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No degli "scienziati" . . .

Ultimo Aggiornamento: 21/01/2008 07:04
14/01/2008 20:52
 
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. . .alla presenza del Papa alla Sapienza
Il mondo della cultura e della politica si divide sull'intervento del Papa di giovedì prossimo alla cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università la Sapienza di Roma.
Con una lettera consegnata al rettore dell'ateneo oltre 60 docenti e personalità del mondo scientifico chiedono di annullare l'invito rivolto a Benedetto sedicesimo.
I firmatari ricordano che nel 1990 papa Ratzinger, all'epoca cardinale, definì con una citazione il processo di Galileo "ragionevole e giusto", parole, che, dicono gli scienziati "ci umiliano e ci offendono". Quindi, concludono: "In nome della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro Ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato". Sulla protesta arriva la reazione di Radio Vaticana, che parla di "iniziative di tono censorio", mentre fonti della Santa Sede fanno sapere che per ora non c'è nessun cambio di programma e la visita papale ci sarà. Intanto alla Sapienza si mobilita anche il mondo studentesco: i giovani del collettivo della facoltà di fisica hanno organizzato una quattro giorni di contestazioni battezzata "settimana anticlericale" e questa mattina ai piedi della Minerva, la statua simbolo dell'università, è spuntato un manifesto che invoca "un sapere, una scienza e una università laici".
A favore della visita papale si mobilita Forza Italia, ma anche il vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia che definisce la protesta "paradossale".

Fonte

שלום


14/01/2008 21:41
 
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Se ci fosse andata la Hack, presidente onorario dell'UAAR non avrebbero mosso ciglio. È ovvio che si tratta di un tentativo di censura, ma non capisco quale sia il problema nel far parlare il papa, di cosa hanno paura costoro? Mi spiace solo per la pessima figura di tanti accademici, che pena.

15/01/2008 13:15
 
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Come c'era da aspettarsi, oggi se ne parla dappertutto e si legge la notizia su tutti i quotidiani.
Qui l'editoriale dell'Avvenire sull'argomento.

שלום



15/01/2008 20:17
 
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Il Papa annulla la sua partecipazione.
Il Papa non parteciperà all'inaugurazione dell'anno accademico della Sapienza. La notizia è stata diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede che in una nota ha spiegato che "a seguito delle ben note vicende di questi giorni in rapporto alla visita del Santo Padre all'Universita' degli Studi 'La Sapienza', che su invito del Rettore Magnifico avrebbe dovuto verificarsi giovedi' 17 gennaio, si e' ritenuto opportuno soprassedere all'evento".
Il Pontefice invierà l'intervento che avrebbe dovuto pronunciare. Una vicenda che ha animato il dibattito nel mondo scientifico e politico. Prima dell'annuncio vaticano, nel pomeriggio, il ministro dell'Universita' e della Ricerca Fabio Mussi aveva difeso il diritto del Papa a parlare presso l'ateneo romano affermando l'interesse della comunita' accademica ad ascoltarlo.
Dopo l'occupazione del rettorato da pare degli studenti l'Università aveva autorizzato la manifestazione di protesta indetta in concomitanza con la visita del Papa.
In una lettera i docenti avevano fatto marcia indietro chiarendo di non aver mai avuto intenti censori.



שלום

[Modificato da Teo60 15/01/2008 20:19]


16/01/2008 07:34
 
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Re:
Teodoro Studita, 14/01/2008 21.41:

Se ci fosse andata la Hack, presidente onorario dell'UAAR non avrebbero mosso ciglio. È ovvio che si tratta di un tentativo di censura, ma non capisco quale sia il problema nel far parlare il papa, di cosa hanno paura costoro? Mi spiace solo per la pessima figura di tanti accademici, che pena.




Quoto al 100%!
Sono delusa ...intolleranza al cubo [SM=g27816]
[Modificato da )Aurora( 16/01/2008 07:34]


*************
La solitudine è il prezzo della libertà.
18/01/2008 22:47
 
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simbologia...
lo dico diretto e chiaro, girare attorno è fare il gioco dei gesuiti...

Allora, non è che qualcuno ha voluto censurare il Papa. La presenza del Papa all'inaugurazione era un fatto simbolico. SIMBOLICO.
Avrebbe letto un discorsetto all'acqua di rose...lo sapevano tutti. E non è del discorso che qualcuno aveva paura o interesse di censura...non prendiamoci per i fondelli...

Il Sig. Ratzinger, stà muovendo un'attacco frontale alla legge sull'aborto...stà riportando il vaticano nel medioevo rispolverando simboli (SIMBOLI) quali i cerimoniali propri di epoche in cui i messaggi della chiesa (pardon, delle gerarchie ecclesiastiche...) erano disdicevoli...

E' un'estremista disinnamorato.

Anche se avesse detto solo Pace e Bene...non era un problema.
E lo sanno bene tutti...
Se fosse stato il buon Woytila statene certi sarebbe stato diverso...

Il buon Ratzinger parla per simbolismi, e nemmeno tanto velati...presenziare all'innaugurazione delle libere scienze sarebbe stato un segnale simbolico al di là dei contenuti del discorso!!

Un Papa che non entra nel merito delle regole che vuole dettare e un demagogo spregiudicato. Le ragazze madri che morivano di aborti clandestini per la disperazione valgono per il Sig. Ratzinger meno delle idiozie che infarciscono talune tradizioni tardomedioevali che ancora iniquano il canone.....quelle che sta nemmeno tanto velatamente rispolverando il caro Cardinale Custode della Dottrina della Fede...

Non accetto che degli intellettuali di chiesa come voi non guardino in faccia le povere esistenze delle persone, ma si adesino come pecore a teocrazie vaneggianti e fuori dal tempo....

No! va bene tutto ma Vi rispetto quali persone reali e coscienziose...se il Sig. Ratzinger rovina secoli di civilizzazione ecclesiastica avete l'obbligo umano di pensare anche con la vostra testa!!!

AMORE. AMORE. COMPRENSIONE!!! CONDIVISIONE UMANA!!!

Non dogmatismo ottuso e retrogrado...
E' uno shock per me che vi seguo con ammirazione vedervi miti di fronte a comportamenti anticristiani. Cristo come Amore.

Il Papa deve distribuire amore...Ratzinger, umanamente non lo fà.

Sono arrabbiatissimo!!! Teo??? Poly????? Teodoro ...no, non è possibile!!
Ale
19/01/2008 02:35
 
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Scusa ma hai mai letto qualcosa di Ratzinger? Io non lo vedo affatto come nel ritratto che hai tracciato. Prova col suo libro "Introduzione al cristianesimo", ed. Queriniana, che a mio avviso è il testo più ampio per capire cosa il papa pensa a proposito del cristianesimo.

Ad maiora

PS Invece di pensare solo alle madri che muoino negli aborti clandestini, bisognerebbe pensare allo sterminio dei bambini che questi madri si portano in grembo.



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(Κ. Καβάφης)
19/01/2008 11:23
 
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Leggevo ieri che nel 2007 queste terribili iniziative anti-umanitarie dell'orrido ex cardinale (i CAV -centri aiuto alla vita-) hano fatto nascere più di 800 bambini altrimenti destinati al frullatore dei feti. Prima di essere così monocromatico nell'esprimere un giudizio, io chiederei a queste mamme, e meglio ancora a quelle i cui figli ora magari hanno 4 o 5 anni, se si sono pentite di non averli trucidati.
Quanto alla notevole serie di luoghi comuni su Ratzi, credo di poter parlare con una certa autonomia di giudizio in quanto non essendo cattolico ma ortodosso (credo che delfi non lo sapesse) per me il papa rappresenta al massimo il capo di una chiesa eretica e non mi sento in alcun modo vincolato dalle sue esternazioni. Ciononostante condivido il consiglio di poly, e l'Introduzione l'ho letta ormai diversi anni fa con molta soddisfazione, così come altri suoi apprezzabilissimi lavori. Per quanto mi concerne il salto nel medioevo l'ha fatto Woytila (con enormi danni cui Ratzi cerca strenuamente di porre rimedio), almeno per quanto concerne l'unità della Chiesa, per non parlare dei disastri che per sua grazia ora affliggono i cattolici (primo su tutti i movimenti).
In conclusione -e tornando in topic- secondo me quello della Sapienza è stato un vigoroso autogol, una inutile dimostrazione di intolleranza, totalmente inaccettabile per la comunità scientifica che sua ipsa natura dovrebbe invece rapresentare l'apertura a ogni espressione del libero pensiero alla ricerca della verità, come si legge in quello che ormai conosceremo come il "discorso mai letto".
È molto triste che si stia andando verso un malcelato ateismo di stato alla francese (sovietica?).
Cordialità,
[Modificato da Teodoro Studita 19/01/2008 11:24]
19/01/2008 13:03
 
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Ratz
I danni di cui sarebbe artefice il buon Carol non li conosco...mi è più chiara la sua determinanza nel crollo del blocco sovietico...senza un Papa polacco il buon Lech Walesa sarebbe già concime da un pezzo, e il coraggioso Jaruzelsky (...) il dittatore del tempo, ha potuto rigettare le richieste di Mosca per una repressione violenta...da li è saltato tutto l'est sovietico.

Tanto doveva fare Carol, tanto ha fatto.

I centri d'aiuto alla vita sono una cosa meravigliosa ma non sono altro che la goccia nel mare...

La vera e maggiore tragedia sono le disperazioni familiari...e non è lo spot degli 800 nati a ribaltare la situazione...quelle neo mammme felici erano e sono innanzitutto appartenenti a famiglie che probabilmente non erano in estrema e irrisolvibile disgrazia, ma nell'aborto vedevano uno strumento di comodità (e qui forse dove posso concedere delle diversificazioni di merito...), il cav, riconduce quegli scellerati, che pur potendo sopportare l'arrivo di un bebe ne farebbero volentieri a meno... Io parlo invece delle ragazze madri, delle famiglie di gente di cultura minima oberate dai sacrifici (...che gente come noi puo solo immaginare e senza riuscirvici...), gente che sceglieva di rischiare la vita, non per vivere comoda con un solo figlio, ma che già dopo magari tre nuovi nati e una vita impossibile si trovava nella necessità di risolvere un errore di ignoranza e disattenzione sanitaria e non è detto che il nostro Dio di ciò ne verrebbe leso....ogni attribuzione di caratteristiche umane a Dio è cosa del tutto dubbia e sostenuta dalla sola fede soggettiva...

Altri i cav li hanno aiutati, persone inserite nel circolo parrocchiale, ma aiutati anche con mezzi concreti (ripeto concreti...)...purtroppo i cav (o meglio le brave anime che ruotano, volontariamente, nell'ambito parrocchiale) non ne hanno la forza economica per aiutare tutti...

E comunque MAI le questioni di fede devono condizionare la vita civile. La fede è cosa personale! nessuno obbliga all'aborto...non vedo perchè obbligare l'inverso (con giusti metri di valutazione, come nella presente legge..) ...
Nessuno obbliga coercitivamente alla fede coatta e all'indottrinamento..e nessuno obbliga a modificare l'esercizio della propria fede... allora parimenti chi ha un credo cosi esuberante da voler strabordare nelle sfere sociali estranee al suo mondo di fede dovrebbero astenervisi...

La democrazia insegna questo. I valori cristiani o religiosi non sono universali...perdonatemi la semplificazione ma estremizzando un po il concetto sarebbe come dire che gli "scienziati" che non credono in Dio non conservano valori e utilità sociali anche maggiori della stragrande maggioranza dei credenti: La pennicillina di un ateo ha salvato più vite delle preghiere al capezzale del moribondo...

Se le scienze universitarie non fossero state atee l'80% delle scoperte scientifice sarebbero addivenire...un po come è successo all'islam, e al cristianesimo del medioevo che per fede ha soffocato tutte le arti e le scienze riconducendo tutto ad un Dio onniscente e premuroso...cosa peraltro tutta da provare...

"tornando al topic" ...per me è giusto che un pontefice caratterizzato da esternazioni forti e invasive verso la società civile, non abbia concorso al messaggio simbolico che avrebbe caratterizzato la sua presenza in quel momento della vita universitaria.
19/01/2008 14:21
 
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“E comunque MAI le questioni di fede devono condizionare la vita civile. La fede è cosa personale! nessuno obbliga all'aborto...non vedo perchè obbligare l'inverso (con giusti metri di valutazione, come nella presente legge..) ...”

Vedi, dimentichi un piccolo particolare, in un aborto la donna non decide solo per sé, ma anche per chi ha in grembo. La frase “l’utero è mio e me lo gestisco io” è la più insensata di tutti i tempi, perché l’utero sarà pure loro ma quello che c’è dentro no. Una donna non ha più diritto di abortire di quanto io abbia il diritto di ucciderti. Tutto il dibattito bioetica infatti si concentra su quando il feto possa iniziare ad essere considerato persona, perché è ovvio che, qualora lo sia, i tuoi problemi di madre sono irrilevanti, lui ha comunque diritto di vivere. Ergo se vuoi iniziare una discussione di bioetica e di embriologia io sono qui, e anche Teo che è medico.

“I valori cristiani o religiosi non sono universali...perdonatemi la semplificazione ma estremizzando un po il concetto sarebbe come dire che gli "scienziati" che non credono in Dio non conservano valori e utilità sociali anche maggiori della stragrande maggioranza dei credenti: La pennicillina di un ateo ha salvato più vite delle preghiere al capezzale del moribondo...”

I valori cristiani sono alla base dell’Occidente, semplicemente le democrazie occidentali hanno tenuto quelli che piaceva loro dimenticandosene l’origine. Il motto “libertà, eguaglianza, e fraternità” della rivoluzione francese affonda le sue radici in tutti quei filosofi illuministi diventati deisti che erano andati a scuola dai gesuiti, Voltaire in primis.
Inoltre presupponi una dicotomia che non esiste tra Dio e i farmaci, in quanto Dio opera per cause seconde.

“Se le scienze universitarie non fossero state atee l'80% delle scoperte scientifice sarebbero addivenire...un po come è successo all'islam, e al cristianesimo del medioevo che per fede ha soffocato tutte le arti e le scienze riconducendo tutto ad un Dio onniscente e premuroso”

Scusa ma anche qui non so di cosa parli. L’idea di un medioevo oscuro contrapposto al rinascimento è una semplificazione storiografica di matrice illuminista che nessun manuale universitario di storia medievale segue più da 20 anni. Nel medioevo c’è stata arte a iosa, si pensi a Giotto, Masaccio, ecc. arte letteraria: Dante, Petrarca, Boccaccio. Scienza: tutte le basi della scienza sperimentale seicentesca ormai per ammissione comune degli storici sono da ricercare nel naturalismo inglese oxoniense, in persone come Bacone e Ockham.

“per me è giusto che un pontefice caratterizzato da esternazioni forti e invasive verso la società civile,”

E’ il tuo punto di vista temo, e hai la strana abitudine di dare per scontato che il punto di vista della società civile coincida col tuo. Io sono d’accordo con quello che dice il papa, e con me molta gente. Il tuo non è né un parere più neutro né un parere di maggioranza. Per tua grande sfortuna la calda accoglienza che la Sapienza ha riservato alla relazione scritta del Papa, con lunghi applausi, dimostra che l’incongruenza tra quello che la “società civile” penserebbe e quello che dice il papa o non esiste o non è stato considerato rilevante, come infatti dovrebbe avvenire, perché non si possono censurare le opinioni di qualcuno a priori.

Ad maiora
[Modificato da Polymetis 19/01/2008 20:12]


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19/01/2008 14:42
 
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E comunque MAI le questioni di fede devono condizionare la vita civile



Non capisco. Come posso scindere il Teodoro-religioso dal Teodor-cittadino? Tu che, al mio contrario, ami molto la democrazia, dovresti sapere che il mio diritto di essere rappresentato è uguale a quello di un ateo o di un anticlericale, e dunque perché io non posso portare la mia fede nella vita politica? Non è forse un fattore determinante del mio modo di essere? E se lo stato mi chiede se io voglio l'aborto perché mai la mia coscienza dovrebbe abdicare ai principi della mia fede e ipso facto annullare così totalmente la mia identità di persona e di cristiano? Questo è inaccettabile. Non voglio imporre niente a nessuno, ma per nessun motivo voglio essere corresponsabile di un omicidio, e dunque rivendico il diritto a esprimere la mia posizione con tutto il vigore necessario, ciò che molto spesso non fanno i sedicenti "cattolici adulti", che altro non sono se non protestanti mascherati da cattolici.
Questo è un problema centrale oggi, non solo in Italia, ma in tutta Europa.
Che ne pensi poly?
19/01/2008 20:22
 
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per Teodoro..
Semplice...non puoi perchè la fede e la religione sono un "credo" personale...una fede.
Tu credi che Dio esiste, altri no. Tu credi che Dio sia presente, altri, pur credendo che esista lo ritengono assolutamente assente. Tu credi che un feto ancor prima che abbia un battito cardiaco abbia l'anima..altri no, semmai mediamente si conclude che inizia la sua vita biologica in dato ragionevole momento, basato su stati biologici osservabili e misurabili.
Tu sei religioso altri no.
Insomma nella società civile si rappresentano valori il quanto più possibile afferenti a circostanze reali e materiali, direttamente osservabili e riassunto di logica statististica e probabilistica.
Se usi la tua fede, allora i suffissi per tessere la trama della società divengono assolutamente empirici, non osservabili e non criticabili secondo i canoni della logica osservativa e oggettiva. E' impossibile dicutere sull'esistenza di Dio e dei suoi messaggi redatti nei testi, poichè è solo questione di FEDE.
Tu Dio non lo hai mai ne visto ne sentito (in termini oggettivamente osservabili e riproducibili) semmai credi di sentirlo a livello spirituale, ritieni che i testi siano origini autentiche della parola di Dio, ma oggettivamente è semplice carta scritta. Carta vecchia e antica...ma pur sempre appartenente alla vita reale dell'uomo.
Tu credi diversamente, ma lo puoi solo "sentire" in te stesso.

Allora se mi sono spiegato bene dovresti afferrare il mio pensiero, ossia non è auspicabile, ne democratico dettare norme legali basandosi sulle convinzioni (non certe) che siano emanazioni della volontà di Dio.

Siccome le fedi sono molteplici, i Dio sono espressi con testi diametralmente opposti, gli usi e le consuetudini basate su questi vari profeti sono così prive di oggettività e imparzialità che l'unica via d'uscita che l'umanità ha trovato in quei momenti di indebita interferenza sono state le stragi....

La Bibbia il Nuovo Testamento, il Mantra, il Corano e quant'altro dicono cose sulle emozioni personali. La fede ci autoconvince della verità dei testi (dei contenuti...) La certezza ci porta a reagire con violenza quando altri, mossi da identica fede e certezza vuogliono imporci usi e norme di convivenza civile che riproducono i suoi convincimenti di un Dio o un profeta che non riconosciamo.

La fede è personale, e se non vogliamo che un domani sia un Imam a dirci come vivere e lecito e opportuno che non ce lo dica nemmeno un sacerdote. La professione religiosa è libera e da vivere nel personale, la vita sociale in comunità deve essere scevra di ogni libera convinzione che assurge a verità basandosi solo sulla fede di taluni, sennò ci si ammazza...

Tu sei ortodosso e non ti faccio fuori perchè non mi obblighi a vivere in una socità contraria alla mia fede...tu non elimini il buon Poly perchè sei libero di non vivere la tua vita pubblica e sociale come lui crede sia giusto e assolutamente approvato e voluto da Dio così come lo vede lui...Poly non mi aspetta sotto al portone con una mazza da baseball perchè io non voglio assolutamente convircelo che è in errore anche se lo penso, ma lo tollero perchè non influisce nella mia vita pubblica, privata o familiare.

Nelle parrocchie, nelle moschee, in famiglia e con i propri amici vivi in pace la tua fede e la tua certezza..ma nella vita in comune con persone che la pensano diversamente non devono entrare quelle certezze del tutto personali. E che ne il tuo Dio o il mio o il suo hanno modo di confermare o ribadire in modo fisico e indiscutibilmente reale...se non tramite i nostri pensieri..convinzioni.

No questo Papa tendenzialmente è invadente e pericolosamente produttore di possibilità reazionarie. ...strano per un grande politico innescare certe conflittualità. Capisco il rettore che lo ha invitato, ma lui lungimirante avrebbe dovuto declinare, al chè non ci sarebbe stata opposizione e la pretesa di interveto su un secondo invito sarebbe stata condivisa da tutti. Ma non era il contenuto del messaggio che stava a cuore al Papa, perchè sennò come detto il modo consono di accettare un invito su seconda istanza era ovvio e intuibile da chiunque...ma accettando in primis sapeva bene di conferire un simbolismo diverso alla faccenda, uno sconfinamento pretestuoso. Infatti ecco le conseguenze...si rischia di litigare.
Ciao.
[Modificato da delfi68 19/01/2008 20:26]
19/01/2008 20:38
 
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una cosa ancora..
Personalmente mi pregio di chiamarmi tuo amico per ciò che fai con me. Tu non vuoi ascoltarmi più di quanto invece vuoi comunicarmi il tuo pensiero...ma per fare ciò sei disposto a sentire anche le mie ragioni. Tu non sei ne un democratico ne un tollerante, ma paradossalmente qualcosa di più, sebbene diverso. Sei Intelligente.
...l'unica risorsa che possiamo usare tra uomini diversi senza arrivare all'autodistuzione.
...Adesso su questa vicenda sei espressivo in modo simile al mio, impulsivo e ottenebrato da convinzioni di parte.

...Così lascierò sfumare cautamente ogni volontà di scontro frontale, come tu hai già fatto in passato con me.
19/01/2008 21:46
 
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“Tu credi che Dio esiste, altri no.”

Sucsa ma questo si può dire di qualunque opinione su qualunque cosa. La democrazia non è un’insieme di persone con pareri livellati, è quella forma di governo in cui la maggioranza impone il suo volere sulla minoranza. Se una maggioranza ritenesse che un feto è già una persona, avrebbe tutto il diritto di imporlo. La tua opinione, cioè che non lo è, non è “più neutra” o meno pregiudiziale di quella opposta. E poi Dio non c’entra nel caso dell’aborto, Teodoro non ha mai parlato di “anima del feto”, i bioetici contrari all’aborto parlano di ben altro.

“semmai mediamente si conclude che inizia la sua vita biologica in dato ragionevole momento, basato su stati biologici osservabili e misurabili.”

Guarda che il dibattito pro o contro aborto non ha nulla a che fare con quando inizi “la vita” del feto, tutti concordano nel fatto che il feto sia vivo, quello che divide la comunità scientifica e filosofica è se sia una persona o meno. Anche una formica è viva, il feto è un organismo con un suo metabolismo, mitosi cellulare, DNA, e tutto il resto. E’ vivo, e nessuno discute di questo, il problema è se sia una persona o quando lo diventi.

“Insomma nella società civile si rappresentano valori il quanto più possibile afferenti a circostanze reali e materiali”

E quale sarebbe la rilevazione “sperimentale” per stabilire che cos’è una “persona”?

“ossia non è auspicabile, ne democratico dettare norme legali basandosi sulle convinzioni (non certe) che siano emanazioni della volontà di Dio.”

Scusa ma tu credi che qualsivoglia opinione scientifica sia “certa”? Mio caro, se sapessi qualcosa, anche un minimo, di epistemologia del novecento, sapresti che il “verificazionismo” è fuori moda da 50 anni. Non esiste alcuna “dimostrazione” scientifica, esistono solo le falsificazioni, e non sono neppure quelle mai definitive, come mostrano Kuhn e Feyerabend.

“La fede è personale, e se non vogliamo che un domani sia un Imam a dirci come vivere e lecito e opportuno che non ce lo dica nemmeno un sacerdote.”

Il problema è che tu escludi a priori che la maggior parte della popolazione sia d’accordo con quel sacerdote. Se così fosse, in base a che cosa rifiuteresti di definire questo meccanismo democratico?
Se la maggior parte della gente è convinta di qualcosa, allora la imporrà in parlamento. Funziona così. Continui a credere che le tue opinioni rappresentino una sorta di “neutralità” e che dunque nessuno le possa toccare, che anzi siano diritti inviolabili. Dall’altra parte della barricata c’è chi pensa esattamente la stessa cosa, solo che le opinioni sono differenti dalle tue, una di queste è che sia un diritto involabile di un bambino in grembo alla madre poter vivere, e che non si vede proprio con che diritto qualcuno potrebbe decidere al posto suo.

“ma lo tollero perchè non influisce nella mia vita pubblica, privata o familiare.”

Questo paradigma è assolutamente egocentrato. In realtà non ti rendi conto che la legge influisce continuamente sulla tua vita personale, semplicemente certe imposizioni ti vanno bene perché le approvi, altre no. In questo caso un gruppo, gli antiabortisti, vorrebbe imporre una limitazione alla tua vita privata che non ti va bene. Questo a livello formale non è tuttavia diverso dalle mille altre limitazioni alla nostra “libertà” che la legge crea, semplicemente quest’ultima non ti piace, ma non per questo io non ho il diritto di importela qualora avessi la maggioranza dei consensi. Questa è la democrazia, mi dispiace per te, ho paura che tu invece abbia in mente un altro paradigma, cioè un’anarchia costituita da miliardi di atomi isolari chiami esseri umani.

“No questo Papa tendenzialmente è invadente”

Per te è invadente, perché non condividi la sua idea. Invece io la condiviso, ed entrambi abbiamo esattamente il tuo stesso diritto di parlare e di lottare per quello che crediamo giusto.

“Capisco il rettore che lo ha invitato, ma lui lungimirante avrebbe dovuto declinare”

E perché mai? Ha già parlato in ben 3 università tedesche da quando è papa.

“strano per un grande politico innescare certe conflittualità.”

Al contrario, più sei grande e pi sei scomodo, è normalissimo.

“al chè non ci sarebbe stata opposizione e la pretesa di interveto su un secondo invito sarebbe stata condivisa da tutti.”

Scusa ma non ho capito, la tua sintassi è chimerica. Non vedo perché solo per il fatto di aver declinato un primo invito, la gente non avrebbe dovuto fare opposizione ad un “secondo invito”.


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...vediamo un po...
...no no..non mi sarò spiegato bene...
anche se la maggioranza crede in Dio per erigere una comunità che non generi violenze questa maggioranza deve attenersi a principi di oggettiva verificabilità indipendenti dal credo e dalle convinzioni di fede spirituale.

Le misurazioni si eseguono sciegliendo un'unità di misura osservabile e riproducibile da chiunque. Allora in base a ciò che tutti possiamo vedere stabiliamo un metro, ma se il metro e commisurato a valori nascosti all'interno delle convinzioni che ciascun cervello biologico si rappresenta, allora cessa l'arbitrato, poichè non è possibile verificare la coerenza dei tuoi pensieri per basarci sopra un'unità di misura...sarebbe corretta la sharia allora...

Diremo che uno è vivo o morto in base a paramtri oggettivi e indipendenti dalle suggestioni personali...perchè se la maggioranza di una certa comunità fosse convinta che l'anima non lascia mai il corpo allora ti obbligheremmo a tenere il cadavere di tuo zio a casa e a venerarlo...maggioranza allora? o regole puramente osservative e misurabili?
Se vedere atti di violenza ci disgusta, allora costituiamo la polizia. Se non ci piace vedere parenti uccisi allora vietiamo e perseguiamo l'omicidio...ecc. ecc.
Ma mica accettiamo talune violenze perchè il nostro Dio dice che sono ammesse...mica attuiamo atti di violenza come la coercizione in galera per reati contro le regole dettate da un Dio...mica possiamo attuare norme in base a valori di una sola parte della comunità...non vietiamo niente all'interno delle comunità affini ma non interferiamo tra le comunità affini.
La vita intrasociale e intereligiosa devono essere normate da principi scevri da interpretazioni personali e di fede.

Non è questione se Dio esiste e a chi ha trasmesso la sua parola...questa è una cosa non misurabile nello stesso modo da un boscimano e da un cristiano... ma entrambi possono fondare una città dove sia chiaro che muori quando l'encefologramma è piatto... i cadaveri si interrano, ma non per convinzione religiosa, ma perchè è assodato che il prodotto della decomposizione è tossico.

Poi se vuoi raccomandare lo zio morto a cristo o a grisù...be libero di farlo.

Se per ignoranza e intolleranza non ci si accorda su modelli di misurazione riconoscibili da tutti le misure effettuate non vengono accettate. Tu puoi non accettare i parametri oggettivi che insieme adottiamo ma è l'unico modo che hai onde non sopraffare il tuo prossimo opponendo un'indice di valori che lui non riconosce...non vede proprio...costui finirà con l'ammazzarti, è storia...

Continui ad oppormi obiezioni con dati di circostanze assodate .."da 50 anni...ecc. ecc." io ribadisco che la convivenza civile si basa su regole per la vita in comune (e solo per questo periodo) che siano riconoscibili da tutti, misurabili, riproducibili e soggette a modifica a seguito dell'affinamento tecnico disponibile.

Questo non è il paradiso, è un modo intelligente per salvare le penne e potere essere libero nella mia famiglia nella mia comunità, pur vivendo in una società laica e diversificata. Per tutte le professioni di fede.

Tua moglie non abortirà mai, e nemmeno la mia, tu professi il tuo credo e io pure...ma a casa nostra e facendo proselitismo a chi ci avvicina non a casa d'altri o sulla pubblica via.

Adesso è prassi per le persone che convivono da sempre le battaglie ideologiche fare attenzione alle faccende simboliche. ...Se io ti invito a casa mia, ma tu sai che alcuni dei miei ospiti non ti gradiscono puoi fare due cose. uno ci vieni e fai succedere una litigata in salotto. due declini l'invito e ribadisci che in realtà avresti parlato di cose apprezabili da tutti. Nel secondo caso, di fronte alla tua esplicita accettazione delle diverse idee degli altri ospiti e opponendo una dichiarazione di pace induci me a riprorre l'invito e a distendere i preconcetti dei miei ospiti..i quali per equalità di senso civico non possono più pretendere che non vieni...

Il presupposto come vedi è il preconcetto degli ospiti. E l'origine è appunto lo sconfinamento di cui ti accennavo sopra e che taluni per propri motivi e per poco senso di tolleranza mettono in essere.

Ora il Papa avrebbe tutte le ragioni. tranne una. Quella che hai tu, ossia di presupporre di essere dalla parte della verità e della ragione, e la malcelata tolleranza è traballante perchè in realtà siete certi che gli altri hanno torto.

Il Papa è il tuo Papa. Per poter essere accettato dagli altri ci vuole garbo e pazienza. Poi puoi arrabbiarti perchè non vuoi assolutamente prendere fiato e riflettere che nessuo ti vieta nulla ma tu vedi solo che non ti credono e che altrove i tuoi valori non sono condivisi...

Cosa vuoi fare la guerra? ...ci hanno già pensato gli ignoranti di tutte le epoche, e di solito chi comincia alla fine ci perde pure...

Senti non ce niente da fare: una cosa e quella che senti solo tu, una cosa è quella che possiamo misurare assieme. Una cosa è quella che sento solo io, e un'altra cosa quella che possiamo misurare assieme.

Diversamente uno dei due cercherebbe di fare fuori l'altro...e non da 50 anni ma da 150.000.

ciao.
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