Nessun altro oggetto è associato alle Streghe tanto quanto la scopa. Nelle statuette e nelle bambole che le riproducono, le Streghe cavalcano una scopa, è in pratica è impossibile trovare anche un solo libro di favole in cui sia contenuto un disegno privo di questo attributo fondamentale. Sebbene in molte leggende e in molti racconti si parli anche di " strumenti di trasporto " di altro genere, come forconi, tridenti, botti e simili, non sono cosi indissolubilmente legati a eventi magici come la scopa. Per riuscire a capire il motivo per cui proprio questo oggetto sia messo in relazione con le Streghe, è necessario esaminare più da vicino la funzione " naturale " della scopa.
Come è noto, la scopa è utilizzata per eliminare la spazzatura. Una volta, la sporcizia che si raccoglieva negli angoli era considerata caratteristica della casa e dei suoi abitanti, e di conseguenza ritenuta una sostanza altamente magica. Per questo non doveva essere gettata all'esterno, di solito infatti veniva buttata nel focolare, altrimenti i malintenzionati avrebbero potuto usarla per esercitare ogni genere di maleficio. Al tempo stesso, anche l'atto di spazzare possedeva una forte valnza simbolica, infatti, nell'opinione popolare, insieme alla sporcizia veniva eliminato anche il male, quindi corrispondeva a un rinnovamento. In terzo luogo, un tempo le scope venivano fabbricate coi rami, per la precisione con rami di pero, dunque di piante che gli uomini ritenevano abitate da creature soprannaturali, fate o elfi, che le dotavano di poteri magici. Ancora oggi, gli sciamani della Siberia, quando ascendono al regno degli spiriti, usano di preferenza queste piante. Per questi motivi, in molti rituali del passato la scopa svolge un ruolo centrale. Si credeva, per esempio, che appesa al soffitto o vicino alla porta proteggesse la casa, e se usata per sfiorare gli animali li proteggesse.
Poichè agli occhi degli esseri umani questo oggetto era cosi legato alle sostanze magiche e agli esseri occulti, è comprensibile che le creature che erano a stretto contatto con gli spiriti, ossia le streghe, avessero un rapporto preferenziale con la scopa. Come esprime chiaramente il nome stesso ( Strega ), l'indovina condivideva sia il mondo regolato da leggi degli uomini che quello selvaggio degli spiriti. Da un lato, la scopa ricavata da un ramo, in quanto parte di un albero, appartiene al caotico mondo esterno, e dall'altro a quello interno e protetto, quindi rappresenta il mezzo di trasporto ideale per chi deve fare la spola da un regno all'altro ( ... ).
In ogni caso era essenziale che la Strega dopo essersi cosparsa con il balsamo ( o unguento ) ed essere salita sul mezzo di trasporto prescelto, prima di " volare " si sistemasse nel camino di casa e recitasse una formula specifica. Il testo di quella maggiormente usata in queste circostanze, con alcune varianti regionali, è il seguente:
" In alto e contro niente ".
A questo punto la Strega si alzava in volo e usciva dal comignolo.