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PETIZIONE EUROPEA CONTRO IL LAVORO PRECARIO E TEMPORANEO

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2007 09:03
26/11/2007 09:03
 
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Ciao a tutti!
Come vi avevamo anticipato, la scorsa settimana si è svolta al Parlamento Europeo di Bruxelles la conferenza in materia di Lavoro Temporaneo e Precario. Noi di Generazione Mille Euro non abbiamo potuto essere presenti per impegni concomitanti, ma i ragazzi del Network di Generation P hanno stilato il report del dibattito, che vi riportiamo di seguito nella sua traduzione in italiano:

La petizione di Generation P contro l'abuso di lavoro temporaneo in Europa

Bruxelles, 23 novembre 2007 - Mercoledì, una conferenza in materia di Lavoro Temporaneo e Precario in Europa è stata organizzata all'interno del Parlamento Europeo dal network europeo dedicato al Lavoro Temporaneo "Generation P". Questo network di associazioni nazionali ed europee fondate da lavoratori temporanei e impegnate a favore dei lavoratori temporanei ha partecipato ad un dibattito per richiamare l'attenzione sullo sfruttamento di un'intera generazione. La conferenza è stata ospitata dal Gruppo Socialista del Parlamento Europeo in collaborazione con l'Associazione degli Stagisti del Parlamento Europeo. E' la prima azione in una campagna a lungo termine istituita da Generation P. Al centro della campagna c'è una petizione lanciata lo stesso giorno. E' rivolta a condurre una ricerca all'interno dell'Unione Europea, a quantificare il problema e a mobilitarsi affinché vengano applicati degli standard minimi di impiego anche ai lavoratori temporanei. La petizione può essere firmata all'indirizzo: http://www.generation-p.dgbj.org/eng/

"Ci auguriamo che ognuno aggiunga la propria firma a questa petizione, che chiede all'Europa di affrontare il problema con serietà", ha spiegato Frauke Austermann in rappresentanza di DGB Jugend e Génération Précaire, le sezioni tedesca e francese di Generation P. "E' importante che i lavoratori temporanei e le loro famiglie comprendano che questa non è soltanto una condizione che colpisce alcuni lavoratori, ma una intera generazione (e i loro genitori)".

Il network di Generation P, al momento, è composto da associazioni di Austria (Plattform Generation Praktikum), Belgio (European Parliament Stagiaire Association), Francia (Génération Précaire), Germania (DGB Jugend, and Fairwork e.V.), e Italia (Generazione 1000 Euro).

"Vogliamo ringraziare il Parlamento Europeo per il supporto che ci ha dato sin dall'inizio, il Vice Presidente del Parlamento Europeo Gerard Onesta, i membri Stephen Hughes e Harlem Désir per la loro presenza, e Michael Cashman per il suo inestimabile sforzo logistico", ha detto Kim Smouter, co-fondatrice dell'Associazione degli Stagisti del Parlamento Europeo. "Sappiamo che la battaglia di fronte a noi è lunga, ma sappiamo anche che se non verrà fatto niente, lo sfruttamento di una intera generazione si propagherà e peggiorerà attraverso tutta l'Europa".

Molte delle associazioni che hanno presentato i loro contributi a Bruxelles sono già veterani di simili esperienze a livello nazionale; in Francia, Génération Précaire è stata addirittura invitata dal proprio Governo a negoziare gli standard minimi legali in materia di lavoro.

"All our associations are trying to work with whomever wants to work with us to improve the situation," Nicolas Tamalet representing Génération Précaire explained, "But we're facing a serious lack of will from employers and from Governments who don't seem to care. All involved are reaping the short-term benefits of exploiting interns, but in the end it is our economy's long-term welfare that is being slowly eaten away."

"Tutte le nostre associazioni stanno cercando di coinvolgere chiunque abbia voglia di collaborare con noi per migliorare questa situazione", ha spiegato Nicolas Tamalet in rappresentanza di Génération Précaire. "Ma stiamo affrontando una seria mancanza di volontà da parte degli imprenditori e dei Governi, che sembrano non interessarsene affatto. Tutti stanno approfittando dei benefici a breve termine dell'abuso di lavoro temporaneo, ma alla fine è il welfare a lungo termine della nostra economia che viene lentamente consumato".

Anna Schopf della piattaforma Generation Praktikum Austria concorda: "Il risultato del fatto che gli impiegati completamente formati ed esperti vengono sostituiti da lavoratori temporanei è che la soglia di sicurezza della previdenza sociale sta andando in rovina. 4 anni di lavoro temporaneo significano 4 anni senza contributi sociali - e quando riflettiamo sul fatto che ci viene chiesto di risparmiare anche gli spiccioli per pagare i contributi della popolazione più anziana, un simile sfruttamento delle generazioni più giovani è imperdonabile.

I punti della discussione sono stati dibattuti da un gruppo di esperti, che ha incluso il Commissario per il Lavoro, gli Affari Sociali e le Pari Opportunità Vladimir Spidla, il Segretario Generale dell'ETUC John Monks, il Segretario Generale di SOLIDAR Conny Reuter e il Segretario Generale di ECOSY Ania Skrzypek. A moderare la discussione è stata l'esperta Katrin Teschner, corrispondente del Westdeutsche Allgemeine Zeitung.

Anche Florian Lamp, in rappresentanza di Fairwork e.V, ha preso parte alla discussione e ha sottolineato la propria personale esperienza di avere svolto numerosi impieghi temporanei pagati 400,00 euro e di essere stato addirittura un 'privilegiato' rispetto agli altri: "Siamo una generazione che è più formata che mai, e che dopo aver concluso il proprio corso di studi finisce a lavorare a tempo pieno con una retribuzione insufficiente perfino a permettersi di affittare un appartamento per andare a vivere da soli".

Affinché la petizione abbia successo, il Network di Generazione P è ben consapevole del fatto che sia necessaria una forte coalizione generazionale. Silvia Helbig, in rappresentanza di DGB Jugend, il ramo giovanile della principale confederazione di commercio in Germania, ha chiesto a tutti di firmare la petizione in segno di solidarietà: "Non siamo qui oggi per abolire i lavori temporanei, siamo qui per lavorare insieme per assicurare che tutti i singoli lavoratori temporanei abbiano ciò che viene loro promesso e che smettano di essere visti come 'impiegati low cost'. Gli imprenditori e i Governi devono capire che anche un lavoratore temporaneo implica un'assunzione di reponsabilità in fatto di adeguata formazione, contratti trasparenti e sufficiente retribuzione".


Vi invitiamo, pertanto, a sottoscrivere la petizione europea di Generation P all'indirizzo www.generation-p.dgbj.org/eng/, in modo da contribuire - pur con un piccolo gesto che richiede appena pochi minuti - ad alimentare la portata di questa iniziativa, che riguarda l'intera Comunità Europea e che, dunque, abbatte le barriere di disinteresse e qualunquismo nei confronti di questo problema da parte dei singoli Governi nazionali, primo fra tutti quello italiano.

Grazie a tutti,
Antonio
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