
Admin-Geko, 24/05/2008 2.11:


I due film usciranno nel 2011 e nel 2012 (e non nel 2010 e nel 2011, come in precedenza ipotizzato).


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Non avevo letto, chiedo venia Admin.....

Praticamente uscirà fra poco.... [SM=x294622]

Olaf
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Olaf Forte Braccio, 06/05/2009 20.01:


Non avevo letto, chiedo venia Admin.....


Figurati, per così poco.
Olaf Forte Braccio, 06/05/2009 20.01:


Praticamente uscirà fra poco.... [SM=x294622]


Direi domani.

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Da "HobbitFilm.it":
Guillermo del Toro: "Realizzeremo solo due film, perché penso che sia il modo migliore per servire il libro. Non sto dicendo che l’altra ipotesi non è mai stata discussa. Ne abbiamo discusso molto, ma sento che il modo migliore per raccontare questa storia sia in due film. La decisione è stata presa principalmente a causa della lunghezza del libro, e perché in questo modo potremo inserire elementi legati al Bianco Consiglio e a Dol Guldur.
[...]
C’è solo un punto in cui si potrebbe tagliare, e tutti lo conoscono. Quello che faremo verrà dettato dal fatto che c’è questo legame tra Bilbo e Thorin e gli altri nani: c’è un luogo molto logico per quella relazione. C’è un momento nel libro dove il gruppo riesce a raggiungere un obiettivo, e quindi si può dire “Ok, ora facciamo la cosa successiva”.

Poi:
- Riguardo alla divisione in due film del libro, il regista ha ribadito di voler dividere in due la storia dello Hobbit, prendendo tutto lo spazio necessario (ovvero due film) in modo da poter arricchire la storia con passaggi esterni al libro (presi dalle appendici del Signore degli Anelli e da altro materiale) e ricollegare il secondo film alla Compagnia dell’Anello. “C’è un intero altro capitolo, ovvero il va e vieni di Gandalf nel corso della storia e gli eventi a esso ricollegati: gli esperti sapranno che il ritorno di Gandalf viene ritardato a causa di un momento di crisi con un personaggio molto oscuro, chiamato il Negromante, che altro non è che Sauron.”
- Andy Serkis tornerà nel ruolo di Gollum? “Sì, e anche Ian McKellen tornerà, così come Hugo Weaving, nei ruoli che avevano nella trilogia”. Questa è la prima conferma ufficiale che Weaving tornerà nel ruolo di Elrond, e che quindi rivedremo il personaggio.
- Riguardo a Smog, “Solo ora, dopo otto mesi di progettazione, sono state definite le sue caratteristiche principali. Ci vorranno altri sei o sette mesi di lavoro prima che Smog sia pronto nella sua forma definitiva.”

Ancora:
Adattare un romanzo esistente è un compito difficile (l’ho già fatto con Le Streghe, Hellboy ecc), e una impresa artistica e istintiva. L’unica guida che si ha è il proprio istinto creativo. Ridurre a cartoncini un adattamento, comunque, è molto preciso. Normalmente riduco un film normale in 100-130 cartoncini 3×5 che lo suddividono in eventi dettagliati. Lo Hobbit (più gli eventi di Dol Guldur) ha superato i 300 cartoncini: questo significa un film di 4-5 ore.
Qua e là si è parlato del fatto che vogliamo fare due film per altri motivi [pecuniari, ndt]. Vi assicuro che chiunque sia da questa parte dell’equazione sta facendo questo lavoro prima di tutto - e soprattutto - per amore e passione. Questo magari non ce lo farà fare bene, ma almeno rende i nostri obiettivi sinceri.
Condensare il romanzo in un unico film secondo noi lo rendeva troppo “documentario di viaggio”: un itinerario di avventure, piuttosto che una avventura in sé. Guardate il film d’animazione dello Hobbit e la quantità di materiale narrativo e drammatico che è stata condensata o eliminata (Beorn su tutti), e capirere che far stare tutto in un unico film è veramente impossibile.

E infine:
Inizieremo l’anno prossimo. Siamo in pre-produzione, scrivendo, progettando creature e ambientazioni, sviluppando la tecnologia che utilizzeremo per girare i film. Inizieremo le riprese nel marzo 2010 e gireremo per 370 giorni circa. Alla fine delle riprese postprodurremo per alcuni mesi, il primo film uscirà nel 2011, e il secondo nel 2012. Alcuni paesaggi del film non sono stati ‘introdotti’ nel Signore degli Anelli. Per alcuni di questi vorremmo che ci fossero delle sensazioni differenti, quindi ci evolveremo poco a poco, e alla fine del primo film vedrete luoghi che nel primo film non sono stati mostrati, e nel secondo film speriamo di andare in un posto molto, molto diverso.

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Da HobbitFilm.it

Jamie Graham di Total Film ha intervistato il regista Guillermo del Toro a Wellington, in Nuova Zelanda. Nell’intervista si parla dello script, della aderenza al romanzo di Tolkien, della situazione della progettazione e di alcuni interessanti dettagli legati a Smaug e ai Ragni. Ecco la traduzione completa:

Lo Hobbit sta prendendo molto più tempo, nella progettazione, di qualsiasi altro tuo film…
La preproduzione sta durando quasi un anno. Il che, per me, è tantissimo: di solito ci metto un terzo del tempo per progettare film come Hellboy. E se pensate che per questi film stiamo usando tre o quattro volte il numero di artisti… [rabbrividisce]. Abbiamo prodotto centinaia, davvero, centinaia di disegni. Dozzine e dozzine di maquette, dozzine di materiale per i test. E’ un’opera epica. E stiamo ancora progettando.

Come avete realizzato lo script? Presumibilmente tu hai avuto lo stesso input di Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens?
Molti mesi fa abbiamo discusso della struttura del film utilizzando dei cartoncini, e abbiamo strutturato i due film. Ci siamo incontrati giornalmente dalle 9 del mattino fino al pomeriggio: il pomeriggio poi io lo dedicavo alla progettazione. A quel punto ci siamo divisi in due team, io scrivevo delle parti e loro ne scrivevano delle altre, e poi ci scambiavamo il materiale: è il metodo che uso io solitamente. Devo dire che è stato incredibile, e quello che faceva la differenza era la quantità di idee che si generavano ogni giorno. Avremmo potuto scrivere tre o quattro versioni dello Hobbit.

Il primo film sarà dedicato solo al romanzo, e il secondo alle appendici del Signore degli Anelli e a materiale da te inventato? O ci saranno parti del libro riservate al secondo film?
Abbiamo deciso di rispettare la struttura del romanzo del Professor Tolkien, perché l’ordine delle avventure nello Hobbit è conosciuto da generazioni e generazioni di persone. Non vogliamo fare confusione e spostare elementi. Ma integreremo all’interno della storia gli spostamenti di Gandalf, perché nel romanzo lui sparisce piuttosto spesso. Quindi, contrariamente a quanto accade nel romanzo, noi vedremo dove andrà e cosa gli succederà.

Tu e Peter siete registi visionari che combattono per la propria visione. Cosa succede quando vi scontrate?
Finora non siamo ancora giunti a livelli simili. Litighiamo e vinciamo a livelli diversi. Ad ogni modo Peter è stato un grandissimo produttore finora. Due registi mi hanno prodotto nella mia vita, entrambi chiamati Peter: Pedro Almodòvar e Peter Jackson. In entrambi i casi la mia esperienza è stata ottima perché hanno capito che il produttore non può essere anche regista. Se c’è una emergenza, se qualcosa va storto, allora il produttore ha il dovere di dire la sua. Ma quando tutto va bene, non c’è bisogno di un suo intervento creativo costante.

Penso che lavorare con Peter non sia troppo diverso dal lavorare con Mike Mignola ai film di Hellboy.
Puoi dirlo forte. Mike è stato interpellato come fosse un regista, perché dirigeva sulle pagine dei fumetti. E Mignola, come Pedro e Peter, conosce il processo: sa che a un certo punto dovrai rimanere da solo con il mostro! Sei tu quello che rimane da solo, e devi fidarti dei tuoi istinti. Non chiamerai mai per chiedere aiuto, dovrai prendere la tua decisione.

Quanto è difficile lavorare tra Los Angeles e Wellington? Ora vivi in Nuova Zelanda?
Sì. Vado raramente a Los Angeles ora. Ad ogni modo è piuttosto semplice, sono abituato. Di solito vado tra Londra e Los Angeles allo stesso modo. Posso stare 13 ore tutto da solo, è un privilegio. Scrivo, preparo email, leggo, è un giorno di lavoro che adoro. Il grande vantaggio tra LA e Wellington è il fuso orario, perdi un giorno ma quando ti addormenti la sera a Los Angeles ti risvegli il mattino seguente a Wellington.

Ti guardi qualche strano film sull’aereo?
Sì! Ma preferisco la TV perché non necessita del grande schermo.

Tu ami realizzare creature, e Lo Hobbit è una grande opportunità ovviamente. C’è il drago Smaug (Smog), i ragni del Bosco Atro, i mannari, Beorn l’uomo-orso…
Ecco cosa ho detto alla Weta: terremo il DNA della trilogia del Signore degli Anelli, ma genereremo dei personaggi di tipo diverso. Per esempio: nella Trilogia la maggior parte delle creature sono brutali o inarticolate. Nello Hobbit, le creature parlano: Smaug ha delle splendide battute, lo stesso dicasi per il Grande Orco. Quindi abbiamo dovuto progettarle con un approccio diverso, perché non ci stiamo limitando a sviluppare delle cose spaventose. Inoltre, volevo che alcuni mostri nello Hobbit fossero maestosi. Volevo che i mannari avessero una specie di bellezza, senza che ci fosse una definizione di “bello = buono, brutto = cattivo” così netta. Alcuni mostri sono splendidi.

A quanto pare Smaug non sarà un drago come quelli del Regno di Fuoco. E’ stato difficile spiegare ai progettisti come volevi che fosse il personaggio?
Uno dei design di cui vado più orgoglioso è proprio Smaug. Ovviamente è quello che ha preso più tempo. In verità è ancora in corso: stiamo definendo ora la sua palette di colori, e la texture della pelle. L’intera progettazione è durata un anno. Questo a causa delle caratteristiche uniche del drago. Sin dall’inizio volevo che Smaug fosse diverso da qualsiasi drago mai realizzato. Il problema è stato dare vita a quella idea, penso che ce l’abbiamo fatta.

Di che idea si trattava?
Non posso dirlo perché sarebbe uno spoiler immenso! Ma sono felice al 100% del risultato. E se ci fosse il 110%, sarei felice tanto così!

E cosa ci dici dei ragni? Quanto saranno fedeli alla Shelob del Ritorno del Re?
Loro sono la progenie di Shelob, ma lei era una signora piuttosto promiscua [ride]! Ha avuto parecchi partner. Insetti e ragni sono particolarmente adattabili. “There Will Be Spiders” [ride] Sembra il titolo del sequel di un celebre film di Paul Thomas Anderson! Ad ogni modo, i ragni saranno incredibili visivamente, e in modo diverso da quanto lo era Shelob. Vorrei dire di più, ma sarei troppo spoileroso. Sono molto diversi. Sono creature dell’oscurità, della foresta. Non nidificano nel terreno. Nidificano dentro a dei canopi, quindi fisicamente si sono adattati a quell’ambiente.

Le sequenze di Smaug e dei ragni saranno davvero spaventose?
Penso di sì, lo spero proprio. Almeno questa è la direzione verso cui ci stiamo muovendo. Ogni bel film per bambini, che sia di Miyazaki o della Disney, ha sempre un paio di scene spaventose. Quando lessi Lo Hobbit da bambino… c’erano momenti in cui Beorn aveva delle teste di orco piantate su dei pali, fuori da casa sua! Tolkien non aveva problemi a riguardo. Non c’è modo di mostrare l’attacco del drago alla città in maniera non spaventosa. Lo stesso dicasi per i ragni: non c’è modo di fare dei ragni giganteschi che intrappolano le persone in maniera delicata!

Hai studiato i veri ragni? Ce ne sono di giganteschi in Nuova Zelanda!
Li abbiamo studiati. Un paio di persone del team di progettazione sono veramente ossessionate. Hanno girato i loro bei piccoli documentari, hanno catturato ragni e fatto foto alle loro bocche. Il problema principale è come ingrandire quel tipo di corporatura con le gambe lunghe. Shelob era molto bassa, si muoveva come un carro armato. I nostri ragni devono sembrare immensi ma essere agili.

Ti fanno qualche effetto i veri ragni?
Si. Adoro gli insetti, e i ragni mi affascinano, ma sono assolutamente e completamente terrificato da loro! [ride] E’ una cosa che io e Peter abbiamo in comune!

Che ci dici della portata dello Hobbit? In Mimic, Hellboy e Blade II c’erano scene d’azione molto imponenti, ma la Battaglia dei Cinque Eserciti sarà qualcosa di veramente fuori scala per te…
Sinceramente non vedo l’ora. Ad ogni modo, c’erano moltissime battaglie nella Trilogia. Quindi una delle cose a cui abbiamo dovuto pensare per prima è stata: come rendere le scene d’azione e di battaglia innovative e diverse nello Hobbit? Perché all’epoca erano scene innovative, con vallate enormi e fortezze invase dai guerrieri. Successivamente uscirono Troy, Narnia, tutto il resto. E’ diventato piuttosto comune realizzare scontri tra eserciti in CGI. Abbiamo trovato una buona soluzione, penso che le battaglie si distingueranno.

Saranno più intime?
Vorrei poter dire degli spoiler! Tutto quello che posso dire è che abbiamo un team incredibile, e che sanno tutti che non stiamo facendo ancora Il Signore degli Anelli. Non stiamo facendo una quadrilogia o una pentalogia. Stiamo facendo due film che, uniti alla trilogia, saranno un unicuum, ma rimarranno completamente separati. Eviteremo cose estranee al DNA e al lessico della Trilogia, ma il pubblico non penserà mai “è roba già vista”. Eccetto quando andremo in luoghi famigliari, come Hobbiville o Gramburrone, luoghi dove il pubblico vorrà sentirsi nuovamente a casa.

Userete la stessa palette di colori della Trilogia, oscura e fertile?
Penso che Lo Hobbit sarà più colorato, fantasioso, operistico. Una delle cose che nel libro emergono maggiormente sono le stagioni, quindi questo sarà alla base del nostro operato.

Ci sarà anche più magia? L’effetto sarà più fiabesco?
Sarà per certi versi quello che tutti amano del libro. Come un pezzo da camera, quando i troll di pietra parlano di come cucineranno i nani. E’ una piccola storia, ma è anche magica e quasi una commedia: con queste enormi creature che parlano di cucina!

Non sarebbe un film di Del Toro se non avesse elementi poetici, giusto?
C’è molta magia nel film. Peter ha l’occhio da regista storico, nel senso che la Trilogia è incredibilmente precisa e coerente con il mondo che era stato creato nei libri. E’ come se lui fosse un archeologo che scopre mano a mano qualcosa che già esisteva. Penso che nello Hobbit ci saranno più licenze poetiche, sarà più fiammeggiante.

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Jackson [...] a inthenews.co.uk ha aggiornato brevemente sulla situazione degli script:


Lo Hobbit sarà diviso in due film, abbiamo concluso il primo script e lo abbiamo mandato alla major cinematografica, che sembra decisamente contenta del risultato. Siamo a metà strada nella stesura del secondo script; Philippa, Fran, Guillermo e io stiamo finendo il lavoro e ci stiamo divertendo molto.
E’ stata una esperienza interessante perché sono passati otto o nove anni da quando scrivemmo le sceneggiature del Signore degli Anelli [ndt, o c'è stato un misunderstanding o Jackson si confonde: dieci anni fa iniziarono le riprese della trilogia, quindi gli script risalgono ad ancora prima], e avevo paura che sarebbe stato difficile tornare a scrivere queste cose, ma non appena abbiamo iniziato ci siamo divertiti un mondo, ed è stato facile.
La mia parte preferita nella realizzazione di un film è la stesura sceneggiatura. E’ la parte nella quale c’è meno pressione, è la più creativa e divertente.
(…) Stiamo scrivendo gli script con Del Toro, quindi c’è continuità con la Trilogia in termini di script. Stiamo scrivendo i dialoghi di Ian McKellen proprio nello stesso modo in cui li scrivevamo per la Trilogia. Ma Guillermo come regista prenderà lo script e lo interpreterà alla sua maniera. Sarà una cosa interessante, ecco perché l’ho voluto come regista. Pensavo che se l’avessi diretto io avrei dovuto competere con me stesso, non è il modo di lavorare che amo. A me piace essere naturale.
(…) I film non usciranno in 3-D. Guillermo vuole girare in 35mm, pellicola vecchio stile, cosa che a me va bene: significa che vuole mantenere i film nello stesso spazio della trilogia originale.

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Sull'inizio delle riprese


Basta aspettare, e i misteri si risolvono.
Il sito ufficiale di Ian McKellen è stato aggiornato, ora non si parla né di giugno, né di luglio, ma di “data da definirsi” per quanto riguarda l’inizio delle riprese dello Hobbit.
Come si diceva qualche giorno fa, bisogna avere pazienza. Peraltro, lunedì (22 marzo; ndGeko) sarà la deadline per le offerte di acquisto della MGM: si parla di un fondo di investimento, della Lionsgate e della Warner tra i principali contendenti. In tutti i casi, la Warner probabilmente otterrà l’asset che le serve, ovvero il resto dei diritti dello Hobbit: se la Lionsgate o il fondo vincessero, molto probabilmente rivenderebbero gli asset improduttivi (e nessuno dei due ha la capacità di distribuire all’estero Lo Hobbit)…

Da HobbitFilm.it
Sul 3D


In un articolo dedicato alla diffusione del 3D a Hollywood (che potete leggere in una traduzione adattata su BadTaste.it), il blog Deadline Hollywood cita la situazione dello Hobbit. Come sapete, le discussioni sull’opportunità di girare il film in 3D sono appena iniziate: nell’articolo si approfondiscono le motivazioni per cui, secondo la Warner, potrebbe essere opportuno girare il film in stereoscopia.
La discussione in casa Warner, per quanto riguarda Lo Hobbit, è intrigante. Inizialmente, del Toro aveva detto di preferire le riprese in 2D. Ma la Warner sa di essere seduta su una potenziale miniera d’oro: se la major investirà i circa 60 milioni di dollari necessari a riconvertire adeguatamente Il Signore degli Anelli, i ricavi di una nuova release 3D della trilogia sarebbero enormi. Quindi si deciderà pensando a tutti e cinque i film, perché la Warner non riconvertirà la trilogia per poi distribuire altri due film in 2D che, visivamente, potrebbero apparire “inferiori”. (…) La Warner Bros e la New Line inizieranno a discutere definitivamente sulla questione non appena Guillermo del Toro, Peter Jackson e i loro co-sceneggiatori consegneranno lo script del secondo dei due episodi, nel giro di un mese.
Al di là dei motivi “economici”, confidiamo nelle possibilità espressive che comporterebbe girare Lo Hobbit in 3D e riconvertire (prestando la giusta attenzione al processo) la Trilogia. Alla fine l’ultima parola l’avranno Peter Jackson e Guillermo del Toro…

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La ricostruzione della Contea


Dopo uno stop di qualche mese (segnalato da TheOneRing qualche tempo fa), sono ripresi i lavori sul set di Matamata, dove si trova la location dove è stata costruita Hobbiville, Saccoforino e il prato della Festa nel Signore degli Anelli e dove verranno ambientate alcune scene in esterni dello Hobbit.
Mesi fa vi avevamo fa vi avevamo segnalato la chiusura della location alle visite turistiche, e l’inizio di nuovi lavori di restauro e ampliamento dei set. Oggi arrivano nuove foto, grazie a Red Carpet Tours e TheOneRing.net, assieme a un piccolo reportage sullo stato dei lavori:
Alla fine i lavori sul set di Hobbiton (nome inglese di Hobbiville) sono iniziati sul serio. Un team di 60 persone ha iniziato a costruire nuovi buchi per hobbit. Tre di queste abitazioni in costruzione sono nuove, e sono piuttosto grandi. Significa forse che ci si potrà entrare dentro?
I set utilizzati nel Signore degli Anelli servivano solo per le riprese in esterni. Gli interni di Casa Baggins, infatti, vennero ricostruiti in teatro di posa per motivi di scala: ne servivano versioni multiple identiche in tutto tranne che nelle dimensioni, per ottenere l’illusione di personaggi molto alti (Gandalf) o molto piccoli (Bilbo o Frodo). Nello Hobbit ci sarà questa stessa necessità, quindi non è chiaro il motivo di questo ampliamento anche “all’interno”: magari verranno girate delle scene solo “tra hobbit” per cui serviranno gli esterni.
Ad ogni modo, quella di oggi è un’ottima notizia: un simile dispiegamento di energie da parte della produzione non può che significare che non ci sono stati ritardi e non ci sono dubbi sull’inizio delle riprese, che pure non è stato ancora comunicato ufficialmente…

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NEWS DEL 2 APRILE
Richard Taylor ha parlato dello Hobbit a MTV: il capo del Weta Workshop ha rivelato alcune delle novità – in termini di look e design – che troveremo nei due film di Guillermo del Toro, attualmente in pre-produzione “non ufficiale”:
Siamo così impegnati qui! Ho appena concluso un lungo incontro su come realizzare i nuovi progetti per le armature del film. E’ sempre molto divertente.
[E' una specie di déjà vu], ma questa volta abbiamo il vantaggio dell’esperienza, cosa che non avevamo l’altra volta. Ci stavamo buttando nel vuoto. Questa volta, almeno, ci ricordiamo quello che abbiamo imparato la prima volta, e speriamo di essere diventati saggi abbastanza.
La cosa bella dello Hobbit è che la razza dei nani è in prima fila, nella storia, e quindi potremo raffigurare le unicità di tutti questi nani. C’è un viaggio in questa avventura assieme a Bilbo, ed è qualcosa di veramente eccitante – i nani avranno maggiore rilievo, e noi avremo la possibilità di dargli forma e svilupparli, rispetto all’unico nano chiamato Gimli nel Signore degli Anelli.
Gimli aveva una presenza enorme, ovviamente. Ma era un solo personaggio. E’ fantastico pensare che potremo sviluppare i vari personaggi dei nani su un livello così alto. La ricchezza della loro cultura. Il fatto che ce ne siano di diverso tipo permetterà allo spettatore di apprezzarne le diversità culturali, capire da dove vengono, percepirli come delle persone.
Ci sono molte parti di questa storia che porteranno lo spettatore in nuovi posti meravigliosi dove Il Signore degli Anelli non andava, e per ciascuno di noi che lavoriamo al film questa è una opportunità eccitante. Non abbiamo ancora iniziato seriamente la fase di pre-produzione, siamo ancora nella fase di progettazione e illustrazione; lavorare con Guillermo è grandioso e Peter Jackson è profondamente coinvolto nella cosa.
E’ stata una pre-pre-produzione molto calma [...] Il tempo passa e non sono la persona giusta con cui parlare dei ritardi; dal nostro punto di vista, ci stiamo godendo la calma con cui possiamo concentrarci su questa fase iniziale…


NEWS DEL 28 MARZO
Una fonte interna alla produzione dello Hobbit ha rivelato quello che in realtà sospettavamo/sapevamo già: è la situazione finanziaria della MGM che sta ritardando il via libera alle riprese del film, e nonostante la pre-produzione stia proseguendo non ufficialmente, prima che la produzione vera e propria incominci è necessario che la compagnia risolva i propri problemi o venda i diritti del film.
Un veloce riassunto della situazione, anche se per una maggiore comprensione vi consigliamo di rileggere cronologicamente gli articoli che abbiamo pubblicato nei mesi scorsi.
La MGM possiede i diritti di distribuzione dei film dello Hobbit fuori dagli Stati Uniti, la compagnia ha un accordo di co-finanziamento dei film con la New Line Cinema, di proprietà della Warner Bros. In pratica, il budget e il marketing dei film verranno co-finanziati dalle due major. Attualmente però la MGM vive in una sorta di limbo: mesi fa, infatti, i suoi obbligazionisti hanno approvato lo stop al pagamento dell’interesse sul debito fino a fine marzo, dando tempo alla compagnia di accettare offerte di acquisto da parte di potenziali compratori.
Le offerte sono state accettate fino a qualche giorno fa, e sono state tutte piuttosto deludenti: la Lionsgate ha offerto 1.2 miliardi di dollari per acquistare tutti i titoli della sua storica libreria di film, oltre che i diritti di produzione dello Hobbit, di James Bond, della Pantera Rosa e di altri franchise. Access Industries di Leonard Blavatnik e Time Warner hanno offerto rispettivamente 1.4 e 1.5 miliardi di dollari, tutte offerte inferiori ai 2 miliardi (valore stimato dalla MGM per i propri asset).
L’altroieri (26 marzo; ndGeko) la Lionsgate si è tirata fuori dai giochi, lasciando Warner e Access a contendersi la partita: a questo punto la palla è in mano agli obbligazionisti della MGM, che nel giro di pochi giorni decideranno se accettare l’offerta più alta o ristrutturando l’azienda (vendendo alcuni asset e diventando azionisti).
Qui le cose si fanno interessanti. Nel caso la Warner acquisisse la MGM, otterrebbe tutti i diritti di produzione dello Hobbit e darebbe il via libera ai film il più in fretta possibile. Nel caso vincesse la Access, Blavatnik quasi sicuramente delegherebbe la Warner a produrre interamente i film, in cambio di qualche percentuale sugli incassi. In caso la MGM non vendesse, ma andasse in bancarotta, sicuramente dovrebbe vendere un asset come i diritti dello Hobbit, e li darebbe alla Warner (che ci risulta abbia un accordo di opzione). In tutto questo, il fatto che Hot Tub Time Machine (uno dei pochissimi film della MGM in uscita nel 2010) si stia rivelando un flop non piacerà assolutamente agli azionisti. Insomma, in tutti i casi Lo Hobbit NON è in pericolo.
Il problema sono i tempi. TheOneRing.net, infatti, ha parlato con un insider della produzione dello Hobbit, il quale ha spiegato che i ritardi per quanto riguarda annunci ufficiali sui film sono da imputare principalmente alla situazione della MGM.
La nostra fonte interna alla produzione ci ha detto che tutti i problemi della MGM stanno condizionando seriamente la possibilità che i film vengano rinviati. “A questo punto noi stiamo lavorando sperando per la migliore delle ipotesi. Senza dubbio, la situazione della MGM è molto importante”. Attualmente c’è una certa confusione se il primo dei due film uscirà nel 2011 o nel 2012. Fonti interne allo studio e non, ci hanno confermato che il 2012 è una conclusione logica, tuttavia alcuni sperano ancora che si riesca a consegnare il primo film nel 2011.
Sembra che i due film non otterranno un budget e un via libera dagli studios finché i problemi della MGM non verranno risolti. Nel frattempo il team in Nuova Zelanda continua a lavorare alla pre-pre-produzione (o pre-produzione non ufficiale) e forse anche allo script.

Insomma, la situazione è questa: i film sono pronti a partire, non a caso l’altro giorno vi abbiamo mostrato i lavori in corso a Matamata. Il via libera, però, non arriverà finché la MGM non avrà risolto la sua situazione. Nei prossimi dieci giorni gli azionisti e gli obbligazionisti della compagnia decideranno il da farsi: possibilmente entro un mese l’intera faccenda sarà sistemata. Nel frattempo vi terremo aggiornati…

NEWS DEL 2 APRILE
Un veloce aggiornamento sul fronte MGM, che come sapete stiamo seguendo perché dalle peripezie finanziarie della compagnia dipende il via libera alle riprese dello Hobbit.
Dall’ultimo aggiornamento, gli obbligazionisti hanno deciso di concedere alla major una ulteriore sospensione dei pagamenti degli interessi sul debito. Intanto, dopo il ritiro dell’offerta di aquisto da parte della Lionsgate, anche Access Industries si è ritirata: rimane l’unica offerta della Warner Bros, che la MGM potrebbe comunque ritenere troppo bassa rispetto al valore che attribuisce ai propri asset (2 miliardi di dollari contro gli 1.5 offerti dalla Warner).
Ora la MGM avrà tempo fino a metà maggio per decidere se ristrutturare la compagnia, vendere tutto (marchio, logo, library da 4.000 titoli e etichetta United Artist) alla Warner o vendere solo alcuni asset (con la Warner in prima fila per la parte rimanente dei diritti dello Hobbit e la Sony per quelli di James Bond).
[Modificato da Admin-Geko 03/04/2010 18:00]

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Da MovieEye.it (http://www.everyeye.it)
In occasione dell'uscita della Trilogia de "Il Signore degli Anelli" in versione Blu Ray (a proposito, non perdete l'appuntamento con la review, prossimamente sulle pagine di Everyeye), Richard Taylor ha rilasciato una corposa intervista telefonica a Steve Weintraub di Collider, in cui ha avuto modo di parlare anche de "Lo Hobbit" che, nonostante le vicissitudini produttive legate alle sorti di MgM, la major che detiene i diritti di sfruttamento, resta una delle pellicole più attese. Per i più distratti, ricordiamo che Richard Taylor è il socio di Peter Jackson in Weta Workshop, l'azienda di effetti speciali di make up e prostetici da lui stesso fondata: è una persona che si è portata a casa 5 premi Oscar e che ha lavorato a tutti i film di Jackson dai tempi di "Meet the Feebles", passando per film come "District 9" e "Avatar". Sentiamo quindi cosa ha rivelato al sito americano.
Uno dei nodi cruciali che differenziano in modo sostanziale La Trilogia dal libro che la precede ed introduce, ovvero sia "Lo Hobbit" è costituita dal fatto che il Male, rappresentato tanto da Sauron quanto dall'Unico Anello, è molto meno palpabile rispetto agli eventi che condurranno alla Battaglia della Terza Era. La Contea e la Terra di Mezzo in generale, attraversano un periodo di sostanziale pace e prosperità. Come si rifletterà tutto questo nella rappresentazione delle location ne "Lo Hobbit"? Richard Taylor afferma "stiamo riflettendo proprio su questo. Rendere plausibile lo scenario della Terra di Mezzo è fondamentale perché è la scacchiera su cui si muovono i personaggi. E' uno sfondo che deve comunicare e trasmettere gli intenti narrativi di Tolkien e Guillermo del Toro è iperconsapevole di ciò. Quando lavora con noi e con gli scenografi e così via, cerca di tenere a mente insieme a tutti loro che l'audience che assisterà al film in quanto amante della storia originale è pienamente conscia delle differenze fra Lo Hobbit e La Trilogia. Letteralmente, è come comparare il sedicesimo secolo al diciottesimo." .
Lo Hobbit sarà un vero ritorno nella Middle Earth e il quesito "quanto dei vecchi set riadopererete" è scontata. Già normalmente le grandi produzioni riutilizzano materiali di film precedenti (ad esempio per Clash Of The Titans la Warner Bros ha riciclato parecchia roba da Troy), quindi nel caso di questo prequel il quesito è nodale. "E' una domanda complessa. Riadoperare automaticamente le stesse cose solo perché la storia è ambientata nello stesso mondo sarebbe inappropriato. Il pubblico se ne accorgerebbe. Saprebbe che abbiamo tentato di campare di rendita. Rispondere è rischioso e devo essere un po' elusivo, ma vogliamo focazzarci nel realizzare qualcosa di fresco e nuovo."
Tornare nella terra di Mezzo, quali sensazioni ha suscitato nel Maestro degli effetti speciali? "Euforia innanzitutto. Non avrei mai potuto immaginarlo. Già il fatto di aver avuto l'opprtunità di lavorare ai libri della Trilogia che è un libro così incredibilmente importante per molti di noi è una cosa che va oltre ogni immaginazione. Ora avere la chance di lavorare a Lo Hobbit sapendo tutte le vicissitudini in materia dei diritti di sfruttamento negli ultimi dieci anni in cui siamo passati improvvisamente dal "non si fa nulla" al poter metterci al lavoro su di esso....E' un vero tributo alla determinazione di Peter e del suo manager Ken Kamins, che hanno lavorato a strettissimo contatto per poter avere questa opportunità. Non ci sono davvero parole per descrivere la fortuna che hai quando fatti come questi accadono nella tua vita. (....) Tanto Peter quanto Guillermo sono animato dallo stesso spirito di un altro grande regista come James Cameron: vogliono raccontare storie e mondi incredibili. Vogliono trasportare il pubblico e sorpenderlo, dando loro la possibilità di un'esperienza della quale non potrebbero mai essere testimoni se non fosse per le loro opere. Io stesso, che ho la fortuna di lavorare con loro, amo essere un loro spettatore."

Da HobbitFilm.it
Peter Jackson ha parlato finalmente dello Hobbit, durante la presentazione dell’edizione Home Video di Amabili Resti!
Il produttore esecutivo dei due film ha rivelato che gli script sono finalmente pronti, e che attualmente è in via di definizione il budget necessario per girarli (e quindi anche le discussioni riguardo all’opportunità di girare i due film in 3D). Secondo Jackson, entro la metà dell’anno potrebbero già iniziare gli annunci del casting, ed entro la fine dell’anno ci sarebbe il via alle riprese. Non è chiaro se questo significa che entro dicembre 2011 il primo film sarà già pronto: possibile, ma non è detto.
Ecco cosa ha rivelato a Moviefone:
E’ vero che le riprese dello Hobbit sono state ritardate fino alla fine dell’anno?
Beh, non sono state esattamente rimandate, visto che non avevamo annunciato alcuna data di inizio. Insomma, le case di produzione [mgm e New Line] non hanno mai dato il via libera allo Hobbit, quindi non abbiamo mai annunciato una data. C’è molto interesse nelle persone, nei magazine e nei giornali. Secondo loro è come se dovessimo girare a maggio, luglio, settembre. Sono le persone a costruire queste cose. E così se poi non giriamo a giugno, secondo loro il film è stato rinviato. Ma noi non l’avevamo mai annunciato.
Abbiamo appena consegnato lo script. Letteralmente questa settimana abbiamo consegnato la seconda delle due sceneggiature – la prima bozza. Le case di produzione hanno tutti e due gli script ora, il che è da considerarsi un bel traguardo; se c’era qualcosa che stavano tutti aspettando, erano i nostri script: abbiamo scritto il più veloce possibile, ma ci abbiamo messo esattamente questo tempo per finirli. Quindi ci prendiamo tutta la responsabilità per i tempi. Ora stiamo definendo i budget dei due film, e speriamo che il nostro budget piaccia ai dirigenti delle case di produzione che finanzieranno il progetto, così daranno il via libera e noi potremo annunciare l’inizio delle riprese. Sono ottimista, e dirò che inizieremo entro la fine dell’anno. Direi ottobre, novembre. Ma questo non è un annuncio.

Quando deciderete chi interpreterà Bilbo Baggins?
Non abbiamo ancora firmato nulla con alcun attore, perché non potevamo farlo finché i film non ricevevano il via libera. Ma posso immaginare che se riceveremo il via libera entro un mese o due, potremo annunciare il cast verso la metà dell’anno. Abbiamo già fatto delle audizioni, ma non abbiamo ancora incontrato veramente gli attori. Ci siamo concentrati totalmente sugli script. Tutto è leggermente in ritardo rispetto a quello che crede la gente, molti credono che abbiamo fatto il casting in segreto ma non è così.
Si legge ovunque che avete già preso accordi con tre attori della trilogia del Signore degli Anelli…
Lo so, lo so. Non abbiamo ancora deciso nulla. Voglio dire, qualsiasi personaggio torni dal Signore degli Anelli ci piacerebbe che lo interpretassero gli stessi attori. Ma anche questi attori non sono stati ancora avvicinati, o meglio non abbiamo ancora firmato nulla. Lo studio non potrà fare nulla di tutto questo finché non darà il via libera ai film.

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Da HobbitFilm.it

Era inevitabile: dopo l’annuncio IMAX, la Warner Bros. ha fatto chiarezza sull’uscita dello Hobbit spiegando a heatvision e thewrap che i due film di Guillermo del Toro, inizialmente previsti per dicembre 2011 e dicembre 2012, usciranno in realtà a dicembre 2012 e dicembre 2013.
Il “ritardo” rispetto alle date inizialmente annunciate dipende dal fatto che gli script sono stati appena consegnati, e che la Warner e la MGM stanno pianificando ora i budget: le riprese non inizieranno prima dell’autunno, rendendo impossibile l’uscita del primo dei due kolossal per il 2011.
Ecco quindi che quello che si rumoreggiava ormai da tempo è stato confermato. Nessuna notizia, invece, per quanto riguarda l’eventuale uscita in 3D dei film, anche se a giudicare dall’annuncio IMAX dovremmo supporre che per ora non si prevede un’uscita in questo formato.
A questo punto aspettiamo il via libera ufficiale alle pellicole, cui dovrebbe mancare davvero poco…

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beh dai, se aspettano un altro po' Ian Mckellen muore....
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Altrove, qualcuno ha scritto:
"...quando ti ciopperanno un braccio (uno qualunque!), mollerai il martello lungo almeno 170 centimetri, guarderai il nemico e dirai:"Potrei ucciderti col mio braccio ferito...ma userò QUESTO!!!"
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Alester, 01/05/2010 12.28:


beh dai, se aspettano un altro po' Ian Mckellen muore....


Mi do una grattatina per conto del buon Sir di cui sopra ...

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da HobbitFilm.it

Il regista Guillermo del Toro ha commentato per telefono, durante la presentazione alla stampa di Splice, l’attuale status di “apnea” della produzione dello Hobbit. Il regista ha confermato che il film non ha ancora un via libera, nonostante siano tutti pronti a girarlo:
Non possiamo dire che inizieremo in una data fissata fintanto che la situazione finanziaria della MGM rimarrà irrisolta, possiedono infatti una considerevole porzione dei diritti di produzione del film.
E’ impossibile prendere una decisione unilaterale e dare il via libera, per procedere con le riprese. Crediamo davvero che avremo una data precisa solo quando la situazione della MGM si sarà risolta – sia che la MGM rimanga in vita così com’è, o che riceva il supporto di qualche investitore, o che venda i diritti.
Ci siamo ritrovati nel bel mezzo di negoziati veramente complessi. Sono due anni che lavoro a questo progetto. Le creature sono tutte progettate, assieme ai set, alle scenografie e ai costumi. Abbiamo realizzato gli animatic e abbiamo pianificato le sequenze d’azione, e siamo davvero, davvero pronti per quando il film riceverà il via libera. Non sapremo nulla finché la situazione della MGM non sarà risolta.

Insomma, l’unica fase che sembra ancora da definire è quella del casting, e il motivo è che non si possono bloccare gli attori senza sapere quando inizieranno le riprese. Il gruppo dirigente della MGM ha perso qualsiasi potere, e al momento chi prende le decisioni sono i rappresentanti degli obbligazionisti stessi. Entro il 14 luglio la compagnia dovrà decidere cosa fare: se trovare dei partner e ristrutturare la compagnia, o vendere dei diritti in proprio possesso per recuperare dei soldi, o altro ancora.
Del Toro ha anche commentato la possibilità che il film venga girato in 3D, per ora – a quanto pare – ancora molto remota:
Abbiamo discusso una sola volta del 3D. Il budget, il programma delle riprese, il costo del film, il numero di giorni delle riprese e tutto quanto sono stati calcolati senza pensare al 3D. C’è la possibilità che venga girato in 3D? Attualmente non è stato pianificato.
Tuttavia, TheOneRing.net cita fonti interne e sostiene che la produzione in realtà tiene novembre 2011 come data di inizio ideale delle riprese. Questo permetterebbe di girare le scene a Hobbiville (tra le colline di Matamata, dove il set in esterni è già stato allestito) nel periodo migliore dell’anno – primavera ed estate neozelandese…

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31/05/2010 19:21
 
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da HobbitFilm.it
Guillermo del Toro abbandona la regia dello Hobbit!

Le sue parole di qualche giorno fa non nascondevano un senso di profonda frustrazione, e purtroppo per i fan questa notizia non è totalmente una sorpresa: Guillermo del Toro ha annunciato ufficialmente di lasciare la regia dello Hobbit, cui tuttavia continuerà a lavorare in qualità di co-sceneggiatore.
Ecco cosa ha scritto lui stesso a TheOneRing.net, il fansite per eccellenza dedicato alle saghe cinematografiche tolkieniane:

Alla luce dei prolungati ritardi nel decidere quando dare inizio alle riprese dello Hobbit, sono costretto a prendere la decisione più difficile della mia vita. Dopo quasi due anni passati a vivere, respirare e progettare un mondo ricco come quello della Terra di Mezzo di Tolkien, devo, con profondo disappunto, abbandonare la regia di questi due meravigliosi film. Sono grato a Peter, Fran e Philippa Boyens, la New Line e la Warner Brothers e tutta la mia troupe in Nuova Zelanda. Ho avuto il privilegio di lavorare in uno dei paesi più grandiosi della Terra, con alcune delle migliori persone mai incontrate nella nostra arte, e la mia vita sarà diversa per sempre. Le benedizioni sono state numerose, ma le pressioni crescenti e i conflitti con altri progetti già programmati hanno sommerso il tempo originariamente previsto per il film. Come regista e co-sceneggiatore, auguro alla produzione la migliore fortuna, e sarò il primo in fila a vedere il film concluso. Rimango un alleato dei suoi realizzatori attuali e futuri, e supporterò totalmente una transizione dolce verso un nuovo regista.

Questo il commento del produttore esecutivo Peter Jackson, che per due anni ha scritto le due sceneggiature del film assieme a del Toro, a Fran Walsh e Philippa Boyens, e ne ha supervisionato la realizzazione:

Siamo molto tristi di vedere Guillermo andarsene, ma ci ha tenuti completamente informati e capiamo come il prolungarsi dei tempi di sviluppo di questi due film – a causa di ragioni al di là del controllo di chiunque – abbia compromesso il suo impegno nella realizzazione di altri progetti a lungo termine. Alla fine, Guillermo non era in grado di dedicare sei anni della sua vita a realizzare esclusivamente questi film in Nuova Zelanda, quando il suo impegno programmato era di tre anni. Guillermo è una delle menti creative più notevoli che abbia mai incontrato, ed è stata una gioia lavorare con lui. La visione di Guillermo è incastonata all’interno delle sceneggiature e dei progetti di questi due film, che hanno avuto la fortuna di essere stati benedetti da suo DNA creativo.

Quando nel 2008 venne affidata la regia del film a del Toro, il regista messicano era uno dei più richiesti a Hollywood, avendo peraltro appena firmato un accordo multi-film con la Universal Pictures. Nei mesi successivi del Toro annunciò il coinvolgimento in numerosi altri progetti, il che probabilmente ha reso insostenibili i continui rinvii dell’inizio delle riprese del film. I ritardi, come ormai sappiamo bene, sono causati dalla mancata possibilità di dare il via libera alla produzione da parte della MGM. E’ anche possibile che ci siano stati delle divergenze creative con la produzione nel decidere se girare o meno i film in stereoscopia 3D, anche se così fosse la voce girerebbe su siti come Deadline (a questo proposito, vi terremo aggiornati per scoprire se per caso sono state altre ragioni a causare la partenza del regista).
Aggiunge Jackson:

Guillermo sta co-sceneggiando Lo Hobbit con Philippa Boyens, Fran Walch e me stesso, e fortunatamente la nostra collaborazione dal punto di vista della sceneggiatura durerà ancora diversi mesi, finché gli script non saranno perfetti e rifiniti per le riprese. La New Line e la Warner Bros si riuniranno con noi questa settimana per assicurare una transizione priva di conseguenze nel momento in cui avremo trovato un nuovo regista. Non ci aspettiamo alcun ritardo o problema nell’attuale lavoro di pre-produzione dei film.

…da notare cone la MGM non venga citata da Jackson. La compagnia possiede parte dei diritti di distribuzione dei film (quelli internazionali, fuori dagli Stati Uniti) e a causa dei suoi problemi finanziari attualmente è in uno stato catatonico. Il corpo dirigente è stato impossibilitato a prendere decisioni, in quanto al momento comandano gli obbligazionisti: a metà luglio scadrà l’ennesimo rinvio del pagamento degli interessi, e a breve la compagnia dovrebbe decidere se vendere, far posto a nuovi investitori o andare in fallimento.
Nel frattempo, sul forum di TheOneRing.net lo sconforto è palpabile, e lo stesso del Toro ha lasciato due righe (come ha fatto spesso lungo tutti i due anni di pre-produzione del film) anticipando che entro la fine della settimana pubblicherà un post decisamente più completo riguardo i fatti che lo hanno portato verso questa difficile decisione:

Intendo pubblicare un post più lungo più avanti questa settimana. Oggi è un giorno nel quale sento di dover raccogliere le forze e meditare riguardo a tutte le cose passate, presenti e future. Tuttavia non volevo che la giornata finisse senza avervi lasciato due righe. Compa – volevo essere l’Irving K della Terra di Mezzo, e i vostri consigli, in effetti, mi hanno sempre ispirato a fare bene questo lavoro. Buona parte degli aspetti visivi, dei progetti, della previsualizzazione, delle creature ecc dovrebbe sopravvivere fino al film finito, quindi sarà fantastico vederlo e credo che il regista giusto finirà per dirigere questo enorme progetto.
Scriverò due righe presto e vi ringrazio per tutta la gentilezza, il calore e la fiducia che mi avete dato.


E adesso chi dirigerà il film? I fan sicuramente vedrebbero bene Peter Jackson alla regia, ma Deadline riporta le parole di Ken Kamins, il suo storico agente:

Peter ha e ha avuto obblighi e impegni verso altri film che rendono impossibile per lui dirigere Lo Hobbit al momento, anche se gli venisse offerto, cosa che non è avvenuta. Ho lavorato per assicurargli la regia di un altro film mentre Guillermo dirigeva Lo hobbit. Quello che i due hanno scritto nelle dichiarazioni va preso alla lettera. Detto questo, l’impegno di Peter e Fran verso Lo Hobbit è totale, e faranno ogni cosa necessaria a proteggere il franchise e gli investimenti fatti dalla New Line, dalla Warner e dalla MGM.

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