Un sistema operativo in un CD che si carica nella Ram
Premesso che è meglio avere un po' di Ram, e che almeno per i recenti Linux, un computer potente non guasta, se, e sottolineo se, abbiamo come First Boot al Bios, come i più, il CD, possiamo mettere un LiveCd nel lettore, riavviare Windows, ed aspettare con calma, che fatta l'analisi del nostro Hardware, Linux si carichi nella Ram, senza disturbare l'Hard Disk, che anzi potrebbe benissimo non esserci.
Quindi, a parte leggere anche altre fonti nel Web, per chiarirsi le idee, i prerequisiti per questa "ricetta" informatica sono:
1) First Boot, ovvero prima periferica di avvio il lettore CD;
2) Un LiveCd Linux;
3) Calma, serenità e voglia di capire.
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I liveCD si possono trovare nel Web, sotto forma di file immagine (.iso) o nelle riviste di informatica, specie quelle che trattano Linux.
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Oggi queste due righe, o meglio due fotogrammi, riguardano un LiveCd che in qualche misura, è personalizzato.
Ha cioé, pochi o molti programmi, a seconda di quanti ne aggiungiamo alla base già pronta, uno sfondo personalizzato, una nostra immagine, se l'abbiamo e la famosa voglia di capire di cui sopra.
Diciamo subito che, se nel Bios, non c'è il lettore CD come First boot, come Prima periferica di avvio, ma l'Hard disk, od altra, non succede nulla, semplicemente non viene avviato il LiveCD.
Insomma, se si fanno le cose per bene, con calma, e si realizza il LiveCD, può tornare utile.
Perché?
Perché, appunto è un sistema operativo che si carica sulla Ram, e nel caso Windows abbia dei problemi, vi permette di vedere l'Hard Disk, se non è fisicamente danneggiato e copiare documenti, immagini, ed altro, su di un CD, per salvarli.
Sì, perché, il LiveCD, ha tanti programmi utili, fra i quali un buon software di masterizzazione K3B, ed altro ancora.