Rocky Joe

Il manga vede protagonista un giovane ragazzo, Joe Yabuki, il quale scappa da un orfanotrofio ed incontra Danpei Tange, un vecchio pugile, ormai ridotto ad una vita da barbone, sempre a vagabondare ubriaco nella periferia della città. Ed è la periferia La comprimaria, al principio della storia: una zona che nel dopoguerra, ai tempi del miracolo economico, era disagiata, povera, e piena di delinquenza organizzata (la famosa Yakuza, la mafia giapponese). I due protagonisti, Joe e Danpei, al loro primo incontro, non trovano niente di meglio che fare a botte per un futile motivo. Ma dopo averle prese l'ubriaco pugile rinsavisce, accorgendosi del grande talento possieduto dal giovane. Prende allora a seguirlo, ripetendogli continuamente la sua proposta: farsi allenare da lui e diventare un pugile. Joe all'inizio non vuole saperne; poi prende a sfruttare il suo vecchio tutore, per avere vitto, alloggio, e denaro da spendere; infine si mette nei guai per delle piccole truffe, e finisce in riformatorio. Per Danpei il ragazzo diventa quasi come un figlio: smette quasi di bere, ricomincia a lavorare, e fa i lavori più duri e pesanti, per potere mantenere entrambi. La notizia delle bravate di Joe lo fa trasecolare: non si era reso conto di quale briccone avesse tra le mani; ma con ferrea determinazione sarà lui stesso a snidarlo e a consegnarlo alle autorità, perché potesse mettersi in regola con la legge e maturare. Infatti nel riformatorio Joe conosce molti altri ragazzi, riuscendo a moderare un poco il suo caratteraccio, ma non si farà grandi amicizie. Il suo migliore amico diventa forse Tooru Rikishi, un vero pugile, con il quale avrà una grandissima rivalità. Comincia allora ad accettare le lezioni per corrispondenza di Danpei, e ad allenarsi. Uscito dal riformatorio Joe inizia a disputare i suoi primi incontri, e diventa famoso per essere un pugile brutale e violento, che usa le tecniche più dannose per la salute sua e degli altri, senza alcun riguardo.


A causa della sua rivalità con Rikishi aumenta volutamente di peso e combatte avversari più massicci, pur di arrivare a lui. Anche Rikishi desidera sconfiggere Joe: gli brucia l'avventatezza con la quale si è battuto con lui al riformatorio, costatgli l'onta di un doppio K.O.; perciò Rikishi prende una drastica decisione: diminuire di peso per arrivare a potere disputare nuovamente un incontro con Joe, e vincerlo con tutte le regole. La dieta intrapesa da Rikishi è drammatica, cessa quasi di mangiare, e diventa pelle e ossa. Per resistere ai morsi della fame si fa perfino rinchiudere nel magazzino della palestra dove si allena. Arrivati all'incontro, nonostante la debolezza, Rikishi dimostra una indubbia superiorità, per tecnica, forza, e intuito. Ma i colpi ricevuti, le cadute e l'esaurimento generale, ne causeranno la morte alla fine dell'incontro. Joe la prende malissimo, e inizia a vagabondare senza meta. Poi si riprende, e attraversando difficoltà di ogni genere arriva a disputare l'incontro per il titolo mondiale per la sua categoria, con il campione José Mendoza.


Costui più che un pugile sembra un superuomo. In lui è presente la summa di tutte le caratteristiche del migliore atleta. Arrivati a questo punto il fisico di Joe è molto danneggiato dai colpi ricevuti, e comincia a sperimetare i sintomi della sindrome del pugile ubriaco. Nonostante se ne sia accorto benissimo, e molto prima del medico, Joe decide di nascondere il suo male e di uscire di scena in maniera grandiosa. Durante il suo incontro contro José Mendoza, dà tutto se stesso e anche di più; dopo pochi round di pestaggio diventa cieco da un occhio, ma impara a riprodurre la tecnica di avvitamento del pugno del suo avversario. Al termine dell'incontro Joe è riuscito a demolire, letteralmente, il campione José Mendoza, ma non vive abbastanza da ascoltare il verdetto dell'incontro.


Fonte: Wikipedia


Ho deciso di aprire una discussione su questa splendida seppur datata opera perchè (ebbene sì!) non è l'unico Joe della mia vita... ( "come?!?")
Ho preso i 20 volumetti del manga (by Star Comics, 4,20 cadauno) quest'estate, anche e soprattutto perchè adoro i cari bei vecchi manga dell'epoca d'oro (fine anni '60 metà '70), e ho scaricato dal mulo gli episodi della serie.

Purtroppo l'animazione è figlia del suo tempo, nel senso che la prima serie animata è stata realizzata nel 1969 (potete immaginarvi la qualità delle immagini), e si conclude laddove muore Rikiishi , e la seconda serie, trasmessa quando in Giappone c'era la seconda serie dei nostri amati , ovvero nel 1979, riprende da lì e copre tutta la trama del manga, non lasciando spazio a tremendi episodi riempitivi, come ad esempio è successo per molti anime ( vi dice niente?).

C'è da dire che gli episodi scorrono mooooolto ma moooolto lentamente, ci sono numerose pause, momenti in cui non parla nessuno, insomma, è una storia probabilmente non adatta a chi cerca solo un cartone per svagarsi: intere scene sono cariche di frasi non dette e concetti non espressi, che si intuiscono dai piccoli gesti, dagli sguardi, anche solo dalla musica di sottofondo.
Oddio, con questa presentazione non ho di certo fatto una buona propaganda a questo bellissimo anime ma Rocky Joe è una storia bella proprio perchè è malinconica, e la sua animazione un pò antiquata è semplicemente (l'ho già detto?) figlia dell'epoca, e probabilmente rispecchia anche un profilo psicologico (che paroloni !) forse tipicamente giapponese, e che quindi è lontano anni luce dal nostro...
Alla fine la cosa più piacevole è che uno comincia a vedere questo anime credendo di vedere una stupida e scialba storiella di un pugile e poi invece scopre che le piccole cose che rendono grande RJ (sò proprio 'na poetessa !!!) sono da ricercarsi nell'ambientazione e nei comprimari, che forniscono il ritratto di un povero quartiere operaio della Tokyo del dopoguerra, e contemporaneamente la speranza segreta di Joe di riuscire a uscire dallo squallore di quella povertà e di poter finalmente "attraversare all'indietro il ponte delle lacrime" con il suo amore per la boxe.
Insomma, è impossibile non affezionarsi al giovane ragazzo, alla sua irruenza, al suo coinvolgimento in tutto ciò che fa, alla passione che mette nella lotta... ed è altrettanto impossibile non commuoversi assistendo al triste e tragico epilogo dopo il quale si rimane per alcuni minuti a chiedersi: "ma la vita cosa ha dato a questo ragazzo?" e ci si risponde: "nienteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!"

Nella seconda serie l'animazione migliora

Ultima nota positiva va alla colonna sonora: Ashita no Joe di Isao Bitou è la OP della prima serie, "infarcita" di trombe e colma di malinconiaaaaa ma è bellissima , poi c'è una Ending che non è in mio possesso, quindi non posso commentarla , ce n'è un'altra splendidaaaaaa (Rikiishi Tooru no Theme di non-so-chi) anche se chi la canta urla ogni tre secondi...
La OP della seconda serie è mooolto più moderna (giustamente, arriva ben 10 anni più tardi ) e chiamasi Kizudarake no Eikou di Takeshi Obo.
E poi vogliamo parlare della meravigliosa sigla italiana degli Oliver Onions?

"Ro-ro-ro Rocky rocky roky Joe ro-ro-ro....."
Aiuto portatemi via!