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Popoli indigeni, verso quale futuro ?

Ultimo Aggiornamento: 22/12/2007 11:33
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Post: 478
Sesso: Femminile
23/11/2007 21:13
 
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A molti il termine “popoli indigeni” evoca un’idea romantica, esotica, fin troppo semplicistica.

La definizione più diffusamente utilizzata è quella adottata dalla Convenzione n. 169 del 1989 della International Labour Organization che individua due categorie di popolazioni indigene: i “popoli tribali” che si distinguono per le condizioni sociali, culturali, economiche da altri gruppi della comunità nazionale; e i popoli che vivono in paesi liberi che sono considerati come indigeni poiché discendono da popolazioni che abitavano una determinata regione geografica al tempo della conquista, della colonizzazione.

Ma a cosa servono tali definizioni? La risposta è decisamente di tipo legale e cioè a determinare il possesso della terra e dei diritti umani.

Quando la Convenzione 169 sarà ratificata da ogni stato che l’ha votata, i popoli indigeni potranno finalmente affermare incondizionatamente i loro diritti. Non potranno più essere sfrattati dalle loro terre e avranno pieno diritto all’autodeterminazione.

Inoltre, ogni decisione dei governi dovrà essere negoziata direttamente con le popolazioni interessate. Sia che si tratti di progetti di mega dighe, di disboscamento e di produzione di materie prime su territorio indigeno.

La Convenzione garantisce anche misure speciali per proteggere le culture, le istituzioni, l’ambiente, il lavoro dei popoli tribali.

Finalmente, qualcosa cambierà per i 350 milioni di indigeni di tutto il mondo poiché come afferma Survival International ” con essa verranno riconosciuti i diritti collettivi come pure si innalzeranno gli standard di rispetto”, proprio come avvenne 60 anni fa con la Dichiarazione internazionale dei diritti dell’uomo.

Australia, Nuova Zelanda, Canada, Stati Uniti e Russia si sono opposti con vigore all’approvazione della Dichiarazione, votando contro. Un’ occasione perduta per riscattarsi da colpe pesanti, come quelle di sfruttamento, discriminazione e genocidio perpetrato per secoli ai danni dei popoli indigeni.

(Maurizio Torretti Fonte: www.lifegate.it)

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Post: 4.085
Sesso: Maschile
25/11/2007 12:29
 
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Speriamo bene, perché l'aprovazione dei diritti dei popoli indigeni è un grande passo... Era quasi scontato che gli Stati Uniti votassero contro, con l'approvazione della dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni avrebbero dovuto restituire molte aree ai nativi, e soprattutto, non avrebbero più potuto imporsi su di loro...
Dovrò informarmi di più sull'argomento, voglio leggere la lista dei paesi che ha firmato a favore di questa convenzione.

"La vera bellezza non si percepisce con gli occhi, ma col cuore"


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Post: 17
Sesso: Femminile
04/12/2007 23:53
 
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Io penso che gli indigeni abbiano molto da insegnarci, e molto poco abbiamo noi da insegnare a loro...

Lasciatemi la presunzione di sentirmi letame: a volte duro a volte liquame (CapaRezza)
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Post: 1.436
Sesso: Femminile
22/12/2007 11:33
 
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Certo che hanno votatoi contro...
Quoto lupetta, e incrocio le dita.



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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