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E' giusto adorare Gesù?

Ultimo Aggiornamento: 21/04/2021 20:27
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04/07/2019 15:29
 
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Re: Re:
VVRL, 04/07/2019 13:26:

barnabino, 04/07/2019 12.41:



In Apocalisse l'ingiunzione dell'angelo è "Adora Dio!" se leggi tutto il contesto è inequivocabilmente riferito a Geova Dio e non all'Agnello. Non entro nella polemica su "ho theos" dato che neppure i cattolici l'applicano a Gesù perché si cadrebbe nel modalismo, ma è chiaro che se restiamo alla lettere l'angelo non dice di adorare Dio e l'Agnello ma solo Dio, che anche senzatetragramma nel contesto è Geova, infatti al 19,1 è detto di lodare Yah, la forma abbreviata del tetragramma. Questo esclude Gesù dall'adorazione resa a Dio.



Ma come fai a dire che l'adorazione è riferita solo a Geova? In Riv. 22:3 viene specificato che il trono è di Dio e dell'Agnello, il verbo "atreuô" (rendere sacro servizio) lo puoi applicare solo al Padre in virtù del tuo pregiudizio perché sul in mezzo al trono c'è pure l'Agnello. Anche il nome sulla fronte può benissimo essere quello dell'Agnello come dice Gv. 14:1, come fai a negare tutte queste evidenze che pongono l'Agnello sullo stesso piano del Padre?

...


Mi pare che sei un minimo confuso.....



Caro VVRL,

Quanto a confusione, possiamo discuterne, ma sulla tua onestà intellettuale, è ben nota.

Adesso spiega, a cosa bisogna rendere "latreuo" secondo il versetto che hai citato (sempre che tu non l'abbia tolto dalla tua Bibbia, per convenienza).

Simon
04/07/2019 15:30
 
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Re:
barnabino, 04/07/2019 14.55:

Il passo dice:

Non pare che in quel passo sia chiareo che l'Agnello è "in mezzo al trono" da solo, ma mi pare che sia "in mezzo ai vegliardi". Tanto è vero che dice che si appressò al trono (quindi era nei pressi e non sul trono) per prende il rotolo da Colui che siede sul trono.

Shalom


Scusa, io non controllo quasi mai la corrispondenza della TNM con la CEI.
La resa della TNM è sbagliata, l'avverbio "mesos" significa "in mezzo", infatti la tua stessa Bibbia lo rende in questo modo in Mt. 10:16 dove non dice "vi mando presso i lupi".
Quindi la traduzione corretta è quella della CEI quando rende con l'Agnello in mezzo al trono, circondato dai 4 esseri viventi e dagli anziani, questo perché l'Agnello, essendo in mezzo al trono, si trova in mezzo agli anziani e ai 4 esseri che sono attorno al trono. Il greco letteralmente dice che l'Agnello è in mezzo al trono, ai quattro esseri viventi e agli anziani. Mi dispiace.
04/07/2019 15:30
 
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Re:
I-gua, 04/07/2019 14:26:

[SM=g1871115] ma poi perché nessuno risponde alle mie domande? [SM=g2037509]



Se pensi di avere risposte dal VVRL... ripassa tra 10 anni, e troverai gli stessi suoi post identici a quelli di oggi ma... niente risposte! [SM=g7405]

Simon
04/07/2019 15:39
 
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Re: Re: Re: Re:
Francesco Longo, 7/4/2019 3:23 PM:


Chi ti dice che le vostre risposte no mi interessano? il fatto che una confessione cristiana mostri una versione diversa da quella cattolica è per noi motivo di stimolo verso la ricerca. Vedi nel corso di 2000 anni i concili sono nati grazie alle versioni proposte da altri confessione cristiane, e no per capriccio di questo o quell'altro papa o vescovo, se la fede fosse stata univoca, per tutti coloro che' leggevano i testi sacri, non ci sarebbe stato nessun concilio . Venendo all'assunto proposto, ribadisco per l'ennesima volta che per noi il figlio non è il padre, sono due persone diverse, lo stesso per lo spirito santo. Ma il nostro non pu'ò essere politeismo, ma monoteismo, un solo Dio non tre Dei. Nonostante avessi postato che Gesù gode degli stessi privilegi del Padre , degli stessi attributi divini , degli stessi onori, e lode, e gloria, il fatto di p'iegare il ginocchio e in ultimo la donna che bacia e unge d'olio i piedi di Gesù non trovano riscontro nel vostro credo, mi fai delle doma'nde specifiche. jairo , Marco 5,23 lo pregò, lo pregò (parakaleô=supplicare, scongiurare) con insistenza '(polus=molto, a lungo), dicendo: La mia figliuoletta è agli estremi. e gli si gettò ai piedie si gettò (piptô=gettarsi, cadere) ai suoi' piedi(pous=piede) con la faccia a terra, ]il quale, vedutolo(horaô= guardare, fissare lo sguardo). Il verbo horaô esprime anche un atteggiamento di fede, un vedere di fede. Vedi tutte questi termini per te non esprimono adorazione? e l'attegiamento della donna peccatrice? Tutto è stato donato dal Padre, perfetto, ma questo non lo rende inferiore, anzi, Gesù lo ribadisce, ma agisce in prima persona, e lo ribadisce. I magi, lo adoravano, Isaia, lo aveva annunciato già questo incontro, portandogli dei doni, oro regalità , incenso, divintà, mirra passione, sofferenza. Vedi nella bibbia ogni parola ha un suo significato non è buttata là a caso. Vedi quante volte Gesù manifesta la sua potenza che non basta tutto l'inchiostro di questo mondo per descriverla, biblico. Egli guarisce solo con la parola come il padre: Matteo 8:8 Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto; ma di una parola e il mio servitore sarà guarito. Marco 5:41 E presala (krateô “prendere” qui significa “avere potenza, avere dominio su qualcuno, signoreggiare, impadronirsi) per la mano le dice: Talithà cumì! che interpretato vuol dire: fanciulla, io ti dico(Gesù mostra la sua divina autorità), lèvati(egeirô =svegliare, risuscitare)! Vedi quante volte Gesù dice: io ti dico, non dice il padre dice ma IO TI DICO. Certo che il padre gli ha donato il potere, ma lui ha facoltà propria personale di gestirlo, in prima persona. Certo nei pastori non si evince l'adorazione , ma un'avvenimento unico nella storia umana, vedi come Luca lo dipinge con un'esplosione di Gioia, Luca era anche pittore, e dipinse il volto di Maria , ma siccome non è biblico non ne parlo. GRAZIE



Era facile nel primo secolo. O sei Cristian , o Giudo. Oggi non abbiamo questo lusso :(


04/07/2019 15:50
 
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Caro VVRL,


Guarda, proprio Rivelazione 19:16 dice che il Verbo di Dio viene appellato come Signore dei signori, la stessa dicitura con cui Geova viene appellato in Deuteronomio 10:17. Mi sembra più che evidente la piena identificazione di ruolo tra il Padre e il Figlio, ma tu hai un dogma da difendere...



Se "identifichi" il Verbo con Geova cadi solo nel modalismo, contento tu. Pe ril resto ovviamente non basta usare lo stesso titolo per "identificare" due persone, tanto più che Pietro di Gesù in Atti dice che "Dio lo ha fatto Signore". Resta il fatto che l'Angelo non dice di "adorare il Signore dei signori" ma di adorare "Dio" che nel contesto, che a te piaccia o no, è Yah.


Ma santo uomo, se l'atto di adorazione implica l'inginocchiarsi davanti al trono dove è seduto Geova, automaticamente questo atto è diretto verso l'Agnello che sta in mezzo al trono. Possibile che non lo capisci?



L'angelo non dice a Giovanni di adorare quelli che sono sul trono o adora Dio e l'Agnello o l'Agnello ma dice "adora Dio" escludendo l'Agnello dall'adorazione, questo in linea con le parole di Gesù: ‘È Geova tuo Dio che devi adorare, e a lui solo devi rendere sacro servizio’.


Poi l'angelo dice di adorare "ho theos" e nessuno può negare che anche il Figlio viene appellato "ho theos" che non implica una identificazione di persone, ma di ruolo, dato che tu mi insegni che il nome del Padre è YHWH e non c'è alcuna traccia del tetragramma nel testo greco



Se in greco metti l'articolo determinativo è proprio perché stai identificando una persona e non un ruolo, se specifichi "ho theos" per gli scritturi biblici vuol dire che stai parlando proprio di Geova e dunque cadresti nel modalismo. Che non si sia traccia del nome del Dio e del tetragramma nel testo greco è la classica affermazione da ignorante dato che Giovanni invita a Lodare Yah, che è appunto l'abbreviazione poetica di YHWH.


Se è per questo anche Gesù per voi di fatto è uno "schiavo" di Geova



Gesù si è fatto schiavo quando era sulla terra, ma non certo dopo che è risorto ed è stato innalzato da Dio ad una posizione superiore affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio in cielo, sulla terra e sottoterra e ogni lingua riconosca pubblicamente che Gesù Cristo è Signore alla gloria di Dio Padre. Gesù accettava comunque l'onore che gli veniva tributato perché quell'onore gli era tributato in quanto unto figlio di Dio, questa unzione avvenna a partire dal suo battesimo quando Dio dal cielo dice: "Questo è mio Figlio, l’Eletto. Ascoltatelo". Non risulta che prima dell'unzione Gesù accettasse alcun gesto di onore.


Io invece ti assicuro che secondo la CEI e secondo tutta l'esegesi cattolica Gesù è degno della stessa adorazione sia sulla terra che in Cielo



Strano, perché la CEI usa "adorare" solo in certi passi, quelli relativi alla risurrezione di Cristo. Una cosa è certa, anche per la CEI il significato è fluido e dipende dal contesto e dalle circostanze, non è automaticamente da intendere come "adorazione" cultuale. Certo sarebbe da capire dove secondo il catechismo Gesù sarebbe Dio in terra.

Shalom
[Modificato da barnabino 04/07/2019 15:51]
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04/07/2019 16:00
 
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Caro VVRL,


La resa della TNM è sbagliata, l'avverbio "mesos" significa "in mezzo", infatti la tua stessa Bibbia lo rende in questo modo in Mt. 10:16 dove non dice "vi mando presso i lupi".



Il problema non è "mesos" che la TNM rende con "in mezzo" ma è in mezzo al trono non c'è solo Gesù ma ci sono anche i vegliardi, ma si deve soprattutto leggere il seguito, il v. 7 in cui si dice, cito la Nuovissima, che l'Agnello:

"si appressò e prese il libro dalla destra di Colui che siede sul trono"

Dunque l'Agnello in questa scena non è seduto sul trono ma è tra i vegliardi e le creature viventi, si "appressa" al trono e riceve il libro da Dio. La CEI2008 dice:

"Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono".

Giunse, dunque era nei pressi del trono e non sul trono. La versione Interconfessionale risolve così la cosa, l'Agnello è visto:

"fra il cerchio degli anziani e il trono con i quattro esseri viventi"

Shalom
[Modificato da barnabino 04/07/2019 16:20]
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04/07/2019 16:16
 
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Re: Re: Aquila 58
VVRL, 04/07/2019 11.43:


Bravo, anche perché banalmente l'Agnello si trova sullo stesso trono del Padre e faccio sinceramente fatica a pensare che l'Agnello si giri o vada da qualche parte mentre la corte celeste adora il Padre che è sullo stesso trono.




che stia sullo stesso trono del Padre significa poco.
Anche i re davidici sedevano sul trono di Geova (1 Cronache 29:23) e certo Gesù "non si gira dall' altra parte".
Ma sta di fatto che quando c' è solo l' Agnello, guarda caso non lo adorano (Apocalisse 5:8)...

VVRL, 04/07/2019 11.43:



Proprio perché a Gesù va la stessa adorazione del Padre l'agiografo usa l'espediente descrittivo dello stesso trono su cui sono seduti il Padre e il Figlio, se nelle intenzioni dell'agiografo ci fosse stata l'idea dell'adorazione esclusiva verso il Padre, avrebbe posto un trono solo per l'agnello alla destra del trono del Padre, come accade per esempio per gli apostoli a cui vengono riservati tanti troni e non viene certo detto che si siedono sullo stesso trono di Gesù (Mt. 19:28)





sbagli, perché non conosci le Scritture.
Infatti l' Apocalisse dice che i coeredi di Cristo, quindi anche gli apostoli, siedono sul trono di Gesù (Apocalisse 3:21)!
Comunque, che a Gesù vada la stessa adorazione del Padre è semplicemente una tua inferenza, Apocalisse 4:8-11 e Apocalisse 7:9-11 è chiarissima su chi va l' adorazione e non lascia dubbi! [SM=g27985]


04/07/2019 16:26
 
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Re:
barnabino, 04/07/2019 16.00:




Il problema non è "mesos" che la TNM rende con "in mezzo" ma è in mezzo al trono non c'è solo Gesù ma anche i vegliardi, e sopratutto il seguito in cui si dice, cito la Nuovissima, che l'Agnello:


No, la TNM ha tradotto mesos con "nei pressi" evidentemente condizionata dall'esegesi di appartenenza. Che in mezzo al trono ci siano i vegliardi non lo dice neanche la TNM che afferma: E nei pressi del trono, in mezzo alle quattro creature viventi e agli anziani, vidi un agnello in piedi"
La cosa assurda è che in riferimento alle creature viventi la TNM rende "mesos" in maniera corretta (in mezzo), quando si tratta di applicarlo al trono in maniera inspiegabile fa diventare "mesos" "nei pressi". Se non è pregiudizio teologico questo che cosa è?


La CEI dice: "Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono". Giunse, dunque era nei pressi del trono. La versione Interconfessionale risolve così, L'Agnello è visto:
"fra il cerchio degli anziani e il trono con i quattro esseri viventi"


Evidentemente nella testa dell'agiografo l'essere in mezzo al trono non ha la stessa equivalenza di significato dell'essere seduto sul trono. Forse vuole indicare uno spostamento sul trono stesso per affermare la superiorità del Padre rispetto al Figlio, del resto è il Padre che passa al Figlio il libro. Ma di certo l'Agnello sta in mezzo al trono e non nei pressi del trono.




04/07/2019 16:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
VVRL, 04/07/2019 12.48:


Infatti nessuno sta mettendo in discussione questi passi, ti ho solo chiesto di spiegare cosa significa che bisogna adorare in verità.
Il fatto che la verità è arrivata per mezzo di Gesù che influenza ha sull'adorazione?
Dai non rispondere con una domanda ad una domanda posta.




adorare secondo la verità che Gesù ci ha fatto conoscere, cioè il Logos di Dio che Gesù ci ha dato e che è la Verità (Giovanni 17:14,17)


04/07/2019 16:36
 
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Re: Re:
VVRL, 04/07/2019 13.26:




In Apocalisse l'ingiunzione dell'angelo è "Adora Dio!" se leggi tutto il contesto è inequivocabilmente riferito a Geova Dio e non all'Agnello. Non entro nella polemica su "ho theos" dato che neppure i cattolici l'applicano a Gesù perché si cadrebbe nel modalismo, ma è chiaro che se restiamo alla lettere l'angelo non dice di adorare Dio e l'Agnello ma solo Dio, che anche senzatetragramma nel contesto è Geova, infatti al 19,1 è detto di lodare Yah, la forma abbreviata del tetragramma. Questo esclude Gesù dall'adorazione resa a Dio.


Ma come fai a dire che l'adorazione è riferita solo a Geova? In Riv. 22:3 viene specificato che il trono è di Dio e dell'Agnello, il verbo "atreuô" (rendere sacro servizio) lo puoi applicare solo al Padre in virtù del tuo pregiudizio perché sul in mezzo al trono c'è pure l'Agnello. Anche il nome sulla fronte può benissimo essere quello dell'Agnello come dice Gv. 14:1, come fai a negare tutte queste evidenze che pongono l'Agnello sullo stesso piano del Padre?





direi che ti sbagli!
In Apocalisse 22:3 c' è il pronome neutro "auto", in sostanza alla lettera viene detto:
"E il trono di Dio e dell' Agnello in essa sarà e i servi di Lui renderanno culto a Lui "
Se avessero reso culto "a loro", Giovanni lo avrebbe detto.


E comunque per la cronaca, il verbo è latreuo


(segue)

[SM=g27988]




[Modificato da Aquila-58 04/07/2019 16:37]
04/07/2019 16:41
 
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VVRL, 04/07/2019 13.26:




Non c'è nessun passo che alluda al fatto che quel gesto fatto a Gesù è un atto di "adorazione"


Si, ma lo devi argomentare questo concetto, come io ti ho fatto vedere che proskuneo si applica solo al Padre e al Figlio e non si può applicare agli uomini e agli angeli. Queste evidenze sono verificabili da tutti leggendo le ricorrenze neotestamentarie del NT circa il verbo "proskuneo". Tu invece oltre al tuo pregiudizio dogmatico e alla tesi che gli ebrei erano soliti rendere omaggio alle persone eminenti non riesci ad andare. Nel fare questo però non sai spiegare perché l'ebreo Giovanni non poteva rendere omaggio ad un angelo mandato da Dio. Barnabino, bisogna essere coerenti ed obiettivi nello studio delle Scritture.





Ma siamo alle solite.
Il verbo proskyneo si applica anche all’ angelo dell’ Apocalisse e non solo al Padre e al Figlio, ma l’ angelo è tassativo a dire che proskyneo inteso come adorazione (infatti tutte le Bibbie rendono così) va a Dio, non a Gesù!

(segue…)

[SM=g27988]
04/07/2019 16:43
 
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Caro VVRL,


No, la TNM ha tradotto mesos con "nei pressi" evidentemente condizionata dall'esegesi di appartenenza



Veramente en + mesos può anche significare davanti a, presso. Non è tanto l'esegesi "di appartenenza" (cosa vuol dire?) a determinare quella scelta ma il contesto, visto che al v. 7 si dice che l'Agnello "giunse, si fece avanti, si appressò" al trono sui cui invece pare seduto Dio che gli consegna il rotolo. Per questo "presso" pare qui il significato più appropriato, ma non è certo essenziale, visto che la TNM1984 traduceva tranquillamente "in mezzo" come fanno anche in inglese.


Che in mezzo al trono ci siano i vegliardi non lo dice neanche la TNM che afferma: E nei pressi del trono, in mezzo alle quattro creature viventi e agli anziani, vidi un agnello in piedi"



Infatti la scena è il trono su cui è seduto Dio, nei pressi l'Agnello che si appressa al trono per ricevere il rotolo circondato da vegliardi e dalle creature viventi.


Evidentemente nella testa dell'agiografo l'essere in mezzo al trono non ha la stessa equivalenza di significato dell'essere seduto sul trono.



Non entro in testa all'agiografo, mi accontento di leggere che l'Agnello non è seduto sul trono ma gli si avvicina per ricevere il rotolo da Colui che invece vi è seduto, Dio.

Shalom
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04/07/2019 16:45
 
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VVRL, 04/07/2019 13.26:




Che Pietro e l'angelo rifiutassero quel gesto di omaggio non significa che non si possa rendere omaggio a Gesù. Non capisco con quale logica lo deduci, non è che la parola cambia significato, la proskynesis quando rivolta al Cristo risorto (dunque fai attenzione perché non parliamo di quando era sulla terra) non diventa automenticamente "adorazione" ma resta un gesto di "omaggio" reso al solo che ne ha legittimamente diritto, il re messianico.


Perchè non si può rendere omaggio ad un angelo? Sei il primo a dire che gli ebrei fossero soliti farlo. Poi scusa, Gesù per te non è un arcangelo?
Stendo un velo pietoso sull'omaggio al re messianico intronizzato in cielo. I magi al bambino Gesù cosa rendevano?





Ah, questa è davvero divertente!
Ma come, i magoi adesso diventano l’ esempio per i cristiani?
Il fatto che per dei pagani un re fosse un dio o un semidio non comporta che lo debba essere anche per i cristiani, che certo non adorano il re messianico giacchè nessuna Scrittura dei profeti era mai arrivata a profetizzare ciò, e cioè che il Re messianico dovesse essere adorato.

Mah



(segue…)

[SM=g27985]
04/07/2019 16:54
 
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VVRL, 04/07/2019 13.26:





Cioè adesso ci racconti la barzelletta che questi "primi cristiani" (che in realtà erano devoti ebrei che frequentavano il tempio e seguivano la Legge Mosaica) non solo erano diventati idolatri adorando Gesù al posto di Geova, ma erano anche ipocriti e bugiardi, dissimulando o negando davanti ai capi religiosi che adoravano Gesù... ma non pensi di essere ridicolo quando dici queste cose senza il minimo appoggio del testo e della storia?


Sei tu che dici che i primi cristiani adoravano Gesù al posto del Padre, le evidenze bibliche sono invece volte a indicare l'uguaglianza tra il Padre e il Figlio anche in termini di adorazione. Evidentemente gli ebrei questo non lo avevano capito, ma gli ebrei cristiani si dato che non si sarebbero mai inginocchiati di fronte un angelo dopo la lezione di Gv. 20:8.




Se quello che dici fosse vero, Paolo renderebbe culto a Gesù e non solo a Dio, peccato che dica che rende culto a Dio (cioè al Padre, come aveva indicato lo stesso Gesù in Giovanni 4:23-24) e rende grazie a Dio per mezzo di Gesù, quindi l’ adorazione dell’ Apostolo Paolo va in toto a Dio, cioè al Padre, Romani 1:8-9 docet

VVRL, 04/07/2019 13.26:





Non direi, perché sempre la CEI rende lo stesso verbo "adorare" in altri passi... non parliamo di sinonimi, stiamo dicendo che neppure la CEI vuol trasformare i discepoli in idolatri che "adorano" Gesù come un dio prima che sia risorto.


Quindi la CEI avalla l'idea che è giusto adorare Gesù dopo la risurrezione, mentre prima è giusto rendergli omaggio? Dopo la risurrezione è corretto fare un atto di adolatria, prima no?
Mi pare che sei un minimo confuso.....




Anche la CEI è parecchio confusa, giacchè rende la proskynesis a Gesù prima con “adorare” e poi con “prostrarsi” nello stesso contesto post – risurrezione, vedasi Matteo 28:8-17


[Modificato da Aquila-58 04/07/2019 16:55]
04/07/2019 17:02
 
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Re: Re:
VVRL, 04/07/2019 14.41:


Guarda che questo è il paradigma trinitario, si adora il Padre nel momento in cui si adora il Figlio come chi vede il Figlio vede il Padre. Tutto ciò che viene fatto al Figlio o che fa il Figlio di riflesso si estende al Padre.
Banalmente Gesù dice di adorare in verità perché Lui è la Verità (Gv. 14:6), quindi sta implicitamente dicendo di adorare Lui per adorare il Padre.





no, questo significa distorcere le Scritture e questo non si deve fare, lo sai!
Gesù sta dicendo chiaramente che dobbiamo adorare Dio, il Padre.

Gesù si definisce "la verità" perché è venuta per mezzo di Lui (Giovanni 1:17), perché Gesù ci ha dato il LOGOS di Dio che è verità (Giovanni 17:14,17) e Gesù stesso osservava il LOGOS di Dio (Giovanni 8:55), che è verità.
Il Logos che Gesù ci ha fatto udire e che non appartiene a Lui, ma a Colui che lo ha mandato (Giovanni 14:24):


"Il LOGOS che ascoltate non è mio ma dell' avente invito me, (il) Padre " (Giovanni 14:24, letterale dal greco)







[Modificato da Aquila-58 04/07/2019 17:06]
04/07/2019 17:03
 
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Anche la CEI è parecchio confusa, giacchè rende la proskynesis a Gesù prima con “adorare” e poi con “prostrarsi” nello stesso contesto post – risurrezione, vedasi Matteo 28:8-17



Potrebbe essere che il traduttore al v. 8 voglia sottolineare che le donne sono le prime a riconoscere la divinità di Gesù mentre al v. 17 alcuni ancora dubitano. Non so, faccio delle ipotesi, certo anche per la CEI in significato è fluido.

Shalom
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04/07/2019 17:11
 
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Re:
barnabino, 04/07/2019 16.43:





Veramente en + mesos può anche significare davanti a, presso. Non è tanto l'esegesi "di appartenenza" (cosa vuol dire?) a determinare quella scelta ma il contesto, visto che al v. 7 si dice che l'Agnello "giunse, si fece avanti, si appressò" al trono sui cui invece pare seduto Dio che gli consegna il rotolo. Per questo "presso" pare qui il significato più appropriato, ma non è certo essenziale, visto che la TNM1984 traduceva tranquillamente "in mezzo" come fanno anche in inglese.


Ma smettila, come fa la TNM nello stesso versotto, mesos significa in mezzo e non presso o vicino. Questa è la verità.



Infatti la scena è il trono su cui è seduto Dio, nei pressi l'Agnello che si appressa al trono per ricevere il rotolo circondato da vegliardi e dalle creature viventi.


Io non leggo da nessuna parte che l'agnello si appressa al trono, si appressa invece alla mano destra del Padre per prendere il libro che tiene in mano.
Quindi non c'è dubbio che sul trono ci sono sia il Padre che il Figlio.

04/07/2019 17:24
 
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Aquila 58


In Apocalisse 22:3 c' è il pronome neutro "auto", in sostanza alla lettera viene detto: "E il trono di Dio e dell' Agnello in essa sarà e i servi di Lui renderanno culto a Lui " Se avessero reso culto "a loro", Giovanni lo avrebbe detto.



Si, è proprio così.

Se i ricordi di grammatica non mi tradiscono, "a loro" sarebbe "autois" cioè un dativo singolare plurale (al Padre e al Figlio) e invece c'è "autw" che va bene sia per un dativo singolare maschile (al Padre) ma anche per un dativo singolare neutro (al Trono)
[Modificato da domingo7 04/07/2019 17:29]
04/07/2019 17:27
 
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Io non leggo da nessuna parte che l'agnello si appressa al trono, si appressa invece alla mano destra del Padre per prendere il libro che tiene in mano. Quindi non c'è dubbio che sul trono ci sono sia il Padre che il Figlio.



Probabilmente prima della fine dei tempi l'agnello è seduto sul o in mezzo al trono del Padre, mentre alla fine dei tempi è seduto sul Trono di Dio e dell'Agnello
04/07/2019 17:30
 
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