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Educazione: sì o no alle punizioni corporali?

Ultimo Aggiornamento: 15/09/2020 14:35
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Utente Master
La figlia segreta di Ozzy
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05/11/2007 23:45
 
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Ormai annale motivo di discussione tra mio padre e mia madre.
Sì o no al caro vecchio ceffone?
Mio padre sostiene che non portino a nulla, e che l'educazione debba essere qualcosa di non dittatoriale e non sulla linea "se non fai questo ti tolgo questo!".
Lui dice che può essere una via difficile da seguire (dipende molto anche dal carattere del soggetto interessato) ma fattibile.
E soprattutto, non sopporta la violenza sui bambini, ecco. Secondo lui non bisognerebbe alzare un dito su qualcuno che non è in grado di difendersi in ogni caso. E io la penso come lui, tant'è che mi viene da star male anche solo ad alzare un dito su un bimbo. °_°
Mia madre è della fazione opposta: secondo lei il pugno di ferro, sia da piccoli che da pre-adolescenti e adolescenti ci vuole.
Prima con ceffoni (io me li beccavo sempre sul sedere, ma anche in viso ;_;), poi sottrazione di cose (Gameboy xD quante giornate a supplicarla!), e infine (come accade adesso xD) proibizione di cose (uscire, stare al PC ecc. ecc.).
Mi rivolgo sia ai genitori che ai figli ovviamente, sapendo che questo forum è frequentato da tutte e due le "barricate" xD
A voi la parola.
herm
[Modificato da herm88 05/11/2007 23:50]


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Post: 1.208
Utente Veteran
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06/11/2007 00:02
 
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Tema difficile Herm ;_;
Ma rispondo perché è un dubbio che mi fagocita la mente T_T.
Io sono contraria (nonostante il mio odio per i bambini *-*) alle punizioni corporali, o alle punizioni in generale.
Cioè. Tu puoi anche punirmi, farmi del male, togliermi ciò a cui tengo di più, ma ciò che io capisco è che se faccio questa cosa poi la mamma mi dà le botte oppure mi toglie i giocattoli.
E quando la mamma non ci sarà più? Chi è che mi impedisce di fare quella cosa?
Secondo me un genitore fallisce nel momento in cui deve imporsi in modo violento. Se non sei riuscito a far capire a tuo figlio che una cosa non va fatta e perché, vuol dire che non sei in grado di crescerlo.
Molti genitori a ragionamenti del genere mi rispondono di provare ad avere un figlio; e io di solito replico che c'è un motivo per cui non ne voglio avere, e cioè che appunto è DIFFICILE, e i figli non vanno fatti perché è una tappa fondamentale della vita o perché a un certo punto bisogna averne o perché 'se non hai un figlio cosa fai?'.
Non saprei. C'è chi mi fa notare che a volte lo schiaffo, quando uno sta proprio facendo degli stupidi capricci, ci può stare. Ma io preferisco ignorare i capricci piuttosto che fare del male a una persona.
Ma metti che lo schiaffo, se è sporadico, posso anche ignorarlo - seppure a fatica.
Ciò che non TOLLERO, non AMMETTO, non CONCEPISCO, è che una persona si senta in diritto di fare del male a un bambino perché un mocciosetto di cinque anni gli ha fatto girare i cinque minuti. Non esiste, non deve esistere in nessun modo, che un adulto si permetta di valicare il limite dello schiaffo. A parte che dal punto di vista educativo questo ha un valore pressoché nullo, e se produce dei risultati sono basati puramente sulla paura indotta nel soggetto e sugli strascichi che questa potrà avere nel futuro; ma come può essere che un adulto non si senta in colpa dopo aver preso a calci o sbattuto contro un muro suo figlio?
Possono dirmi quanto vogliono che la linea dura è quella che funziona; certo che funziona, il terrore funziona dappertutto. Rimango però della mia idea.




Post: 4.171
Utente Master
La figlia segreta di Ozzy
OFFLINE
06/11/2007 00:24
 
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Re:

Tema difficile Herm ;_;
Ma rispondo perché è un dubbio che mi fagocita la mente T_T.
Io sono contraria (nonostante il mio odio per i bambini *-*) alle punizioni corporali, o alle punizioni in generale.
Cioè. Tu puoi anche punirmi, farmi del male, togliermi ciò a cui tengo di più, ma ciò che io capisco è che se faccio questa cosa poi la mamma mi dà le botte oppure mi toglie i giocattoli.
E quando la mamma non ci sarà più? Chi è che mi impedisce di fare quella cosa?
Secondo me un genitore fallisce nel momento in cui deve imporsi in modo violento. Se non sei riuscito a far capire a tuo figlio che una cosa non va fatta e perché, vuol dire che non sei in grado di crescerlo.
Molti genitori a ragionamenti del genere mi rispondono di provare ad avere un figlio; e io di solito replico che c'è un motivo per cui non ne voglio avere, e cioè che appunto è DIFFICILE, e i figli non vanno fatti perché è una tappa fondamentale della vita o perché a un certo punto bisogna averne o perché 'se non hai un figlio cosa fai?'.
Non saprei. C'è chi mi fa notare che a volte lo schiaffo, quando uno sta proprio facendo degli stupidi capricci, ci può stare. Ma io preferisco ignorare i capricci piuttosto che fare del male a una persona.
Ma metti che lo schiaffo, se è sporadico, posso anche ignorarlo - seppure a fatica.
Ciò che non TOLLERO, non AMMETTO, non CONCEPISCO, è che una persona si senta in diritto di fare del male a un bambino perché un mocciosetto di cinque anni gli ha fatto girare i cinque minuti. Non esiste, non deve esistere in nessun modo, che un adulto si permetta di valicare il limite dello schiaffo. A parte che dal punto di vista educativo questo ha un valore pressoché nullo, e se produce dei risultati sono basati puramente sulla paura indotta nel soggetto e sugli strascichi che questa potrà avere nel futuro; ma come può essere che un adulto non si senta in colpa dopo aver preso a calci o sbattuto contro un muro suo figlio?
Possono dirmi quanto vogliono che la linea dura è quella che funziona; certo che funziona, il terrore funziona dappertutto. Rimango però della mia idea.


Hai riassunto perfettamente tutto il pensiero di mio padre. Lui la pensa così, e io dal "basso" della mia adolescenza, sarebbe molto paradossale se non dicessi che sono d'accordo. xD
Papà punta molto su questo nelle discussioni che ha con mamy:


E quando la mamma non ci sarà più? Chi è che mi impedisce di fare quella cosa?



Sostiene che oltretutto, non si può fare il carabiniere tutta la vita, e menare e sottrarre e proibire continuamente. Diventa anche stressante alla lunga.
Ora, partiamo con l'esempio personale (cerco sempre di evitarli, ma questo si presta é_è).
Quando ero nella pre- adolescenza, provavo un gran gusto a fare le cose che mamma mi aveva proibito di fare (piccole cose eh xD "non accendere la macchina" "non giocare coi pomelli del gas" "non mettere le dita nella presa" li ho SEMPRE seguiti xDDDDD) e quando lei mi sottraeva le cose et similia, io accettavo la cosa. Facevo resistenza passiva.
Me ne fregavo xD mi togli il Gameboy? Bene. Io mi rileggo Harry Potter (allora eravamo al terzo xD) fino a svenire, tientelo pure Pokemon Giallo. xD
Insomma, con me servivano a pochissimo. Sono sempre stata una bimba tranquilla e poco capricciosa, ma mi facevo valere!
Ma mettiamo il caso che ero una peste indiavolata: mi sarei imbestialita! Mi togli il Gameboy? E io ti spacco un vaso, per dire. u.u
Non fa che rivoltare contro le cose, secondo me.
Poi, può darsi che ci siano più bambini paurosi della mamma e ubbidientissimi di quanto io creda, non è escluso ;_;
Invece di sottrarre e punire, si prende da parte il bambino e gli si spiega che non deve farlo. u.u so che è difficile, ma mio padre ha sempre sostenuto questo. Completamente pacifista.
herm
[Modificato da herm88 06/11/2007 00:26]


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Post: 512
Utente Senior
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06/11/2007 12:00
 
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Premettendo che non ho figli, ma mi occupo dei miei due nipotini quando mia sorella va al lavoro e che quindi sto con loro quasi 12 ore al giorno...credo di poter esprimere un'opinione con cognizione di causa.

Per esperienza personale vi assicuro che il ceffone non serve, l'ho capito quando il nipotini numero 1 ha iniziato e restituirmeli quando gli dicevo di no.

Che fare ora con la furia scatenata? come lo convinci a fare le cose che vuoi tu senza ricorrere alla violenza o farti venire una laringite a forza di ripeterti?

Il togliere le cose è un buon metodo ma va rivisitato, lo vedo più come una situazione di causa ed effetto.
Situazione classica, al bambino affamato si chiede di aiutarti ad apparecchiare il tavolo se no non si mangia, funziona benissimo!!

Con i bambini sotto gli 8 anni usare la logica non serve a tanto, fino a quell'età sono molto egocentrici e non gli importa molto del prossimo, quindi un altro ottimo metodo sono i complimenti, del tipo se il fanciullo in questione si riordina la stanza fai quasi una festa dicendogli come è stato bravo e come sei orgogliosa dell'ottimo lavoro che ha fatto, provatelo, il bimbo di illumina come un albero di Natale di orgoglio e rifarà lo stesso lavoro per voi in futuro senza che voi glielo chiediate.(siate sempre pronti ad elargine complimenti e fatelo con sincerità altrimenti siete fregati perchè il bimbo se ne accorge e la prossima volta vi manda a quel paese!!)

Una cosa importante è l'essere costanti, de dici che una cosa è blu, è blu oggi e domani, non diventa improvvissamente rossa, allora si che nascono i problemi grossi!!

Per il resto potete solo sperre di aver fatto un buon lavoro e di aver allevato un membro produttivo della società!!! [SM=g27777] [SM=g27777] [SM=g27777] [SM=g27777] [SM=g27777]

Londonlilyt in versione manga! Come son caruccia! ^__^



Post: 394
Utente Senior
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06/11/2007 13:33
 
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Un genitore che sia in grado di fare il genitore non ha bisogno nè di ceffoni nè di cinghiate nè di altri mezzi educativi del genere.
Il bambino va punito nei rari casi in cui non capisce, e mai con botte e manate.

Il problema è che di genitori in grado di fare i genitori ce ne sono sempre meno.
Quindi diventa sempre più semplice ricorrere o alla violenza (fisica e verbale) o a delegare l'educazione dei figli a qualcun altro (Tv, badante, ecc).

Il "pugno di ferro" non risolve nulla, anzi semmai istiga a comportarsi ancor più da delinquenti: prendiamo i professori punitivi a scuola, la gente mica smetteva di fare casino, anzi, la prendeva sul personale... Il "provate ad avere un figlio per vedere quanto è difficile" non è comunque una giustificazione ad usare certi sistemi. Anzi, dovrebbe servire d'incitamento a non usarli. Anche perchè prima o poi il bimbo cresce, e te, genitore invecchi. E se hai causato dolore, ne riceverai altrettanto.


...o vediamo se ora si capisce un po' meglio...

Post: 1.543
Utente Veteran
Mecha Otaku di EFP
OFFLINE
06/11/2007 14:25
 
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NOn sò. Al momento non ho intenzione di avere figli (Avendo solo 18 anni, si sà) comunque, Io non oserei neanche alzare un dito con un mio eventuale figlio/nipote, ma nemmeno imporre qualcosa. Su questo argomento mia madre mi fà sempre lo spassosissimo esempio di quando era a scuola dalle suore francesi:
"Tutte queste signorine della fascia "bene" della città, erano sempre lì a rispettare i divieti e così via, poi finito il collegio andavano subito a cercare la trasgressione, di conseguenza da quel collegio usciva tante puttane travestite da biancaneve, fallendo nel suo compito educativo."

Ammetto quanto sia difficile educare un figlio senza imporre nulla, però, a conti fatti mia madre mi dice che son venuto su meglio di tanti figlioletti educati con l'imposizione.

Penso che se avrò figli, intraprenderò la strada dell'educazione non impositiva, sarà dura, ma il pensiero di aver messo al mondo e tirato una persona buona mi ripaga di tutto. Un'altro episodio bellissimo di questo tipo di educazione o comunque simile è la scuola di Summerhill fondata da Alexander E. Neil
-------------------------------------
La Volontà è l'arma più potente che esista su questa terra, pochi sanno usarla, però

Garrick, EX Comandante Tattico della Somma Setta(Rassegnate Dimissioni, Setta Lasciata, atto del 15/06/05) Primo Armosessuale del Forum

Scritto da: Giuseppe Garibaldi
Le infallibilità muoiono, ma non si piegano.
I clericali sono sudditi e militi di una potenza straniera, autorità mista ed universale, spirituale e politica, che comanda e non si lascia discutere, semina discordie e corrompe.
I Preti alla Vanga.



Post: 341
Utente Senior
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06/11/2007 14:36
 
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Io sono contraria alle punizioni corporali, ma posso capire un genitore che molla un ceffone al figlio piangente e urlante da più di mezz'ora. Io vivo con una bimba di nove anni in casa e vi posso assicurare che, dopo averla ascoltata gridare e frignare per ore, viene voglia di picchiarla anche a me xD

Non sono mai stata picchiata seriamente, ho ricevuto solo un paio di pacche sul sedere, ma penso che esistano umiliazioni ben peggiori.
Senza rendersene conto, i genitori spesso umiliano i figli in maniera terribile. Sentirsi sminuiti, sempre e costantemente, anche in presenza di parenti e amici, è molto più brutto e porta molte più conseguenze di un ceffone sul viso, ve lo posso assicurare. Vi parlo per esperienza personale, quindi so di che parlo, purtroppo ç_ç

Credo che il modo migliore per far capire ad un bambino che sta sbagliando è spiegargli il perché del suo sbaglio. Certo, all'inizio si arrabbierà e non vorrà capire il motivo del rimprovero, ma quando la rabbia sarà sbollita sarà quasi sicuramente in grado di comprendere il suo sbaglio.
[Modificato da |Cleo| 06/11/2007 14:37]




"What are we gonna do now, Buffy?"
{ _____
Post: 1.572
Utente Veteran
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06/11/2007 14:49
 
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Io sono per una via di mezzo, sì alle punizioni corporali, ma solo in se tutte le altre soluzioni hanno fallito.
Sono cresciuto con la "vecchia scuola", cioè se non ascoltavo i miei, specialmente dopo che alzavano la voce, mi beccavo un sonoro ceffone.
Credo che, al giorno d'oggi, alcuni genitori siano troppo permissivi.
Qui però entrano in ballo troppe variabili, genitori che si stanno separando, divorziando o genitori single; per riuscire a capire quale sia il metodo educativo migliore.


« In fondo ad ogni credenza c'è una verità. In fondo ad ogni salotto c'è una credenza. Questo dimostra inconfutabilmente che i salotti esistono. »
(Groucho Marx)


« Se l'onore fosse redditizio, tutti sarebbero onorevoli. » (San Tommaso Moro)







"Cosa Preferisce - un medico che le tiene la mano mentre muore o che la ignora mentre migliora?"


House: "Vede, tutti pensano che sia un paziente a causa del bastone"

Wilson: "Allora perchè non indossa un camice bianco come tutti noi?"

House: "Perchè altrimenti pensano che sia un medico".





"Il mare porterà agli uomini nuove speranze, come il sonno porta i sogni"










Post: 503
Utente Senior
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06/11/2007 15:03
 
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io invece sono a favore (e sembra strano dato che sono adolescente e le punizioni le subisco XDD) se le punizioni hanno un valore educativo e se si limitano allo schiaffo...ovviamente a "dosaggio limitato", cioè che faccia male che che non produca danni, perché quando si va oltre, quando si danneggia fisicamente e psicologicamente un bambino...beh quello no, quello è esagerato e assolutamente ingiustificabile!
però uno schiaffo quando serve va dato, perché conosco dei bambini che non sono mai stati puniti fisicamente e se la sono sempre cavata con una ramanzina inutile...beh non vi dico l'arroganza e la strafottenza che ostentano, perché sanno che tanto nessuno li punisce (atteggiamento che per estensione hanno anche alcuni "adulti", ma lasciamo stare). Invece i miei, soprattutto quando avevo meno di 15 anni, gli schiaffi me li davano e anche belli potenti, ma non ho mai pensato che me li dessero per cattiveria o chissà cosa, penso che a loro modo fossero utili. Insomma anche in questo caso il troppo stroppia, ma ogni tanto ci vuole.
invece trovo inutile la privazione, cioè che ti dicano "vai a letto senza mangiare" o "ti tolgo la playstation", perché comunque sai che prima o poi le cose ti torneranno indietro, invece gli schiaffi te li ricordi moooolto a lungo...
Post: 503
Utente Senior
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06/11/2007 15:09
 
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Re:
|Cleo|, 06/11/2007 14.36:


Senza rendersene conto, i genitori spesso umiliano i figli in maniera terribile. Sentirsi sminuiti, sempre e costantemente, anche in presenza di parenti e amici, è molto più brutto e porta molte più conseguenze di un ceffone sul viso, ve lo posso assicurare. Vi parlo per esperienza personale, quindi so di che parlo, purtroppo ç_ç

già...mio fratello è cresciuto così, e adesso ha una quantità di complessi che magari col tempo supererà, ma a 25 anni ha ancora il terrore...


Credo che il modo migliore per far capire ad un bambino che sta sbagliando è spiegargli il perché del suo sbaglio. Certo, all'inizio si arrabbierà e non vorrà capire il motivo del rimprovero, ma quando la rabbia sarà sbollita sarà quasi sicuramente in grado di comprendere il suo sbaglio.



purtroppo a parole con un bambino non combini niente, non ha la maturità di capire che ha sbagliato, anche perché sarà sempre troppo arrabbiato per fermarsi a riflettere, ma in ogni caso continuerà a seguire i suoi capricci, dato che fino alla pubertà (e spesso anche durante e dopo) crede di essere il centro del mondo...
Post: 1.208
Utente Veteran
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06/11/2007 15:45
 
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Sostiene che oltretutto, non si può fare il carabiniere tutta la vita, e menare e sottrarre e proibire continuamente. Diventa anche stressante alla lunga.



Esatto; e soprattutto non dovrebbe essercene bisogno, se hai inculcato a tuo figlio dei principi fondamentali.
Ora; c'è chi dice che "io sono cresciuta con lo schiaffo quando ci voleva e sono una persona sanissima"; per carità, sì. Quando è uno schiaffo ogni tanto, più che altro ci passi sopra e te lo dimentichi. Ma rimane il fatto che, probabilmente, il resto delle volte non te le sei prese perché ubbidivi; se avessi disubbidito più spesso te le saresti prese più spesso, e forse non saresti venuta su sanissima.


Invece di sottrarre e punire, si prende da parte il bambino e gli si spiega che non deve farlo. u.u so che è difficile, ma mio padre ha sempre sostenuto questo. Completamente pacifista.



Tuo padre ha ragione. Una mia cugina, una delle persone più buone, educate e corrette che io conosca, non ha mai preso uno schiaffo in vita sua, e dubito che anche abbiano mai alzato la voce con lei.
Io sono dell'opinione che un bambino cresca nervoso e aggressivo se attorno a lui vede persone nervose ed aggressive. Un ambiente familiare sereno invece concilia il processo di educazione. Io ascolto più facilmente una persona che stimo, che non mi maltratta e che mi parla con calma, piuttosto che una persona sempre sull'attenti, che magari mi si rivolge in malo modo. A diciannove anni compiuti, eh; mica a cinque.


Credo che, al giorno d'oggi, alcuni genitori siano troppo permissivi.



Più che altro credo che abbiano capito che botte e punizioni non servono, ma non abbiano bene afferrato che a un bambino in qualche modo devi far capire le cose; ma se non sei mai a casa con lui, o hai troppa paura di traumatizzarlo, o è un'altra persona a badargli, non gli insegni poi molto.
Tra l'altro, ritengo che affidare il bambino a terzi (per quanto persone di famiglia) e sperare che poi rispetti i genitori come autorità, o addirittura come legame affettivo più profondo, non sia nient'altro che una rosea speranza.
In ogni caso, credo che il genitore veda più che altro messa in dubbio la propria figura, che non è più rigida e intoccabile come lo era in tempo, e, sentendosi minacciato, preferisca ricorrere a mezzi opposti rispetto al passato. Ovvero eccessiva flessibilità. Ma sconvolgimenti simili in un periodo in cui lo stesso concetto di famiglia sta cambiando radicalmente sono un azzardo non da poco.




Post: 5.763
Utente Master
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06/11/2007 16:03
 
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Da come hai detto "punizioni corporali", ho pensato ai vecchi metodi di bacchettate sulle mani e quant'altro.
Io sono per una via di mezzo: no alle mazzate e no all'atteggiamento attuale del "fate quello che vi pare".
L'educazione ormai non c'è più: lo vedo nei bambini che circolano per strada, che non vengono neanche sgridati dai genitori; lo vedo tra i miei cugini, che non hanno la mia idea di cosa significa ascoltare gli altri.
Io credo che far capire, anche con uno schiaffo quando è il momento di comportarsi in un certo modo, non sia sbagliato; le situazioni estreme, invece, portano sempre al male.
_______________________




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Post: 4.171
Utente Master
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06/11/2007 16:13
 
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Esatto; e soprattutto non dovrebbe essercene bisogno, se hai inculcato a tuo figlio dei principi fondamentali.
Ora; c'è chi dice che "io sono cresciuta con lo schiaffo quando ci voleva e sono una persona sanissima"; per carità, sì. Quando è uno schiaffo ogni tanto, più che altro ci passi sopra e te lo dimentichi. Ma rimane il fatto che, probabilmente, il resto delle volte non te le sei prese perché ubbidivi; se avessi disubbidito più spesso te le saresti prese più spesso, e forse non saresti venuta su sanissima.


Per me, tu e mio padre siete in comunicazione mentale a mia insaputa! xDDDDDDD
Scherzi a parte, anche io la penso così.
Papi è un fiero sostenitore dei principi: non mi ha mai fatto ramanzine inutili, ma discorsi sensati, atti a farmi capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, e a farmi capire che il rispetto (giusto un esempio) è intoccabile (insieme ad altri sanissimi principi, facilmente spiegabili anche ad un ragazzino, non c'è bisogno di fare i trattati filosofici, ovvio. u.u)
Nonostante la mia natura già di per se sia pacifica, è anche merito suo se sono venuta su così.
L'influenza dei genitori conta moltissimo.
E si arrabbia con mia madre perchè interferisce: lei è una bravissima donna, ma educata in altro modo, e con un background culturale completamente differente: ovvio che pensi in modo diverso da lui.
Smonta tutto ciò che dice mio padre con "tanto un bello schiaffo le ha fatto capire che non lo deve più fare." Io: "Certo mamma, ma se a sedici anni compiuti mi metti anche solo una mano addoso per punirmi, stai sicura che non correrò in camera piangente u.u" (ironizzando xD)


Io ascolto più facilmente una persona che stimo, che non mi maltratta e che mi parla con calma, piuttosto che una persona sempre sull'attenti, che magari mi si rivolge in malo modo. A diciannove anni compiuti, eh; mica a cinque.


Idem é_è
Mamma ha il brutto vizio di urlare, e quando qualcuno urla mi salta la mosca al naso. E mi parla anche sopra. Dio che nerviiii xD


Da come hai detto "punizioni corporali", ho pensato ai vecchi metodi di bacchettate sulle mani e quant'altro.


No bè, quelli sono più estremi.
Ma anche schiaffi & co. sono "corporali" nel senso del termine, seppure meno dolorose a priori xD la bacchettata sulle dita doveva essere... ;__;
herm
[Modificato da herm88 06/11/2007 18:17]


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Post: 1.208
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06/11/2007 16:29
 
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Per me, tu e mio padre siete in comunicazione mentale a mia insaputa! xDDDDDDD



Da come parli di lui, è una cosa positiva XD!


Papi è un fiero sostenitore dei principi: non mi ha mai fatto ramanzine inutili, ma discorsi sensati, atti a farmi capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, e a farmi che il rispetto (giusto un esempio) è intoccabile (insieme ad altri sanissimi principi, facilmente spigabili anche ad un ragazzino, non c'è bisogno di fare i tratta filosofici, ovvio. u.u)



Ma appunto. Un bambino capisce benissimo che non bisogna dare le botte al compagno; spiegarglielo è più che sufficiente, e, se insiste a dargliele, c'è un motivo; non è che un ragazzino all'asilo è impedito e non sa che uno schiaffone fa male.


E si arrabbia con mia madre perchè interferisce: lei è una bravissima donna, ma educata in altro modo, e con un background culturale completamente differente: ovvio che pensi in modo diverso da lui.



Ecco, un'altra cosa che conta MOLTISSIMO è come sono stati educati i nostri genitori. Direi che è la prima cosa nella quale bisogna scavare.


Smonta tutto ciò che dice mio padre con "tanto un bello schiaffo le ha fatto capire che non lo deve più fare."



Con tutto il rispetto per tua madre, grazie graziella e grazie al c4220. Anche un mongolo capisce che, se a fare una certa cosa lo picchiano, non deve fare quella cosa.
Ma finché non lo convinci del PERCHE' non va fatta, appena giri il culo riprende a farla.


Mamma ha il brutto vizio di urlare, e quando qualcuno urla mi salta la mosca al naso. E mi parla anche sopra. Dio che nerviiii xD



Vabè non dico niente, su certi modi dei genitori ci sarebbe di che dibattere per pagine e pagine... diciamo che spesso chiedono a noi di avere, con loro, l'educazione che loro non hanno con noi.




Post: 5.763
Utente Master
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06/11/2007 16:33
 
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Io ascolto più facilmente una persona che stimo, che non mi maltratta e che mi parla con calma, piuttosto che una persona sempre sull'attenti, che magari mi si rivolge in malo modo. A diciannove anni compiuti, eh; mica a cinque.


Ah, va beh, quello pure io. Se qualcuno vuole impormi di fare qualcosa, alla fine mi comporto esattamente nel modo opposto.
Però, spesso succede che chi parla con calma, alla fine viene ignorato; ci sono momenti che uno, dopo, uno, due, tre richiami, è costretto ad alzare la voce se vuol essere ascoltato, soprattutto con i bambini.
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06/11/2007 17:28
 
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Assolutamente sì alle punizioni in generale, purché commisurate all'errore commesso dal bambino e somministrate nei modi e nei momenti giusti. Servono a insegnare sin dall'infanzia un semlice concetto che serve anche da adulti: l'errore si paga.
Sulle punizioni corporali, dai tempi di Adler la pedagogia le ritiene inutili. Sono abbastanza d'accordo; una buona punizione è molto più esplicativa di uno schiaffo, e induce maggiormente alla riflessione il bambino.
Quanto allo spiegare l'errore, si può ma solo fino ad un certo punto, non è che puoi spiegare ad un bambino di sette anni i rischi dell'obesità per convincerlo a mangiare le verdure, per intenderci. Gliele devi far mangiare e basta. Non è difficile, e non serve la mazza ferrata per farlo: basta non dargli i dolci fin quando non ha mangiato il resto.
Comunque non esistono metodi sempre validi; dipende tutto dal bambino.

Mai accàunt end mai stories! Engioi.

"Il mio regno è il deserto. Ed esso è anche la mia opera. Ovunque io giri lo sguardo, tutto ciò che mi sta intorno deve trasformarsi in deserto. Lo porto in me. Sono fatto di fuoco micidiale. Come potrebbe essermi destinata sorte diversa dall'eterna solitudine?"
(Michael Ende, "La Storia Infinita")



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Utente Senior
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06/11/2007 18:22
 
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Da una parte sono d'accordo con tuo padre, dall'altra con tua madre. Io sono cresciuta con due genitori che chi in un modo chi nell'altro si sono sempre fatti rispettare. Credo che questo sia fondamentale. credo che sia fondamentale a volte anche un ceffone, ma non troppo frequentemente, altrimenti non ha alcun effetto.
Sono molto stupita dalla maleducazione dei ragazzi dell'ultimissima generazione nei confronti dei genitori, e certe volte mi chiedo "Ma perchè non gli/le dà un bel ceffone?". Personalmente, non mi scorderò mai i pochi ma significativi schiaffi che ho ricevuto nella mia infanzia. Sono profondamente convinta che che impara a rispettare impara ad essere rispettato, e questo è importantissimo.


La mia lingua una katana!



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Giudice****
Utente Senior
Assistente admin di EFP
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06/11/2007 18:29
 
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Mio padre mi ha sempre punita con ceffoni et similia.
Per lui "uno schiaffo e via", e tutto è finito; senza contare tutte le volte che mi ha sminuita e mi ha urlato contro gli epiteti peggiori... Ed ora si stupisce del fatto che non abbiamo neanche una sottospecie di pseudorapporto.
Non riesco a contare tutte le volte che abbiamo litigato, tanto più che appena lui entra in casa io esco o evito di uscire dalla mia camera.
Quindi, per me, essere violenti con un bambino - verbalmente e fisicamente - è la cosa peggiore che si possa fare: chi rispetta una persona che non stima e dalla quale ha ricevuto più cose negative che positive?
Io penso che col dialogo si possa risolvere la maggior parte delle situazioni, ma ormai molti bambini hanno associato "dialogo-> rottura di palle -> fai ciò che vuoi", e nemmeno questo è giusto.
Come sempre, il giusto è nel mezzo.


Post: 4.171
Utente Master
La figlia segreta di Ozzy
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06/11/2007 18:30
 
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(la dislessia mi attacca: quanti errori che faccio xD mi sa che è la fretta xD)


Da come parli di lui, è una cosa positiva XD!


Lol xD


Ecco, un'altra cosa che conta MOLTISSIMO è come sono stati educati i nostri genitori. Direi che è la prima cosa nella quale bisogna scavare.


Sì, infatti é_è
Noto, dai loro racconti di infanzia e adolescenza, che ci sono soventi similitudini con le cose passate da loro, che poi ricadono su di me. Ma questo è quasi naturale direi!


Con tutto il rispetto per tua madre, grazie graziella e grazie al c4220. Anche un mongolo capisce che, se a fare una certa cosa lo picchiano, non deve fare quella cosa.
Ma finché non lo convinci del PERCHE' non va fatta, appena giri il c**o riprende a farla.


xDDDDD
Esatto. Ma mamma non è il massimo della comprensione: le voglio un mondo di bene, è una bravissima donna, ma in quanti a educazione è... troppo diretta xD


Personalmente, non mi scorderò mai i pochi ma significativi schiaffi che ho ricevuto nella mia infanzia. Sono profondamente convinta che che impara a rispettare impara ad essere rispettato, e questo è importantissimo.


Io mi ricordo meglio tutti i discorsi che mio padre mi fece invece.
A pensare ai ceffoni mi viene solo rabbia, anche perchè non so... ho allegati ad essi brutti ricordi. Non riesco a dire "mi sono serviti", perchè non penso sia così.
herm


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Giudice****
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06/11/2007 18:39
 
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Re:
herm88, 06/11/2007 18.30:



Personalmente, non mi scorderò mai i pochi ma significativi schiaffi che ho ricevuto nella mia infanzia. Sono profondamente convinta che che impara a rispettare impara ad essere rispettato, e questo è importantissimo.


Io mi ricordo meglio tutti i discorsi che mio padre mi fece invece.
A pensare ai ceffoni mi viene solo rabbia, anche perchè non so... ho allegati ad essi brutti ricordi. Non riesco a dire "mi sono serviti", perchè non penso sia così.



Straquoto Herm (ma senza la parte dei discorsi, visto che non me ne ha mai fatti .__.)
[Modificato da blackrystal 06/11/2007 18:40]


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