vai al sito www.metrogenova.com
 

AVVISO IMPORTANTE
A partire dal 1° gennaio 2020 il nostro forum è visibile in sola lettura. Per contatti con la nostra Associazione, vi invitiamo a visitare il nostro sito (www.metrogenova.com) o la nostra pagina facebook (www.facebook.com/metrogenova/)
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Genova e lo smaltimento dei rifiuti... per non finire come Napoli.

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2016 13:46
15/01/2008 10:38
OFFLINE
Post: 8.819
Registrato il: 11/04/2005
Città: GENOVA
Età: 53
Amministratore
Capotreno
Sinceramente credevo che la prima cosa che fanno con i rifiuti riciclabili (plastica, vetro, lattine) sia quella di dar loro una bella lavata.... ovviamente dopo avere tolto quella parte di rifiuti che non può essere riciclata [SM=g27994]
15/01/2008 11:11
OFFLINE
Post: 13.499
Registrato il: 11/07/2006
Amministratore
Capotreno
Sinceramente anche io, anche se effettivamente si potrebbe sprecare un po' d'acqua...
16/01/2008 11:35
OFFLINE
Post: 287
Registrato il: 20/10/2006
Città: GENOVA
Età: 43
Purtroppo pure io son daccordo su non ricevere i rifiuti dalla campania...il problema lì è tanto per cambiare la politica...i politici che ci ritroviamo stanno rovinando l'Italia intera. Purtroppo siamo governati da gente che i problemi non li vogliono risolvere: non verranno mai prese delle decisioni risolutive se queste per poter essere attuate avranno bisogno di tempo e se tale tempo necessario porterà ad avere i benefici alla giunta successiva, vero?? Intanto il Paese annega nella rumenta, non abbiamo un piano energetico. Ora è tutto il Paese in emergenza...calcoliamo che ciò che definiamo termovalorizzatore (perchè forse fa meno paura che chiamarlo inceneritore)non è la soluzione migliore: bruciare la rumenta è davvero una cosa orribile...che poi ci venga venduta come qualcosa che produce energlia è sinceramente aberrante!! Viviamo in un Paese che se Dio vuole ha vento e sole a volontà per produrre energia e cosa si fa invece??? Petrolio a volontà (non me ne vogliano i doriani) che costa carissimo e che ci fa tenere in scacco dai "paesi arabi" che se vogliono ci rivoltano come un calzino!!! Bruciare la rumenta non è produrre energia...è che non sappiamo che farne! Il sole, il vento quello è produrre energia...l'inceneritore è risolvere (e comunque è meglio che non sapere che farne)un emergenza...per me non deve essere la soluzione finale (anche se è così che la vogliono far passare). Ora il problema è che non si riesce a risolvere il problema nemmeno con gli inceneritori...la rumenta cresce, la buttiamo su un monte (scarpino) fin che tiene...poi???Poi se non facciamo qualcosa OGGI ci troveremo come a Napoli dove non sappiamo dove metterla e per un inceneritore ci vogliono anni!!! Noi da un certo punto siamo messi peggio dei campani...loro hanno spazio e territorio dove stoccare la rumenta...noi no! Quindi anche noi muoviamoci a risolvere il problema con sistemi di riciclaggio (meglio) o se non c'è di meglio con gli inceneritori ma FACCIAMOLO SUBITO...xchè il tempo passa e prima o poi i sacchetti di rumenta da scarpino ci finiranno dritti dritti in testa!
[Modificato da grifone81 16/01/2008 11:37]
18/01/2008 12:09
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
da www.regione.liguria.it

17 GENNAIO 2008

Rifiuti, assessore Morchio: "Anche Liguria ha interesse a risolvere emergenza napoletana"

"Anche la Liguria ha tutto da perdere dal punto di vista dell'immagine turistica nel vedere ogni giorno attraverso i mezzi di informazione immagini sull'emergenza rifiuti a Napoli, per questo penso che abbiamo da guadagnarci risolvendo per la nostra parte il problema dei rifiuti in Campania". Lo ha detto quest'oggi l'assessore della Regione Liguria, Fabio Morchio, con delega ai rifiuti per l'assenza dell'assessore competente, Franco Zunino.
"Il problema dei rifiuti a Napoli - ha ribadito Morchio - per la Liguria significa 40 camion di spazzatura spalmati su una decina di discariche; non mi pare che siano numeri da emergenza visto che a Scarpino ogni giorni arrivano normalmente 350 camion".
L'assessore Morchio ha quindi ribadito che "ho trovato nelle Province persone ragionevoli e attente e un clima di dialogo costruttivo, non comprendo pertanto gli allarmismi, se non per fare polemica ideologica su un'emergenza che in Liguria non esiste".

18/01/2008 12:17
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
Articolo del Secolo XIX sulla rassegna stampa del Comune di Genova
Tursi ripensa l'inceneritore "Prima la raccolta differenziata"
18/01/2008 15:57
OFFLINE
Post: 1.423
Registrato il: 05/02/2007
Re:
em66, 18/01/2008 12.09:

da www.regione.liguria.it

17 GENNAIO 2008

Rifiuti, assessore Morchio: "Anche Liguria ha interesse a risolvere emergenza napoletana"

"Anche la Liguria ha tutto da perdere dal punto di vista dell'immagine turistica nel vedere ogni giorno attraverso i mezzi di informazione immagini sull'emergenza rifiuti a Napoli, per questo penso che abbiamo da guadagnarci risolvendo per la nostra parte il problema dei rifiuti in Campania". Lo ha detto quest'oggi l'assessore della Regione Liguria, Fabio Morchio, con delega ai rifiuti per l'assenza dell'assessore competente, Franco Zunino.




Questo assessore competente (siamo sicuri che sia competente??) avrebbe fatto meglio a spiegare il perché di questa sua posizione...

18/01/2008 16:06
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
La spiegazione e` nella parte da te evidenziata:

Anche la Liguria ha tutto da perdere dal punto di vista dell'immagine turistica nel vedere ogni giorno attraverso i mezzi di informazione immagini sull'emergenza rifiuti a Napoli,...


[Modificato da em66 18/01/2008 16:07]
18/01/2008 19:18
OFFLINE
Post: 1.423
Registrato il: 05/02/2007
ma perché? Cosa ha tutto da perdere dal punto di vista turistico? Non è mica che uno dice "ah no non vado in (supponiamo) liguria, marche, trentino e piemonte perché non hanno accettato i rifiuti campani...mi si faccia il piacere...
18/01/2008 22:58
OFFLINE
Post: 949
Registrato il: 04/11/2002
Città: GENOVA
Età: 48
Re:
chicc0zz0, 18/01/2008 19.18:

ma perché? Cosa ha tutto da perdere dal punto di vista turistico? Non è mica che uno dice "ah no non vado in (supponiamo) liguria, marche, trentino e piemonte perché non hanno accettato i rifiuti campani...mi si faccia il piacere...




Piu' che altro all'estero potrebbero dire "non vado in Italia perche' e' tutta piena di rumenta come si vede in TV".... se gli europei conosco la differenza geografica tra Genova e Napoli, fuori europa spesso fanno un polpettone di tutto, ricordo per es che quando qualche anno fa ci furono gli scontri nelle periferie parigine, un utente newyorkese di un forum che modero qui su FFZ in chat mi chiese se anche noi a Genova eravamo in emergenza, visto che eravamo li' vicini, per cui c'e' il rischio che turisti statunitensi/asiatici/ecc... pensino che anche la Liguria e' ridotta come Napoli, a furia di vedere quest'ultima in TV.
[Modificato da xoth 18/01/2008 23:00]
19/01/2008 11:04
OFFLINE
Post: 1.423
Registrato il: 05/02/2007
si, ma non capisco cosa c'entra: il fatto che noi accogliamo i rifiuti campani non significa mica che siamo più puliti (e quindi che il turista preferisce noi) Questo ragionamento vale anche da parte del turista: una volta che sa che la Liguria non ha preso i rifiuti campani, mica va a pensare che è una regione sporca e con gli stessi problemi.
La situazione del napoletano va a scapito di tutto il paese, indipendentemente dal fatto che i rifiuti se li accollino certe regioni piuttosto che altre..
19/01/2008 16:27
OFFLINE
Post: 511
Registrato il: 04/07/2007
Amministratore
Capotreno
da www.galileonet.it, qualche cosa di diverso dalla discarica e dell'inceneritore:

18 Gennaio 08
Innovazione e sviluppo | RIFIUTI Via al riciclaggio indifferenziato

Si chiama Thor l'impianto del Cnr che riduce la spazzatura a un composto dal buon contenuto calorifero. Ma non se ne prevede l'uso per la gestione dell'emergenza in Campania
di Luca Saitta

Non è un inceneritore, non ha nulla a che fare con lo stoccaggio in discarica e, volendo, evita anche il passaggio per i cassonetti della raccolta differenziata. Si chiama Thor – acronimo di Total house waste recycling – il sistema sviluppato dal Cnr, con la società Assing di Roma, che permette di recuperare e raffinare i rifiuti solidi urbani senza bisogno di separarli a seconda della loro natura. Si tratta di una sorta di mulino di nuova generazione capace di lavorare i materiali di scarto in modo da isolare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose e inservibili. L'impianto, attraverso un processo di macinazione per attrito, rompe, infatti, la struttura molecolare del Pvc e di tutte le sostanze contenenti cloro e – dopo averlo fatto reagire col calcio - produce al termine del processo del cloruro di calcio, sostanza inerte e non inquinante.

I rifiuti, così, vengono ridotti in un composto dalle dimensioni inferiori ai dieci centimetri di millimetro: una materia omogenea che, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifero, potrà essere utilizzata come combustibile solido. Paragonabile a un carbone di buona qualità, questo prodotto può essere “pallettizzato” o, attraverso un processo di pirolisi (realizzabile sempre all'interno di Thor), trasformato in un biocarburante per i motori diesel. L'impianto, consumando una parte dell'energia che produce e cedendo la restante all'esterno, è in pratica completamente autonomo.

“Da dieci anni stiamo studiando questo tipo di tecnologie”, afferma a Galileo Paolo Plescia, ricercatore dell'Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati (Ismn) del Cnr e inventore di Thor: “Nel 1999 è stato promosso un progetto cofinanziato dal Miur e il prototipo definitivo è stato ultimato nel 2006. Attualmente abbiamo dislocato un primo impianto di dimensioni industriali nell'area di Capo d'Orlando, in Sicilia, sul quale stiamo conducendo prove di tipo merceologico sui rifiuti provenienti dai comuni limitrofi”. I primi test, conferma il Cnr, stanno dando buoni risultati, arrivando a trattare fino a otto tonnellate di spazzatura l'ora. La sperimentazione durerà ancora qualche mese. Poi, entro la fine di quest'anno, verrà avviata la commercializzazione.

Il bacino di utenti di Thor è rappresentato dalle amministrazioni di piccole dimensioni, dalla popolazione di 10-20mila abitanti, spesso vincolate da budget contenuti e da spazi logistici ridotti (un impianto da quattro tonnellate/ora, esteso lungo 300 metri quadri di superficie, ha un costo medio di due milioni di euro). “All'inizio della fase progettuale il ministero ci chiese di condurre delle stime di mercato che, alla luce di quanto si sta verificando adesso in Campania, si stanno rivelando assai prudenziali”, continua Plescia. “Credo che oggi si potrebbero vendere tranquillamente fino a trentina di impianti l'anno. Per i piccoli comuni, dove non è ancora praticata la raccolta differenziata, disporre di Thor potrebbe significare la completa autonomia nella gestione dei rifiuti”.

Funzionando meccanicamente, l'impianto non deve essere tenuto sempre in funzione, ma può essere acceso o spento a seconda delle necessità. Progettato anche come struttura mobile, da dislocare per contrastare emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, può essere montato anche sui camion o sulle navi (in quest’ultimo caso la produttività può toccare le dieci tonnellate l’ora e il combustibile ottenuto dal trattamento utilizzato direttamente dall'imbarcazione o rivenduto).

Il procedimento, afferma il Cnr, è all'insegna del risparmio. “Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di spazzatura l’anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata”, sostiene Plescia. “Per una identica quantità, una discarica richiederebbe almeno 100 euro e un inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie per gli inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche, entrambi inesistenti nel Thor”.

Secondo le elaborazioni del Cnr un’area urbana di 5mila abitanti – capace di produrre circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi – attraverso Thor potrebbe ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, tre di vetro, due tra metalli ferrosi e non ferrosi e una di inerti. All'interno di quest'ultima “categoria” è compresa anche la frazione ricca di cloro e di parti alogenate, che viene separata nel processo di raffinazione per non inquinare il combustibile. “Si tratta del'un per cento del totale e viene, alla fine, portata in discarica”, precisa Plescia. “Una quantità molto più piccola da smaltire rispetto a quelle attuali e che può essere recuperata attraverso sistemi di stabilizzazioni all'interno delle filiere ceramiche, per esempio, o in altre filiere industriali”. Resta, infine, una parte rappresentata da acqua, espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione.

Ma che utilizzo verrà fatto di un impianto così virtuoso in questo momento di “allarme rosso” per la gestione dei rifiuti in Campania? Il governo intende utilizzare Thor per fronteggiare la crisi? “Per ora non è stata avanzata nessuna proposta o richiesta. Abbiamo già diverse amministrazioni interessate, non solo nell'area della Campania, ma niente a livello centrale”, conclude Plescia: “Ma è normale. L'anno scorso, durante la conferenza regionale sui rifiuti organizzata dalla Regione Lazio, siamo stati inseriti nel computo delle tecnologie da considerare, ma solo come ipotesi al di là da venire. La gestione dei rifiuti è un sistema elefantiaco che sconta enormi difficoltà amministrative. Secondo il Cnr la possibilità di promuovere sistemi di gestione autonomi come Thor, svincolati dalla raccolta differenziata e dai termovalorizzatori, esiste. Ma deve essere la politica a decidere come muoversi. Attualmente, invece, il dogma discarica/inceneritore resta ancora la strategia d'intervento privilegiata”.
19/01/2008 17:27
OFFLINE
Post: 5.298
Registrato il: 01/11/2006
Amministratore
Capotreno
Re:
em66, 18/01/2008 12.17:

Articolo del Secolo XIX sulla rassegna stampa del Comune di Genova
Tursi ripensa l'inceneritore "Prima la raccolta differenziata"



Non capisco perchè si deva pensare "prima" alla raccolta differenziata e "poi" all'inceneritore.

Non si possono avviare le due cose assieme? Se aspettiamo di avere operativa la differenziata, dopo ci vorranno 4-5 anni o più per l'inceneritore..

Ma per piacere, almeno dite: non lo vorrei fare e prendo tempo..Basta che mi diciate dove mettiamo i rifiuti..
19/01/2008 17:56
Sotto il profilo turistico sicuramente l'italia non ha fatto una bella figura a livello internazionale europeo, va bene il motto paese che vai ma sicuramente sono fenomeni che affossano economia locali intere.

Per quanto rigurda gli americani dubito che sappiano lontanamente cosa sia genova e la liguria, potrei raccontarvi di un amico che a Boston ha avuto a che fare con alcuni studenti del posto: la loro convinzione? Che milano fosse nel sud d'italia... In poche parole hanno una conoscenza della geografia come io posso avere quella dell'astrofisica.
19/01/2008 18:25
OFFLINE
Post: 949
Registrato il: 04/11/2002
Città: GENOVA
Età: 48
Re:
chicc0zz0, 19/01/2008 11.04:

si, ma non capisco cosa c'entra: il fatto che noi accogliamo i rifiuti campani non significa mica che siamo più puliti (e quindi che il turista preferisce noi) Questo ragionamento vale anche da parte del turista: una volta che sa che la Liguria non ha preso i rifiuti campani, mica va a pensare che è una regione sporca e con gli stessi problemi.
La situazione del napoletano va a scapito di tutto il paese, indipendentemente dal fatto che i rifiuti se li accollino certe regioni piuttosto che altre..



Pero' se si riesce a portarla ad un livello gestibile poi non va piu' in TV, e l'immagine dell'Italia e' salva...
20/01/2008 00:02
OFFLINE
Post: 1.423
Registrato il: 05/02/2007
interessante video sul riciclaggio

it.youtube.com/watch?v=I12FwO1XqsU
25/01/2008 12:52
una bella iniziativa di AMIU per il centro storico
VIDEO di Primocanale
25/01/2008 14:58
OFFLINE
Post: 1.423
Registrato il: 05/02/2007
Interessante video.
Sarebbe utile se mettessero in pratica, almeno in via sperimentale, la raccolta dell'umido, che verrebbe poi regalato ai contadini da usare per la loro terra.
27/01/2008 22:59
OFFLINE
Post: 5.834
Registrato il: 12/07/2006
Amministratore
Capotreno
Non saremo certo ai livelli di Napoli, ma certi spettacoli che si vedono sulle alture genovesi fanno davvero vergognare.

Spesso mi capita di arrampicarmi in bicicletta per le alture o per le valli interne del Ponente (Chiaravagna, Varenna, ecc.) e in molti posti, lungo queste strade o vicino a orti o campi fanno bella mostra discariche abusive fatte di materassi vecchi, pezzi di automobile, spazzatura organica, residui di lavorazioni edili, ferrovecchio.
Ce ne sono moltissimi in giro e sono indice dell'inesistente senso di civiltà dei genovesi.
D'altra parte in quei posti l'AMIU raramente passa e dovrebbero essere gli abitanti del luogo a preoccuparsi per fare qualcosa per rendere più belli e accoglienti questi angoli di campagna e di verde alle spalle delle periferie.
Che tristezza!!!
[SM=g27992]
22/02/2008 23:10
OFFLINE
Post: 511
Registrato il: 04/07/2007
Amministratore
Capotreno
da ilsecoloxix.it

22 febbraio 2008
Rifiuti: al via la raccolta
differenziata porta a porta
Prende il via a Genova la sperimentazione della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta con l’obiettivo di portare al 50% la percentuale di rifiuti riciclati. I progetti pilota interesseranno i quartieri di Pontedecimo (dal 17 marzo, 3.300 famiglie per un totale di 8.000 abitanti) e Sestri Ponente (dal 21 aprile, 2.500 famiglie per un totale di 7.000 abitanti). I materiali raccolti saranno carta, plastica, alluminio e banda stagnata, vetro e - per la prima volta - i rifiuti organici domestici (scarti di cibo e tovaglioli di carta) utili per il compostaggio.

Per ogni tipologia di rifiuto verrà posto, vicino al portone dei palazzi coinvolti, un cassonetto o un sacchetto di diverso colore. Kit per la raccolta saranno anche distribuiti alle famiglie. Il progetto, presentato oggi dall’assessore Carlo Senesi e dall’amministratore delegato di Amiu Pietro D’Alema, è organizzato dal Comune di Genova e dall’Amiu, con la collaborazione delle associazioni Legambiente, Italia Nostra e Amici del Chiaravagna.

Il progetto verrà spiegato ai cittadini con una capillare informazione tramite riunioni e distribuzione di locandine e materiale illustrativo. «L’iniziativa è un passo avanti per raggiungere la percentuale di raccolta differenziata prevista dalla legge - ha sottolineato l’assessore Senesi -. Il modello, se funzionerà e con le opportune varianti locali, dovrebbe diventare quello adottato in tutta la città». «La sperimentazione - ha aggiunto D’Alema - servirà a definire i costi, la resa e l’efficacia dei modelli della raccolta differenziata con l’obiettivo di estendere l’esperienza anche ad altri quartieri».
23/02/2008 00:48
OFFLINE
Post: 1.423
Registrato il: 05/02/2007
un ottimo punto di partenza. Spero che l'iniziativa possa essere estesa in tempi non biblici all'intero comune di Genova.
Se così fosse occorrerebbero però siti di trattamento dei rifiuti organici..
Nuova Discussione
 | 
Rispondi



Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:19. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com