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Aforismi sugli animali

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2010 14:21
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17/11/2008 16:52
 
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No no no no no!!!! mannaggia a 'stu professore che è arrivato prima del solito. No no no, io non ho mai assolutamente avuto l'impressione che tu mi etichettassi in alcuna maniera, specie come ragazzina viziata, proprio no, non lo ho mai pensato! E mi spiace che tu abbia capito che pensavo così...

Il fatto è che mi hanno interrotto il discorso perfettamente a metà... io semplicemente non capivo come fosse uscito il discorso animalisti e lo stavo affrontando... ed è vero, in maniera un po' troppo forte, ma era per poi poter finire sfumando. Mi spiego: ti stavo dicendo... che io non riesco a definirmi animalista anche se, pur essendo una persona simile a te, una persona che non si sente appartenere a definizioni o classificazioni sono stata molto vicina agli animalisti. Ho anche creduto di esserlo, poi qualcuno mi ha spiegato che non era così. Io ho riflettuto per i fatti miei e ho capito che non era così. Non mi riferisco agli animalisti che amano il loro cane o il loro gattino chiuso in appartamento, persone che ci sono (come i vegetariani che mangiano il pesce e quelli che mangiano il prosciutto -ne ho beccati-), ma proprio agli animalisti veri e convinti. Io per quanti sforzi faccia, e per quanto sia forte l'amore che provo per gli animali non riesco a mettere la loro vita al di sopra delle altre vite. Oddio, nel particolare 99 volte su 100 per me, soggettivamente, la vita di un animale è più importante di quella di un umano. (chiamami pazza...). Ma oggettivamente come posso dirlo? magari ho beccato uno dei pochi bravi umani. Resta il fatto che mi hanno accusata di essere "una di quelle persone che se vedono un animale che sta male e un uomo che sta male vanno dall'animale" (situazione paradossale e improbabile), e credo che mi abbiano accusata a ragione. Ma c'è un'altra cosa, era questa che volevo dire. Umani e animali non sono le uniche forme di vita sulla terra. E io NON ce la faccio a dire: la vita degli animali vale di più, punto. Chi diavolo sono per dirlo? Nessuno. Quindi non sono animalista. Ma poi ho ritrovato un mio equilibrio dicendomi: su, non sei animalista, ma ami gli animali. Ecco, era questo che volevo dire sul discorso animalisti, era questo il discorso. Purtroppo ora rileggendo la prima parte a freddo mi rendo conto che il senso può essere completamente cambiato, può sembrare che io fossi anche molto arrabbiata mentre scrivevo e non era assolutamente così... ti ricordi, quando ti ho scritto che ho bisogno di "pensare" prima di scrivere? eccone la prova. La prossima volta salvo e aspetto, se vengo interrotta bruscamente!

Comunque, forse il mio pensiero ha qualcosa a che vedere con il vostro biocentrismo, o almeno credo... e in ogni caso, io vivo tranquillamente così, concentrandomi sugli animali e basandomi su di loro... molto più che sulle persone... soprattutto in questo periodo. Sono così e basta... e ecco, non merito la tua ammirazione solo per essere così...ti assicuro che loro mi danno indietro, sempre, molto più di quanto io do a loro, quindi io sto studiando sì, ma non faccio particolari sacrifici. Ho trovato la mia strada dopo tanto tempo e ora sono felice.

Spero di avere chiarito tutto... se no fai un fischio! Non ho mai pensato,davvero che tu avessi pregiudizi. [SM=x1169410]
[Modificato da Akyaky 17/11/2008 16:53]



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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22/11/2008 11:42
 
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Sì, mi hai chiarito il discorso. Ora vorrei chiarire meglio io la mia posizione per concludere.
Credimi, non siamo in contrasto ideologico io e te, le nostre posizioni non sono lontane; sono le parole che come accade spesso complicano e fanno travisare un po' le idee anzichè chiarirle.
A me piace il termine "biocentrismo" perchè a mio parere definisce una posizione più giusta ed evoluta del mondo, ma non posso affermare di essere propriamente "biocentrista", soprattutto se lo si considera una corrente di pensiero... anche questa suona un'etichetta e, pure se potrei riconoscermi in una visione del mondo che ritengo "giusta", vi aderisco a livello filosofico (diciamo così!), ma non mi sento di collocarmi all'interno di alcun movimento di pensiero.
Anche perchè in questo caso ci vorrebbe una coerenza assoluta che io... non posso avere. Forse qualcuno ci riesce, per me è una cosa difficilissima, mi è impossibile.
Per spiegarti meglio: io ho fatto la scelta vegetariana da qualche anno, ma mi sarebbe troppo complicato diventare vegana, per svariati ma validi motivi che ora è troppo lungo elencare; eppure so che il veganismo sarebbe già un passo in più verso la coerenza, perchè non è sufficiente escludere la carne dalla propria dieta come faccio io...
non ignoro le modalità di produzione di uova, latte e derivati.
Ma ritengo che vada bene anche così, faccio quel che posso, che mi sento di fare, di più non posso.
E poi so bene che anche l'essere vegano (frutti a parte che esistono proprio per essere mangiati dagli animali) comporta l'uccisione d esseri viventi, le entità vegetali.
Onestamente non so chi possa mai esserci che pratica nel proprio modus vivendi il biocentrismo totale... mi sa che non fa parte della vita. Ma io intendo il "biocentrismo" come l'ammettere almeno che non è l'uomo al centro dell'universo, non è l'essere a cui tutto è dovuto e che può disporre a piacimento delle altre forme di vita; almeno a livello di presa di coscienza questa mi pare una visione più evoluta, un piccolo passo in più verso il reale rispetto nell'accostarsi alle altre forme di vita.
Poi, forse è deciso "dall'alto", che la vita va avanti a spese di qualcun'altra... e qui sconfiniamo nell'esoterico, nell'insondabile, e secondo me bisogna fermarsi qui e prenderne atto, riconoscere che possiamo accedere solo a ciò che ci è dato sapere, senza angustiarci troppo con domande esistenziali.

...Mi hai preceduto, anche a me era venuta in me la solita domanda che a volte si sente fare chi, a parere di molti, "ama troppo" gli animali.
Esempio concreto: ti trovi di fronte al caso di un essere umano (sia bambino o adulto non importa) e di un cane che stanno annegando, tu hai la possibilità di salvare solo uno dei due... chi scegli di salvare? Io, senza esitare, salvo per primo l'essere umano. La ragione mi impone questo e in questo caso seguo le sue direttive, la ragione mi dice che ho il dovere di pensare prima all'esponente che appartiene alla mia stessa specie, chiunque sia, anche un perfetto sconosciuto, magari pure stronzo (cosa molto facile, essendo un umano!) Però se dessi retta all'impulso, al sentimento, ti assicuro che salverei il cane. Ma in questo caso no, farei invece prevalere la voce della ragione, la quale mi dice anche che, sul piano etico, il mio dovere è questo. A dir la verità, nel mio intimo ho parecchi dubbi sulla giustezza di questa valutazione morale, ma li metterei a tacere... magari mi fa schifo, non mi ci sono mai riconosciuta e mi sono sempre sentita una disadattata al suo interno, ma comunque nel consorzio umano ci sono nata, cresciuta e (purtroppo!) sempre vissuta. Sarà questo il motivo, non so. Pare quasi insufficiente come motivo, a ben pensarci, ma è così.
Con questo esempio non so se sono riuscita a darti un'immagine più chiara della mia posizione sull'argomento su cui ci siamo ritrovate a discutere, o meglio del mio "sentire" in proposito.

[SM=x1169410]


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25/11/2008 01:20
 
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quello che io faccio ancora fatica a capire è perchè alcuni (non parlo di te...) per mettere alla prova altri li mettono davanti a situazioni paradossali... cioè, questa cosa del cane e dell'uomo che devi salvare e ne devi scegliere uno solo, ma quando mai succede? O_O ma è chiaro che se posso aiuto tutti e due, ma è chiaro che è improbabile che io sia sola...bho...

una volta, e ti giuro che non mi ricordo come, una ragazza della mia età di fronte alla mia... venerazione... nei confronti della vita (degli altri), che si scontrava (NON so come) con la sua venerazione per le opere d'arte mi ha messa di fronte a tale scelta: sapendo che devono arrivare gli alieni, io (entità superiore presumo non vivente) devo decidere tra lasciare sulla terra una cosa sola: salvo la gioconda (o la cappella sistina, non mi ricordo, poi è tardi) o un'infima forma di vita?
Niente è impossibile ma io non credo... affatto... che mi capiterà mai una cosa così. Ma se dovesse, per me niente vale quanto una vita... va bene: la gioconda vive, e anche la cappella sistina. E i portici di Bologna parlano di tutte le vite che li hanno attaversati, che li hanno costruiti, che li percorrono ancora, e figuriamoci, non posso esprimermi sulla cappella sistina... anche io provo i brividi davanti a un'opera d'arte... ma... clinicamente... non è viva, e io preferisco salvare una vita. E che gli alieni vedano il miracolo più grande, l'opera d'arte più bella che è comparsa su questo pianeta...una vita.

Ma quella vita muore, mi hanno detto, le opere d'arte no! Ehm... ma scherziamo? quelle muoiono con noi, pochissimo tempo dopo.

Poi qualcuno mi ha criticata perchè avevo messo animali davanti a uomini. No. Io ho parlato di vita, poteva essere un fiore, un verme, un paramecio, l'umano più crudele del mondo, un tiranno sanguinario. Io, semplicemente, mettevo davanti la vita. (ma a nessuno è venuto in mente che studio medicina? O_O)



Spuntarono le prime stelle. Non sapeva che si chiamava Rigel, ma la vide. E sapeva che presto sarebbero spuntate tutte e che ci sarebbero stati tutti i suoi amici lontani. "Anche il pesce è mio amico"disse ad alta voce. "Non ho mai visto e mai sentito parlare di un pesce simile. Ma devo ucciderlo. Sono contento che non dobbiamo cercare di uccidere le stelle". Pensa se ogni giorno un uomo dovesse cercare di uccidere la luna, pensò. La luna scappa. Ma pensa se ogni giorno uno dovesse cercare di uccidere il sole...siamo nati fortunati, pensò. Poi gli dispiacque che il grosso pesce non avesse nulla da mangiare e il dispiacere non indebolì mai la decisione di ucciderlo. A quanta gente farà da cibo, pensò. Ma sono degni di mangiarlo? No, no di certo. Non c'è nessuno degno di mangiarlo, con questo suo nobile contegno e questa sua grande dignità.
Non capisco queste cose, pensò. Ma è una fortuna che non dobbiamo cercare di uccidere il sole o la luna o le stelle.

Basta già vivere sul mare e uccidere i nostri veri fratelli.
E. Hemingway, "Il vecchio e il mare"



Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso parea oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
"Così fatto è lassù tutto un giardino".
Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro,
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera
Giovanni Pascoli



Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando, rossi di frutti, li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti...
e un sogno fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un Dio ma nemmeno per gioco,
perchè i ciliegi tornassero in fiore,
perchè i ciliegi tornassero in fiore
F. de Andrè

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01/12/2008 12:22
 
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Aky, stavolta ti straquoto veramente in tutto ciò che hai detto, la penso e "sento" esattamente come te. Non occorre che aggiunga altro, quindi...
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10/01/2010 14:21
 
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Se un cane, dopo averti guardato in faccia,
non ti corre incontro,
dovresti tornare a casa a farti un'esame di coscienza .

Woodrow Wilson


I cani sono saggi .
Scelgono un angolo tranquillo per leccarsi le ferite
e non tornano finché non sono completamente guariti .

Agatha Christie


Chi disprezza i cani
odia se stesso .

Anonimo

I cani
sono il nostro ponte
per il paradiso .
Non conoscono
il male,
né la gelosia,
né la scontentezza .

Milan Kundera





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