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I misteri ancora irrisolti della Sella del Diavolo

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2007 16:59
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Città: ISOLA DEL LIRI
Età: 51
Sesso: Maschile
21/09/2007 16:59

leggende moderne
Che cosa c'è di così misterioso e segreto nella Sella del
Diavolo? Un gigantesco deposito di carburante per sommergibili? Un deposito di munizioni? Una base militare segreta? Un deposito di carburante che si collega direttamente con l'aeroporto di Decimomannu? Le domande sono tante. Ma le risposte sono poche. Da qui l'interrogazione di Piergiorgio Meloni(consigliere comunale dei Ds) al sindaco per sapere «che cosa c'è nella base americana sotto la Sella del Diavolo?». E per chiedere se il primo cittadino è informato del contenuto di quel colle e se ne è a conoscenza anche la protezione civile?
«Tutte le persone di una certa età - spiega Meloni - negli anni sessanta hanno assistito a un via vai di camion pieni di terra che andavano e
venivano dalla Sella del Davolo. A questo punto è giusto che qualcuno
sappia».
Sull'utilizzazione della Sella del Diavolo da parte dei militari si sono dette decine di storie, sino a far nascere una sorta di leggenda
metropolitana su questa strana collina interna a Cagliari che tutti vedono,ma che nessuno (perchè zona militare) può visitare. Ma che cosa c'è realmente. Secondo le imformazioni ufficiali (date sino a qualche anno fa) ci sarebbe un deposito di carburante che serve la Marina delle forze Nato.Circa 35 anni fa vennero dismessi i depositi della Marina dislocati presso Monte Urpinu e, come alternativa, venne scelta la Sella del Diavolo.
All'interno del colle - così venne detto - fu costruito un deposito di
carburante sistemato in diverse enormi celle di contenimento. Il deposito,tramite una serie di condotti, è stato poi collegato (e lo è tuttora), con Su Siccu dove vi è un apposito molo in cui attraccano le navi cisterna: il carburante viene poi convogliato (tramite i condotti) dentro la Sella del Diavolo. Dallo stesso attracco di Su Siccu vengono rifornite le navi della marina miliatare (italiane e non, purchè della Nato) con il carburante conservato nella Sella. La costruzione del deposito venne finanziata dalla Nato all'interno del «Programma di infrastrutture», funzionale alla ristrutturazione della presenza Nato nel Mediterraneo. La sua costruzione fu contemporanea alla realizzazione del deposito di munizioni di La Maddalena. In Sardegna, in pratica, vennero realizzati due poli-deposito Nato: il nord-est (per le munizioni) e il cagliaritano (per il combustibile). Sin qui le informazioni ufficiali date alla (e dalla)commissione regionale paritetica sulle servitù militari. «Mi sembra, però -sottolinea Piergiorgio Meloni - che non si svuoti una montagna per metterci dentro del carburante. Quando venne fatto lo scavo della Sella del Diavolo,va ricordato, che i lavori vennero eseguiti da imprese che si alternavanodi continuo, come se si volesse fare un qualcosa di molto segreto. Da quila richiesta di informazioni al sindaco. Qualcuno deve sapere».



fonte:
www.clab.it/pipermail/urban-legends/2002-February/000433.html


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