Ancora la Venegoni dal suo Blog...
Un simpatico racconto...from Foligno...
1) Ecologia: De Gregori in tour è per l'intervista differenziata
Questa non mi era mai successa, c'è sempre da imparare. Ieri sera ho fatto notte fonda a Foligno, in un teatro meraviglioso dugentesco, San Domenico, che gli americani si leccherebbero le ginocchia.
C'era Francesco De Gregori che debuttava con il tour che porta a spasso "Left & Right", il disco live più DVD con intervista a lui di Renato Nicolini, inventore dell'Estate Romana.
Un bel concerto, anzi bellissimo, per me che adoro De Gregori tanto che per parecchio tempo, quando lui per un po' è stato senza parlarmi, sono andata ad ascoltarlo di nascosto.
Parte con la trilogia del Titanic, un disco che amo moltissimo, uno dei più bei dischi che siano mai stati incisi in Italia anzi, e che dal vivo lui (bontà sua) non maltratta. Non perdete questo tour, se amate De Gregori. E' in vena, non fa solo rock duro, ci sono spruzzi di country, il dobro, e canzoni molto belle che non sono state finora abbastanza diffuse.
Ma comunque. Finisce il concerto, andiamo nel famoso backstage dove mi sono scofanata un pezzo di focaccia slurp e un bicchiere di vino rosso. Lui gentile, bravo padrone di casa, un paio di stivaletti pazzeschi di pitone degni di Little Richards....insomma è uno di quei periodi fortunati per i rapporti con l'esterno.
All'improvviso mi viene la cattiva idea di chiedergli se l'inizio del concerto con la Trilogia del Titanic (i muscoli del capitano, tutti di plastica e di metano, mi fanno impazzire...) fosse dovuto ai 25 anni che compie questo disco nato nell'82, oppure magari si trattasse di una metafora per dire che gli iceberg sono sempre nei dintorni, e insomma volevo attirarlo sui discorsi intorno alla politica, no?
Già, ho proprio avuto una bella idea. Guardando dritto davanti a sé, il sublime artista sbotta a me e colleghi: "No, non mi farete parlare di politica. Voi siete giornalisti musicali e dunque parliamo di musica". Morale: di politica non abbiamo parlato, io mi son messa un tappo in bocca (dopo la focaccia) e zitta. E ho capito che non ero il sacchetto giusto per l'intervista differenziata. Mi son congratulata fra me e me con lui che è diventato ecologista come Celentano (ma mi sono anche confortata stamattina quando Celentano, non praticando l'intervista differenziata, ha risposto a tutte le mie domande, mitico democratico). D'ora in avanti, comunque, starò nel mio sacchetto. Solo con De Gregori, s'intende....sempre che non mi tolga la parola nuovamente, per qualche anno....
"E chissà quanto ho viaggiato, quante volte sono stato..."